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Il Potere Esecutivo

Con la funzione amministrativa lo stato svolge una attività effettiva e concreta per raggiungere i propri fini. Essa viene svolta dal governo e dai suoi organi da esso dipendente oltre che dagli organi di uffici edenti minori. Con essa si raggiunge oltre che l'attività in senso proprio anche la determinazione politico-amministrativa dell'indirizzo.

1. Gli organi del potere esecutivo: Il governo e gli organi dipendenti.

Il potere esecutivo è il complesso di organi centrali e periferici con al vertice il governo o i ministeri (apparato di stato di settore, organo costituzionale). Vi sono anche alcuni settori che pur dipendendo dal dipartimento della presidenza del consiglio, (si pensi alle pari opportunità; alla protezione civile; alla funzione pubblica; ecc) svolgono l'indirizzo politico in seno al consiglio dei ministri o possono svolgere semplicemente attività amministrativa sono i ministeri senza portafoglio.

A norma

Dell'art. 92 cost. il governo della repubblica è composto dal presidente del consiglio e dai ministri. Esso dunque è organo individuale il presidente, è organo collegiale il consiglio dei ministri, è organo complesso (insieme di più organi).

A norma dell'articolo 6 della legge 400/88 è istituito il consiglio di gabinetto composto da alcuni ministeri chiavi che coordinano con il presidente del consiglio l'indirizzo politico. Esso sorto per la prima volta nel 1983, con deliberazione formale del Consiglio dei Ministri, oggi ha assunto un ruolo importante. Esso però potrebbe finire con la creazione di ministeri di tipo A e altri di tipo B. Negli ultimi governi il consiglio non è stato attuato.

I Sottosegretari di Stato, non entrano a far parte del governo in senso stretto. Esercitano ora funzioni di rilevanza costituzionale, ora funzioni meramente amministrative.

L'organizzazione del presidente del consiglio prevista dalla

legge 400/88 disciplina l'attribuzione del Consiglio dei Ministri, del presidente del consiglio, dei sottosegretari di Stato, i rapporti fra lo Stato, le regioni e le province a ordinamento autonomo, la potestà normativa del governo e l'organizzazione del presidente del consiglio. L'art. 95 comma 3 costituzione è stato finalmente attuato con il decreto legislativo 300/99 in attuazione alla delega della legge 59/97 (Bassanini) e del decreto 303/99. In base a queste disposizioni, a partire dalla XIV legislatura il numero dei ministri è fissato in 12. Essi sono: Affari esteri, interno, giustizia, difesa, economia e finanze, attività produttive, politiche agricole e forestali, ambiente e tutela del territorio, infrastrutture e trasporti, lavoro salute e politiche sociali, istruzione, Università e ricerca, beni e attività culturali. Con decreto legge 217/2001 convertito con emendamenti nella legge 317/2001 sono stati aggiunti il ministero della sanità e il ministero delle politiche agricole e forestali.della comunicazione e il ministero della salute. Oggi sono 14 i dicasteri. Allo scopo di snellire il funzionamento dei pubblici apparati sono state create le agenzie, definite strutture che svolgono attività di carattere tecnico-operativo di interesse nazionale in atto esercitate dai ministeri e da enti pubblici. Essi operano al servizio anche degli enti locali (regione, comune). La presidenza del consiglio si articola in un Segretariato generale e in dipartimenti, i quali a loro volta si articolano in uffici e servizi. La pubblica amministrazione svolge attività amministrativa: attiva, consultiva e di controllo. Con l'attiva si realizzano i fini che essa è chiamata a seguire; con l'attività consultiva gli organi di essa forniscono consigli o pareri. I pareri si dividono in: facoltativi quando sono chiesti dall'organo attivo; obbligatori quando l'organo attivo deve per legge richiederli; vincolanti quando l'organo attivo ha l'obbligo di seguirli.

richiederli e nell'emanare l'atto si deve uniformare.L'attività amministrativa di controllo è diretta a sindacare, con controllo di legittimità e di merito, gliatti o l'operato degli organi di amministrazione attiva.

Accanto a queste 3 funzioni ve ne è una quarta che è quella di indirizzo e coordinamento cherientrano nei compiti attribuiti dall'articolo 95 costituzione al presidente del consiglio nel confrontodei ministri.

Oltre agli uffici centrali e periferici dello stato entrano a far parte della locuzione pubblicaamministrazione gli uffici degli enti pubblici sia territoriali che non territoriali, ( parastato, camere dicommercio ecc). Gli atti emanati da questi uffici posseggono la forza e la stessa efficacia neiconfronti del cittadino degli atti statali in autodichia.

