Anteprima
Vedrai una selezione di 11 pagine su 50
Diritto dell'informazione e della comunicazione Pag. 1 Diritto dell'informazione e della comunicazione Pag. 2
Anteprima di 11 pagg. su 50.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Diritto dell'informazione e della comunicazione Pag. 6
Anteprima di 11 pagg. su 50.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Diritto dell'informazione e della comunicazione Pag. 11
Anteprima di 11 pagg. su 50.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Diritto dell'informazione e della comunicazione Pag. 16
Anteprima di 11 pagg. su 50.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Diritto dell'informazione e della comunicazione Pag. 21
Anteprima di 11 pagg. su 50.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Diritto dell'informazione e della comunicazione Pag. 26
Anteprima di 11 pagg. su 50.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Diritto dell'informazione e della comunicazione Pag. 31
Anteprima di 11 pagg. su 50.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Diritto dell'informazione e della comunicazione Pag. 36
Anteprima di 11 pagg. su 50.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Diritto dell'informazione e della comunicazione Pag. 41
Anteprima di 11 pagg. su 50.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Diritto dell'informazione e della comunicazione Pag. 46
1 su 50
D/illustrazione/soddisfatti o rimborsati
Disdici quando
vuoi
Acquista con carta
o PayPal
Scarica i documenti
tutte le volte che vuoi
Estratto del documento

GDPR

GDPR = normativa regolamentare europea che prevede una disciplina della tutela dei dati personali, tendenzialmente unitaria in Europa anche grazie alla particolare fonte adottata e cioè il regolamento. Il GDPR pone poi una serie di principi rilevanti che tendenzialmente, con quale eccezione per il trattamento dei dati a fini giornalistici, riguardano tutti i trattamenti. Alcuni di questi principi sono molto rilevanti, come il principio della liceità e correttezza e trasparenza del trattamento. Significa non solo che il trattamento deve essere lecito, cioè consentito dal regolamento stesso, ma anche corretto, quindi deve essere attuato secondo una serie di criteri, e deve essere trasparente, quindi l'interessato deve essere a conoscenza anche delle modalità con le quali viene trattato il suo dato.

Esempio principio di correttezza: il primo caso riguarda la trasmissione le Iene: era successo che in un determinato momento storico vi era stata una

sostanze. Dall'altro lato, però, il metodo utilizzato dalle Iene potrebbe essere considerato invasivo della privacy dei parlamentari. Una possibile formattazione del testo utilizzando tag html potrebbe essere la seguente:

Tendenza di una parte importante della politica a prevedere misure più severe per quanto riguarda il consumo delle sostanze stupefacenti. Quindi le Iene inventarono un sistema che mirava a verificare se tra i parlamentari vi fosse stato un consumo di queste sostanze. E il sistema era quello con cui si facevano false interviste nelle quali l'operatore prendeva un pezzetto di cotone, puliva la fronte dell'intervistato. In questo modo si raccolgono una serie di materiale sufficiente per verificare se, in modo anonimo, vi fosse effettivo uso di sostanze stupefacenti da parte dei parlamentari.

Per il trattamento dei dati personali a fini giornalistici non serve il consenso, ma questo trattamento delle Iene era lecito? Da un lato la posizione della trasmissione era quella che se avessero chiesto di sottoporsi al test antidroga o se avessero dichiarato la finalità del trattamento si sarebbero sottoposti al test solamente chi effettivamente non fa uso di queste sostanze. Dall'altro lato, però, il metodo utilizzato dalle Iene potrebbe essere considerato invasivo della privacy dei parlamentari.

