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DECRETAZIONE DEL GOVERNO

In un sistema democratico il potere normativo spetta al Parlamento. Ci sono varie esigenze che suggeriscono in certi casi particolari di riconoscere la potestà normativa primaria al Governo.

Decreto legislativo e decreto legge: artt. 76-77, Cost: un testo costituzionale non vale solo per quello che contiene come testo, è significativo per trarre il valore delle disposizioni costituzionali, anche alcuni elementi simbolici, del tipo come si scrivono gli articoli costituzionali. Gli articoli dicono che il potere normativo del governo è scritto in negativo. Art. 76: "l'esercizio della funzione legislativa non può essere delegato al governo ...". Art. 77: il governo non può, senza delegazione delle Camere, emanare decreti che abbiano valore di legge ordinaria.

Decreto legislativo

Art. 76, Cost. --> L'esercizio della funzione legislativa non può essere delegato al Governo se non con determinazione di principi e

I criteri direttivi sono soltanto per tempo limitato e per oggetti definiti. È un'eccezione. Il Parlamento deve sempre intervenire. Interviene prima nel decreto legislativo, dopo nel decreto legge. Il Parlamento nel d. lgs. interviene prima, la necessità è quella a volte di stabilire un intervento dove ci sono tutta una serie di dettagli che possono essere meglio individuati e regolati in una sede ristretta come quella del governo che non nel parlamento. Il Parlamento si limita a fissare dei criteri, poi il governo farà il decreto legislativo. In altri casi si tratta di un intervento molto ampio che sempre per la stessa ragione non si presta ad una discussione parlamentare, es. delega per fare il nuovo codice di procedura penale. Si usa il d. lgs. per i testi unici --> riordinare disciplina già emanata ma sparsa in leggi diverse, a vantaggio dell'interprete si fanno i testi unici. Il d. lgs. non può esserci se non c'è la legge delega.

La Costituzione fissa 3 contenuti: oggetto, tempi e principi e criteri di lettura. Oggetto --> può essere anche materia coperta da riserva di legge perché il d. lgs. non è fonte secondaria, ma un atto avente forza di legge. La legge delega è una delle leggi per le quali esiste la riserva di assemblea, non può essere approvata in commissione. Ci sono elementi impliciti secondo cui è esclusa la delega quando deve essere per forza il Parlamento a farla. Il Parlamento ovviamente non può delegare il governo a fare la legge delega, a convertire in legge un d. l., a ratificare i trattati internazionali, approvazione di bilanci. Tempo --> normalmente il tempo che il parlamento dà al governo è rapportato alla complessità o meno della delega. L'unica cosa che non si può scegliere è non mettere il termine. Una legge delega deve sempre avere un termine che si pone all'attività del governo. Quasi

sempre un termine è una data, a volte può essere un avvenimento futuro certo. Per il rispetto del termine deve esservi l'emanazione del capo dello stato. È questa la data da tenere in conto per verificare se è stato rispettato il termine fissato per la legge delega. La apposizione di un termine al governo non vuol dire che il governo sia obbligato. Se viene fatta la legge delega e il governo non fa il decreto legislativo. Contenuto della legge delega --> la legge delega è una legge, è una normale legge e non decade perché non c'è il d. lgs. Bisogna vedere il contenuto di questa legge, ci sono disposizioni che vivono della loro vita indipendentemente dal d. lgs. Spesso nella legge delega ci sono disposizioni che hanno di per sé un valore e non sono collegate a necessaria attuazione. Ci sono invece disposizioni strettamente collegate con la delega e senza il d. lgs. non hanno senso. Principi e criteri direttivi -->

nella materia delegata il governo non è libero, ma deve seguire i principi e i criteri direttivi fissati dalla legge parlamentare. Abbiamo un ventaglio di ipotesi. Ipotesi in cui il Parlamento scrive la disposizione: il principio direttivo è talmente puntuale che in certi punti e per certi aspetti il d. lgs. prende la disposizione e fa poco più. In altri casi assolutamente no, è il contrario: principi talmente generici che in qualche caso hanno fatto pensare a una specie di delega in bianco e si sono posti problemi di legittimità costituzionale perché la legge delega non ha la facoltà di stabilire limiti, ma ha l'obbligo per costituzione. Se uno di questi tre elementi non è presente la legge delega è incostituzionale. Effetto dichiarazione di incostituzionalità: se il d. lgs non è stato ancora emanato, manca la base che legittima il governo a fare il d. lgs. Se il governo lo ha già fatto e il decretoè già stato pubblicato e è in vigore, decade e viene travolto dalla incostituzionalità della legge delega perché perde di nuovo la legittimazione costituzionale. Sulla base della legge delega il governo approva un d. lgs. ed è competenza dell'organo di vertice del governo, il Consiglio dei Ministri. L'approvazione si verifica all'interno del consiglio sulla base di un voto di maggioranza. La legge delega è legittima, ha i limiti necessari, ma il decreto legislativo non rispetta questi limiti: il governo non rispetta i limiti della legge delega: eccesso di delega, costituisce un vizio di incostituzionalità che comporta la dichiarazione di incostituzionalità del d. lgs. Due fonti che si pongono sullo stesso piano: la fonte successiva prevale sulla precedente. Il d. lgs. prevale sulla legge. Se il d. lgs. contrasta con la legge delega (eccesso di delega), è incostituzionale: tecnica della norma interposta. Per

Costituzione dall'art. 76 si ricava che il d. lgs. deve rispettare la legge delega. Quando il d. lgs non rispetta la legge delega significa che indirettamente contrasta anche con l'art. 76, Cost. --> vizio di costituzionalità.

