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DIRITTO INTERNAZIONALE PRIVATO

Disciplina le fattispecie non completamente interne all’ordinamento medesimo.

1. Teoria della necessità: basata sui diritti della persona umana

2. Teoria della mera opportunità

Diverso dal diritto internazionale pubblico: diritto della comunità internazionale. È aumentato il numero degli

stati, sono aumentate le regole imposte dal diritto internazionalecomplicazione DIP.

Disciplina situazioni e rapporti che coinvolgono privati e che presentano caratteri di transnazionalità. Norme

che guidano il giudice nell’individuazione del diritto da applicare (norme di scelta, di conflitto, di collisione)

l. 31/05/1995 n. 218 dedicata alla Riforma del sistema italiano di diritto internazionale privato. Abroga le

preleggi dal 17 a 31, è omnicomprensiva.

• Determina l’ambito della giurisdizione italiana

• Criteri individuazione del diritto applicabile

• Disciplina l’efficacia di sentenze e atti stranieri

Mancini: i veri soggetti dell’ordinamento non sono gli stati (creazioni politiche) ma le nazioni (creazioni

storiche).

1. cd diritto privato necessario, principio di nazionalità valido per i diritti personali, di famiglia e delle

successioni

2. diritto privato volontario: diritto delle obbligazioni

3. diritto pubblico: espressione del principio di sovranità

Mancini mirava a una unificazione del DIP, codificazione internazionale. Asser e la Conferenza dell’Aja di

DIP operano nella stessa direzione.

Norme nel codice del 1865 di DIP sono neutrali e bilaterali, non v’è preferenza per la lex fori, ampia

utilizzazione del criterio di collegamento.

La stessa controversia può essere risolta in maniere diverse in Stati diversi.

Forum shopping: ricerca del tribunale di fronte al quale è più conveniente presentare il caso. Le norme di

conflitto non richiamano singole leggi ma interi ordinamenti giuridici. Il richiamo del diritto religioso in un

ordinamento vale a conferirgli statualità. DIP comune prodotto dai singoli stati è gerarchicamente inferiore al

DIP speciale/uniforme: regole per uniformare la disciplina di fattispecie che interessano il DIP ex:

Convenzione di Vienna 1980 sui contratti di vendita internazionale di merci.

Norme uniformi di diritto internazionale privato:

• stabiliscono quale stato deve regolare determinati rapporti

• norme di conflitto uniformi

• procedure da seguire e condizioni di validità degli atti in altri stati

organizzazioni internazionali che contribuiscono alla creazione di DIP (UNIDROIT, CIEC, Conferenza

dell’Aja) e regolamenti dell’unione europea direttamente applicabili. Uniformità delle norme di conflitto

necessaria per il corretto funzionamento del mercato interno.

Obbligazioni contrattuali ed extracontrattuali Roma I e Roma II, divorzio, successioni, ecc.

Comunitarizzazione inficia il potere degli stati membri di contrarre trattati di DIP con stati esterni all’UE. L’UE

ha aderito in toto alla Convenzione dell’Aja. Le disposizioni della legge non pregiudicano l’applicazione delle

convenzioni internazionali in vigore per l’Italia.

La stipulazione dei trattati deve essere autorizzata dalle camere con legge: ordine di esecuzione. Il giudice

deve verificare l’autorizzazione e la ratifica italiana e degli altri stati contraenti + eventuali riserve. Le norme

contenute nei regolamenti, in base all’art 288 TFUE prevalgono sulle convenzioni e sulla legge italiana. Lo

stesso vale per le convenzioni stipulate dall’UE ma non per le direttive. Le norme di trattati hanno lo stesso

grado delle norme di esecuzione, quindi quello della legge ordinaria. Prevalgono rispetto al diritto nazionale

comune, non ai limiti costituzionali. Preminenza giustificata dall’art. 11 cost. e 117. Primauté.

Le autorità italiane sono tenute a non applicare le norme che la Corte di Giustizia ha ritenuto incompatibili

con il diritto comunitario. Trattati finalizzati al raggiungimento della uniformità delle soluzioni. Stati contraenti

si assoggettano all’interpretazione della CEDU per evitare contrasti interpretativi. L’interpretazione delle

convenzioni deve fondarsi sulla convenziona medesima, non sulla lex fori. (art. 2 l. 218/1995) relazioni

esplicative. Giuliano e Lagarde della Convenzione di Roma 1980? L’interpretazione deve essere autentica.

Conflitti tra più trattati internazionali, interpretazione sistematica. Tra le regole dell’UE prevalgono quelle

particolari (quindi i regolamenti prevalgono sulle convenzioni e le convenzioni particolari prevalgono sulle

convenzioni generali). Prevalenza delle norme pattizie rispetto a quelle del legislatore italiano. Effetto

trascinante delle convenzioni internazionali e appropriazione da parte del legislatore italiano di singole norme

convenzionali. Convenzioni a carattere universale sono idonee a rendere applicabili le leggi degli Stati anche

se non ne sono parti contraenti. Incorporare delle convenzioni con articoli della legge.

Convenzione giudiziaria di Bruxelles 1968 e Convenzione di Roma del 1980 sono state trasformate in

regolamenti dell’UE. La legge 218/1995 fa ancora riferimento alle convenzioni, secondo la cassazione il

rinvio non si estende al regolamento (rinvio dell’art. 3.2 e dell’art 57) regolamenti Bruxelles I e Roma I

potrebbe pronunciarsi la CEDU.

