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Lezione 1

Il Principio di Proporzionalità

Secondo la formula magistralmente coniata da Fleiner il principio di proporzionalità implica che: La polizia non deve sparare ai passeri con i cannoni

Detto altrimenti, le limitazioni alla libertà individuale non debbono mai superare la misura di quanto appaia assolutamente necessario al raggiungimento dell'obiettivo di pubblico interesse perseguito dall'autorità.

Le prime applicazioni in concreto fanno infatti riferimento alle limitazioni del potere statuale che derivano dalla relazione tra lo scopo dell'intervento lesivo e la misura dello stesso.

Segue: le sue componenti

  • Nel diritto tedesco il principio di proporzionalità risulta dall'unione di tre diversi elementi, che sono stati riuniti dalla giurisprudenza costituzionale tedesca nel principio di proporzionalità lato sensu:
  • 1) Idoneità (Geeignetheit)
  • 2) Necessarietà (Erforderlichkeit)
  • 3) Proporzionalità in senso stretto (Verhältnismäßigkeit im engeren Sinne).

È uno dei principi più importanti che riguarda a.che l'autorità amministrativa. Il principio di proporzionalità esisteva sotto varie forme in diversi ordinamenti (olandese, francese, ...), ma è stato sviluppato e ha che l'evoluzione maggiore in quello tedesco (Fleiner anni '800). “LA POLIZIA NON DEVE SPARARE AI PASSERI CON I CANNONI”. Ogni qual volta c’è un esercizio di potere per un presupposto di obbiettivo di interesse pubblico, l'azione dell’autorità deve limitarsi a ciò che è strettamente necessario. Lo scopo dell'intervento lo definisce la legge. L’azione dello Stato o.x potere essere considerato compatibile con il principio di proporzionalità deve superare 3 livelli di esame:

  1. Idoneità: se la sua azione non idonea al raggiungimento del’l obbiett. va precisato non sare compatibile con il principio di proporzionalità un giudice quando fa la verifica ha a disposizione degli elementi ex post che l'amministrazione non aveva ex ante. la valutazione dell'attività può opinare con degli elenuenti che lmmin. non avea...
  2. Necessarietà: implica il bilanciamento e il fatto che n poteva sc... diverse per mezzi diversi per perseguire l’obbiettivo. Deve scegliere quello meno inverviso, non imporre un sacrificio al di la di ciò che è strettamente necessario;
  3. Proporzionalità in senso stretto: limite tra discrezionalità e merito ho una bilancia da una parte mettere l'interesse pubblico in concreto e dall’altra parte il sacrificio che è stato fatto. Analisi costi/benefici.

è Quora una valutazione di merito. Decider se la scuola è vera (62)

usi ulibe è una valutazione ufficiale Il giudice quon musi ingome e valutare la proporzionetà meno stretto al valutare (ma e) prescinn alle neceurit sola can leclapti enmei e il vident la proporzion giudice assumma tuti el aspetti il giudici non può costituir sulla p. che ha valutato gl intese minpio ma sono un confessabile dal cuore della discrezionalita dei controllo nella valutazione di merito.

N.B. Nel mostro istituzion c'è qualcosa che assomiglia al sindacato della proporzionetà E rimancato della ragionevolezza 29/04

interpret la scolta

Il principio di proporzionalità nel diritto UE

  • Il principio di proporzionalità ha trovato accoglimento nella giurisprudenza dei giudici dell'Unione europea sin dagli esordi
  • Esso si è progressivamente affermato come essenziale strumento di sindacato giurisdizionale, applicato a quasi tutti i settori del diritto dell’Unione europea.
  • Detto principio va collocato fra i principi generali del diritti UE, enucleati dalla giurisprudenza della Corte di giustizia in base al noto metodo della comparazione giuridica
  • La giurisprudenza della Corte di Giustizia, ha infatti, riconosciuto il principio di proporzionalità la natura di norma giuridica vincolante, alla quale può appellarsi qualunque cittadino dinanzi ad un tribunale e che i tribunali devono applicare sempre
  • Essa ha inoltre affermato che tale principio spetta rango costituzionale, quale principio generale per la limitazione delle misure comunitarie restrittive, comprese quelle adottate dal legislatore

