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Diritto Civile
La famiglia di fatto.
Avv. Ilaria Romagnoli (24 gennaio 2014)
La famiglia naturale esiste o non esiste? Un tempo dal punto di vista giuridico non esisteva e in
questo senso si era pronunciata la Corte Costituzionale come nel 2000 che disse che non esiste una
categoria dei parenti naturali. Costituzionalità dell'art. 565 cc che privilegiava lo Stato senza
prendere in considerazione i parenti naturali. In mancanza di testamento magari poteva succedere
che c'era qualche cugino naturale che si vedeva superato dallo Stato perché il legislatore non
riconosceva la parentela naturale. La Sentenza dice che la situazione è questa e che non spetta a lei
ribaltare le scelte del legislatore rimandandogli la palla.
Art. 74 che prima si limitava a dire che la parentela è il vincolo tra persone che discendono dallo
stesso stipite e oggi prosegue. Più del 74 è interessante il 258 dove c'è il riconoscimento di una
famiglia basata non su un vincolo non giuridico ma biologico.
Tutto questo nasce dalla figura del figlio introno al quale ruotano tutti i riconoscimenti di diritti
nell'ambito di una famiglia naturale. E questo perché ci sono sentenze conosciute che si fondano
sulla presenza di un figlio.
Sentenza n. 7 / 2010 Corte Costituzionale. La corte ha affermato e continuerà a farlo che non c'è
analogia tra convivenza more uxorio e matrimonio.
Sentenza 166/1998 C. Costituzione, che da un lato è superata dalle modifiche legislative in quanto
parlava del problema dell'abitazione in presenza di prova. Ma già nel 2008 si è ampliata la
fattispecie. «correttamente si esclude il ricorso all'analogia»
L'ordinamento ti dà la possibilità di scegliere.
Perché c'è questa resistenza dell'ordinamento alle coppie di fatto? Perché lo Stato non vuole
prendere atto di questa realtà? Si è sempre detto che la convivenza, per sua natura, è un qualcosa di
non vincolante, di transitorio e quindi non ha carattere di stabilità. Se poi c'è la prole allora il
rapporto pur restando volontario ha comunque dei caratteri di stabilità e in relazione a questo posso
riconoscere una rilevanza ma sempre a determinate condizioni.
Il matrimonio serve a prendere un impegno per riconoscere diritti.
Registro dei conviventi che però non sono regolamentati.
In Germania ci sono dei paletti sui riconoscimenti delle coppie di fatto.
Non solo per il convivente ma nemmeno il coniuge ha diritto all'assegnazione della casa coniugale.
Sono i figli che ne hanno diritto. Il diritto alla casa è strettamente connesso al fatto che il coniuge
gode di una quota di legittima che esclude quindi il diritto alla casa. Per la Corte Costituzionale non
stiamo parlando di un diritto inviolabile dell'uomo che sono solo quelli dell'art 2 Costituzione. Sono