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NONA LEZIONE
FONTI DI COGNIZIONE DEL DIRITTO CANONICO
I Codici di diritto canonico sono stati emanati nel 1917 e nel 1983.
Prima dell’avvenimento dei codici, il corpo normativo della chiesa cattolica veniva disciplinato dal CORPUS IURIS
CANONICI, pubblicato ufficialmente nel 1582. Era la più grande fonte di cognizione del diritto canonico, raccoglieva
tutti i documenti e le fonti di cognizioni risalenti ai secoli prima.
La prima fonte di cognizione organizzata fu il DECRETO DEL MAESTRO GRAZIANO (decreto magistri graziano).
Anche Dante Alighieri cita Graziano collocandolo nel 10 canto del paradiso
“Quell’altro fiammeggiare esce del riso di Grazian, che l’uno e l’altro foro aiutò sì che piace in paradiso”
Colui che aiuto i due fori, cioè il foro interno (rapporto tra fedele e divinità) e foro esterno (rapporto fedele e chiesa).
Graziano nella metà dell’11 secolo decide di costituire un libro sulla concordanza dei canoni discordanti.
Graziano era un maestro di Teologia all’università di Bologna e decide di sviluppa un libro per chiarire i canoni
utilizzando la tecnica dei glossatori. La tecnica dei glossatori consiste nel confrontare due canoni discordanti ed
inserire, accanto a ciascun canone delle asserzioni riguardanti le citazione di testi autorevoli (opinioni che prevalevano
sulle interpretazioni del canone e indicando quello che doveva essere seguito).
Quest’opera fu straordinaria poiché nell’11 secoli sussistevano vari diritti (personali, territoriale) creando non poche
confusioni. Graziano su propria iniziativa aprì la strada ad una riordinazione del diritto canonico.
IL CORPUS IURIS CANONICI è composto da:
1. DECRETUM GRATIANI è suddiviso in 5 libri che disciplinano rispettivamente: giudici, giudizio, clero,
matrimonio e il delitto
2. LIBRER EXTRA è emanata dal Papa Gregorio 9 nel 1234, è un opera privata. È un decreto poiché è l’autorità
papale che gli diede tale titolo. Papa Gregorio 9 emana una bolla papale chiamata rex pacificus, il quale
attribuisce al decreto di graziano forza di legge e l’esclusività (sancisce il divieto di ricorrere ad altre fonti che
non siano contenute nel decreto)
3. LIBER SEXTUS è emanata da Bonifacio 8 nel 1298 (viene chiamato libro sesto poiché l’opera concordanza
dei canoni discordanti, sono divisi in 5 libri)
4. CLEMENTINAE emanate da Clemente 5 arricchiscono il decreto del maestro Graziano, sono state
promulgate da papa Giovanni 22 nel 1317
5. EXTRAVAFANTES JOHANNIS 22 raccolta di decretali del 1325
6. EXTRAVAGANTES COMMUNES è una raccolta privata realizzata da Giovanni Chappuis
Il corpus iuris canonici è stato pubblicato ufficialmente nel 1582, contiene tutti i documenti dal Decreto di Graziano alla
Controriforma (riforma del concilio di Trento del 1583, la riforma Tridentina è la risposta della chiesa cattolica al
Luteranesimo) è la prima raccolta sistematica in ordine all’ordinamento canonico.
Il concilio di Trento fu un momento fondamentale della chiesa cattolica e del diritto canonico perché ha elaborato il
credo (credo in un unico dio… generato e non creato che significa che è nato da Maria Vergine e non da Dio… che la
chiesa è unica e indivisibile e ciò dichiara esplicitamente che la chiesa Cattolica va contro lo scisma protestante e
rivendicando e dichiarando quali sono i principi del diritto canonico.
Il concilio Vaticano primo, avvenne nel1869 e si conclude precocemente nel 1870 a causa della conquista di Roma da
parte dei sardo piemontesi.
In questo Concilio non avvenne nulla di eclatante tranne l’ipotesi della necessità di dover rinnovare il corpus iure
canonici (fonde di produzione) poiché molti sostenevano che non soddisfava più le esigenze del tempo, dato che
erano passati 2 secoli e mezzo e non poteva più essere considerata una fonte completa come in precedenza, non era
più una fonte esaustiva del ordinamento canonico.
La chiesa nel concilio del vaticano primo, decide di comporre un codice (strumento già diffuso in Europa grazie a
Napoleone, il quale aveva introdotto il codice napoleonico nei vari territori conquistati).
Le Caratteristiche che deve avere un codice per essere definito tale sono:
-Autenticità = deve essere emanato e promulgato dall’autorità competente (non è una raccolta privata, raccolta di
sentenze) è pubblicato come se fosse una legge dall’autorità.
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-Brevità = la norma deve essere generale e astratta per poterle applicare a fattispecie diverse
-chiarezza =precise senza giri di parole
-sistematicità=le norme non sono collocate a caso nel codice, ma viene diviso in libri e poi in articoli per poterli
collocare chiaramente in una parte.
-completezza= il codice deve essere il più possibile completo, prevedendo però che l’emanazione della legge, il
codice possa essere abrogate, modificate e disciplinate diversamente.
Il progetto di un codice viene accantonato prima da papa Pio 9, (1846/1878) e poi da Leone 13 (1878/1903)
Nel 1904 papa Pio 10, con un motto proprio “Arduum sane munus” ripropone il bisogno di un nuovo codice che sia
chiaro. Il papa istituisce un apposito collegio di consultori,
due organi che si avvalgono dell’episcopato mondiale per iniziare a comporre il nuovo codice di diritto canonico. Sarà
il segretario Pietro Gasparri a rivolgersi alle università del mondo chiedendo un aiuto per realizzare il progetto di un
codice paragonabile ai codici migliori di quel periodo (degli ordinamenti statali).
