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DIRITTO COSTITUZIONALE - RIASSUNTO
Modulo 3: Lo Stato III
Il concetto di personalità giuridica dello Stato esprime il fatto che lo Stato stesso si presenta quale soggetto di diritti, obblighi, doveri o altre posizioni soggettive. La personalità dello Stato si svolge specialmente nell'ambito del diritto internazionale. Quella rilevante sul piano internazionale è detta "personalità di diritto esterno", mentre si parla di "personalità interna" per dire che lo Stato è persona anche per il suo proprio diritto.
A questo riguardo però va precisato che l'espressione "Stato" è utilizzata non sempre nello stesso senso: con "Stato" a volte vuol farsi riferimento allo "Stato-persona", ossia all'apparato centrale di governo, in contrapposizione, ad esempio, ai Comuni, le Province o le Regioni, mentre altre volte "Stato" vuole indicare un potere dello Stato. In altri casi...
ancora poi lo "Stato-persona" coincide con lo "Stato-ordinamento": si pensi al nome, ai segni distintivi dello Stato come la bandiera o lo stemma; al diritto dello Stato sul territorio. Va ricordato, che non tutti gli Stati sono dotati di personalità giuridica interna come il Regno Unito dove le Camere e la Corona hanno una propria personalità e lo Stato si pone solo come ordinamento. Gli organi sono quelle strutture interne ad un ente i cui atti vengono imputati all'ente stesso. Gli organi possono essere classificati in base a diversi criteri. Sul piano strutturale: - organi monocratici, le cui funzioni sono esercitate da una singola persona fisica (ad esempio il Presidente della Repubblica, il Prefetto). - organi collegiali sono quelli composti da più persone che operano, tranne il presidente, su di un piano di parità. Le decisioni sono adottate tramite deliberazioni: è detto quorum il numero legale il numero dei membri del collegio.che debbono essere presenti perché una deliberazione sia valida. La Costituzione o la legge stabilisce inoltre il tipo di maggioranza utile per l'adozione delle deliberazioni: la maggioranza è semplice quando è formata dalla maggioranza dei presenti; assoluta se è formata dalla maggioranza più uno dei membri del collegio; qualificata quando è superiore alla maggioranza assoluta; relativa quando è formata da un numero di voti maggiori rispetto alle altre proposte votate considerate singolarmente. - organi complessi sono quegli organi composti a loro volta da più organi (il Governo) Gli organi poi si possono distinguere in base alla competenza, che può essere funzionale, qualità che attiene al tipo di attività svolta dall'organo (e quindi parleremo di organi legislativi, esecutivi, giudiziari), oppure materiale, qualità che si riferisce invece al tipo di attività che l'organoècompetente a regolare con i suoi atti (ad esempio: il ministero della sanità è competente relativamente a quei comportamenti umani che attengono alla tutela della salute).
Il criterio materiale, da altro punto di vista, è spesso utilizzato per distinguere negli Stati federali o regionali la sfera di competenza che spetta al governo centrale e quella dei governi locali.
La competenza territoriale individua quella porzione di territorio su cui un organo può esercitare i suoi poteri: si dicono centrali gli organi competenti a disciplinare fattispecie localizzabili in qualunque parte del territorio (i ministeri); mentre si dicono periferici gli organi competenti a disciplinare fattispecie localizzabili solamente in una parte del territorio (ad esempio le prefetture).
Rappresentativi sono quegli organi, che curano gli interessi della collettività che rappresentano (neè esempio il Parlamento). La relazione di rappresentanza si istituisce tramite
La elezione, da parte dei rappresentati, dei rappresentanti, che restano in carica per un periodo definito di tempo. Questo tipo di rappresentanza è detta politica, che si qualifica per il fatto che i rappresentanti esercitano poteri propri, non sono vincolati da un mandato imperativo (vedi art. 67 Cost.), né rispondono giuridicamente agli elettori per il loro operato. Semmai, siccome durante il mandato gli eletti possono essere criticati dagli elettori ed eventualmente non più votati (e quindi non più rieletti) alla scadenza del loro mandato, si è detto che sarebbe configurabile per loro una responsabilità politica.
Costituzionali sono quegli organi dello Stato che esercitano le funzioni loro affidate in grado sovrano, controllano le funzioni loro reciprocamente affidate e si trovano in posizione di parità e reciproca indipendenza. Gli organi costituzionali sono: il PdR, le Camere, il Governo e la Corte cos. L'indipendenza degli
organi costituzionali è garantita da specifiche guarentigie previste per i titolari degli organi stessi (ad esempio le immunità dei parlamentari) e da un particolare regime delle attività compiute all'interno degli organi costituzionali fondato sul principio degli interna corporis, in base al quale quanto accade all'interno di un organo costituzionale non può essere sindacato da altri organi o soggetti, salvo il rispetto delle norme costituzionali. Forme di stato e forme di governo I La dottrina moderna distingue la forma di Stato dalla forma di governo. La forma di Stato individua il rapporto fra governanti e governati, mentre la forma di governo indica la distribuzione del potere fra gli organi costituzionali: la forma di Stato dunque dovrebbe essere indicativa di un atteggiarsi del potere in senso verticale, la forma di governo in senso orizzontale. I criteri però per la identificazione delle diverse forme di Stato sono vari: - in base al tipo divincolo che lega gli individui che formano il popolo si avrà: lo Stato gentilizio (in cui il vincolo è dato dall'appartenenza a un gruppo familiare); lo Stato patrimoniale (in cui il vincolo è dato dall'insediamento sul territorio di proprietà del medesimo signore); lo Stato politico-territoriale (in cui il vincolo è dato dalla comunanza di interessi politici).