I Trattati di Maastricht ed Amsterdam

  • Con il Trattato di Maastricht del 1992 il principio di proporzionalità - limitatamente all’aspetto relativo alla necessarietà - è stato inserito direttamente all’interno del Trattato, all’art. 3 B (divenuto poi l’art. 5 CE), che si riferiva, tuttavia, alia sola attività delle istituzioni comunitarie.
  • In seguito, con il Trattato di Amsterdam del 1997. al principio di sussidiarietà e proporzionalità è stato dedicato un apposito protocollo, la cui prima disposizione richiama, sostanzialmente, quella di cui all’art. 3 B, con l’aggiunta, però, della precisazione espressa che l’obbligo di rispetto del principio incombe a “ciascuna istituzione”.

Non n'inferen il prinicipio deve difiniti deo unio sit no alla necessarieta riferman sicurmente alla con el Stat Meun Con Maastricht liene inserito alla necessarielo con il Trattato di Amsterdam in ogan il protocollo contem qui principa

Il Trattato di Lisbona

  • Ha sostituito il vecchio art. 5 CE con l’art. 5 TUE che al comma 4 recita:
  • "In virtù del principio di proporzionalità, il contenuto e la forma dell’azione dell’Unione si limitano a quanto necessario per il conseguimento degli obiettivi dei trattati. Le istituzioni dell’Unione applicano il principio di proporzionalità conformemente al protocollo sull’applicazione del principio di sussidiarietà e di proporzionalità”.
  • Anch’ il protocollo (ora Protocollo n. 2) è completato, rac 2... stat ripreso, con alcune modifiche

Come faccio a capire se la deroga è compatibile o no con il Trattato?

questa attività minaccia l'ordine pubblico.

DEFINIZIONE COMUNITARIA

MINACCIA/ORDINE PUBBLICO

non si applica quella nazionale

Secondo la P. e la giuris. a giud. nazionale:

Lo sfruttamento commerciale di giochi che rispecchiamo la simulazione di suicidi colpisce un valore fondamentale sancito nella Costituzione nazionale, la DIGNITÀ UMANA.

(I diritti fondamentali fanno parte dei princípi generali del diritto (CJEU) (Il rispetto dei diritti fondamentali: è imposto non alla Comunità ma ai suoi Stati Membri => effetto SPILL OVER - effetto di espansione anche per gli Stati membri che non lo fanno).

La tutela di tali diritti rappresenta un interesse legittimo che giustifica una limitazione degli obblighi imposti dal diritto comunitario derivanti da libertà fondamentale garantita dal Trattato.

(principio di proporzionalità:

Tuttavia si deve rilevare che misure restrittive della libera prestazione del serviz possano essere giustificate da motivi connessi con l'ordine pubblico solo ove queste necessarie al fine della tutela degli interessi che mirano a garantire e sotto condizione che gli obiettivi non possano essere conseguiti con provvedimenti meno restrictivi (v per quanto riguarda la libera circolazione dei capitali, citata sentenza Eglise de scientologie, punto 18).

-> Riduzione necessaria: non esistono diritti e libertà fondamentali e in caso di conflitto la supremazia dei primi.

-> Bilanciare diritti e libertà col principio di proporzionalità: la limit necessaria e proporzionalità.

-> La misura restrittiva ritagliata nelle esigenze nazionali.

-> evitando una variante del gioco lascia ai giuditc nat la valutazione necessaria ad accertare se provvedimenti restrictivi necessario/for proporzionat/perseguire objetivos:

sentenze della autorità nazionali.

Il diritto comunitario non osta a che un’attività economica consistente nello sfruttamento commerciale di giochi di simulazione di omicidi sia vietata da una normativa nazionale assunta ad hoc per motivi di salvaguardia dell’ordine pubblico Cecando violato dei niveli giuridico e umano accettabili.

Dettagli
Publisher
A.A. 2013-2014
12 pagine
SSD Scienze giuridiche IUS/14 Diritto dell'unione europea

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher elisa-2711 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Diritto amministrativo europeo e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Milano o del prof Galetta Diana Urania.