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Le leggi a livello europeo e le procedure legislative
ATTENZIONE: le leggi a livello europeo non esistono (la legge è un tipo di fonte radicata a livello nazionale). L'UE NON adotta leggi, ma atti. Qual è il criterio per definire una procedura legislativa o meno? In tutte le procedure ci sono dati. La ragione per qualificarlo "legislativo" è l'intervento comune del PE. Se interviene la procedura si chiama "legislativa"; se il PE non interviene del tutto, si chiamano "non legislative".
Le procedure legislative (che comportano l'intervento del PE) conducono all'adozione di atti definiti "atti legislativi" (es. un regolamento o direttiva, se adottati mediante procedura legislativa ordinaria o speciale, sono un regolamento al quale si può aggiungere l'attributo "legislativo"). Questo non significa che i regolamenti possono essere adottati solo all'esito di procedure legislative. Posso avere un altro regolamento (che ha lo stesso)
valore giuridico) può essere un atto non legislativo se è stato adottato all'esito di una procedura non legislativa. Un regolamento rimane tale, a prescindere dalla procedura. Il primo momento del potere di iniziativa normativa è disciplinato dall'art. 17 TUE, che attribuisce alla Commissione Europea questo momento nelle procedure legislative, salvo diversa indicazione. Ci sono casi in cui un gruppo di Stati membri può esercitare il potere di iniziativa o il Parlamento Europeo in casi particolari. Il potere di iniziativa della Commissione può essere sollecitato da altri soggetti. Tra coloro che possono sollecitare questo esercizio ci sono anche i cittadini europei. L'art. 17 + reg. 2019/788 disciplina il "potere di iniziativa dei cittadini europei" all'art. (non è un vero potere di iniziativa normativa diretta, bensì la possibilità dei cittadini europei di sollecitare la Commissione di esercitare il suo potere diL'iniziativa popolare europea è un meccanismo che permette ai cittadini dell'Unione Europea di proporre nuove leggi all'attenzione della Commissione Europea. Funziona nel seguente modo: almeno 1 milione di cittadini provenienti da almeno 7 Stati membri possono sollecitare la Commissione. Ogni Stato ha una soglia minima di firme da raggiungere.
La procedura per formalizzare questa iniziativa popolare è semplice ma deve garantire la sicurezza delle firme, che vengono raccolte online. I passaggi fondamentali sono i seguenti: la costituzione di un comitato di cittadini che promuove la proposta e avvia la fase di raccolta firme. Una volta raccolte le firme necessarie entro il termine previsto e se tutti i requisiti sono soddisfatti, la proposta viene presentata alla Commissione. Tuttavia, non è garantito che la Commissione dia seguito alla sollecitazione: può decidere di utilizzare il suo potere di iniziativa o di non prendere in considerazione la proposta.
Questa è una novità introdotta dal Trattato di Lisbona. Il potere di iniziativa della Commissione è un importante strumento per avvicinare i cittadini dell'UE alle istituzioni europee.
“rafforzato” sulla presunzione che la Commissione→tutela gli interessi dell'UE la presunzione è che se la Commissione ha formulato una certaproposta, la Commissione ha ritenuto che sia in linea con gli interessi dell'UE.Un possibile elemento di debolezza: il PE e il C non sono tenuti a prendere in carico laproposta in quanto possono accantonarla; laddove decidessero di proseguire nell'iterdecisionale, intervengono una serie di garanzie di rafforzamenti della volontà della→Commissione PE e C non possono mai modificare elementi della proposta che laCommissione ritiene essenziale: se la Commissione blinda determinati elementi di una proposta→come pilatri sui quali la proposta si fonda, quei pilastri non possono essere stravolti laddove ilPE e C intervenissero, la Commissione ha un altro potere: modificare o ritirare in ogni→ anche nel momento in cui la questione siamomento la proposta stata posta al PE e C, laCommissionepuò dire: "se stravolgete degli aspetti della mia proposta, la ritiro". Ulteriori rafforzamenti: il C può votare gli emendamenti (cambiamenti) riguardo alla proposta, ma se la Commissione non è d'accordo sugli emendamenti, su quelle specifiche modifiche il C deve decidere all'unanimità (quorum particolare difficile da conseguire). È un potere di proposta che però ha delle sue particolarità legate al fatto che la Commissione tutela gli interessi dell'UE (si presuppone che la proposta sia in linea con questi interessi). Fino a quale intensità la proposta della Commissione può essere oggetto di protezione? Su questo ci è stata una controversia: riguardava modifiche che la Commissione riteneva strutturali rispetto a una proposta della Commissione stessa. Questa controversia ha fatto sorgere un interrogativo: quale è l'intensità del potere di ritiro o modifica attribuito alla Commissione?Commissione ragione dell'interrogativo: la Commissione aveva già formulato la sua proposta ed era stata discussa dal PE e C (c'era già stata una loro presa di posizione) era diametralmente opposta rispetto a quella della Commissione. Il ritiro avviene quando le 2 istituzioni avevano già interesse. La Corte, ritenendo che il ritiro della proposta fosse legittimo, ha però chiarito quali sono i requisiti da rispettare quando la Commissione può esercitare il suo potere di modifico e ritiro in 4 passaggi: 1) la Commissione deve agire in ottica di leale cooperazione (es. la Commissione deve avvisare prima: mettere in guardia il PE e C che potrebbe modificare o ritirare); 2) la Commissione inoltre deve cercare un negoziato; 3) la Commissione può ritirare finché il C non ha agito (è probabile che la Corte intendesse che il potere di ritiro può intervenire prima della formale e ufficiale presa di posizione del C); 4) infine, la Commissione deve rispettare il principio di proporzionalità (es. non può ritirare una proposta solo perché non è d'accordo con il parere del C). In conclusione, la Corte ha stabilito che la Commissione può ritirare una proposta, ma solo se rispetta determinati requisiti e principi.dovrebbe essere formattato utilizzando i tag HTML appropriati. Ecco come potrebbe apparire il testo formattato:diposizione del C);
3) il potere normativo non può essere esercitato arbitrariamente (la Commissione deve addurre delle ragioni convincenti e motivare l'esercizio di questo potere).
