Anteprima
Vedrai una selezione di 15 pagine su 66
Diritto Commerciale Pag. 1 Diritto Commerciale Pag. 2
Anteprima di 15 pagg. su 66.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Diritto Commerciale Pag. 6
Anteprima di 15 pagg. su 66.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Diritto Commerciale Pag. 11
Anteprima di 15 pagg. su 66.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Diritto Commerciale Pag. 16
Anteprima di 15 pagg. su 66.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Diritto Commerciale Pag. 21
Anteprima di 15 pagg. su 66.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Diritto Commerciale Pag. 26
Anteprima di 15 pagg. su 66.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Diritto Commerciale Pag. 31
Anteprima di 15 pagg. su 66.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Diritto Commerciale Pag. 36
Anteprima di 15 pagg. su 66.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Diritto Commerciale Pag. 41
Anteprima di 15 pagg. su 66.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Diritto Commerciale Pag. 46
Anteprima di 15 pagg. su 66.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Diritto Commerciale Pag. 51
Anteprima di 15 pagg. su 66.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Diritto Commerciale Pag. 56
Anteprima di 15 pagg. su 66.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Diritto Commerciale Pag. 61
Anteprima di 15 pagg. su 66.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Diritto Commerciale Pag. 66
1 su 66
D/illustrazione/soddisfatti o rimborsati
Disdici quando
vuoi
Acquista con carta
o PayPal
Scarica i documenti
tutte le volte che vuoi
Estratto del documento

specifica: SE NON IN FORZA DI PROCURA SPECIALE PER SINGOLI

AFFARI. Non perde il beneficio se opera con una procura speciale per singoli

affari. (Vedere privato con riferimento procura generale) Cosa significa? Affari

è diverso da atti. Quali sono i singoli affari? La procura speciale può avere

per oggetto il compimento di più atti, affare deve intendersi come un insieme di

atti, nella condizione che gli atti rientranti nella procura speciale, siano tra loro

funzionalmente collegati per la realizzazione dell'affare.

Esempio 1: la società in accomandita è titolare di un conto corrente bancario,

viene data all'accomandante la procura ad operare sul conto (versamenti,

prelievi, bonifici, addebiti), sono diversi atti, perde il beneficio della

responsabilità limitata? No, perché tutti quegli atti spendibili con riferimento al

conto corrente sono funzionalmente collegati tra loro. È vero sono singoli atti,

ma costituiscono l'insieme dell'affare gestione conto corrente.

Esempio 2: formazione del listino dei prezzi, comporta una serie di atti,

verifica magazzino, concorrenza; siamo comunque di fronte ad una procura

speciale, sempre affari tra loro collegati.

Nella realtà dei fatti l'accomandante è l'imprenditore della società, è lui il

dominus, vuole avere le redini del comando, in protezione dalla responsabilità

illimitata e quindi in riparo

dal fallimento. È un gestore occulto, che apparentemente agisce al riparo, si fa

conferire dal socio accomandatario diverse procure speciali e riesce ad

operare tranquillamente sul mercato, certo è una finzione, tutte le procure

speciali sommate insieme formano una procura generale illecitamente messa

insieme. La giurisprudenza è intervenuta nei confronti dell'accomandante,

revocando il beneficio della responsabilità limitata.

Art 2320 ultimo comma il socio accomandante ha comunque un ampio potere

di gestione, comunicazione bilancio, verifica stato patrimoniale e conto

economico, consultazione dei vari libri; ma quest'ultimo lo può approvare?

Sembrerebbe che non possa approvarlo. Alcuni ritengono che l'accomandante

non abbia diritto ad approvare il bilancio (Galgano), il diritto di approvare il

bilancio sarebbe un atto di gestione, ovviamente precluso all'accomandante,

sarebbe una violazione del divieto di immistione.