In base al tipo di rapporto fra governanti e governati si avrà: lo Stato feudale, lo Stato assoluto, lo Stato di polizia, lo Stato moderno o di diritto.
In base alle forme di governo possono distinguersi due forme di Stato: quella monocratica (ove il potere appartiene ad un unico organo che lo esercita senza controlli) e quella policratica (ove il potere è distribuito fra più organi che lo esercitano controllandosi e limitandosi reciprocamente).
Classico esempio di regime monocratico è la monarchia assoluta: tutti i
I poteri appartengono al sovrano, che li esercita come diritto proprio. Lo stato assoluto si evolverà nello Stato di polizia ove, pur non venendo riconosciuti diritti del cittadino nei confronti dello Stato, tuttavia questo ritiene di dover curare il loro benessere; inoltre si realizza una certa distinzione tra lo Stato ed il sovrano, il quale comunque è titolare dell'intero potere, reputa di doverlo esercitare nell'interesse dello Stato. Altra forma monocratica è la dittatura: la dittatura si instaura a seguito di un colpo di Stato o di un'insurrezione, con cui un individuo o un gruppo si impossessano dell'intero potere che esercitano senza controlli o limitazioni. Diversa da tale forma di Stato è il regime previsto da alcuni ordinamenti per cui, in caso di pericolo per la sicurezza dello Stato o dell'ordine pubblico, vengono conferiti poteri straordinari ad alcuni soggetti o organi. In questo caso non cambia la forma di Stato, la
“dittatura” è temporanea e sisvolge secondo le regole fissate dall’ordinamento.I regimi totalitari del XX secolo si sono caratterizzati per la natura pervasiva delle politiche attuatevolte a dirigere e controllare ogni aspetto della vita pubblica e privata dei cittadini e per laeliminazione di tutte le forme di opposizione al regime. Strumenti per realizzare tali scopi sono ilpartito unico: si pensi ai regimi sovietico in Russia, nazista in Germania e fascista in Italia.Circa il fascismo italiano va fatta una precisazione sottolineata dalla dottrina: s’è detto che dato ilcompromesso raggiunto con la monarchia, la Chiesa cattolica e i ceti della tradizione liberale, ilcarattere totalitario del regime fascista sarebbe stato “meno accentuato” rispetto a quello checontraddistinse le dittature nazionalsocialista e sovietica.La caratteristica dei regimi policratici è la separazione dei poteri.Il principio della separazione dei poteri,limitata con un parlamento bicamerale (il sovrano condivide il potere legislativo con il parlamento); la repubblica presidenziale (il presidente esercita sia la funzione esecutiva che quella legislativa); la repubblica parlamentare (il governo è responsabile di fronte al parlamento e il presidente ha un ruolo principalmente rappresentativo). -Un secondo gruppo di regimi policratici è costituito dai regimi di separazione dei poteri: la repubblica presidenziale (il presidente esercita solo la funzione esecutiva, mentre il potere legislativo è affidato al parlamento); la repubblica parlamentare (il governo è responsabile di fronte al parlamento e il presidente ha un ruolo principalmente rappresentativo); la repubblica semipresidenziale (il presidente e il governo condividono il potere esecutivo). -Un terzo gruppo di regimi policratici è costituito dai regimi di concentrazione dei poteri: la monarchia assoluta (il sovrano ha tutti i poteri senza limitazioni); la dittatura (il potere è concentrato nelle mani di un singolo individuo o di un piccolo gruppo); il regime autoritario (il potere è concentrato nelle mani di un leader autoritario, ma esistono alcune istituzioni che limitano il suo potere). In conclusione, la separazione dei poteri è un principio fondamentale per garantire la democrazia e lo Stato di diritto. Tuttavia, esistono diverse forme di governo che possono adottare diverse modalità di ripartizione dei poteri.costituzionale (non spettano tutti i poteri al sovrano, ma ogni organo ha ipoteri stabiliti dalla costituzione e i ministri, nominati e revocati dal Re, non debbono godere dellafiducia del Parlamento ma solo di quella del Re); la monarchia parlamentare (in questa forma digoverno i ministri debbono godere della fiducia del Parlamento, che quindi, qualora venga menotale fiducia, può provocare le dimissioni dei ministri in carica: i poteri del sovrano tendono adivenire formali e il potere politico si concentra nel Parlamento e nel Governo).-Un secondo gruppo di regimi policratici è costituito dai cosiddetti regimi democratici.Questi regimi si qualificano per via della vigenza del principio della divisione dei poteri.Nella forma di governo presidenziale il Presidente, eletto dal popolo (anche con un sistema disecondo grado come accade negli USA), è Capo dello Stato ed anche Capo del Governo ed esercitale funzioni amministrative e di governo tramite ministri, chela legge e ha il potere di approvare o respingere le proposte di legge presentate dal presidente. Inoltre, il Congresso ha il potere di controllare il bilancio federale e di dichiarare guerra.