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Forme di governo

Le forme di governo indicano i rapporti tra gli organi costituzionali titolari dei poteri di indirizzo politico. Le forme di governo sono influenzate dall'evoluzione del principio di separazione dei poteri:
  • Principio di separazione dei poteri: Distribuisce le funzioni tra i poteri e li organizza in modo che sia assicurata la loro autonomia e la loro indipendenza. Nessun potere prevale sull'altro -> Si elimina il potere arbitrario
  • Potere esecutivo: Governo
  • Potere legislativo: Parlamento
  • Potere giudiziario: Magistratura

Forma di governo:

  1. Costituzionale pura: È la prima forma di governo dove è stabilmente accolto il principio di separazione dei poteri.
  2. Direttoriale:
  3. Presidenziale:
  4. Semi-presidenziale:
  5. Parlamentare: Pagina 72 di 98

Evoluzione del governo

Pagina 73 di 98

Crisi del governo

Crisi del governo: È un fenomeno che si verifica quando si rompe la fiducia tra il governo e il parlamento, con le

conseguenti dimissioni dell'esecutivo Quando il parlamento revoca la fiducia mediante la mozione il governo si dimette e si apre una crisi del governo. Questa crisi può essere: Parlamentare: A. Vi è la presenza di un voto di sfiducia (mozione di sfiducia da parte del parlamento) Extraparlamentare: B. Vi è l'assenza di un voto di sfiducia. È una crisi di natura politica Es: in parlamento non vi è più la maggioranza politica che ha portato a nominare certi ministri) -> Impossibilità del governo di lavorare a causa dell'impossibilità di approvare i provvedimenti necessari Il voto contrario di una o di entrambe le camere su una proposta del governo NON obbliga il governo a dimettersi -> Non si ha la crisi del governo. Proposta del governo: È un atto di iniziativa legislativa compiuto dal governo Una volta aperta la crisi del governo, il governo dimissionario continua a operare ma il suo operato deve

Il tuo compito è limitarsi all'ordinaria amministrazione. Le fattispecie diverse dalle crisi del governo sono le dimissioni di un ministro e il rimpasto del governo:

  • Dimissioni di un ministro: Il presidente del consiglio dei ministri non può sostituire autonomamente un ministro, né procedere autonomamente alla nomina di un nuovo ministro. Lo fa solo nel caso in cui il parlamento emana una mozione di sfiducia individuale nei confronti del singolo ministro. Questa mozione di sfiducia obbliga il ministro a dimettersi ed è quindi il presidente del consiglio che si occupa della nomina di un nuovo ministro. Con le dimissioni di un ministro non si determina la crisi del governo.
  • Rimpasto del governo: Consiste in un cambiamento nella composizione del governo, senza le dimissioni del governo per intero. Serve per migliorare la funzionalità del governo. Non è un istituto formale previsto dalla costituzione.

Procedure per la soluzione della crisi del governo:

  1. ...

Consultazioni: Le procedure per la soluzione della crisi del governo sono avviate dal presidente della repubblica, attraverso una serie di consultazioni. La scelta della persona da consultare deve risultare rivolta a consentire al presidente della repubblica di avere una comprensione approfondita delle ragioni che hanno determinato la crisi del governo. In casi difficili il presidente della repubblica può affidare a una persona di particolare rilievo (es: presidente del senato, ex presidente della repubblica) un mandato esplorativo per ottenere maggiori elementi di giudizio (ulteriori informazioni).

2. Conferimento a una personalità politica (presidente) dell'incarico di procedere alla costruzione del nuovo governo: Pagina 74 di 98 La fase delle consultazioni si conclude con il presidente della repubblica che conferisce a una personalità politica l'incarico di procedere alla costituzione di un nuovo governo. -> Presidente incaricato.

3. Il presidente

camere:4)Dopo l'approvazione del programma del governo, il presidente del consiglio dei ministri e i ministri giurano nelle camere.Il presidente del consiglio dei ministri giura fedeltà alla Costituzione e il rispetto delle leggi, mentre i ministri giurano di svolgere le loro funzioni con onore e coscienza.Il voto di fiducia:5)Dopo il giuramento, il presidente del consiglio dei ministri presenta il programma del governo alle camere e chiede il voto di fiducia.Se il governo ottiene la fiducia della maggioranza dei parlamentari presenti, può iniziare a governare.Se il governo non ottiene la fiducia, il presidente del consiglio dei ministri deve rassegnare le dimissioni.Il controllo parlamentare:6)Il governo è sottoposto al controllo parlamentare, che può essere esercitato attraverso interrogazioni, interpellanze, mozioni di sfiducia e commissioni parlamentari.Il presidente del consiglio dei ministri e i ministri sono tenuti a rispondere alle interrogazioni e alle interpellanze e a partecipare alle commissioni parlamentari.Il governo può essere sfiduciato se perde la fiducia del parlamento.

mani del presidente della repubblica: La procedura per la formazione del governo si conclude con il giuramento del presidente del consiglio dei ministri e dei ministri nelle mani del presidente della repubblica. Solo da questo momento il governo può legittimamente iniziare a esercitare le proprie attribuzioni costituzionali.