Secondo la prevalente dottrina e gran parte della giurisprudenza, il socio

accomandante ha diritto ad approvare il bilancio, non perdendo il beneficio

della responsabilità limitata, perché non è un atto di gestione. Fondatezza di

questa tesi, con riferimento alla società di capitali, l'amministrazione spetta

solo agli amministratori ma uno dei poteri dell'assemblea ordinaria è proprio

l'approvazione del bilancio di esercizio. È l'assemblea dei soci che approva

anche senza potere di gestione. Si evince dalla disciplina delle società di

capitali che l'approvazione del bilancio non è un atto di amministrazione.

Si può ritenere che il diritto dell'accomandante di approvare il bilancio emerga

proprio dal 2320, a cosa serve dire che il socio ha diritto di comunicazione

annuale del bilancio, lo stesso sulla consulta dei libri. Il socio ha comunque

diritto alle informazioni, ciò è strumentale, funzionale all'esercizio di approvare

il bilancio.

Nelle società per azioni le informazioni sono funzionali al diritto di voto, lo

stesso qui nell'articolo 2320.

Il socio mantiene il beneficio della responsabilità limitata anche approvando il

bilancio, in quanto esercita il diritto di informazione.

Società di capitali

Affonda le sue radici nella compagnia delle Indie poi successivamente nella

società anonima. È un soggetto giuridico distinto dalle persone, munito di

autonomia patrimoniale.

Le regole nascono con il mercato di borsa nel 1694 come punto di incontro

della domanda e dell'offerta. La compagnia delle indie nasce come soggetto di

diritto pubblico, con una patente regia. Vi è oggi, ancora il riferimento ad alcune

società di capitali, infatti l'impresa bancaria, assicurativa, di intermediazione

finanziaria possono esercitare le attività solo in forza di un'autorizzazione

rilasciata da: Isvap, Consip, consob, Banca d'Italia).

Le società di persone sono soggetti di diritto con autonomia patrimoniale e

responsabilità illimitata per i soci illimitatamente responsabili; nelle società di

capitali invece la struttura è quella propria della persona giuridica di diritto

privato. (Richiamo alla Persona Giuridica di Diritto Privato). È un soggetto che

risponde solo con il suo patrimonio delle obbligazioni sociali, il capitale viene

diviso in azioni per le S.P.A e in quote per le S.R.L.

La società è un soggetto distinto dai soci, i patrimoni dei soci sono totalmente

insensibili alle vicende della società per azioni, mai potrà accadere che il

fallimento di società per azioni possa essere esteso ai soci, ha inoltre una

struttura divisa in organi, con l'assoluta impossibilità di traslare la

responsabilità da un organo sociale ad un altro. L'assemblea ad esempio,

dopo la riforma del 2003 non potrà appropriarsi di funzioni degli altri organi,

come il consiglio di amministrazione. Linea di confine netta tra competenze

di un organo rispetto agli altri. (Assemblea, organo gestorio, organo di

controllo [collegio sindacale])

La norma che introduce la disciplina delle società per azioni è:

Art 2325 "Nelle società per azioni per le obbligazioni sociali risponde soltanto

la società". Le obbligazioni sono ovviamente garantite; ad esempio una banca

potrebbe richiedere ad un socio di prestare idonea garanzia, il socio risponderà

come datore di ipoteca se si tratta di ipoteca, pegno o a titolo fideiussorio. È

semplicemente un fatto di garanzia.

Vi è un caso in cui il socio risponda illimitatamente delle obbligazioni sociali, ne

parla il 2° comma, "in caso di insolvenza della società, per le obbligazioni

sociali sorte nel periodo in cui le obbligazioni sono appartenute ad una sola

persona, questa risponde illimitatamente quando i conferimenti non siano stati

effettuati secondo quanto previsto dall'art. 2342 o fino a quando non sia attuata

la pubblicità..."

Occorrono dei requisiti:

Risponderà solo la società se in stato di insolvenza

• L'unico socio non risponde illimitatamente di tutte le obbligazioni sociali, ma

• di quelle maturate in capo alla società, nel periodo in cui lui detiene l'intero

capitale sociale.

