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L'ONU

L'ONU è un'organizzazione internazionale fondata nel 1945 a carattere universale, cioè avente vocazione territoriale illimitata. Tutti gli Stati ne possono fare parte, indipendentemente dalla collocazione geografica. Contrapposte alle organizzazioni internazionali a vocazione universale ci sono le organizzazioni internazionali di natura regionale, per esempio la NATO o l'Unione europea.

I fini perseguiti dall'ONU (Art. 1 - Carta delle Nazioni Unite)

I fini dell'ONU sono elencati nell'art. 1 della Carta delle Nazioni Unite:

  1. Mantenere la pace e la sicurezza internazionale;
  2. Sviluppare tra le nazioni relazioni amichevoli;
  3. Conseguire la cooperazione internazionale nella soluzione dei problemi internazionali.

I principi seguiti dall'ONU (Art. 2 - Carta delle Nazioni Unite)

Interessante è ricordare quali sono i principi. I principi sono le modalità fondamentali attraverso le quali

Sono perseguiti ifini che abbiamo appena visto. I principi sono elencati all'art. 2:

Par. 1: sovrana eguaglianza di tutti i membri. Questo paragrafo afferma la sovrana eguaglianza di tutti i suoi membri. Tutti i membri dell'ONU sono stati sovrani egualmente sovrani. Questo principio è uno dei caratteri fondamentali della società internazionale perché la società internazionale è fondata sulla presenza di Stati indipendenti ed egualmente sovrani.

Par. 2: gli Stati membri devono adempiere agli obblighi dello Statuto in buona fede o ius cogens.

Par. 3: codifica l'obbligo per gli stati di risolvere le controversie in maniera pacifica o ius cogens.

Par. 4: divieto di minaccia o di uso della forza o.

Par. 7: divieto di ingerenza da parte di Stati terzi o dell'ONU stessa negli affari interni di uno stato. Per esempio, uno stato straniero non può intervenire per orientare il corpo elettorale nelle elezioni politiche di un altro stato.

intervenendo per esempio in maniera subdola sui social media. Raccomandazioni dell'AG e del CDS – Effetto di liceità Tanto l'Assemblea Generale quanto il Consiglio di Sicurezza possono adottare atti denominati "raccomandazioni internazionali". Qual è la portata giuridica di questi atti? Le raccomandazioni internazionali non sono atti giuridicamente vincolanti. Quando il Consiglio di Sicurezza adotta una raccomandazione, gli Stati a cui è rivolta tale raccomandazione possono anche non seguirla dato che non è un atto giuridicamente vincolante. Nel non seguire una raccomandazione uno Stato non commette un illecito internazionale, dato che non è un atto vincolante. Malgrado non siano giuridicamente vincolanti, le raccomandazioni non sono prive di effetti giuridici, dato che producono l'effetto di liceità. In cosa consiste questo? Per tale effetto, lo Stato che ottemperi alla raccomandazione non commette un illecito se conciò si discosta da impegni precedentemente assunti mediante accordi oppure da obblighi derivanti dal diritto internazionale consuetudinario. Da un'altra parte non è tenuto a seguirla, ma nella misura in cui la segue, tiene un comportamento in sé lecito e quindi gli altri Stati non potranno contestargli alcun illecito perché ha seguito quanto stabilito dalla raccomandazione. Il Consiglio di Sicurezza può adottare però anche delle decisioni di natura vincolante. Come vedremo questo potere del Consiglio di Sicurezza è limitato al settore del mantenimento della pace della sicurezza internazionale disciplinato dal Capo VII della Carta delle Nazioni Unite. Queste decisioni prese dal Consiglio di Sicurezza nell'ambito del Capo VII della Carta hanno natura vincolante, cioè obbligano i destinatari, e se i destinatari non adempiono, allora commettono un illecito internazionale. L'Unione europea Cenni storici sull'UE Dal punto di vista

Storico

Questa organizzazione regionale ha le proprie origini nel trattato di Roma del 1957 (che istituiva la CEE). Tutto inizia nel 1951, con il trattato CECA (estinto nel 2002). Nel 1957 i trattati CEE e CEEA.

Nel 1951 nasce la prima forma di cooperazione europea nel settore economico con il trattato CECA, Comunità Europea del Carbone e dell'Acciaio. Questo trattato è rimasto in vigore per 50 anni ed è stato poi terminato nel 2002, dato che aveva un termine finale di 50 anni (causa di estinzione dei trattati). Nel 1951 questo accordo istituiva una unione internazionale fra 6 membri che mirava a creare un mercato comune di carbone e acciaio. È stata poi assorbita da altre istituzioni europee. Lo scopo era quello di creare un mercato comune nel 1951.

Il trattato è la fonte formale, ma la fonte materiale qual è? Qual è l'esigenza da cui sono mossi? Perché il trattato riguarda proprio carbone e acciaio? Le due Guerre Mondiali.

attorno a che disputa nascono? Nascono attorno alla questione dei giacimenti tra la Germania e la Francia. È da ciò che deriva il primo conflitto mondiale. Il secondo conflitto mondiale è una prosecuzione delle tensioni del primo conflitto. Il conflitto franco-tedesco riguarda queste zone, in cui si trovano miniere di questi materiali. Nella fase postbellica i 6 stati fondatori di questa comunità (Francia, Germania, Italia, Belgio, Olanda, Lussemburgo) vogliono disciplinare questo mercato nella speranza che la creazione di un'organizzazione internazionale in questo settore possa impedire in futuro il riproporsi delle crisi del passato. Questi 6 stati creano questa organizzazione internazionale con lo scopo di scambiare carbone e acciaio. Nel 1957, visto il funzionamento della prima organizzazione, decidono di creare altre 2 organizzazioni internazionali a carattere economico, che sono la Comunità Economica Europea (CEE) e la Comunità Europea.

dell'Energia Atomica (CEEA).

