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DIRITTO DELL'UNIONE EUROPEA
Il diritto dell'UE contribuisce a regolare gran parte della vita sociale degli Stati membri; è indispensabile, per gli operatori del diritto, conoscere il diritto dell'UE e come le sue norme interagiscono con le norme interne dei paesi membri.
L'unione europea è quasi un grande strumento giuridico, poiché si voleva usare il diritto come strumento di integrazione tra gli stati; idea di Walter Hallstein, presidente della CEE (comunità economica europea)
- La Comunità/Unione non dispone di potere coercitivo; la sua forza sta nelle norme
- L'integrazione europea ha l'ambizione di sostituire il diritto alla forza come strumento che regola i rapporti fra gli stati membri.
L'unione europea non è uno stato ma un'organizzazione internazionale (è un'organizzazione di integrazione), con 27 stati membri, che si fonda su due trattati (TUE e TFUE)
Il congresso dell'Aia
(1948)Organizzato dal "Comitato internazionale dei movimenti per l'unione Europea", si discussero progetti di unità europea, ma non produsse frutti concreti; emersero però diverse visioni dell'integrazione europea: a. Confederale: intergovernativa; organizzazione di stati, priva di istituzioni centrali forti (Churchill, De Gaulle) b. Federalista: superamento degli stati nazionali (Spinelli); non è mai stata l'idea principale c. Funzionalista: fondata su tre idee principali: gradualità (processo di integrazione graduale), integrazione economica guidata da istituzioni, presenza di istituzioni sovranazionali dotate di poteri incisivi -> idea che alla fine si seguirà. Dal 1949 l'Europa si divise in due grandi blocchi principali: gli stati membri della Nato e quelli membri del patto di Varsavia -> è da notare la divisione della Germania. L'inizio della Guerra fredda portò alla possibilità di un riarmo.della Germania -> ciò spaventa i francesi (che erano stati occupati tre volte negli anni precedenti) c'era l'esigenza di preservare la pace tra Francia e Germania. Ci fu quindi la Dichiarazione Schumann -> l'autore non è il ministro Schumann ma un suo consulente, Jean Monnet, che fu il padre del metodo funzionalista. Monnet propose di fondare una comunità che controllasse insieme delle risorse, in modo che non potessero essere usate dagli stati singoli per attaccare gli altri; propose anche la Fondazione di istituzioni internazionali. Nacque quindi la CECA (comunità europea del carbone e dell'acciaio) con il trattato di Parigi del 1951, con 6 stati fondatori: Francia, Germania, Italia, Belgio, Olanda e Lussemburgo. Si progettò di istituire una difesa comune (CED: comunità europea di difesa) che però fallì; fu un'iniziativa francese, l'accelerazione dell'integrazione è infatti dovuta altimore del riarmo tedesco. Si voleva creare un esercito comune tra i paesi della comunità. Fallì per due motivi:- Il Regno Unito si sfila dal Progetto
- Cambia l'assetto politico della Francia con la crisi della politica coloniale -> si tiene un referendum per la ratifica del trattato nel 1954 ed il referendum risulta negativo
CEE: Istituzione di un mercato comune (mercato interno, mercato unico) a cui si affiancano delle politiche ancillari: politica agricola, politica doganale comune ecc.
Quadro istituzionale complesso, caratterizzato da istituzioni sovranazionali con
poteri incisive (Commissione e corte di giustizia) il potere normative rimane tuttavia in capo al consiglio (governi degli stati membri)
Nel 1958 I fallimenti della politica coloniale francese portano al potere Charles de Gaulle, che viene nominato presidente del consiglio e successivamente eletto presidente della repubblica.
De Gaulle è ostile all'integrazione sovranazionale e in particolare al rafforzamento dei poteri di commissione e parlamento europeo, ma la Francia rimane nella comunità.
1965-66: politica della sedia vuota: per diversi mesi la Francia si rifiuta di partecipare alle sedute del consiglio, bloccando i lavori della CEE -> compromesso di Lussemburgo
Revisioni dei trattati:
L'ordinamento UE evolve mediante revisioni successive dei trattati istitutivi; i trattati prevedono apposite procedure per la loro revisione (art.48 del trattato dell'unione europea).
I trattati di revisione modificativi sono trattati internazionali; occorre la firma da parte
Di tutti gli stati membri del testo negoziato e la successive ratifica secondo le rispettive procedure costituzionali.