Norme di diritto processuale civile internazionale servono per

1. Delimitare giurisdizione italiana

2. Casi nei quali sentenze e atti stranieri producono effetti nel nostro ordinamento: requisiti della

vicinanza e della correttezza.

In linea teorica, estrema, il legislatore potrebbe adottare norme ad hoc oppure ignorare la transnazionalità

della fattispecie. Sistema delle norme di conflitto, localizzare spazialmente la fattispecie.

• Principio di prossimità, con eventuale ordinamento competente

• Metodo delle considerazioni materiali

• Metodo del riconoscimento basato sul principio del mutuo riconoscimento

Norme che si fondano su una circostanza idonea a dimostrare una connessione con l’ordinamento

competente. Metodo classico della localizzazione spaziale che può essere integrato con quello della

prossimità, nel caso del legislatore comunitario. Le norme di DIP fanno rinvio all’ordinamento in generale,

non sono specifiche. Tendenza all’uniformità delle soluzioni. Diritti umani, limite dell’ordine pubblico, certezza

della legge applicabile, tutela della parte debole.

Sistemi di DIP basati su :

• Criterio domiciliare

• Criterio della cittadinanza

L’ordinamento competente è quello che si considera o che è considerato tale? È quello che la lex fori

considera competente.

Prevedibilità delle soluzioni deriva dalla certezza del diritto. Analisi economica  la norma di conflitto

dovrebbe esprimere la soluzione economicamente più efficiente.

Eccezione di ordine pubblico, limite all’applicazione delle norme di conflitto. Preservare la coerenza

dell’ordinamento, ordine pubblico o anche norma di applicazione necessaria del foro. Disposizioni generali al

capo 1 titolo 3 l. 218/1995, largo uso del criterio di collegamento della cittadinanza.

Funzione delle norme di conflitto

1. Funzione unilaterale introversa: solo delimitare lex fori

2. Funzione unilaterale estroversa: rendere applicabile il diritto straniero

3. Funzione bilaterale: sia italiano che straniero, tesi preferibile.

Per le situazioni interne il diritto italiano si applica proprio vigore. Il carattere transnazionale di una fattispecie

non è assoluto. Il problema della facoltatività delle norme di conflitto va risolto in senso negativo.

Le norme di conflitto sono comprese nella scienza ufficiale del giudice. Norme di conflitto facoltative

chiedono alle parti di scegliere l’ordinamento. applicabilità d’ufficio delle norme di conflitto. I fatti sono da

assimilare a quelli espressamente invocati e allegati dalle parti.

Le norme di conflitto possono essere sottoposte a controllo di legittimità costituzionale. Le norme di DIP non

sono neutre e non hanno carattere meramente strumentale. Conformità al dettato costituzionale e alle regole

UE? La CEDU accerta se il comportamento concreto violi la Convenzione, da lì si risale alla norma. Lo stato

è responsabile se applica una norma estera lesiva della Convenzione.

Criteri di collegamento determinano il diritto che dovrà essere applicato. Alcuni operano come titoli di

giurisdizione.

Collegamento accessorio: il legame che la fattispecie presenta con un altro rapporto fa sì che la pima venga

attratta dalla legge che regola il secondo. 3 connessioni tipiche:

1. Cittadinanza: appartenenza dell’individuo allo Stato, in passato preferito dagli stati con molta

emigrazione

2. Domicilio, criterio economico e territoriale, in passato preferito dagli stati ad alta immigrazione.

Utilizzato dalle convezioni dell’Aja sulla protezione dei minori e sulle obbligazioni alimentari nella

famiglia. Dello stesso tipo criterio di residenza e residenza abituale (criterio di fatto): interessi

economici e familiari.

3. Volontà dei privati interessati: il legislatore rinuncia alla attribuzione della giurisdizione e la delega al

privato interessato. Bartolo e i commentaristi avevano già concepito il subditus temporarius.

d’argentrè, territorialità e importanza della scelta delle parti. Dumoulin definitiva: non si può non

tener conto della volontà delle parti riguardo alla legge da utilizzare, le parti possono concludere il

contratto in un luogo e poi sottoporlo a una legge diversa. Secondo il regolamento Roma I le parti

possono scegliere la legge alla quale sottoporre il contratto e anche cambiarla successivamente.

Volontà delle parti:

• Contenuto del contratto

• Scelta della legge

• Scelta del giudice

La convenzione di Roma ha stabilito che la scelta di una legge straniera non sottrae il contratto alle norme

inderogabili dell’ordinamento di riferimento. Clausola a difesa del Community minimum standard.

Valorizzazione dell’autonomia delle parti in materia contrattuale, dubbio sulla validità della scelta negativa:

escludere che il contratto sia regolato da una legge. Coniugi possono scegliere con che legge regolare il

divorzio purché ci sia con questa un legame particolare.

• Electio fori: prorogare o derogare la giurisdizione

• optio legis o pactum de lege utenda: scelta del diritto applicabile.

Anche al negozio di scelta si applica la legge del contratto (Roma I). le obbligazioni contrattuali sono in ogni

caso regolate dalla convenzione di Roma. Per la capacità delle parti in ordine al negozio di scelta sono

applicabili:

1. Lex fori

2. Lex contractus

3. Diritto internazionale privato del foro.

Prevalente localizzazione della vita matrimoniale: tener conto della natura e della

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A.A. 2017-2018
6 pagine
SSD Scienze giuridiche IUS/13 Diritto internazionale

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