Oggi con la possibilità di costituzione della società per azioni, da uno o più

soci, se l'unico socio rimane socio per tutta la vita della società risponderà

delle obbligazioni sociali ma se l'intero capitale sociale è nelle mani di un unico

socio, unico azionista limitato nel tempo, risponderà delle obbligazioni solo per

quel l'arco di tempo.

Oppure ancora società per azioni insolvente, nelle mani di un unico socio e il

socio non risponde illimitatamente. La responsabilità illimitata in caso di

insolvenza per l'unico azionista e per le obbligazioni sociali, è una sorta di

punizione per il socio azionista qualora non adempia gli obblighi dell'art 2325.

L'unico azionista si sottrae alla responsabilità illimitata se ha provveduto a

• effettuare per intero

il versamento del capitale sottoscritto , non solo il 25 %

previsto dalla legge.

{capitale interamente versato e sottoscritto}

Se l'unico azionista ha provveduto alla pubblicità per qui a registro imprese

• deve risultare che quella società è nelle mani di un unico socio [Art. 2362].

È vero che è ammessa la responsabilità di un unico socio, ma è anche vero

che l'unico socio/ azionista si sottrae alla responsabilità illimitata adempiendo a

questi due obblighi.

Art 2325 BIS norma introdotta nel 2003. Distingue le società che fanno e non

fanno ricorso al capitale di rischio. Se una società ha azioni negoziate in

mercati regolamentati o diffuse tra il pubblico si applicano le norme della

società per azioni di diritto comune, del codice civile se in quanto non siano in

contrasto con le norme di diritto speciale art 101 e 102 del testo unico della

finanza (TUF). In tutte le società per azioni una minoranza qualificata può

sostituirsi alla maggioranza in caso di inerzia contro amministratori infedeli.

La società per azioni opera nel mercato con un nome proprio, denominazione

sociale; con l'obbligo dell'indicazione societaria. Nelle società di capitale, il

capitale sociale deve avere un minimo legale, e devono essere effettuati i

conferimenti almeno di pari cifra del capitale sociale. Con la riforma dell'Agosto

2014, il legislatore, in controtendenza rispetto al resto dell'Europa, ha previsto

una riduzione del capitale sociale da 120.000 a 50.000 euro.

Esistono tutta una serie di norme a tutela del capitale sociale.

Regola il processo di nascita di una società per azioni, non è la volontà dei soci

a far nascere la società, ma nasce nel momento in cui due o più soci effettuano

il conferimento. Nelle società di persone la società non viene ad esistenza con

l'annotazione della società, nasce nel momento in cui la volontà dei soci viene

ad esistenza, comprovata da un atto costitutivo. Nelle società di capitali, la

venuta ad esistenza si snoda attraverso un percorso previsto dalla legge:

atto costitutivo (atto pubblico notarile). La società comunque non è ancora

• venuta ad esistenza, per quanto riguarda le obbligazioni tra l'atto costitutivo

e l'iscrizione al registro imprese, delle obbligazioni risponderanno i singoli

soci, solo in quel l'arco temporale.

atto costitutivo rogato per atto pubblico notarile è iscritto a registro

• imprese (per le società

di capitali, la pubblicità è costitutiva) [per le società di persone è

semplicemente dichiarativa]. Negli anni '70 esisteva anche una fase

intermedia: il giudizio di omologa. La sua funzione era quella di verificare che

l'atto costitutivo contenesse tutti gli elementi dell'art 2328, oggi non esiste più

questo giudizio, ci si rivolge al tribunale solo per contrasti tra i soci e il notaio.

Le funzioni che erano del giudice dell'omologa sono state sostituite al notaio,

quindi non solo recepisce le volontà dei soci, ma in più ha una funzione di

controllo, se viene meno a questo suo obbligo rischia il

Dettagli
A.A. 2016-2017
66 pagine
SSD Scienze giuridiche IUS/04 Diritto commerciale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher giuliacapraro94 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Diritto commerciale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi di Torino o del prof Di Chio Giuseppe.