L. 400/1988 --> legge che ha disciplinato l'assetto del governo.

3 articoli:

Decreto legislativo: Art. 14 --> 1° comma: previsione che si deve scrivere decreto legislativo. La forma del d. lgs. era fino ad allora un decreto presidenziale (dpr). I regolamenti come fonti secondarie avevano la stessa forma di dpr (giorno, mese, anno, numero). La legge dice di scrivere decreto legislativo per essere sicuri che sia tale. Comma 2: Emanazione del decreto legislativo --> per poter rispettare il termine deve essere trasmesso al pdr per l'emanazione almeno 20 giorni prima della scadenza. Il governo mandava il d. lgs. 2 giorni prima della scadenza, il capo dello stato non aveva tempo di vederlo e quindi la legge impone al governo di mandare

il d. lgs. approvato almeno 20 giorni prima per dare tempo al capo dello stato di fare un controllo. Comma 3: spesso la legge delega contiene diversi contenuti. La generalità della dottrina aveva detto che il d. lgs. deve essere una risposta unica. Se la delega si riferisce ad una pluralità di oggetti distinti, il governo può esercitarla mediante più atti successivi. È possibile con una previsione di una legge delega disomogenea intervenire per il governo con più decreti. Comma 4: ipotesi che la delega sia con un termine molto lungo, in particolare si dice quando il termine previsto per l'esercizio della delega ecceda i 2 anni. Se il termine eccede in due anni è troppo il tempo che intercorre tra quando il Parlamento ha fatto la delega e quando il governo fa il d. lgs. Novità in base alla quale se la delega eccede due anni c'è bisogno di un parere della commissione parlamentare, quando il governo ha approvato il d. lgs.manda prima alle camere per avere un parere delle commissioni parlamentari che aggiornano la loro posizione e possono quindi intervenire. Una novità più recente è l'ipotesi dei d. lgs. correttivi. La legge delega prevede che il governo deve emanare un decreto entro 6 mesi, contemporaneamente nella stessa legge delega si prevede che nei 6 mesi successivi il governo sulla base di quali sono i risultati dell'applicazione pratica del primo decreto, può intervenire di nuovo per correggerlo. Il d. lgs. è spesso usato per i testi unici, ci sono testi unici innovativi e compilativi. I primi: il Parlamento ha delegato il governo a riordinare la materia dandogli anche il potere, nel caso ci siano contrasti o divergenze, nella disciplina approvata, di risolverli. Nella finalità di un coordinamento della materia hanno la competenza anche di modificare la normativa. Al contrario l'ipotesi dei testi unici a carattere compilativo: il governo ha il

Mandato a riordinare la materia ma senza modificare la disciplina. Nel primo caso se si verifica una divergenza tra i testi originari e il testo unico prevale il testo unico perché ha carattere innovativo. Nell'ipotesi dei testi unici compilativi prevalgono i testi originari perché il governo non aveva il potere di modificare la normativa.

Art. 79, Cost. --> amnistia e indulto: il testo originario modificato nel 1992 diceva che l'amnistia e l'indulto sono concessi dal pdr su legge di delegazione delle camere. Delega fatta al PdR che sulla base della delega faceva il dpr di amnistia e indulto. Nella pratica l'istituto presidenziale è la grazia, rientra nei poteri del pdr. L'amnistia e l'indulto no. Tranne una sola eccezione fatta da Pertini per tutto il resto nell'applicazione dell'originario art. 79, Cost. il capo dello Stato non ha fatto altro che trascrivere il testo della legge di delegazione. Nel 1992 l'art. 7, Cost.

è stato modificato. Ilnuovo art. : "l'amnistia e l'indulto sono concessi con legge deliberata a maggioranza dei 2/3 deicomponenti di ciascuna camera in ogni suo articolo e nella votazione finale" --> fonte un po'anomala, la legge del Parlamento. Per approvarla ci vogliono i 2/3 dei componenti. In realtà daun punto di vista formale questa è una legge ordinaria del Parlamento. Art. 64, Cost: la legge siapprova con la maggioranza relativa, a meno che la Costituzione non richieda unamaggioranza qualificata. È un caso di legge ordinaria per la quale la Costituzione prevede unamaggioranza qualificata altissima. L'articolo ha un'altra particolarità: "la legge che concedel'amnistia e l'indulto stabilisce il termine per la loro applicazione"..."il contenuto deve stabilire iltermine per l'applicazione". 3° comma: ..."in ogni caso l'amnistia e l'indulto non

possono applicarsi ai reati commessi successivamente alla pubblicazione del disegno di legge" --> se io presento un disegno di legge e c'è un'ampia aspettativa che sia approvato, se non ci fosse questa limitazione vorrebbe

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A.A. 2020-2021
134 pagine
SSD Scienze giuridiche IUS/08 Diritto costituzionale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher giadascaramelli97 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Diritto costituzionale II e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Pisa o del prof Romboli Roberto.