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La forma di Stato
La forma di Stato descrive la relazione tra le autorità e i cittadini (o sudditi); le finalità, gli scopi a cui si orienta l'azione degli organi di governo (sono diverse le finalità dello Stato assoluto da quello democratico).
L'identificazione della forma di Stato serve per identificare i modi in cui le tre funzioni del potere vengono esercitate: esecutivo, giudiziario (repressione reati), locazione di beni e servizi, l'allocazione di poteri pubblici e affidamento a determinati organi. Descrive chi esercita la sovranità, chi ha autorità e come si rapporta con chi è destinatario di tale autorità (sudditi, cittadini).
Si distinguono le forme di stato in base ai fini che lo Stato ha.
Classificazione delle forme di Stato:
- Rappresentatività del capo di Stato: (1513, Macchiavelli, Il principe):
- Monarchiche: per discendenza, stirpe, o di derivazione "divina".
- Repubblicane: il capo dello
Pace di Westphalia, Trattati di Munster e Osnabrück, 1648, punto fondativo dello stato moderno: ribadiscono una capacità di diritto internazionale a ciascuno stato del sacro romano impero, che coincide con la sovranità esterna -> parità con gli altri stati, superiorem non recognoscens. Ogni stato gestisce i suoi rapporti con gli altri autonomamente.
Dal punto di vista convenzionale, questo è il momento da cui si considera la nascita dello stato moderno, con lo Stato assoluto.
LO STATO ASSOLUTO
Coincidenza tra la forma di stato e la forma di governo: tutti i poteri sono concentrati in capo allo stesso organo, la corona, impersonata dal sovrano. È il sovrano che legifera (ordinanze), che le fa rispettare (dispone della forza coercitiva pubblica), e che amministra la giustizia (in via indiretta, nominando i giudici). È svincolato dalla legge (legibus solutus), se non per quanto riguarda le leggi sulla successione, inderogabili.
Inizia
A consolidarsi una struttura burocratica, pubblica: le guerre (espansive) sono costose, nasce quindi un sistema di fiscalità, di raccolta di tributi in modo efficace.
LO STATO DI POLIZIA
Nell'ambito dello stato assoluto, in Austria e Prussia, c'è trasformazione dello Stato nella fase finale della sua esistenza.
Lo stato di polizia comincia a riflettere, a porsi domande sui fini da perseguire, sul benessere dei propri sudditi, anche perché il prestigio e il potere di uno stato non è più soltanto rappresentato dalla potenza militare, ma anche economica.
Epoca del "dispotismo illuminato", esperienza che si limita anche in parte alla Russia di Caterina II: i dettami del pensiero illuminista iniziano ad essere attuati da parte dei sovrani.
MATILDA ABBIATI
LO STATO LIBERALE
Nel quadro politico precedente era assente la borghesia, ma che alla fine del 700 inizia a rivendicare libertà nell'esercizio delle attività economiche.
Priva delle interferenze statali, e una propria sfera di rappresentanza dei propri interessi.
Tre rivoluzioni liberali:
- Inglese: caso particolare, l'Inghilterra non ha mai avuto un vero stato assoluto. La tradizione prevedeva l'esistenza di assemblee territoriali, che riuscivano ad imporre ai sovrani interessi individuali (magna carta libertatum, poi rinnovata da altri sovrani). La dinastia Stuart, rifiutandosi di convocare il parlamento, causa una restaurazione della dinastia (Giacomo II), fino al crollo e all'offerta della corona al protestante Guglielmo d'Orange, a patto che accettasse il Bill of Rights, vincolando il potere del sovrano ad uno strumento costituzionale.
- Americana: colonie britanniche, insofferenti delle imposizioni doganali e di imposte della madrepatria; Boston tea party; 1776 dichiarazione di indipendenza, poi guerra di indipendenza -> costituzione 1787, che però non ha, all'inizio, un catalogo dei diritti dei cittadini, poi approvato.
- Organizzazione del potere
- Separazione dei poteri: legislativo all'assemblea elettiva (parlamento, eletto ma il suffragio è limitato); esecutivo esercitato dal capo dello Stato, monarca; giudiziario esercitato da giudici, nominati dal re ma che iniziano ad emanciparsi da esso.
- Principio di legalità: eguaglianza di tutti i sudditi davanti alla legge. Carte costituzionali flessibili: possono essere modificate dal parlamento con una legge ordinaria.
- Seconda rivoluzione industriale, dalla fine dell'800, e comparsa del proletariato, lavoratori salariati dell'industria, che cerca rappresentanza dei propri interessi.
- Stato pluriclasse, rappresenta gli interessi di imprenditori e lavoratori.
- Garantisce libertà fondamentali in maniera più ampia ed efficace, nella sfera privata e pubblica (riunione, associazione, manifestazione del pensiero).
- Costituzioni rigide:
richiedono procedimento aggravato per la modifica, o vietano la modifica delle disposizioni costituzionali sui diritti fondamentali, con strumenti di garanzia come tribunali o corti costituzionali.
- Teoria dei cicli funzionali dei poteri: non più netta separazione tra i poteri, ma il governo esercita una parte di poteri normativi (comunque controllato dal parlamento).
- Principio di legalità si evolve, non è solo legalità formale, ma anche sostanziale: la pubblica amministrazione può agire solo nei modi previsti dalla legge.
- Principio rappresentativo: si amplia la base del suffragio.
ILLO STATO SOCIALE
Sottoinsieme dello stato di democrazia pluralista
Alla fine della II guerra mondiale, nel regno unito, Winston Churchill vince la guerra ma perde le elezioni. Il governo laburista inizia un programma di riforme che si basa su un report di diversi economisti (rapporto Beveridge) negli anni '40, che mira ad istituire una
Serie di servizi pubblici a favore dei cittadini (assicurazioni, pensioni, servizio sanitario pubblico), il welfare state, che vede partecipazione dello Stato ai rapporti economici, sia per offrire i servizi ai cittadini direttamente, sia per gestire infrastrutture strategiche ed investimenti.
- Maggiore attenzione al soddisfacimento del benessere dei cittadini, anche grazie alla garanzia costituzionale ai diritti sociali -> lo Stato, oltre a garantire diritti di prima generazione (politici, passività dello Stato, che semplicemente non disturba il cittadino nel godimento dei propri diritti) anche i diritti di seconda generazione (sociali, a prestazione positiva, attiva da parte dello Stato).
- Principio di uguaglianza sostanziale: tutti devono essere messi nelle stesse condizioni per realizzare sé stessi -> favorisce la mobilità sociale.
- Sviluppo della pubblica amministrazione.
11MATILDA ABBIATILE FORME DI STATO IN SENSO SINCRONICO
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