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Atti giuridici di secondo grado

Atti delegati: atti non legislativi di portata generale che integrano o modificano determinati elementi non essenziali dell'atto legislativo. Commissione su atto legislativo di delega.

Contenuto: Delimitano esplicitamente gli obiettivi, il contenuto, la portata e la durata della delega di potere. Fissano esplicitamente le condizioni cui è soggetta la delega (modalità di controllo) - potere di revocare la delega, potere di impedire l'entrata in vigore dell'atto delegato dalla Commissione sollevando obiezioni!

Problema: possibilità di delegare alla Commissione ad integrare elementi non essenziali (quali?!?).

Atti delegati: nel titolo - DELEGATI!

Atti d'esecuzione: adottati dalla Commissione o eccezionalmente dal Consiglio - per esecuzione ad atti giuridici vincolanti dell'Unione (titolo includerà - di esecuzione). Attribuzione alla Commissione o Consiglio del potere di adottare tali atti.

atti sarà possibilesoltanto quando sono necessarie condizioni uniformi di esecuzione. Altrimenti, gli Stati Membri avranno il controllo sulle regole e i principi generali relativi alle modalità di tale controllo, stabiliti dal Parlamento europeo o dal Consiglio mediante regolamenti secondo la procedura legislativa ordinaria. Le decisioni quadro saranno soppressi con TDL. Per quanto riguarda la PESC: a) gli orientamenti generali saranno stabiliti dal Consiglio europeo e saranno equivalenti alle strategie comuni. b) le decisioni saranno equivalenti alle azioni comuni o posizioni comuni e definiranno le azioni che l'Unione deve intraprendere o le posizioni che l'Unione deve assumere o le modalità di attuazione delle decisioni di cui ai primi due punti. Queste decisioni non avranno mai valore legislativo, ma possono essere conclusi accordi internazionali. L'adattamento dell'ordinamento italiano al diritto comunitario avverrà come per i trattati internazionali, seguendo l'ordine di.

esecuzione→medesima legge con la quale siautorizza la ratifica (Capo dello Stato)→anche per TDL.

Art 117 Cost→la potestà legislativa é esercitata dallo Stato dalle Regioni nel rispetto dellaCostituzione nonché dei vincoli derivanti dall'ordinamento comunitario e dagli obblighiinternazionali→legato all'articolo 11 Costituzione→consente di accettare limitazioni di sovranitàsenza necessità di procedere ad una revisione costituzionale.

Assicurare l'attuazione→diritto comunitario secondario (derivato)→delega legislativa algoverno→LEGGE LA PERGOLA (1989 sostituita 2005)→introduzione di un sistema legislativoannuale→legge comunitaria approvata dal Parlamento di tutti gli obblighi che vengono amaturazione nell'anno di riferimento.

Esistono→leggi comunitarie regionali.

Metodi principali→legge comunitaria opera per conformazione dell'ordinamento italiano:Attuazione

diretta→legge comunitaria abroga o modifica disposizioni statali vigenti.

Delega legislativa al Governo→76 Cost.

Attuazione in via regolamentare e amministrativa→introdotta da Legge la Pergola→anche materie già disciplinate dalla legge ma non riservate alla legge→delegificazione materie interessate.

Legge La Pergola→attuazione del diritto comunitario da parte delle Regioni (e provincie autonome)→ruolo sempre + ampio alle regioni→ma solamente lo Stato é responsabile!!

Dal 11/2005 Provincie autonome→nelle materie di loro competenza→immediata attuazione alle direttive comunitarie→anche senza intervento dello Stato

In materie concorrenti→Stato definisce PRINCIPI FONDAMENTALI.

Stato→potere sostitutivo→nel caso di inadempimento regionale riguardante normativa comunitaria→sostituzione preventiva→sostituzione successiva (da parte degli atti regionali)→regione ha congruo termine per adottare i provvedimenti

dovuti o necessari→decorso iltermine→Azione del Consiglio dei ministri (+ presidente regione o provincia) o nomina appositacommissione.

Diritto dell'Unione europea e soggetti degli ordinamenti interni:

Considerazioni generali:

Caratteristica ordinamento comunitario→titolari di soggettività giuridica→Stati membri ma ancheai soggetti stessi!

Norme comunitarie→Dimensione: Internazionale&interna (rapporti orizzontali o rapporti verticali)!

Diritto comunitario →con regolamenti ha EFFETTO DI SOSTITUZIONE!

Effetto di opposizione→norme comunitarie che limitano l'applicazione di norme interneincompatibili con il diritto comunitario.

Norma comunitaria →produce EFFETTI DIRETTI e gode di EFFICACIA DIRETTA NEGLIORDINAMENTI INTERNI e nei confronti dei soggetti riconosciuti da tali ordinamenti.

Non sempre norme comunitarie producono effetti diretti!→giurisprudenza ha individuato due formedi EFFICACIA DIRETTA→valore interpretativo

cogente→obbligo di interpretazione conforme daparte dei giudici nazionali (conflitto norme interne VS Comunitarie)→e che diritto al risarcimentodel danno ai soggetti danneggiati dallo Stato membro responsabile.

I presupposti dell'efficacia diretta:Non propria di ogni norma comunitaria.Corte di giustizia→caratteristiche sostanziali→sufficiente precisione&incondizionatezza (assenzadi clausole o discrezionalità agli Stati).

Sufficiente precisione →specificazione:titolare dell'obbligo, il titolare del diritto, il contenuto deldiritto-obbligo creato dalla norma stessa (sentenza Francovich).

L'esistenza di una norma che consente agli Stati di derogare un altra norma non esclude l'efficaciadiretta di quest'ultima.

Destinatarietà formale della norma→NON HA RILIEVO.

