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Esiste l'inesistenza del negozio o contratto? Vi è un riferimento positivo in
materia di testamento, ma la dottrina e la giurisprudenza ne discutono. Si parla
di inesistenza in una rappresentazione filmica, non è nullo ma inesistente. Ci
viene in mente anche il matrimonio a Las Vegas.
Ebbene esiste? Sono problemi dibattuti. Cfr. Manuale di diritto privato
Malgrado il silenzio legislativo, bisogna comunque diffidare. Infatti è opportuno
adottare un'ottica positiva.
Parte di dottrina e giurisprudenza ammettono il matrimonio inesistente, per la
tassatività delle ipotesi di invalidità.
Cassazione, 1975 (un passo indietro nel tempo) n. 569: dice che sono cause
di inesistenza del matrimonio la mancanza dei requisiti formali della
celebrazione, del consenso degli sposi e della loro diversità di sesso (siamo pur
sempre nel 1975). Possono costituire cause di inesistenza i vizi della procura
ad nubendum considerata quale strumento sostitutivo della simultanea
presenza degli sposi davanti all'ufficiale dello stato civile e quale strumento di
manifestazione del consenso...
Quindi il giudice se deve decidere una causa sul matrimonio contratto
all'estero da cittadini italiani, deve preliminarmente decidere sull'esistenza del
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matrimonio, per violazione delle forme essenziali stabilite dall'ordinamento del
paese di celebrazione.
In questa indagine, il giudice può utilizzare provvedimenti rilasciati dalle
autorità amministrative straniere tra cui quelli estratti dai registri dello stato
civile. Ma quando su questi sia annotata la declaratoria di nullità del
matrimonio celebrato dal giudice straniero, questa pronuncia non può avere
rilevanza senza la previa delibazione, salvo il potere del giudice italiano di
accertare direttamente (prescindendo dalla pronuncia stessa) la esistenza o
meno sulla base della legge straniera dei requisiti attinenti alle formalità
essenziali della celebrazione. Ai fini delle norme di diritto internazionale privato
per forma di un atto si intendono non solo i requisiti estrinseci prescritti, ma
anche quegli altri elementi estrinseci come la essenziale documentazione
previa o autorizzazione ai controlli senza i quali l'atto non può avere efficacia.
La cassazione dice che non è il caso di attendere la sentenza di delibazione
straniera di nullità del matrimonio, perché si teorizza la inesistenza ove ne
difettino gli elementi essenziali della esistenza.
Più recentemente, un tribunale di Monza 2007 ha ipotizzato la inesistenza. A
Milano accadeva che un soggetto che aveva contratto matrimonio con un
cittadino marocchino evidenziava che la sorella con artifici e raggiri si era
impossessata dei suoi dati anagrafici e aveva contratto matrimonio, su delega
dell'ufficiale civile. Chiese a un tribunale ordinario di accertare la inesistenza
del matrimonio e di ritirare la trascrizione... Infatti il giudice ha però
pronunciato la inesistenza del matrimonio, rilevando che il matrimonio
celebrato in assenza di consenso espresso di uno dei coniugi è inesistente e
non nullo (falsificazione di documenti e fasulla celebrazione). È un soggetto
diverso da quello risultante dal documento contraffatto ed a carico del quale è
stato registrato il vincolo coniugale.
Per quanto riguarda le invalidità del matrimonio, noteremo che qui il lessico
giuridico risalente al c.c. è contraddistinto dalla confusione tra nullità ed
annullabilità, tanto che vi è una certa incertezza sul dato legislativo.
Vi sono ipotesi di invalidità di equivoca appartenenza, spesso le nullità le
comprendono entrambe.
Allora è stata la dottrina a cercare di fare delle classificazioni.
Quando vi è la nullità?
Sono categorie stravolte dalle nullità virtuali del diritto dei consumatori. Sono le
nullità relative, in contraddizione con il c.c.
In ogni caso sappiamo che la nullità è una forma più grave di invalidità, è
insanabile, rilevabile di ufficio, l'azione relativa è imprescrittibile. La nullità è
accertata dal giudice con una sentenza dichiarativa o di accertamento. Il difetto
degli elementi essenziali o la frode alla legge...
L'annullamento è una ipotesi meno grave (vizi della volontà, difetto di
capacità...) Conflitto di interessi... È un vizio meno grave posto a tutela di uno
dei contraenti, può essere fatto valere solo da questo. Non può essere rilevato
di ufficio dal giudice. Egli la pronuncia con una sentenza costitutiva, da quel
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momento la nullità c'è. Normalmente retroagisce, salvo i diritti acquistati dai
terzi.
Ciò che è nullo, non produce niente; ciò che è annullabile è qualcosa che viene
cancellato.
Ecco la profonda differenza.
Quando ricorre la nullità? La dottrina dice che è a protezione dell'interesse
generale, una delle condizioni essenziali per il riconoscimento dell'atto da parte
dell'ordinamento. È un interesse super-individuale.
- La mancanza di libertà di stato (87), è nullità.
- Gli ascendenti e i discendenti in linea retta, i fratelli e le sorelle, lo zio e la
nipote, gli affini in linea retta, collaterale e in secondo grado, adottante e
adottato, i figli dell'adottante e l'adottato, l'adottante e il coniuge dell'adottante
e viceversa non possono contrarre matrimonio, ad esempio.