2. I principi costituzionali sulla pubblica amministrazione.

Alcuni principi relativi alla pubblica amministrazione possono essere desunti nella costruzione

quasia voler sottolineare che essa costituisca una parte essenziale dell'intera organizzazione dello Stato. Un primo principio attiene alla organizzazione dei pubblici uffici. L'articolo 97, comma 1, costituzione al riguardo dice che l'organizzazione dei pubblici uffici deve essere determinata dalla legge formale. Con legge si deve provvedere all'ordinamento della presidenza del consiglio e dalla determinazione del numero dei ministeri, art. 95 comma 3 costituzione. Le disposizioni di legge devono assicurare il buon andamento e l'imparzialità della pubblica amministrazione. (Sentenza 86/92 corte cost.). La buona amministrazione tende a raggiungere la miglior efficienza ed efficacia. L'efficienza sta ad indicare che la pubblica amministrazione deve seguire i fini ad essa assegnati dalla legge. L'efficacia si valuta mettendo a raffronto i risultati ottenuti con gli obiettivi programmati. L'imparzialità dell'amministrazione èribadita dall'articolo 98 comma 1 cost.: i pubblici impiegati sono al servizio esclusivo della nazione, ed al comma 3: che prevede la possibilità stabilita con legge limitazioni all'iscrizione a partiti politici dei magistrati, dei militari di carriera ecc. Il principio di imparzialità richiederebbe che l'attività della P.A. si svolga in contraddittorio con gli interessati in modo che venga esercitata non nel mistero e nel segreto degli uffici, ma in modo palese così che le mura degli uffici diventino di vetro (Esposito). Altro principio è quello della legalità che può essere distinto in principio di legalità formale (l'amministrazione deve agire nei limiti della legge, ma è libera di compiere le sue scelte) e sostanziale (l'amministrazione deve agire conformamente alla legge). Si pensi all'art. 23 costituzione: nessuna prestazione personale o patrimoniale può essere imposta se non in basealle leggi; l'art. 13 e seguente sulle libertà fondamentali. Al principio di democraticità l'attività amministrativa dovrà ispirare alle effettive esigenze della collettività popolare ed essere sottoposta al controllo da parte dei rappresentanti del popolo. Esempio: riconoscimento dei diritti generalizzato ai documenti amministrativi, al fine di assicurare libera circolazione dell'informazione, trasparenza ecc. L'efficacia della pubblica amministrazione ai sensi dell'art. 97 comma 3 cost.: agli impieghi nella pubblica amministrazione si accede mediante concorso, salvo i casi stabiliti dalla legge. Il concorso è lo strumento valido per garantire la selezione dei più capaci. La costituzione infine prevede un'ampia tutela dei cittadini nei confronti degli atti della pubblica amministrazione stabilendo che i funzionari dipendenti dello Stato degli enti pubblici sono direttamente responsabili secondo le leggi.

penali, civile amministrative, degli atti compiuti in violazione di diritto. In tali casi la responsabilità civile si estende allo Stato e agli enti pubblici, articolo 28 cost. o ancora contro gli atti della pubblica amministrazione sarà sempre ammessa tutela giurisdizionale dei diritti e degli interessi legittimi innanzi alla giurisdizione ordinaria e amministrativa articolo 113. La responsabilità dello Stato è solidale con quella del dipendente. Ulteriore garanzia è dato dall'articolo 24 costituzione tutti possono agire in giudizio della tutela dei propri diritti interessi legittimi. A norma dell'articolo 31 regio decreto 1054/24 T. U. delle leggi sul Consiglio di Stato, che dispone: Il ricorso al Consiglio di Stato in sede giurisdizionale non è ammesso se si tratta di atti o provvedimenti emanati dal governo nell'esercizio di poteri politici. Essi nel passato costruivano una species rispettano al genius. Per la loro natura non possono

essere lesive nei diritti soggettivi ne di interesse legittimi e dunque sono sottratti al controllo giurisdizionale non perché atti politici ma perché per sé stessi inidonei a provocare lesioni di situazioni giuridiche soggettive in quanto manca invece la corrispondente compressione del momento della libertà (Giannini - Piras). La legge 1034/71 istitutiva dei tribunali amministrativi regionali non contiene alcuna norma che esclude la tutela giurisdizionale avverso particolare categoria di atti; sintomo, questo che la nozione di atto pubblico va intesa nel senso stretto di cui si è detto. 213. La formazione del governo La formazione del governo costituisce un procedimento, cioè si articola in una serie di atti coordinati e diretti alla formazione di un atto finale la nomina del governo. Questa procedura si inizia ogni volta che un governo presenti le dimissioni, e vengono accettate dal presidente della repubblica. L'art. 92 comma 2 dice Il

presidente della repubblica nomina il presidente del consiglio dei ministri e suproposta di questi i ministri. La costituzione è laconica su ciò che deve essere fatto.Le norme del procedimento sono non scritte, convenzioni costituzionali, ed il presidente dellarepubblica ha un margine di discrezionalità per la scelta del presidente dl consiglio. Con la nuovalegge elettorale maggioritaria, tale discrezionalità è venuta meno in quanto la nomina del presidentedel consiglio è affidata al leader che vince. Ruolo attivo e propositivo tuttavia viene assunto dalpresidente della repubblica in caso di crisi del sistema e coinvolge il modo in cui lo stesso esercitatale funzione.Il procedimento si apre con la consultazione da parte del presidente della repubblica In essa siconcentra l’opinione di personalità (ex presidenti della repubblica; capigruppo parlamentari; ecc.) perla conclusione della crisi. A conclusione di tali consultazioni, il

capo dello stato avrà elementi tali da individuare il nuovo presidente del consiglio con maggiori probabilità di riuscita di ottenere la fiducia alle camere per il nuovo governo. In condizioni
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A.A. 2011-2012
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SSD Scienze giuridiche IUS/08 Diritto costituzionale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher ninja13 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Diritto costituzionale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi Suor Orsola Benincasa di Napoli o del prof Frosini Tommaso Edoardo.