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4 LO STATUTO GENERALE DELL’IMPRENDITORE

Pubblicità legale

 Iscrizione nel RI 

Prima della piena soc. di capitali: pubblicazione nel busarl

attuazione del RI : cooperative: pubblicazione nel busc

(1997) 3

Registro delle imprese

 Tenuto presso le Camere di commercio (uno per provincia)

 Retto da un conservatore (nominato dalla giunta)

 Vigilanza di un giudice delegato (nominato dal presidente del tribunale del capoluogo di provincia)

- imprenditori commerciali non piccoli

- società

ordinaria - consorzi

- enti pubblici commerciali

(pubblicità legale) - società estere (con sede amm.va in Italia)

 2 sezioni - imprenditori agricoli individuali

- piccoli imprenditori

speciale - società semplici

ECCEZIONE: - artigiani

imprenditore (pubblicità notizia società fra professionisti

agricolo (pubblicità e certificazione -

legale) anagrafica)

 Atti da registrare: - elementi di individuazione (impresa e imprenditore)

- struttura e organizzazione (società)

 Iscrizione nel RI della provincia in cui l’impresa ha sede:

- Su domanda dell’interessato

- D’ufficio se chi dovrebbe non vi provvede (d’ufficio anche cancellazione)

- Entro 10 giorni dalla domanda

- Contro il rifiuto si può ricorrere entro 8 giorni al giudice del registro

- Inosservanza punita con sanzioni amm.ve

Obbligo tenuta scritture contabili

 per gli imprenditori (non piccoli) che esercitano attività commerciale

- Libro giornale (cronologico – analitico)

Tipologie obbligatorie - Libro degli inventari (periodico – sistematico)

- corrispondenza commerciale

Regole di tenuta: - senza spazi bianchi, interlinee, abrasioni

- possibilità di usare modalità informatiche

- tenuti per 10 anni

- non soggette a controllo esterno (tranne che per le SPA)

- nessuna sanzione diretta (tranne quelle tributarie)

- libro mastro (sistematico e non cronologico)

Altre scritture: - libro cassa

- libro magazzino

Rilevanza scritture contabili

- Bilancio di società di capitali e cooperative reso pubblico mediante deposito presso l’ufficio del RI

- Efficacia probatoria sia pro che contro l’imprenditore 4

Rappresentanza commerciale

Collaborazione - ausiliari interni (o subordinati)

- ausiliari esterni (o autonomi) 

Conclusione di affari in nome e per conto dell’imprenditore procura

- Obbligo di accertare l’esistenza contratto concluso dal “falsus procurator”

della procura per il terzo è improduttivo di effetti.

Ausiliari interni:

 Institore: “direttore generale dell’impresa”

- Vertice della gerarchia del personale

- Tenuto all’adempimento degli obblighi di iscrizione e di tenuta scritture contabili

- In caso di fallimento è esposto a sanzioni penali

- Anche senza procura rappresentanza sostanziale

- Non legittimato agli atti che esulano dall’esercizio dell’impresa

- Non può alienare o ipotecare beni immobili del preponente se non espressamente autorizzato

- Rappresentanza processuale

- I suoi poteri possono essere ampliati o limitati ma sono opponibili ai terzi solo se pubblicati nel RI.

 Procuratori:

- Possono compiere atti pertinenti all’esercizio dell’impresa anche se non vi sono preposti

- Potere decisionale circoscritto

- Potere di rappresentanza generale ma limitato

- NO rappresentanza processuale

- NO obbligo iscrizione nel RI

- Imprenditore non risponde degli atti compiuti dal procuratore senza la spendita del suo nome

 Commessi:

- Mansioni esecutive e materiali

- Potere di rappresentanza limitato

- Non possono:  Esigere il prezzo di ciò che non consegnano

 Concedere dilazioni o sconti non usuali

 Derogare le condizioni generali di contratto

 Esigere il prezzo fuori dai locali né dentro l’impresa

- Limitazioni e ampliamenti poteri opponibili solo se portati a conoscenza con mezzi idonei

5 L’AZIENDA

“L’azienda è il complesso di beni organizzati dall’imprenditore per l’esercizio dell’impresa”

Unità funzionale: la somma degli elementi costitutivi ha un valore maggiore della somma dei valori dei singoli

elementi (avviamento)

elementi costitutivi

importante è la destinazione funzionale dei beni aziendali, e non il titolo giuridico che legittima ad utilizzare il bene.

 

TEORIE UNITARIE azienda = bene unico (universalità di beni) diritto di proprietà unitario

TEORIA ATOMISTICA azienda = pluralità di beni funzionalmente collegati 5

Circolazione dell’azienda

L’azienda può essere venduta, conferita in società, donata e possono essere costituiti diritti reali o personali di

godimento.

REQUISITI:

 Validità: forme previste per il trasferimento dei singoli beni

 Prova: per le imprese soggette a registrazione ogni atto deve essere provato per iscritto

 

Pubblicità: per le imprese soggette a registrazione redazione per atto pubblico o scrittura privata

autenticata e deposito a cura del notaio entro 30 giorni presso l’ufficio del RI.

Divieto di concorrenza

Chi aliena un’azienda commerciale deve astenersi, per un periodo massimo di 5 anni, dall’iniziare una nuova impresa

che possa sviare la clientela dall’azienda ceduta.