Il giuramento rappresenta la condizione necessaria per l'esercizio delle funzioni. Se il ministro non partecipa al giuramento il presidente del consiglio deve prevedere alla sua sostituzione.

5. Presentazione del governo alle camere

Il governo, per ottenere la fiducia, ha l'obbligo di presentarsi alle camere entro 10 giorni dal giuramento. La fiducia deve essere votata da ciascuna camera per appello nominale. Pagina 75 di 98

RESPONSABILITÀ DEL GOVERNO E DEI MINISTRI

Si distingue tra:

Responsabilità dei singoli ministri:

A. Ciascun ministro è responsabile individualmente degli atti propri e della struttura burocratica che presiede,

Delle eventuali omissioni o della mancata esecuzione delle sue direttive. Responsabilità collegiale del governo:

Ciascun ministro risponde delle decisioni prese in ogni sede collegiale cui partecipa, anche se esprime il proprio dissenso. Inoltre il presidente del consiglio dei ministri dirige la politica generale del governo e ne è responsabile.

Politica generale: È l'attività volta all'attuazione dell'indirizzo politico che spetta al consiglio dei ministri. Questa politica ha solo carattere progettuale.

Reati ministeriali: I reati ministeriali sono i reati commessi dal presidente del consiglio dei ministri e dai ministri. In caso di reati ministeriali si ha un procedimento particolare:

  1. Richiesta di autorizzazione: Compete a un apposito collegio giudiziario composto da 3 magistrati estratti a sorte che possiedono da almeno 5 anni la qualifica di magistrato di tribunale o di qualifica superiore.
  2. Concessione dell'autorizzazione: Deve

essere data dalla camera cui il ministro o il presidente appartengono. L'autorizzazione può essere negata solo con deliberazione assunta a maggioranza o quando la camera ritiene che l'accusato abbia agito per la tutela di un interesse dello stato.

3. Giudizio vero e proprio:

Si svolge secondo le norme ordinarie. In caso di condanna le pene possono essere aumentate dal giudice fino a 1/3 in circostanze che accertano l'eccezionale gravità del reato. Pagina 76 di 98

ORGANIZZAZIONE DEL GOVERNO

Il governo è composto da una pluralità di organi:

Organi necessari:

A. Sono quelli previsti direttamente dalla costituzione. Sono:

1) Presidente del consiglio dei ministri:

  • Formula l'ordine del giorno, lo convoca e lo presiede
  • Comunica alle camere la composizione del governo e ogni suo mutamento
  • Chiede la fiducia e pone la questione di fiducia
  • Sottopone al presidente della repubblica i disegni di legge per la presentazione alle camere, gli atti aventi
  1. Presidente del Consiglio dei Ministri:
    • Ha la funzione di capo del governo
    • È responsabile dell'attuazione della politica generale del governo
    • Promuove e coordina l'attività dei ministri
    • Concorda con i ministri le pubbliche dichiarazioni che intendono rendere, ogniqualvolta possano impegnare la politica generale del governo
  2. Ministri:
    • Rappresentano il punto di saldatura tra l'indirizzo politico generale del governo e il specifico indirizzo amministrativo del settore cui sono preposti
    • Emanano propri atti normativi
    • Controllano attraverso la controfirma l'attività del presidente della repubblica
    • Partecipano alla determinazione e all'attuazione dell'indirizzo politico
    • Possiedono un'autonoma responsabilità nei confronti del presidente del consiglio dei ministri
del parlamento. Ciascun ministro gode di una posizione di autonomia e, infatti, il parlamento può approvare una mozione di sfiducia nei confronti di un singolo ministro. Ministro della giustizia: - Promuove l'azione disciplinare nei confronti dei magistrati: L'azione deve essere promossa entro 1 anno dalla notizia del fatto. È promossa dal ministro ma è gestita dal Consiglio Superiore della Magistratura a garanzia dell'indipendenza del potere giurisdizionale. - Gli spetta il funzionamento e l'organizzazione dei servizi relativi alla giustizia. Ministro senza portafoglio: È il ministro di un governo che non è preposto ad alcun dicastero. Le sue attribuzioni dipendono dalla delega che riceve dal presidente del consiglio e sono limitate alle attribuzioni proprie della presidenza del consiglio. Sottosegretari: Sono dei collaboratori dei ministri. Sono nominati dal presidente della repubblica, ma devono incontrare il godimento del parlamento.

del ministro interessato. Le loro funzioni sono individuale dal ministro, attraverso una delega, il quale assume la responsabilità politica dei loro atti e comportamenti.

Il sottosegretario alla presidenza del consiglio partecipa al consiglio dei ministri in qualità di segretario.

4) Consiglio dei ministri:

Presidente del consiglio + ministri + sottosegretario alla presidenza del consiglio.

È convocato dal presidente del consiglio dei ministri.

È l'organo del governo a competenza generale che ha il compito di:

  • Determinare la politica generale dell'esecutivo
  • Fissare l'indirizzo generale dell'azione amministrativa
  • Decidere ogni questione che attiene all'indirizzo politico, che scaturisce dal rapporto fiduciario con le camere
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A.A. 2020-2021
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SSD Scienze giuridiche IUS/08 Diritto costituzionale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Ali11_b di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Diritto costituzionale 1 e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi di Genova o del prof Ceccherini Eleonora.