(in teoria) → la caratteristica principale:
Organigramma della procedura legislativa ordinaria
sorta di "pendolo" tra il PE e C.
avere una
La procedura è divisa in 3 momenti principali:
1 e 2 lettura: la Commissione trasmette al PE la sua proposta, il PE ha 3 possibilità: accettare la proposta, la può rigettare o può proporre emendamenti (se rigetta, la proposta viene accantonata; negli altri due casi la proposta viene trasmessa al C) il C a sua volta ha 3 possibilità: approvare il documento arrivato nella sua interezza, rigetta o può proporre a sua volta emendamenti se il C approva l'atto è adottato; nelle altre ipotesi, ritornare dal PE.
Nella 2 lettura si ripete esattamente la stessa posizione.
Ciascuno di questi passaggi
è arricchito dal fatto che la Commissione nei passaggi tra il PE e C (viceversa) è tenuta a dare la propria opinione sugli emendamenti proposti. Se anche l'esito della seconda lettura non si arriva a una scelta condivisa la 3 lettura si apre con la convocazione di un comitato di conciliazione (= organo a composizione paritetica = numero uguale di rappresentanti del C e rappresentanti del PE -> 27 e 27 -> si trovano a negoziare sui punti in cui non c'è convergenza) sotto la guida della Commissione (è una sorta di consenso trilaterale nel quale PE e C si fronteggiano e la Commissione media per trovare una soluzione) -> il comitato ha 6 settimane di tempo per arrivare a un testo condiviso se il tentativo fallisce, la procedura fallisce (l'atto non viene adottato); se il comitato approva fase finale: firma da parte sia del PE sia del C. In 1 lettura (quando il PE riceve la proposta di Commissione decide cosa fare) la sceltadel PE viene chiamata "posizione lo stesso si dice quando il fascicolo passa al del PE in prima lettura"; C → quando decide che fare, la sua posizione è "posizione del C in 1 lettura". → Tutto ciò è impegnativo dal punto di vista delle risorse in media, una procedura legislativa ordinaria si chiude in 14-15 mesi. Funzionamento pratico della procedura legislativa ordinaria. → avviene nella1 passaggio 1 lettura: la comunicazione tra le istituzioni non è così ingessata → si è andato consolidando l'abitudine di come il trattato descrive riunioni informali che "triloghi" → assumono il nome di = vede partecipare rappresentanti della Commissione, PE e Cl'idea è che i triloghi consentono uno scambio negoziale periodico tra le parti in modo tale che losforzo della procedura non sia limitato solo ai passaggi ufficiali. Questa prassi è efficace perché consente nel 70% dei casidi alcuni Stati membri all'interno del Consiglio, che possono influenzare il processo decisionale. Questo fenomeno è stato oggetto di dibattito e ha sollevato preoccupazioni riguardo alla trasparenza e all'equità delle decisioni prese dal Consiglio. Un altro aspetto importante dei triloghi riguarda la pubblicazione dei lavori. Attualmente, i triloghi non sono resi pubblici e ciò ha generato un dibattito sul livello di trasparenza del processo decisionale dell'Unione Europea. Alcuni sostengono che la mancanza di pubblicità dei triloghi possa limitare la partecipazione dei cittadini e degli stakeholder al processo decisionale. Inoltre, una pratica consolidata riguarda la possibilità per il Consiglio di votare all'unanimità sugli emendamenti proposti dal Parlamento Europeo alla posizione del Consiglio in prima lettura. Questo limite è stato introdotto per tutelare gli Stati membri e evitare che la Commissione possa spingere per l'approvazione di emendamenti controversi. In conclusione, i triloghi rappresentano un momento cruciale nel processo decisionale dell'Unione Europea. Essi consentono un costante negoziato tra gli Stati membri e sono fondamentali per raggiungere un accordo finale. Tuttavia, è importante garantire la trasparenza e l'equità del processo, al fine di coinvolgere i cittadini e gli stakeholder nelle decisioni che li riguardano.Tra gruppi di Stati. Il diritto dell'UE ha delle caratteristiche pratiche che rendono a volte più facile arrivare a una conclusione positiva dei negoziati. Spesso questo diritto è una conclusione positiva dei negoziati fortemente tecnico, sia nel Consiglio che nel Parlamento Europeo, che offre la possibilità di avere un maggiore respiro negoziale. Spesso le alleanze fra Stati o fra gruppi politici nel Parlamento Europeo sono molto più flessibili.
Alcuni commentatori hanno detto che il Parlamento Europeo non è il luogo ideale per un approccio politico, in effetti è fortemente polarizzato e non ci sono schemi di voto predeterminati. Capita spesso che gruppi politici contrapposti votino congiuntamente perché molti fascicoli sono "depoliticizzati". Se viene a mancare il supporto parlamentare a livello nazionale, c'è un legame stretto tra Parlamento ed esecutivo. Se il supporto parlamentare viene a mancare, anche la legittimazione dell'esecutivo viene a mancare.