sotto il profilo della correttezza del trattamento dei dati personali, in quanto le informazioni venivano ottenute in modo ingannevole e senza il consenso dell'interessato. Questi sono solo due esempi che evidenziano l'importanza di rispettare le norme sulla privacy e di garantire un corretto trattamento dei dati personali. È fondamentale che ogni individuo abbia il controllo e la consapevolezza su come vengono utilizzate le proprie informazioni personali, al fine di tutelare la propria privacy e i propri diritti.l'unico modo di avere una notizia di interesse pubblico, ma il garante dice che vi è un inganno, il dato è stato estorto dal soggetto in modo illecito. Non può essere questo il modo in cui l'informazione vi è una violazione di quella aspettativa di riservatezza del soggetto può essere ricavata, perché che, pensando di parlare al telefono privatamente con una persona amica, si è espresso in modo diverso da come si sarebbe espresso in luogo pubblico. Principi della limitazione e minimizzazione dei dati - principio di limitazione: afferma che i dati possono essere trattati solo per le finalità per le quali sono stati raccolti. - principio di minimizzazione: invece significa che il dato può essere utilizzato solamente per quanto è strettamente necessario per conseguire le finalità. La logica della normativa del trattamento dei dati personali è quella per cui il dato è un bene che ha un valore e quindi,appartenendo ad un soggetto, questo dato deve essere utilizzato e trattato solo per il minimo indispensabile per quel determinato fine che l'ordinamento considera lecito o per il quale è stato dato il consenso dall'interessato. conservazione Questo significa anche che esiste anche una limitazione nel tempo della del dato, quindi un dato che viene diffuso non può essere trattato per un tempo indeterminato, la regola generale è che il trattamento deve cessare nel momento in cui non è più indispensabile l'utilizzo del dato personale. In questa logica di responsabilità da parte del titolare riguardo al trattamento dei dati, si colloca anche il trattamento dei dati personali per finalità informative. Principio del consenso Altro aspetto fondamentale del trattamento dei dati personali. La regola generale è che i dati personali possono essere trattati solo con il consenso dell'interessato. Consenso che la normativa prevede.debba essere dato in modo specifico, informato (il consenso deve essere preceduto da una informativa nella quale si specificano le modalità del trattamento) e che per alcune categorie di dati deve essere esplicito (come per i dati sensibili). Il consenso non è tuttavia l'unica via per utilizzare i dati personali, infatti il dato personale può essere trattato anche senza il consenso quando esistono delle basi giuridiche che lo consentano. Ad esempio per i dati trattati da un ente pubblico per esercizio di una pubblica funzione, non è necessario il consenso. Ugualmente per l'adempimento di un potere non è necessario il consenso. In casi di salvaguardia di interessi fondamentali come il trattamento dei dati durante la pandemia da parte di soggetti pubblici che devono valutare quali sono gli effetti delle politiche adottate. Più in generale non è necessario il consenso quanto il trattamento dei dati è essenziale per il

perseguimento di un interesse legittimo pubblico, o è fondamentale per l'esercizio di un diritto. Da questo principio si ricava l'eccezione del trattamento dei dati personali per finalità giornalistiche.

Diritti dell'interessato

Aspetto che si è evoluto molto soprattutto con il GDPR che codifica dei diritti che si erano creati a livello giurisprudenziale a seguito della direttiva del 2005. Alcuni diritti hanno particolari specificità per quanto riguarda le finalità giornalistiche.

Diritto di accesso ai propri dati

L'interessato ha sempre il diritto a conoscere se vi è un dato trattamento che lo riguarda e come avviene questo trattamento.

Diritto di rettifica

Diritto ad ottenere dal titolare del trattamento la correzione di dati inesatti. Di conseguenza anche la rettifica assume un particolare rilievo in relazione al fatto che oggi molte notizie, quindi molti trattamenti di dati per finalità giornalistiche,

