Struttura istituzionale dell'OMC
TRIPS. A loro volta questi consigli si basano in un rapporto gerarchico con i comitati di aspetti più specifici (i 13 accordi delle ex specialis). Al di sotto del consiglio generale in veste di risoluzione delle controversie troviamo l'organo di appello: è una delle principali novità introdotte con l'intesa delle controversie: davanti a tale organo per motivi di diritto si può impugnare il rapporto frutto del lavoro del panel.
La struttura istituzionale dell'OMC è atipica:
- Conferenza dei Ministri: Composta da un rappresentante a livello ministeriale per ogni Stato membro. A competenza generale ma riunisce ogni due anni. Approva le nuove adesioni, interpreta gli accordi.
- Consiglio generale: Un rappresentante diplomatico di ogni Stato membro. Svolge le funzioni della conferenza dei ministri quando non è riunita.
- Organo per la risoluzione delle controversie: DBS.
- Organo di esame delle politiche.
commerciali specifiche, al fine di supportare i lavori dei consigli responsabili.
I tre principali accordi commerciali dell'OMC sono:
1. GATT (General Agreement on Tariffs and Trade) - Consiglio GATT
2. GATS (General Agreement on Trade in Services) - Consiglio per gli scambi dei servizi
3. TRIPS (Agreement on Trade-Related Aspects of Intellectual Property Rights) - Consiglio per gli aspetti dei diritti di proprietà intellettuale attinenti al commercio
Il Segretariato dell'OMC è composto da funzionari internazionali che non rappresentano i rispettivi governi nazionali. Il loro ruolo è quello di svolgere attività organizzative e di supporto.
Il Direttore Generale dell'OMC è nominato dalla conferenza dei ministri e si occupa di guidare l'attività del Segretariato e rappresentare l'OMC nelle relazioni esterne. Attualmente, il Direttore Generale è un brasiliano che sta cercando di aumentare la visibilità dei paesi emergenti.
Inoltre, ci sono comitati e gruppi di lavoro che si occupano di studiare e approfondire tematiche commerciali specifiche al fine di supportare i lavori dei consigli responsabili.base del consenso, il che significa che anche un solo paese può bloccare una decisione se si oppone ad essa. Questo può rallentare notevolmente il processo decisionale e rendere difficile raggiungere un accordo su questioni cruciali.
Inoltre, il processo decisionale nelle organizzazioni internazionali può essere influenzato da vari fattori, come gli interessi nazionali dei singoli paesi, le alleanze politiche e gli equilibri di potere tra i membri. Questo può portare a decisioni che non sempre rispecchiano l'interesse comune o che favoriscono alcuni paesi a discapito di altri.
Per affrontare questi problemi, alcune organizzazioni internazionali stanno cercando di riformare il loro processo decisionale, introducendo meccanismi di maggioranza qualificata o di votazione a doppia maggioranza. Questi meccanismi mirano a garantire una maggiore rappresentatività e a evitare il blocco delle decisioni da parte di un singolo paese.
In conclusione, il processo decisionale nelle organizzazioni internazionali è complesso e influenzato da diversi fattori. È importante trovare un equilibrio tra la rappresentatività dei membri e l'efficienza del processo, al fine di prendere decisioni efficaci e legittime.
Base di delibere preconfezionate, frutto ovvero di riunioni ristrette a cui non hanno partecipato tutti i membri viene costituita la bozza di decisione a porte chiuse da pochi membri poi posta solo alla ratifica da parte degli altri che possono anche trovarsi in disaccordo ma che non hanno potuto partecipare all'elaborazione.
Sotto questo aspetto l'OMC presenta sostanziali differenze rispetto ad altre organizzazioni internazionali come ad esempio la Banca Mondiale o il fondo monetario internazionale. Nell'OMC non vi è una delega di poteri ad un consiglio di amministrazione e l'apparato amministrativo non ha alcuna influenza sulle politiche adottate dai singoli paesi (anche se, nel corso dell'esame periodico prendendo politiche commerciali, sono formulate dell'osservazione analitica).
Le regole cui sono sottoposti i paesi membri sono quelle che essi si sono date durante i negoziati. Gli stessi membri hanno il compito di rispettare e far
Il testo formattato con i tag HTML sarebbe il seguente:
rispettare quelle norme in concomita delle procedure concordate eratificate come parte integrante dei negoziati. Il rispetto delle regole è avvalorato dalla possibilità di applicare sanzioni commerciali, in caso di mancanze. È certamente difficile a 164 Paesi Membri adottare delle decisioni con il consenso generale.
Il principale vantaggio dell'adesione plenaria è che le deliberazioni così prese hanno maggiori chances di essere poi accettate nell'interno dei singoli Membri. Tuttavia, l'idea di creare un organismo esecutivo più snello nelle sue dimensioni quantitative - sotto forma d'amministrazione, in cui ciascun componente rappresenti un gruppo di Paesi - è regolarmente e periodicamente evocato.
Principi base dell'OMC:
- Principio di non discriminazione:
- Versante esterno: clausola della nazione più favorevole;
- Versante interno: trattamento nazionale.
