Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
vuoi
o PayPal
tutte le volte che vuoi
Il matrimonio.
3.
Questa disciplina si trova nel libro IV, nella parte di “Numus santificandi”, cioè sulla funzione di santificare
della Chiesa. Il matrimonio fa parte dei 7 sacramenti.
La struttura del matrimonio ha una duplice dimensione: naturale per tutti gli uomini e, per i battezzati,
sacramentale. Quindi la struttura fondamentale del matrimonio (la dimensione naturale), la si ritrova nel
diritto naturale.
Nel codice dell’’83 ritroviamo la riflessione della Chiesa sul matrimonio, in particolare quella avvenuta nel
Concilio Vaticano II.
Se per il popolo di Dio la costituzione dogmatica è la “Lumen gentium”, per il matrimonio è la costituzione
pastorale “Gaudium et spes”.
Matrimonio canonico ≠ matrimonio civile:
- Per la Chiesa il matrimonio ha una sua struttura ontologica essenziale che si colloca su due livelli:
livello comune a tutti, rappresentato dal diritto naturale e il livello riservato ai battezzati,
18
Diritto Canonico I
rappresentato dal diritto divino. Questa struttura non può essere modificata senza alterare l’essenza
del matrimonio. Il diritto della Chiesa può solo tutelare i diritti del matrimonio, non può quindi
modificare nulla.
Gli unici elementi che possono essere modificati sono quelli integrativi, provenienti dal diritto
umano, come la forma di celebrazione.
- Nell’ordinamento statale il matrimonio deve rispecchiare l’evoluzione dei costumi e della mentalità
all’interno della società. Quindi nell’ordinamento statale il matrimonio è soggetto ad un diritto che
può cambiare con l’evoluzione degli usi e costumi. Ad esempio, nello stato italiano l’introduzione
del divorzio è l’esempio dell’evolversi del diritto ai tempi e alle mentalità della gente.
Per la Chiesa invece, l’indissolubilità del matrimonio rimane una parte fondamentale della sua
essenza.
Matrimonio canonico ≠ matrimonio di altro ordinamento religioso:
- Per la Chiesa il matrimonio è un sacramento, si eleva ad una dimensione sovrannaturale. Ha una
dimensione sia naturale che sacra.
- Per le altre confessioni religiose il matrimonio è:
una realtà meramente naturale, non sacra: è un contratto lasciato alla disciplina dello
Stato poiché non considerato un qualcosa di sovrannaturale.
una realtà sacra, come impegno dei coniugi preso davanti a Dio, cosa che però non
muta la sua struttura poiché rimane sempre un contratto naturale.
Struttura fondamentale.
3.1.
La struttura fondamentale è stata scoperta nei secoli dalla Chiesa, si è evoluta fino ad arrivare a quella
disciplinata nel codice del 1983.
Merita effettuare una comparazione fra la visione presente in quest’ultimo codice rispetto a quello precedente
del 1917.
- Codice ’17: recepiva la visione classica con un impostazione molto istituzionale del matrimonio.
Questo era visto come interesse pubblico: un contratto ordinato a realizzare interessi superiori ai
coniugi, interessi che venivano definiti secondo una precisa gerarchia. Il fine primario era la
procreazione e l’educazione dei figli. I fini secondari erano invece, il mutuo aiuto tra i coniugi e il
rimedio alla concupiscenza. Quest’ultimo fine riflette la dottrina della Chiesa, che considera gli atti
sessuali leciti soltanto all’interno del matrimonio. Il rimedio alla concupiscenza è dato secondo una
visione negativa (sminuire l’unione dei coniugi a questo fine), ma deriva da una cultura che mirava a
reprimere gli istinti sessuali delle persone.
I coniugi attraverso un contratto si scambiavano il diritto l’uno sul corpo dell’altro al fine di poter
avere atti legittimi mirati alla procreazione.
- Codice ’83: il Concilio Vaticano II, attraverso la “Gaudium et spes”, ha ribadito il fatto che il
matrimonio ha una rilevanza pubblica e che segue una scala di valori ma, ha valorizzato l’incontro
interpersonale tra i coniugi. Quindi il matrimonio non è più l’unione di due persone che si scambiano
il diritto l’uno sul corpo dell’altra al fine della procreazione ma è prima di tutto un incontro tra due
persone che si donano uno all’altra al fine di realizzare una comunione di vita. L’elemento centrale
del matrimonio diventano i coniugi.
Definizione di matrimonio data dalla “Gaudium et spes” al numero 48: “L'intima comunità di vita e d'amore
coniugale, fondata dal Creatore e strutturata con leggi proprie, è stabilita dall'alleanza dei coniugi, vale a dire
dall'irrevocabile consenso personale. E così, è dall'atto umano col quale i coniugi mutuamente si danno e si ricevono,
che nasce, anche davanti alla società, l'istituzione del matrimonio, che ha stabilità per ordinamento divino. In vista del
bene dei coniugi, della prole e anche della società, questo legame sacro non dipende dall'arbitrio dell'uomo . Perché è
Dio stesso l'autore del matrimonio, dotato di molteplici valori e fini.”