Trattato →norme in materia di concorrenza→direttamente efficaci→anche dirette agli Statimembri!→scadenza del periodo concesso per

diretta verticale ed orizzontale delle direttive→effetti diretti nei confronti degli Stati membri e dei soggetti privati. Decisioni→efficacia diretta immediata e vincolante per gli Stati membri e i soggetti privati interessati.diretta anticipata<br>in ipotesi di attuazione completa da parte dello Stato.<br>Portata soggettiva dell'efficacia diretta di una direttiva<br>carattere obbligatorio+ effettoutile<br>argomento: sanzione a carico dello Stato membro inadempiente<br>PRINCIPIO DIESTOPPEL<br>SOLO EFFICACIA VERTICALE!<br>Direttive inattuate <br>Corte omesso di sollevare d'ufficio la questione<br>soggetto pubblico oprivato?!?!<br>Rapporti triangolari<br>privato invoca l'applicazione di una direttiva inattuata nei confronti di unorgano pubblico ma anche nei confronti di altri soggetti privati (controinteressati)<br>no preclusionea produzione di effetti diretti!<br>Direttive che prevedono procedure comunitarie di controllo sulle normative degli Statimembri<br>influisce indirettamente<br>si preclude l'applicazione della normativa interna emanata inviolazione delle procedure di controllo<br>direttiva non crea né diritti né obblighi per i singoli<br>può essereapplicata dal giudice senza che si parli di efficacia orizzontale.
SUCCESSIONE NORME INTERNE→+ recente dia incompatibile con una direttiva→non comporterebbe di per sé effetti negativi a carico di privati→impedirebbe l'applicazione delladisposizione interna + recente.
Una direttiva non può avere come effetto, indipendentemente da una legge interna di uno Stato membro adottata per la sua attuazione di determinare o aggravare la responsabilità penale degli imputati!
No efficacia orizzontale direttive inattuate!
Efficacia diretta decisioni?→può essere invocata da qualsiasi soggetto interessato al suo adempimento→non dovrebbero avere efficacia orizzontale tranne che per le decisioni in materia di aiuti Statali alle imprese→restituzione degli aiuti→effetto verticale INVERSO
L'obbligo di interpretazione conforme:
Efficacia indiretta →per attenuare inconvenienti relativi alla mancanza di effetti diretti orizzontali.
Obbligo

→INTERPRETAZIONE CONFORME (tutto il diritto nazionale senza alcuna distinzione)

→OBBLIGO DI LEALE COLLABORAZIONE. Differenza →diretta efficacia/ interpretazione conforme = nel rimo caso il giudice disapplica la norma interna confliggente con la norma comunitaria nel secondo egli applica pur sempre la norma interna ma interpretandola in modo aderente a quella comunitaria.

Interpretazione conforme →considerata dalla Corte Costituzionale Italiana →metodo per la soluzione dei conflitti tra norma interna e comunitaria →presunzione di conformità della legge interna al regolamento comunitario.

LIMITI →esistenza di un margine di discrezionalità →non può servire da fondamento ad un'interpretazione contra legem del diritto nazionale! Secondo limite →temporale →l'obbligo non sorge prima della scadenza del termine di attuazione della direttiva in questione.

La corte nega la possibilità che le direttive finché restano

inattuate possano avere l'effetto anche solo sotto il profilo interpretativo di aggravare la responsabilità penale degli individui!

Corte→obbligo sussiste anche per le decisioni quadro →III pilastro→nonostante il TUE dice che: tali atti non hanno efficacia diretta.

Sarebbe difficile per l'Unione adempiere efficacemente alla sua missione se il principio di leale cooperazione che implica in particolare che gli Stati membri adottino tutte le misure generali o particolari in grado di garantire l'esecuzione dei loro obblighi derivanti dal diritto dell'Unione Europea non si imponesse anche nell'ambito della cooperazione di polizia giudiziaria in materia penale che è del resto interamente fondata sulla cooperazione tra gli Stati membri e le istituzioni.

Il risarcimento del danno: Forma di efficacia diretta → il principio della responsabilità dello Stato per danni causati ai singoli in violazione del diritto comunitario ad esso imputabili.

uisce un principio fondamentale del diritto internazionale. Secondo il principio del diritto internazionale, uno Stato che subisce un danno a causa di un altro Stato ha il diritto di essere risarcito per tale danno. Questo principio è sancito nel diritto internazionale attraverso trattati e convenzioni internazionali. Il diritto al risarcimento può essere richiesto in diversi contesti, come ad esempio in caso di violazione di un trattato internazionale, di un'aggressione armata o di un'azione illecita da parte di uno Stato. Il risarcimento può riguardare sia danni materiali che danni morali. Per richiedere il risarcimento, lo Stato danneggiato deve presentare una richiesta formale all'altro Stato responsabile del danno. Questa richiesta deve essere supportata da prove e documentazione che dimostrino il danno subito e il nesso di causalità tra l'azione dello Stato responsabile e il danno. Una volta presentata la richiesta, gli Stati coinvolti possono cercare di risolvere la questione attraverso negoziati o tramite l'arbitrato internazionale. Se non si raggiunge un accordo, lo Stato danneggiato può presentare una causa davanti alla Corte Internazionale di Giustizia o ad altri tribunali internazionali competenti. Il diritto al risarcimento è un principio fondamentale per garantire la responsabilità degli Stati e la tutela dei diritti delle vittime di violazioni del diritto internazionale.
Dettagli
Publisher
A.A. 2011-2012
60 pagine
SSD Scienze giuridiche IUS/14 Diritto dell'unione europea

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher summerit di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Diritto dell'Unione Europea e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Trento o del prof Cortese Fulvio.