- Gli impedimenti dirimenti per i quali non può essere concessa dispensa.
- L'impedimento da delitto, nei confronti di una persona o stretti congiunti. Art.
88, una norma antica. Chi è stato condannato per aver ucciso il coniuge di una
persona non può sposarla. Una causa di nullità del matrimonio, se vi è stato
solo il rinvio a giudizio o è stata ordinata la cattura, si sospende la celebrazione
del matrimonio fino alla sentenza di proscioglimento. O viene condannato, o il
soggetto viene prosciolto.
Annullabilità
È una invalidità, impedimento impediente, il matrimonio contratto tra minori? È
un annullamento (dottrina e giurisprudenza), come anche il matrimonio
contratto in presenza di impedimenti dispensabili, e quindi impedienti.
- Il matrimonio contratto dall'interdetto e dall'incapace naturale.
- Il matrimonio contratto in presenza di vizi della volontà. Vi è una differenza
profonda tra la rilevanza dei vizi della volontà in contratto e matrimonio.
(Segue) La tendenza è ora insomma quella di evitare di far ricadere una nullità
pronunciata nell'ambito del matrimonio ecclesiastico in quello civile
(delibazione della sentenza straniera).
Ciò produceva conseguenze automatiche sulla validità del matrimonio, fino alla
introduzione della legge sul divorzio in Italia, che ha segnato la scissione tra le
due giurisdizioni.
In precedenza, le nullità canoniche, anche se più estese e attente, si potevano
tradurre in matrimonio civile (una sorta di strumento elusivo).
Si è affievolita tale automatica capacità di delibazione.
Anche la ordinanza del 2013 con il conflitto tra i due orientamenti... Vedremo
se uscirà la sentenza delle sezioni unite, che sceglierà uno dei due
orientamenti: se quello che ancora conserva la efficacia alla sentenza
ecclesiastica o quello, viceversa, che riconosce la autonomia dell'ordinamento
canonico.
Terminiamo ciò che abbiamo accennato: la invalidità, che incide sull'atto.
Parleremo poi di separazione e divorzio che incidono o sciolgono il vincolo
matrimoniale. 17
Alcuni dei divieti in tema di vincoli di parentela possono essere superati da
dispensa: il tribunale su ricorso degli interessati può emettere un decreto in
camera di consiglio, sentito il pubblico ministero e autorizzare il matrimonio
anche in alcuni di questi casi. (Queste quindi sono semplici cause di
annullabilità).
Il tribunale, dice il secondo comma dell'art. 84, (il primo comma chiarisce che il
minore non può contrarre matrimonio) su istanza dell'interessato accertata la
sua maturità psico-fisica e la fondatezza delle ragioni addotte, sentito il PM e i
genitori, può ammettere per gravi motivi al matrimonio chi ha compiuto sedici
anni (emancipazione).
Analogamente, le ipotesi di impedimenti dispensabili (87) sono di annullabilità.
Qui vi è una regola: il matrimonio contratto dall'interdetto e dall'incapace
naturale. L'incapacità è causa di annullamento nei contratti.
438. Un articolo che viene interpretato nel senso che il primo comma si
riferirebbe agli atti unilaterali (incapacità e grave pregiudizio all'autore) e il
secondo ai contratti (dimostrare la mala fede dell'altro contraente, prova
difficile perché si presume la buona fede). Qui l'onere della prova è invertito, il
soggetto incapace può presumere la mala fede del terzo contraente
(conoscenza dello stato di incapacità) e l'atto annullato.
L'incapacità naturale si differenzia da quella legale (rappresentante legale, in
sua mancanza l'atto è annullabile): bisogna tutelare l'affidamento dei terzi.
Per quanto riguarda il matrimonio, l'art. 120 (incapacità di intendere e volere) è
più ampio: il matrimonio può essere impugnato da quello dei coniugi che,
quantunque non interdetto, provi di non essere incapace di intendere e volere
per qualunque causa, anche transitoria, al momento della celebrazione del
matrimonio. Nessun altro elemento, basta dimostrare la incapacità.
Il secondo comma dell'art. 120 introduce una regola: decadenza dall'azione.
L'azione di annullamento non può essere proposta se vi è stata coabitazione
per un anno dopo che il coniuge incapace ha recuperato la pienezza delle
facoltà mentali. Che particolare disciplina.
Il legislatore vuole salvare il matrimonio quando le cause non vengano fatte
valere. Con il 428 presentano tenui differenze: il matrimonio è diverso dal
contratto e si applica l'art. 120 con le sue regole diverse.
122. Violenza ed errore: vi è una complessa disciplina profondamente diversa
dai vizi della volontà del c.c. I vizi operano in modo più forte rispetto al
contratto.
Dice l'articolo: il matrimonio può essere impugnato dal coniuge il cui consenso
è stato estorto con violenza o determinato da timore di eccezionale gravità
derivante da cause esterne allo sposo.
Inoltre può essere impugnato da quello dei coniugi il cui consenso fu dato per
errore sulla identità della persona o per errore essenziale su qualità personali
dell'altro coniuge. L