La più importante revisione fu l'Atto unico europeo del 1986:
- Rafforzamento del mercato interno (dall'unanimità alla maggioranza qualificata per rimuovere gli ostacoli agli scambi)
- Introduzione di procedure di parere conforme e di cooperazione -> per la prima volta il parlamento europeo acquisisce poteri vincolanti
Trattato di Maastricht (1992)
- Salto di qualità nel processo di integrazione; dimensione politica dell'integrazione europea, oltre al mercato interno.
- Nasce l'UE
- La CEE diventa comunità europea
- Costruzione a tempio con tre pilastri: comunità europee, politica estera e di sicurezza comune, cooperazione di polizia e giudiziaria in materia penale
- Cittadinanza europea
- Unione economica e monetaria
- Graduale istituzionalizzazione del consiglio europeo (organo dell'UE)
Metodi
politica e simbolica del processo di integrazione
- Abolizione della struttura a pilastri
- Diritti fondamentali
Il testo è predisposto da una Convenzione -> partecipazione anche di attori istituzionali diversi dai governi degli stati membri
Esito negative dei referendum in Francia e nei paesi bassi
Il trattato non entrò però in vigore
Trattato di Lisbona (2007)
- Cessa di esistere la CE
- Viene meno la struttura a pilastri
- Cancellate ogni simbologia costituzionale
- Riforma istituzionale e politica
- Difficile percorso di ratifica (Irlanda e repubblica ceca) -> il trattato entro in vigore nel 2009
REVISIONE DEI TRATTATI, ADESIONE E RECESSO
Quadro istituzionale dell'UE (art. 13 TUE) -> complesso
Le istituzioni possono essere di carattere politico (parlamento europeo, consiglio europeo, consiglio e commissione)
Sono istituzioni:
- Parlamento Europeo
- Consiglio europeo
- Consiglio
- Commissione
- Corte di giustizia dell'UE
- Banca centrale
europea
Corte dei conti
PARLAMENTO EUROPEO
Rappresenta i cittadini dell'unione ed esercita la funzione legislativa insieme al Consiglio
Non ha potere di iniziativa ma può sollecitare la commissione ad utilizzarlo
CONSIGLIO EUROPEO
Ne fanno parte i capi di stato o di governo degli Stati membri, ha principalmente funzione di impulso (definizione delle linee politiche generali dell'azione dell'Unione)
CONSIGLIO
Ne fanno parte i rappresentanti dei governi degli Stati membri, esercita la funzione legislativa insieme al PE ed approva la conclusione degli accordi generali dell'Unione.
COMMISSIONE:
Agisce esclusivamente dell'interesse dell'unione; ha potere di iniziativa legislativa (le proposte legislative vengono quasi tutte dalla commissione -> quasi monopolio delle proposte legislative)
Inoltre, negozia gli accordi dell'Unione -> questi accordi devono essere approvati dal Consiglio
I TRATTATI E LA REVISIONE DI ESSI
I due trattati TUE e TFUE
hanno lo stesso valore giuridico ex art. 1 TUE;
Contengono le norme fondamentali dell'ordinamento dell'Unione europea e sono stati definiti "Carta costituzionale di una comunità di diritto".
La revisione dei trattati richiede sempre il consenso di tutti gli stati membri, ma ciò non è sufficiente, la revisione infatti è possibile solo mediante le procedure previste nei Trattati (sent. Defrenne, 1976) -> ciò porta a definire i trattati "rigidi".
Si discute se vi siano alcune norme fondamentali addirittura insuscettibili di revisione -> la questione è teorica, poiché i pareri non sono concordanti.
La procedura di revisione ordinaria
Iniziativa: PE / Commissione / governo di uno SM
Consultazione: consultazione del PE
Decisione del Consiglio europeo (maggioranza semplice): se favorevole -> convocazione di una Convenzione
Convenzione a composizione mista: rappresentanti della Commissione, membri PE,
rappresentanti dei governi, parlamentari nazionali + delegazione della Banca Centrale Europea se il mandato della Convenzione riguarda anche la politica monetaria -> negozia tutte le modifiche al mandato
Conferenza intergovernativa (CIG): decide all’unanimità sul progetto elaborato dalla convenzione
se le modifiche sono di entità limitata, il Consiglio europeo può decidere di non convocare la Convenzione e di demandare la revisione direttamente alla CIG
necessaria ratifica da parte di tutti gli SM per entrare in vigore (se entro 2 anni sono presenti solo 4/5 delle ratifiche, “la questione è deferita al Co