Il papa aveva stabilito alcuni elementi fondamentali che doveva avere nuovo codice:
Possibilità di poterlo suddividere (in persone, cose e azioni)
Essere in lingua latina, lingua ufficiale della chiesa, diviso in canoni,
Il nuovo codice avrebbe dovuto abrogare tutto ciò che non sia stato inserito in esso,
Deve tener conto del corpus iuris canonici, Atti del pontefice e i decreti delle congregazioni romane prevedere
atti emanati a seguito di importanti riforme prima dopo il codice
Il primo è una costituzione, come si gestisce la sedia vacante del pontefice
Decreto ne temere sulla celebrazione del matrimonio
La sapiente consiglio consiste in un documento sul riordino della curia romana
1909 viene inaugura l acta apostolici sedi, la gazzetta ufficiale
Il codice viene emanato da Benedetto 15 perché papa Pio X (che lo aveva elaborato e desiderato) muore per questo
motivo il codice del 1917 viene chiamato codice benedettino.
ProvIdentissima mater ecclesia è una bolla papale di Benedetto 15, viene pubblicato con l’inserimento degli atti
apostolicis sedis nel corpus iuris canonici
Era suddiviso in 5 libri, ad esclusione del primo che erano articolati in parti e sezioni, così composto:
1) Norme generali
2) Sule persone
3) Cose
4) Processo
5) I delitti e le pene
Questo codice ha valenza per la chiesa latina sono contenute anche le leggi liturgiche (riguardanti la liturgia).
Il codice non abroga i concordati (accordi tra chiesa e stato).
EX: Nel codice di diritto canonico viene stabilito che il vincolo d’età per compiere il matrimonio sono rispettivamente
14 e 16 anni per la donna e l’uomo ma il diritto Italiano ha, al contrario stabilito mediante un concordato del 1984, che
la donna possa sposarsi solo al raggiungimento dei 16 anni.
La norma del codice di diritto canonico vale per tutti i cattolici, il concordato vale solo per i cittadini dello stato Italiano,
mediante il concordato viene stabilito che la chiesa prende atto della decisione dello stato italiano, nonostante ciò,
questa norma non abroga il codice di diritto canonico anche se successiva ma stabilisce che è un matrimonio invalido
e non illecito. DECIMA LEZIONE
1917 è stato promulgato il corpus iure canonici
1929 grazie al concordato viene costituito lo Stato della Città del Vaticano, è stato il primo
concordato tra l’Italia e la chiesa cattolica. Il regime fascista concesse un netto aiuto finanziario
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alla chiesa, risolvendo così la questione romana. La monarchia Italiana diventa uno stato
Confessionale
Nel 1946 avviene il Referendum Italiano, bisognava scegliere la forma di Stato, monarchia o
repubblica.
Quando uno stato cambia la forma di Governo, ha la facoltà di decidere se modificare ciò che era
stato stabilito dalla precedente forma di governo.
1/1/1948 entra in vigore la costituzione italiana, non vengono denunciati ma richiamati.
I patti Lateranensi vengono richiamati dall’articolo 7 della Costituzione
Comma 1 “Lo Stato e la chiesa cattolica sono ciascuno nel loro ordinamento indipendenti e
sovrani”
Quest’articolo stabilisce la divisione degli ordini, l’ordine spirituale appartiene alla chiesa cattolica
e l’ordine materiale dallo stato.
Comma 2 “I loro rapporti sono regolati dai patti Lateranensi. Le modificazioni dei Patti, accettate
dalle due parti, non richiedono procedimento di revisione costituzionale.”
Non sussiste però una netta divisione degli ordinamenti, le modificazioni dei patti se accettati da
entrambe le parti non sono soggette a revisione. I rapporti stabiliscono accordi in materie di
competenza comuni allo stato e alla chiesa.
Grazie agli archivi parrocchiali l’ordinamento statale, è riuscita ad ottenere gli elementi essenziali
di una persona, nascita, matrimonio e morte di una persona.
1959 Giovanni 23 convoca il Concilio Vaticano 2. All’epoca la convocazione è risultata molto
strano perché era passato poco tempo dal Concilio Vaticano 1 del 1870. Giovanni 23 ritenne
necessario mettere a contatto il Vangelo con il mondo moderno.
Nel Concilio Vaticano 2 avvenne una vera e propria rivoluzione perché vengono emanate
documenti importanti e stabiliti i principi fondamentali da riportare in regole giuridiche.
Costituzioni emanate nel concilio Vaticano primo
1. Lumen Gentium stabilisce la vera uguaglianza fra tutti i fedeli.
2. Dei Verbum (parola d Dio) disciplina il Valore delle sacre scritture e dalle fonti di cognizione
che si possono ricavare dalle sacre scritture
3. Gaudim et spes disciplina sulle relazioni fra la chiesa e le comunità politiche ed imparte
anche sul matrimonio
4. Sacrosanctum concilium disciplina la Liturgia
Vengono emanati anche tantissimi decreti
1. Ad Gentes riguarda le missioni
2. Christus Dominus decreto che dà avvio alle conferenze episcopali (sono già state trattate
in precedenza)
3. L’Inter mirifica che riguarda i mezzi di comunicazione sociale
Il concilio Vaticano 2 introduce molte novità/modifiche. Si pone la questione se dare
all’ordinamento canonico una costituzione (poche norme riguardante i principi fondamentali di
diritto canonico.)
Lex Ecclesiae Fundamentalis (Costituzione)