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Diritto Costituzionale
La Costituzione punisce ogni violenza fisica o morale sulle persone sottoposte a restrizioni di libertà, collegandosi con il terzo comma dell'art. 27, il quale prevede che le pene non possono consistere in trattamenti contrari al senso di umanità e devono rieducare il condannato. L'ultimo comma specifica che la legge stabilisce i limiti massimi della custodia preventiva, infatti ci devono essere diverse condizioni affinché si proceda alla carcerazione preventiva, come il pericolo di fuga, di inquinamento delle prove o di recidiva. L'art. 14 Cost. proclama l'inviolabilità del domicilio in quanto proiezione spaziale della persona; la Costituzione prevede il divieto di svolgere ispezioni, perquisizioni o sequestri se non nei casi e modi stabiliti dalla legge secondo le garanzie prescritte per la tutela della libertà personale: è necessario quindi un atto motivato dal magistrato, in ogni caso solo nei casi e modi previsti dalla legge.modi stabiliti dalla legge, salvo provvedimenti provvisori che devono poi essere comunicati entro quarantotto ore.
Il concetto di domicilio è inteso nel suo senso più esteso, per cui è inviolabile qualsiasi luogo in cui la persona dimora o svolge la sua attività (anche un'auto è domicilio se la persona temporaneamente vi abita).
Il terzo comma inserisce una disciplina derogatoria, in cui si ammettono gli accertamenti sanitari e quelli tributari, che devono essere regolati con leggi speciali. Sono quindi ammessi accertamenti e ispezioni senza atto giudiziario in questi casi, ma solo indagini a scopo conoscitivo e mai possono essere poste in atto misure di coercizione.
L'art. 15 Cost. stabilisce il principio di inviolabilità e segretezza della corrispondenza e di ogni altra forma di comunicazione se non per atto motivato dall'autorità giudiziaria con lega garanzie stabilite dalla legge. Con atto motivato del magistrato è
quindi possibile procedere al sequestro ed all'intercettazione di qualsiasi forma di comunicazione. La libertà di comunicazione si distingue da quella di manifestazione del pensiero perché la prima ha dei destinatari che devono essere tutelati come il mittente. Il diritto alla riservatezza non è esplicito nella nostra Costituzione, ma è ricavabile dagli artt. 14 e 15, come tutela dalle ingerenze esterne. Il diritto alla riservatezza è maggiore per i soggetti rispetto ai soggetti che ricoprono incarichi pubblici in quanto il diritto dei cittadini ad avere notizie su coloro ai quali vengono affidate funzioni pubbliche non può essere negato nemmeno dal diritto alla riservatezza. L'art. 16 Cost. riconosce la libertà di circolazione e di soggiorno per tutti i cittadini (e solo per quelli) in qualsiasi parte del territorio nazionale. Il diritto può essere limitato solo per ragioni di sanità e sicurezza stabilite in via generale e.non per specifiche persone, ma maiper ragioni politiche (trattasi di riserva di legge rinforzata). L'articolo consente anche l'emigrazione. Il diritto di circolazione è collegato al diritto di riunione in quanto quest'ultimo sarebbe privo di senso se le persone non potessero muoversi.
Diritto Costituzionale L'art. 17 Cost. riguarda il diritto di riunione e riconosce il diritto dei cittadini di riunirsi pacificamente e senz'armi per comunicare, confrontarsi, prendere posizione, manifestare ecc. Questo diritto è fondamentale per la partecipazione democratica dei cittadini.
Il concetto di ordine pubblico è sempre stato utilizzato per limitare le possibilità di riunione dei cittadini, in quanto è un concetto giuridico indeterminato e può assumere diversi significati. Per questo motivo le riunioni possono essere vietate solo per motivi di sicurezza o di incolumità pubblica.
Per quanto riguarda le riunioni in luogo
pubblico non serve autorizzazione ma è necessario dare preavviso alle autorità almeno tre giorni prima dell'evento per permettere di mettere in sicurezza beni e persone non interessate. I cortei sono le tipologie di riunione più invasive perché impediscono il diritto di circolazione dei cittadini non coinvolti, tuttavia le autorità non possono vietarli preventivamente se non per concreto rischio di pericolo per la pubblica incolumità o sicurezza, per esempio contro cose o persone. In caso di disordini le autorità devono allontanare solo i facinorosi, soltanto nel caso in cui la situazione degenera e non è più possibile rimediare, si procede a sciogliere la riunione. L'autorità non può impedire una riunione in luogo pubblico solo perché non è stato dato preavviso, in questo caso ne rispondono personalmente gli organizzatori ma non chi prende parola durante il corteo o chi ne fa parte.esistono manifestazioni non autorizzate, perché non esiste autorizzazione per le riunioni. L'art. 18 Cost. istituisce il diritto di associazione in quanto proiezione sul piano dell'azione collettiva della libertà personale. I cittadini hanno diritto di associarsi liberamente senza autorizzazione per fini che non sono vietati ai singoli dalla legge penale, questo significa che tutto ciò che è consentito al singolo cittadino è consentito anche alle associazioni, in quanto non esistono reati associativi. L'analogia tra riunione e associazione è data dalla pluralità di soggetti che la formano, ma la riunione è transitoria, mentre la seconda è permanente. Sono proibite le associazioni segrete e quelle che perseguono scopi politici mediante organizzazioni di carattere militare: per associazione segreta si intende, per esempio, un'associazione che nasconde il numero e le generalità dei soci, la sua stessa esistenza.lesue attività sociali ecc. che vogliono interferire sull'esercizio di organi costituzionali ed amministrativi, influenzando l'indirizzo politico degli stessi. Sono vietate anche le associazioni che perseguono indirettamente fini politici servendosi di un'organizzazione di carattere militare al fine di evitare l'uso della violenza e di promuovere l'utilizzo del metodo democratico nel rapporto con gli altri partiti.