Il divieto è: - derogabile

- applicabile anche quando la vendita è coatta

- non sempre puntualmente rispettato

Successione nei contratti

Se non è pattuito diversamente, l’acquirente subentra nei contratti che non abbiano carattere personale.

Al terzo è riconosciuto il diritto di recedere entro 3 mesi, per giusta causa, salva la responsabilità dell’alienante

 Recesso determina estinzione del contratto.

 se il carattere del contratto è personale è invece necessario il consenso del terzo contraente.

Crediti e debiti

 

Debiti non ammessa la cessione senza il consenso del creditore nelle aziende commerciali risponde anche

l’acquirente se i debiti risultano dai libri

Crediti liberamente cedibili contabili.

Usufrutto

L’usufruttuario deve usare la ditta dell’azienda, può disporre dei beni aziendali senza modificarne la destinazione,

può immettere nuovi beni (che diventano del nudo proprietario).

 Di solito è previsto un inventario all’inizio e alla fine dell’usufrutto.

Affitto

Stessa disciplina della locazione di immobile destinato ad attività di impresa

 Divieto di concorrenza

 Successione nei contratti (così anche nell’usufrutto)

 Per i debiti antecedenti al contratto rispondono solo il nudo proprietario o il locatore. 6

6 I SEGNI DISTINTIVI

Ricoprono un ruolo di garanzia sull’identità dell’imprenditore e sulla provenienza dei prodotti.

- ampia libertà nella loro formazione, ma obbligo di avere le caratteristiche di:

verità, novità e capacità distintiva.

Principi comuni: - uso esclusivo diritto relativo e strumentale alla funzione distintiva

- possibilità di trasferimento

Ditta

È il nome dell’imprenditore, e in mancanza di scelta diversa coincide con il nome civile

- novità (non deve essere uguale o simile a quella altrui)

Limiti: ditta originaria: almeno cognome o sigla imprenditore

- verità ditta derivata: trasferita ad altro imprenditore insieme all’azienda

 Possibile l’omonimia tra ditte che non sono concorrenti tra loro.

 ditta trasferibile solo insieme all’azienda con il consenso dell’alienante (atto tra vivi)

 Si trasmette al successore (mortis causa)

 l’alienante è responsabile in solido con l’acquirente verso i terzi per i debiti da lui contratti spendendo la ditta

derivata onere dell’alienante di portare i terzi a conoscenza del trasferimento (se l’impresa non è commerciale).

Nome civile

A differenza della ditta: - ha struttura fissa

- è unico

- non è liberamente modificabile

- è intrasmissibile

- è indisponibile

Differenza valida anche per le società: ragione sociale e denominazione sociale sono poste sullo stesso piano del

nome civile (e non della ditta)

Oltre alla denominazione sociale le società possono avere una ditta originaria o una (o più) ditte derivate.

Marchio

È il segno distintivo dei prodotti e dei servizi dell’impresa 

FUNZIONE: differenziare i prodotti da quelli della concorrenza non garantisce però la qualità.

nazionale 

3 tipi internazionale diverse discipline

comunitario

TIPOLOGIE DI MARCHIO:

o di fabbrica: identifica il produttore

o di commercio: identifica il venditore

o di servizio: utilizzato da imprese che producono servizi 7

 generale: unico per tutti i prodotti

 speciali: diversi per diversi prodotti

 collettivo: ha la funzione di garantire l’origine o la qualità (usabile solo dai produttori consociati)

 forti

 deboli

OGGETTO:

 

parole marchio denominativo

 

figure, lettere, cifre, disegni, colori marchio figurativo

 suoni

 

combinazione marchio misto

NON possono essere registrate forme della natura o forme che danno un valore sostanziale al prodotto

verità

REQUISITI: originalità (NO: denominazioni generiche, indicazione dei caratteri essenziali, segni di uso comune)

liceità (legge, ordine pubblico, buon costume, convenzioni internazionali)

 per usare il nome di una persona è necessario il consenso dell’interessato.

Marchio registrato

Diritto di uso esclusivo, che:

- copre anche i prodotti affini

- decorre dalla data di presentazione della domanda

- presupposto per la registrazione internazionale

- dura 10 anni (rinnovabile illimitatamente)

volgarizzazione

- decadenza per ingannevolezza

mancato utilizzo per 5 anni

tutela civile e penale azione di contraffazione

marchio di fatto

è tutelato (più debolmente) anche il titolare di un marchio non registrato:

 può impedire l’utilizzo per gli stessi prodotti (ma non affini).

Trasferimento del marchio

Marchio trasferibile a titolo - definitivo

- temporaneo (c.d. licenza di marchio)

 non necessario il trasferimento dell’azienda

possibile la contitolarità del marchio: - titolare originario

- concessionari (licenza di marchio non esclusiva) 8

Insegna

Contraddistingue i locali dell’impresa:

 obbligo di differenziazione

liceità

 requisiti: verità

originalità

 trasferibile (anche se nulla è disposto

Dettagli
Publisher
A.A. 2013-2014
11 pagine
10 download
SSD Scienze giuridiche IUS/04 Diritto commerciale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher fenix91s di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Diritto commerciale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università Commerciale Luigi Bocconi di Milano o del prof Ghezzi Federico.