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Come lavora il Parlamento

L'ordine dei lavori si basa sulla predisposizione del programma, del calendario e dell'ordine del giorno. Il programma contiene l'elenco degli argomenti che la Camera intende esaminare. Il calendario indica quali materie saranno discusse nelle sedute previste. L'ordine del giorno organizza i lavori di ogni singola seduta e ha una funzione esecutiva.

Per approvare il programma e il calendario alla Camera serve il consenso dei Presidenti dei gruppi che rappresentano i 3/4 dei componenti della Camera. Se tale maggioranza non fosse raggiunta, il calendario e il programma sono predisposti dal Presidente per 1 settimana e diventano esecutivi dopo la comunicazione dell'assemblea.

Mentre al Senato l'approvazione del programma e del calendario spetta alla Conferenza dei presidenti dei gruppi parlamentari che determina il tempo a disposizione dei gruppi per la discussione degli argomenti presenti all'interno del calendario.

Camera il regolamento tiene conto della reale articolazione delle forze politiche e stabilisce che a tutti i gruppi spetta una quota uguale di tempo. I disegni di legge di tipo governativo fanno si che alla Camera, l'opposizione abbia una quota maggiore di tempo rispetto alla maggioranza.

LE PREROGATIVE PARLAMENTARI.

L'art. 68 della Cost. fa riferimento a due istituti:

  • L'insindacabilità per le opinioni e per i voti;
  • L'immunità penale il parlamentare non può essere sottoposto a misure restrittive della libertà personale senza la previa autorizzazione della camera di appartenenza.

GLI INTERNA CORPORIS.

Interna corpis acta: ogni camera è dotata di autonomia normativa - autonomia contabile e di autodichia. Il principio dell'insindacabilità degli interna corpis acta, consiste nella sottrazione a qualsiasi controllo esterno degli atti e dei procedimenti che si svolgono all'interno delle

assemblea parlamentari.

LE FUNZIONI DEL PARLAMENTO.

LA FUNZIONE LEGISLATIVA. L'art. 70 della Cost. afferma che la funzione legislativa è esercitata collettivamente dalle due camere.

LA FUNZIONE PARLAMENTARE DI CONTROLLO. La funzione parlamentare di controllo si concretizza in singoli istituti di diritto parlamentare il cui unico scopo è quello di far valere la responsabilità politica del Governo nei confronti del Parlamento. Gli istituti di cui stiamo parlando sono:

  • L'interrogazione = domanda di un parlamentare al governo sulla veridicità o meno di un determinato fatto.
  • L'interpellanza = domanda scritta di conoscere quale sia l'intenzione politica del Governo in relazione ad un determinato fatto o situazione date per scontate.

Interrogazioni a risposte immediate: si tratta di interrogazioni aventi ad oggetto una sola domanda.

ATTI PARLAMENTARI DI INDIRIZZO.

I regolamenti parlamentari prevedono alcuni atti:

  • la mozione può essere

La risoluzione è una proposta presentata da un presidente di un gruppo parlamentare o da dieci parlamentari della camera o da otto parlamentari al senato. Lo scopo è quello di determinare una discussione che incide sull'attività del governo: il governo può porre la fiducia. La risoluzione può essere proposta anche in commissione, ha come scopo quello di manifestare un orientamento o un indirizzo governativo.

LE INCHIESTE PARLAMENTARI: PROFILI GENERALI. La costituzione attribuisce a ciascuna camera la facoltà di istituire commissioni di inchieste su materie di pubblico interesse, con i poteri e i limiti dell'autorità giudiziaria. L'oggetto dell'inchiesta deve riguardare una materia di pubblico interesse. Merita attenzione, il problema delle inchieste parlamentari che si svolgono parallelamente alle indagini giudiziarie. La commissione può esercitare poteri tipici dell'autorità giudiziaria "procede alle indagini e agli esami con

"gli stessi poteri e le stesse limitazioni dell'autorità giudiziaria". La commissione ha il potere di opporre il segreto sui risultati acquisiti nel corso delle indagini. Compare così il segreto funzionale.

PARLAMENTO E COMUNITÀ EUROPEA

L'appartenenza dell'Italia alla Comunità europea pone al Parlamento due fondamentali esigenze:

  • la prima è quella di recepire le direttive comunitarie in tempo ragionevoli;
  • la seconda è di avere cognizione sui grandi temi e sui progetti di atto normativo prima che essi siano approvati dagli organi competenti della comunità.

La legge la Pergola ha introdotto uno strumento annuale, la legge comunitaria, per recepire le direttive che non presentano particolari problemi di attuazione; invece, per le direttive più delicate, il recepimento avviene attraverso un disegno di legge ad hoc. La legge la Pergola è stata sostituita dalla legge n. 11 del 2005 "legge Bottiglione" che

Il processo di bilancio tra governo e parlamento ha disciplinato sia la fase ascendente e sia la fase discendente. La fase ascendente precede l'adozione formale di tali atti dai competenti organi europei. La fase discendente è la fase in cui si tratta di dare attuazione nell'ordinamento italiano agli atti europei.

IL PROCESSO DI BILANCIO TRA GOVERNO E PARLAMENTO.

LA FINANZA PUBBLICA NELLA COSTITUZIONE.