vengano effettuati attraverso strumenti telematici e quindi rimangono presenti in rete per tempi indefiniti. Può accadere quindi che il dato sia esatto nel momento in cui si pubblica la notizia, ma quel dato può divenire "inesatto" perché incompleto, nel momento in cui successivamente nel tempo le cose cambiano (per esempio una sentenza riformata). Il tema del diritto alla rettifica, non è più quello del dato che nasce inesatto, ma è quello del dato che nasce esatto, ma che diventa inesatto o incompleto. diritto all'aggiornamento dei dati Da qui nasce per via giurisprudenziale il cosiddetto diritto all'aggiornamento dei dati, cioè i dati presenti in una banca dati devono essere aggiornati e rappresentare la realtà per come è evoluta nel tempo. Non c'è un obbligo di aggiornare autonomamente, però questo obbligo nasce su richiesta dell'interessato. Diritto alla cancellazione dei dati Principio per cui i dati devono essere

trattati per criterio minimo, quindi nel momento in cui quei dati non sono più indispensabili per quel determinato trattamento, quei dati non possono essere più utilizzati e l'interessato ha il diritto di chiederne la cancellazione.

Su questo si inserisce la problematica del diritto all'oblio: può essere in una duplice prospettiva. Il diritto all'oblio è la sintesi del principio di minimizzazione dei dati. Nel momento in cui ritengo che un mio dato personale non debba essere più trattato per il decorso del tempo e quindi non è più di interesse pubblico, allora posso chiedere la cancellazione del dato al soggetto che ha trattato quel dato.

Il principio di deindicizzazione è un principio che nasce nella giurisprudenza dalla Corte di Giustizia dell'UE, ma viene questo stesso principio ricavato dalla legislazione vigente (precedente al GDPR) che affermava il diritto alla cancellazione dei dati che non sono più

nascostare il proprio passato, diritto all'oblio, libertà di informazione e diritto alla privacy. La sentenza ha stabilito che i motori di ricerca come Google sono considerati "responsabili del trattamento" dei dati personali e devono quindi rispettare le norme sulla protezione dei dati. Inoltre, la Corte ha stabilito che il diritto all'oblio prevale sul diritto alla libertà di informazione quando i dati personali non sono più rilevanti o sono diventati obsoleti nel tempo. Questo significa che le persone hanno il diritto di richiedere la rimozione dei risultati di ricerca che riguardano informazioni obsolete o non più rilevanti sulla loro vita privata. Tuttavia, la sentenza ha anche stabilito che il diritto all'oblio non è assoluto e deve essere bilanciato con il diritto del pubblico di accedere a informazioni di interesse generale. Pertanto, i motori di ricerca devono valutare caso per caso le richieste di rimozione e bilanciare i diritti in gioco.Suprema?
  1. Non essere inchiodato per sempre ad un determinato evento della sua esistenza
  2. Diritto all'identità personale
  3. Diritto ad essere rappresentato correttamente nei propri aspetti rilevanti, quindi la rappresentazione online del soggetto deve seguire l'evoluzione dell'identità di quella persona
  4. Da un altro lato vi erano altri beni giuridici di rilievo:
    1. Diritto alla ricerca storica che è stata favorita dalla possibilità di accesso di informazioni attraverso la rete
    2. Diritto dei terzi di conoscere fatti rilevanti riguardo a persone di rilevanza pubblica
  5. Bisogna trovare anche un sistema che consenta effettivamente al cittadino di intervenire o di porre al motore di ricerca un intervento rapido, senza passare necessariamente da un'autorità pubblica. Questi procedimenti infatti erano onerosi per i cittadini
  6. C'era anche un problema pratico, quindi piuttosto che solo teorico
di Giustizia?• la prima domanda che il giudice spagnolo pone alla Corte è se il trattamento dei dati personali attuato da un motore di ricerca costituisce effettivamente un trattamento, o se il trattamento
Dettagli
A.A. 2020-2021
50 pagine
SSD Scienze giuridiche IUS/09 Istituzioni di diritto pubblico

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher JuliaLabollitaa di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Diritto dell'informazione e della comunicazione e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Milano - Bicocca o del prof Vigevani Giulio Enea.