La libertà di associazione riguarda organizzazioni di carattere religioso, sindacale o politico: l'art. 19 Cost. afferma che tutti hanno diritto di professare liberamente la propria fede religiosa anche in forma associata, mentre l'art. 20 Cost. vieta che il fine di culto di un'associazione possa essere causa di speciali limitazioni legislative; l'art. 39 Cost. dichiara che l'associazione sindacale è libera;
l'art. 49 Cost. prevede che tutti i cittadini possano
associarsi liberamente per● concorrere con metodo democratico a determinare la politica nazionale.
L'art. 21 Cost. riconosce a tutti i cittadini il diritto di manifestare il pensiero liberamente con qualsiasi mezzo di di usione, anche se questo potrebbe recare danno allo Stato; vengono eliminate le limitazioni alla libertà di espressione legate all'ordine pubblico e viene posto un solo limite possibile: il buon costume, ovvero il divieto dell'osceno (sessuale).
I reati di opinione non sono anticostituzionali quando puniscono dei comportamenti che, pur iniziando con la manifestazione del pensiero di un soggetto, si tramutano in atti materiali che possono mettere in pericolo la sicurezza pubblica.
La stampa non può essere soggetta ad autorizzazioni o censure (interventi preventivi) e può essere sequestrata solo dopo la sua pubblicazione per atto motivato dall'autorità giudiziaria nel caso di illeciti, ovvero di delitti indicati dalla legge.
per la violazione del buon costume. La legge può stabilire che siano resi noti i mezzi di finanziamento della stampa, in quanto i cittadini, per valutare ciò che leggono, hanno il diritto di essere informati sugli interessi che sussistono.
L'art. 23 Cost. introduce la libertà dalle imposizioni arbitrarie, in quanto prevede che non possano essere imposte prestazioni personali o patrimoniali se non in base alla legge, sulla quale si devono fondare tutti i poteri dello Stato. In questo caso, per le prestazioni imposte la riserva è relativa perché non è necessario che la legge descriva i dettagli della materia ma solo che fissi i criteri, le condizioni, i limiti ed i controlli idonei a contenere la discrezionalità dell'ente impositore.
Anche le Regioni possono imporre prestazioni patrimoniali con legge regionale, ma seguendo i principi generali dettati dallo Stato.
Gli artt. 24-27 Cost. riguardano i diritti di fronte alla giurisdizione.
ovvero i seguenti diritti: - diritto di agire in giudizio per la tutela dei propri diritti e interessi legittimi; - diritto alla difesa in giudizio, anche ai non abbienti (non è consentita l'autodifesa); - diritto alla riparazione in caso di errori giudiziari; - diritto a non essere distolto dal giudice naturale precostituito per legge, in questo modo vi è la certezza che a giudicare non sarà un giudice creato dopo il fatto ma già precostituito dalla legge; Risulta importante ricordare che nessuno può essere punito in forza di una legge entrata in vigore dopo il fatto commesso in quanto la legge è irretroattiva, in questa disposizione è enunciata anche una riserva di legge in materia penale, che esclude gli atti del Governo. La responsabilità penale è personale, ma questa decade per ignoranza inevitabile della legge, ovvero quando non vi è alcuna colpa nella non conoscenza. L'imputato è considerato.Innocente fino a condanna definitiva, in base al principio della presunzione di non colpevolezza, per questo dovrebbe essere soggetto a diversi trattamenti durante la detenzione preventiva rispetto ai condannati.
Diritto Costituzionale
Rapporti etico-sociali
Gli artt. 29-31 Cost. trattano dei diritti della famiglia, riconoscendo i diritti, le facoltà e le potestà che si svolgono all'interno della famiglia.
Il fatto che la famiglia sia riconosciuta come una società naturale è riconducibile al fatto che i legami non sono soltanto giuridici, ma anche affettivi e di sangue, vi è quindi un vincolo naturale che rende la famiglia una società naturale dalla quale l'intervento dello Stato è escluso, tranne nei casi di incapacità dei genitori.
La Costituzione riconosce i diritti della famiglia fondata sul matrimonio, tuttavia questo non significa che solo dal matrimonio possa nascere la famiglia, semplicemente che i diritti
delle famiglie basate