La CEEA (1957)

La CEEA mirava a creare un mercato comune per disciplinare l'energia atomica a fini esclusivamente civili, cioè per la gestione del commercio dell'uranio.

La CEE (1957)

La Comunità Economica Europea aveva invece un respiro più ampio. Nella CEE non si parlava di carbone, acciaio o uranio. La CEE mirava a creare un'organizzazione internazionale che creasse uno spazio in cui merci, servizi, capitali e persone potessero circolare senza barriere. Aveva l'obiettivo di creare un mercato comune in cui le merci potessero circolare attraverso i confini degli altri Stati membri, senza l'imposizione di dazi. Uno spazio in cui le imprese possono operare in regime di libertà di concorrenza.

Uno degli altri elementi fondamentali della CEE era garantire una politica della concorrenza tra le imprese, cioè creare forme di regolazione del mercato europeo in modo da evitare la costituzione di cartelli.

ovvero evitare abusi da parte dichi ha posizioni dominanti sul mercato. Puntava quindi a un mercato comune in cui circolassero liberamente i fattori dellaproduzione e in cui le imprese che vi operavano, operassero in un regime concorrenziale.Questi sono i fini che si propone la CEE.Via via, gli Stati membri di queste 3 comunità (CECA, CEE, CEEA) cambiano: si aggiungono nuovi Stati, si allargano iterritori di queste comunità.Il trattato di Maastricht (1992, è il TUE)

Il passaggio fondamentale successivo a livello europeo si ha nel 1992 con il trattato di Maastricht. Questo trattato perchélo ricordiamo? Perché pone le basi della nascita dell’euro come moneta. La nascita della moneta unica sta in questotrattato del 1992.Ma l’altro aspetto fondamentale per cui va ricordato il trattato di Maastricht è la creazione dell’Unione europea (prima erala Comunità europea).Il trattato di Maastricht definisce i tre pilastri

dell'Unione europea: 1. Le Comunità europee (CE): avrebbe inglobato CECA, CEE e CEEA. 2. Politica estera e sicurezza comune (PESC): Si affida all'Unione europea un compito di coordinamento per la cooperazione tra questi Stati nel settore della politica estera e di sicurezza. L'Unione diventa un'organizzazione che si occupa di far cooperare gli Stati membri europei nel settore della politica estera. 3. Cooperazione giudiziaria e di polizia in materia penale (GAI): Giustizia e affari interni, cooperazione anche nel settore della giustizia e negli affari interni. Quindi l'Unione europea è la cornice istituzionale attraverso cui si fanno queste politiche, e che vale anche nel sistema comunitario. Trattato di Lisbona (2007, modifiche al TUE) Abolisce il sistema dei tre pilastri creato dal trattato di Maastricht Stabilisce l'esistenza di un'unica organizzazione che è l'Unione europea Con il trattato di Lisbona spariscono le 3comunità e tutto è retto all'interno di un'unica cornice istituzionale, l'Unione europea, che è fondata su 2 trattati: 1- Trattato sull'Unione europea 2- Trattato sul funzionamento dell'Unione europea Il Trattato sull'Unione europea (TUE) Il TUE è il trattato che fissa gli aspetti fondamentali dell'organizzazione. Delinea quali sono le istituzioni e le regole di base dell'organizzazione. Abbiamo visto la volta scorsa l'art. 48 (procedure di revisione) e l'art. 50 (recesso dall'Unione), disposizioni contenute all'interno del TUE. Il Trattato sul funzionamento dell'Unione europea (TFUE) Il TFUE invece fissa le disposizioni di dettaglio che permettono a questa organizzazione di funzionare. Una disposizione fondamentale che bisogna tenere presente, è l'art. 288 del TFUE. Art. 288 – TFUE (=norma sulla produzione giuridica) Per esercitare le competenze dell'Unione, le

istituzioni adottano regolamenti, direttive, decisioni, raccomandazioni e pareri.

Il regolamento ha portata generale. Esso è obbligatorio in tutti i suoi elementi e direttamente applicabile in ciascuno degli Stati membri.

La direttiva vincola lo Stato membro cui è rivolta per quanto riguarda il risultato da raggiungere, salva restando la competenza degli organi nazionali in merito alla forma e ai mezzi.

La decisione è obbligatoria in tutti i suoi elementi. Se designa i destinatari è obbligatoria soltanto nei confronti di questi. [è anche direttamente applicabile]

Le raccomandazioni e i pareri non sono vincolanti.

Perché è così importante questa disposizione? Perché contiene l'elenco degli atti normativi tipici che possono essere adottati dall'UE. Quindi l'art. 288, che cos'è dal punto di vista della teoria delle fonti? È una norma sulla produzione giuridica. Prevede il meccanismo per la produzione.

sono fonti di diritto di terzo grado.
Dettagli
Publisher
A.A. 2021-2022
108 pagine
SSD Scienze giuridiche IUS/13 Diritto internazionale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher ceabe di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Diritto internazionale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi Ca' Foscari di Venezia o del prof Nicolin Stefano.