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diritto dello spettacolo - seminario 2 - diritto amministrativo
mancano avvocati e la preparazione adeguata
incassi spettacolo e arte: 2.5 mld con lombardia al primo posto
lombardia,lazio ed emilia: ⅔ degli incassi
nel 2017 è sceso. dipende da vari fattori.
intervento pubblico nello spettacolo
stato:
1. regolatore
2. amministratore
3. regolatore
4. controllore
1.
abbiamo da una parte il cinema radio-visivo e dall’altra abbiamo lo
spettacolo dal vivo .
si arriva fino a tutelare i carnevali storici o la musica moderna.
il concetto audiovisivo è più ampio.
sotto i 52 minuti si parla di cortometraggio
momenti del cinema radiovisivo:
sceneggiatura → produzione → post produzione → distribuzione (sono
inclusi anche i videogiochi)
il legislatore considera ancora il film come opera destinata ad essere
proiettata in sala
viene delimitata con costituzione e con altri interventi
costituzione:
tutti gli spettacoli sono tutelati dalla convenzione 2005\unesco e nel
trattato sul funzionamento dell’unione europea.
lo spettacolo viene tutelato esplicitamente una sola volta in costituzione.
art.9 → si promuove lo sviluppo della cultura (diverso da: lo stato
produce cultura)
art.21 → sono vietati gli spettacoli contrari al buon costume. → ci si
collega alla censura
lo spettacolo è materia concorrente tra stato e regioni.
art.117 → le regioni tentano in tutti i modi di ottenere competenza nel
settore
film commision → sono fondi di supporto alla cinematografia
il tema, ovviamente, è complesso.
la biennale di venezia ha tanti soldi quindi non viene sovvenzionata,
quella di architettura non ha così tanti finanziamenti e quindi la
sovvenzione statale è maggiore.
le riforme del 2014-17
legge cinema entrata nel 2016 è stata attuata.
la legge delega sullo spettacolo non è stata realizzata (e probabilmente
non lo sarà). prevede un riordino del corpus delle leggi.
una delle norme di azione europea è la promozione del cinema
attraverso la televisione. i maggiori partner dei cinema
(sky,netflix,amazon,rai,mediaset…) possono avere come imposizione
una quantità di opere da trasmettere o una quantità di opere da
acquistare.
dalle 18 alle 23 il film trasmesso deve essere un film o un’opera
cinematografica italiana.
in francia sulla tv pubblica sono vietate le pubblicità sulle fasce orarie.
fino a che punto si può ordinare, indirizzare la libera espressione?
tendenzialmente si lega il finanziamento ai premi.
poi c’è la libertà di iniziativa economica.
netflix ha l’obbligo di banner ad un film italiano.
in più c’è la questione delle fonti che ha varie sfaccettature.
vi sono dei contrasti perché spesso si usa un decreto ministeriale per le
questioni tecniche. sentenza del 2015, teatro dell’elfo.
un altro tema è la disciplina dei rapporto di lavoro.
sono rapporti straordinari rispetto alla stagionalità ecc.
c’è tematica contrattualistica ampia di artisti ed altri tecnici.
2. lo stato amministratore :
lo stato interviene.
vi sono due direzioni generali: una per lo spettacolo, l’altra per il cinema.
questo avviene dal 1990 fino alla riforma veltroni.
vi è l’esistenza di enti, di modelli amministrativi dove lo stato
intervengono ma non come ufficio. (ex. fondazioni sinfoniche)
erano enti e sono stati trasformati in fondazioni.
la trasformazione avvenne per pressioni delle fondazioni. la scala non
voleva le regole pubblicistiche ma voleva un modello privato, la
fondazione.
la proposta arriva sul tavolo del ministero.
si trasforma non solo la scala ma si sposta il modello astratto su tutte le
situazioni concrete.
oltre le fondazioni sinfoniche vi sono anche i teatri che sono nella stessa
categoria ma non sono fondazioni.
negli ultimi anni si crea un fondo per il cinema ed un fondo per lo
spettacolo. al cinema sono dati 400ml l’anno.
si ha un investimento che è superiore a quanto avviene nel 2001.