19
Diritto Canonico I
In questa definizione si può notare il cambiamento rispetto al codice del 1917. L’oggetto del matrimonio è il
consenso dei coniugi. Ora, il bene dei coniugi viene prima del bene della prole, anche se ciò non vuol dire
ovviamente che il bene della coppia sia più importante
Viene modificata anche la concezione negativa del matrimonio come rimedio alla concupiscenza. Nella
donazione della persona che fanno i coniugi al fine di creare una comunione di vita, infatti, rientra anche il
fattore di intimità sessuale fra i due. Diventa un’espressione positiva, da promuovere in quanto rappresenta
una comunione d’amore.
Viene introdotto all’interno della “Gaudium et spes” un nuovo concetto in riferimento al matrimonio:
l’amore coniugale. Il Concilio Vaticano II ha deciso di non riportarlo però sul codice (dove la disciplina del
matrimonio è stata ricopiata dalla costituzione pastorale) poiché si è ritenuto che fosse un termine di facile
mal interpretazione.
Nel numero 49 della “Gaudium et spes” si pone una distinzione tra l’amore inteso come sentimento e
l’amore coniugale:” Proprio perché atto eminentemente umano, essendo diretto da persona a persona con un
sentimento che nasce dalla volontà, quell'amore abbraccia il bene di tutta la persona; perciò ha la possibilità di
arricchire di particolare dignità le espressioni del corpo e della vita psichica e di nobilitarle come elementi e segni
speciali dell'amicizia coniugale.”
Vediamo ora come il codice dell’’83 ha tradotto questi passi della “Gaudium et spes”.
Il titolo VII del libro IV è preceduto da dei canoni introduttivi che vanno dal 1055 al 1062 che delineano i
principi fondamentali del matrimonio.
- Canone 1055 da definizione del matrimonio, paragrafo I :”Il patto matrimoniale con cui l'uomo e la
donna stabiliscono tra loro la comunità di tutta la vita, per sua natura ordinata al bene dei coniugi e alla
procreazione e educazione della prole, tra i battezzati è stato elevato da Cristo Signore alla dignità di
sacramento.”
Bisogna fare una distinzione tra 2 aspetti importanti: matrimonium in fieri e matrimonium in facto
esse (parte recepita dal diritto romano). La struttura fondamentale del matrimonio naturale, infatti,è
stata recepita dalla Chiesa dal diritto romano (es. il matrimonio si fonda sul consenso delle parti).
Matrimonium in fieri: è il momento di costituzione del matrimonio, quando i coniugi danno il loro
consenso.
Matrimonium in facto esse: è la conseguenza del consenso matrimoniale ed è la costituzione della
comunità di tutta la vita.
Fin qui, si è trattato della struttura essenziale del matrimonio naturale all’interno del codice.
Nella sua struttura naturale, il matrimonio si basa sulla donazione totale dei coniugi. La donazione di
una persona non è mai una donazione unilaterale, poiché sarebbe una schiavitù, è sempre una
donazione bilaterale così si rispetta sempre la dignità di entrambe le parti.
Paragrafo II: ”Pertanto tra i battezzati non può sussistere un valido contratto matrimoniale, che non sia per
Per le coppie battezzate, con il consenso si costituisce anche il matrimonio
ciò stesso sacramento.”
inteso come elemento sacramentale.
- Canone 1056: “
Le proprietà essenziali del matrimonio sono l'unità e l'indissolubilità, che nel matrimonio
cristiano conseguono una peculiare stabilità in ragione del sacramento.”
Proprietà essenziali del matrimonio: unità e indissolubilità. Unità significa esclusività, cioè il
matrimonio si fonda tra un uomo ed una donna e non tra un uomo e più donne, un uomo e un altro
uomo ecc.. L’indissolubilità e l’esclusività tradotta nel tempo: come non posso donarmi a più
persone, non posso farlo neanche nei periodi successivi al matrimonio. L’unione matrimoniale può
essere sciolto solo con la morte di uno dei due coniugi.
Ci sono riferimenti alla comunione di vita del matrimonio anche nella Genesi.
Abbiamo detto però che il matrimonio è anche un atto sacramentale, e inizia ad avere valore anche questo
con il consenso dei coniugi battezzati. Con il sacramento il matrimonio non è solo un modello di amore, ma
un amore che Dio vuole per la sua Chiesa.
Un matrimonio civile non vale come sacramento, occorre la forma canonica.
20
Diritto Canonico I
- Canone 1057 atto costitutivo del matrimonio: “L'atto che costituisce il matrimonio è il consenso delle
parti manifestato legittimamente tra persone giuridicamente abili; esso non può essere supplito da nessuna
potestà umana.”
Quando il consenso è invalido, nessuna potestà umana può sostituirsi al consenso. Si può sempre
chiedere l’accertamento sulla validità del matrimonio presso i tribunali ecclesiastici, poiché le
sentenze non decadono come in ambito civile. Le sentenze dei tribunali ecclesiastici sono sempre
sentenze dichiarative di nullità, in quanto un matrimonio se presenta dei vizi sul consenso non è mai
stato valido.
Paragrafo II, oggetto del consenso: “Il consenso matrimoniale è l'atto della volontà con cui l'uomo e la
donna, con patto irrevocabile, danno e accettano reciprocamente se stessi per costituire il matrimonio.”
- Canone 1058 proclama diritto alla celebrazione del matrimonio :”Tutti possono contrarre il matrimonio,
se non ne hanno la proibizione dal diritto.”
Questo canone si rif&agr