Il principio di reciprocità;
Il principio di protezione doganale esclusiva e il divieto di restrizioni quantitative;
Eccezioni.- Principio di non discriminazione: versante esterno 15
La clausola della nazione più favorita si può intendere come un principio fondamentale dell'OMC. Senza tale clausola non sarebbe nemmeno concepibile un ordinamento giuridico multilaterale in grado di favorire la liberalizzazione. Nel GATT oltre la clausola della Nazione più favorita è definita come il perno di tutto il sistema con un ruolo particolarmente strategico.
Le origini di questo principio risalgono al medioevo: nei rapporti commerciali fra comuni e signorie, o fra le repubbliche mediterranee e i sovrani dei paesi mediterranei. Nel tempo la sua diffusione è divenuta sempre più vasta: divenne una sorta di regola standard che ricorreva nei vari rapporti commerciali. Secondo l'articolo 1 del GATT: consiste nel trattamento accordato dallostato che lo concede allo stato che ne beneficia non meno favorevole del trattato concedente ad uno stato terzo. Ad esempio, nell'accordare tale trattamento lo stato A (concedente) si impegna ad estendere allo stato B (beneficiario) tutti i vantaggi concessi dallo stato C (stato terzo e nazione più favorita) nel settore considerato (in questo caso nei dazi doganali). Dunque, tutte le immunità che uno stato concede ad uno stato verranno dunque estese a tutti gli altri Paesi e ai prodotti similari. La prassi internazionale definisce questa clausola come un trattamento accordato dallo stato che concede a quello che ne beneficia non meno favorevole una sorta di soglia minima. I motivi che inducono ad accordare un trattamento del genere sono molteplici, anche se in generale c'è un presupposto politico che consiste nella volontà dello stato concedente di offrire dei benefici ad un altro stato. Anche dal punto di vista economico è molto utile in quanto.concedere la liberalizzazione degli spazi commerciali solo se vengono rispettate determinate condizioni) o in modo incondizionato (senza alcuna condizione specifica).
La liberalizzazione degli spazi commerciali è un processo che permette di ampliare le possibilità di commercio tra gli Stati. Questo può avvenire in diversi modi:
- La concessione può essere unilaterale, ossia concessa da un solo Stato, o reciproca, ossia concessa da più Stati in modo paritario.
- La concessione può essere determinata, quando vengono specificati gli Stati che ne beneficiano, o indeterminata, cioè aperta a qualsiasi Stato terzo.
- La portata della concessione può essere bilaterale, limitata a due Stati, o multilaterale, coinvolgendo più Stati. Può essere anche generale o illimitata, riguardando tutte le materie oggetto dei trattati tra gli Stati interessati.
- Infine, la concessione può essere condizionata, cioè subordinata al rispetto di determinate condizioni, o incondizionata, senza alcuna condizione specifica.
Queste diverse modalità di concessione permettono di regolare e facilitare gli scambi commerciali tra gli Stati, promuovendo la parità di trattamento e l'eliminazione delle discriminazioni.
trasferimenti internazionali di valuta destinati al regolamento internazionale delle importazioni e delle esportazioni, l'insieme delle regolamentazioni e modalità amministrative afferenti alle importazioni e alle esportazioni, le imposte dirette o indirette sui prodotti importati o attinenti alla loro commercializzazione e consumo, le leggi e i regolamenti e qualsiasi altra previsione attribuita alla vendita, alla messa in vendita, all'acquisto, al trasporto, alla distribuzione e all'utilizzazione di tali prodotti nel mercato interno.
Ulteriori norme del GATT ingrandiscono le misure di ampliamento: ad esempio l'articolo due introduce le concessioni tariffarie e stabilizzano un divieto di discriminazione fra prodotti esteri.
Gli altri accordi OMC, in virtù delle disposizioni sull'accordo GATS e TRIPS, corrispondono all'articolo primo del GATT e quindi gli effetti della clausola sono ulteriormente estesi alla materia della fornitura dei servizi.al trattamento dellaproprietà intellettuale. 16Pag.
Nel GATT la clausola della nazione più favorita è applicata nella sua forma incondizionata ed illimitata (pur con alcune eccezioni) e consente così di passare dal bilateralismo al multilateralismo.
Bilateralismo: due stati contrattavano fra di loro e si accordavano in esito ai negoziati di vantaggi reciproci in una sorta di atteggiamento stile nei confronti dei terzi che rimanevano esclusi dal trattato, ovvero rimanevano affari privati tra i due stati contraenti
Multilateralismo: cioè tutte le parti contraenti beneficiano dell’abbattimento comune delle tariffe che era stato stabilito precedentemente ai negoziati bilaterali.
La prima delle eccezioni è costituita all’articolo 24 con cui si autorizzano condizioni particolari per i traffici commerciali di frontiera o per quelli relativi al territorio di unioni doganali e di libero scambio: queste disposizioni hanno comunque l’obiettivo di
facilitare lo scambio tra paesi limitrofi per raggiungere una maggiore integrazione senza comunque frapporre ostacoli agli scambi con i paesi terzi rispetto a questa zona