L'esercizio dei compiti dello stato richiede l'uso di risorse finanziarie ingenti. I servizi forniti, da quelli più elementari a quelli tipici dello stato sociale hanno costi elevati. Elevati sono i costi che lo stato deve sopportare per pagare gli stipendi della burocrazia, perciò lo Stato da un lato, deve imporre i tributi, dall'altro lato deve erogare la spesa pubblica. La disciplina delle entrate e delle uscite costituiscono i due aspetti della finanza pubblica. Per quanto riguarda le entrate sono stabiliti due principi fondamentali:

  1. Tutti devono pagare le tasse in base al proprio reddito.
L'imposizione fiscale non è proporzionale ma si ispira al principio di progressività che significa che la percentuale di reddito prelevato dal fisco cresce col crescere del livello di reddito. 2° nessuna prestazione personale o patrimoniale può essere imposta se non in base alla legge. Le imposte rientrano tra le prestazioni patrimoniali che devono essere previste con legge. L'imposizione tributaria è oggetto di una riserva di legge relativa. LA SPESA PUBBLICA. In materie di spesa la costituzione pone alcuni fondamentali principi: - stabilisce che ogni anno il governo deve redigere un bilancio preventivo che il parlamento deve approvare con legge. Il bilancio preventivo è un documento contabile nel quale vengono rappresentate le entrate e le uscite che nel corso dell'anno successivo, lo stato prevede di incassare e di spendere. Nel caso in cui il parlamento non arrivi ad approvare il bilancio preventivo entro il 31 dicembre, il Parlamento

Può autorizzare con legge, il governo a ricorrere al cosiddetto esercizio provvisorio. In secondo luogo la cost. disciplina la legislazione che prevede nuove spese; ogni legge che importa nuove e maggiori spese deve indicare i mezzi per farvi fronte. Questa disposizione costituzionale introduce il cosiddetto obbligo di copertura delle leggi di spesa.

Un disavanzo è ritenuto eccessivo se:

  • il disavanzo supera la soglia del 3% del Prodotto Interno Lordo (PIL);
  • il debito pubblico supera la soglia del 60% del PIL.

Il PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA.

CAPO DELLO STATO E FORMA DI GOVERNO.

Il capo dello stato può avere due compiti a seconda della forma di governo:

  1. organo di garanzia costituzionale;
  2. organo governante.

La cost. italiana prevede un presidente della repubblica distinto e autonomo dal Governo e si limita a:

  • fissare alcune caratteristiche dell'organo (ampia rappresentatività derivata dall'accordo sancito dalla maggioranza);
  • alcuni poteri -
nominare il pres. del consiglio - sciogliere le camere, rinviare le leggi, nominadi alcune alte cariche.
  • Pone alcuni limiti tra cui la controfirma governativa che cosi facendo esercita un controllo sull'attività del capo dello stato.
  • Sancisce e garantisce la sua irresponsabilità politica. Art. 89

L'ELEZIONE DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA

Il Capo dello Stato è eletto dal parlamento in seduta comune integrato dai delegati regionali.

L'elezione del Capo dello Stato avviene a scrutinio segreto e viene richiesta la maggioranza dei 2/3, dopo il 3 scrutinio viene richiesta solo la maggioranza assoluta (metà +1).

I requisiti per essere eletti Presidente della Repubblica sono: 50 anni di età, cittadinanza italiana e il godimento dei diritti civili e politici. Il capo dello Stato secondo la Cost. è incompatibile con qualsiasi altra carica.

Alle dipendenze del Capo dello Stato è posta una struttura amministrativa, chiamata

Segretario generale della Presidenza della Repubblica. La cessazione della carica avviene per: - conclusione del mandato; - morte; - impedimento permanente; - dimissioni; - decadenza per effetto della perdita di uno dei requisiti di eleggibilità; - destituzione, causa condanna della Corte Costituzionale per reati come alto tradimento o attentato alla Costituzione. Nei casi di dimissioni, conclusione del mandato e impedimento permanente il Capo dello Stato viene nominato Senatore a vita, a meno che non vi rinunci. LA CONTROFIRMA MINISTERIALE. La Costituzione stabilisce che "nessun atto del Capo dello Stato è valido se non è controfirmato dai Ministri proponenti che ne assumono la responsabilità". La controfirma è, la firma apposta da un membro del Governo sull'atto adottato e sottoscritto dal Capo dello Stato; essa è requisito di validità. La controfirma garantisce la irresponsabilità del Capo dello Stato. Tra gli atti che
  • Atti formalmente presidenziali e sostanzialmente governativi: gli atti sono adottati formalmente dal Capo dello Stato ma il loro contenuto è deciso sostanzialmente dal Governo.
  • Atti formalmente e sostanzialmente presidenziali: gli atti sono adottati formalmente dal Capo dello Stato, e i cui contenuti sono sostanzialmente decisi dal Presidente.
  • Atti complessi: atti adottati dal Capo dello Stato, il cui contenuto è deciso dall'accordo tra Capo dello Stato e Governo.
  • La controfirma secondo la Costituzione riguarda tutti gli atti presidenziali, esclusi gli atti personalissimi, cioè le dimissioni e li controfirma il ministro proponente.

    Il Governo decide ed il Capo dello Stato esercita un controllo costituzionale. Nell'esercizio di questo compito il Capo dello Stato può chiedere al Governo un riesame dell'atto, ma di fronte alla conferma

    governativa d

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    A.A. 2011-2012
    63 pagine
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    SSD Scienze giuridiche IUS/08 Diritto costituzionale

    I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Moses di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Diritto costituzionale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Salerno o del prof Lamberti Armando.