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PPT

1.Prime slides: qual è oggetto ricerca e qual è il tema dell'articolo → indicazioni nell'intro dove si

trovano anche domande a cui la ricerca vuole rispondere

2.Paragrafo nella ricerca in cui si illustra letteratura di partenza: individuare il dibattito in cui si

inserisce l'articolo; individuare posizioni del tema trattato e la propria personale posizione, proposte

e ipotesi dell'autore x spiegare fenomeno indagato e il possibile contributo, formulare ipotesi

diversa da ricerche esistenti. Indicare autori rilevanti x dibattito.

3.Se sono saggi empirici (tutti tranne Yokke), tutti hanno paragrafo in cui chiariscono tipo di

approccio se qualitativo, quantitativo, qual è stata base dati, ecc. Soprattutto in ricerche comparate

c'è logica che ha portato a scegliere certi casi piuttosto che altri.

4.Dopo aver spiegato aspetti metodologici bisogna riportare risultati ricerca o analisi casi, principali

risultati. Soprattutto tenendo conto risposte a domande iniziali.

5.Capacità di individuare possibili domande che nel saggio non trovano risposta o aspetti

problematici da proporre nella discussione in aula.

NO più di 10 slides, anche meno!!!!!!!!!!!!!!!!!

31/10 manca (prima assenza)

slides 8.1

6/11

La regolazione dell'immigrazione slides 8.2

L'organizzazione dei controlli (Brochmann 1998)

Controlli esterni vs controlli interni → a seconda che siano applicati ai confini del paese

– (ESTERNI) o sul suo territorio una volta avvenuto l'ingresso dell'immigrato (INTERNI) →

es. controlli delle polizie chiedendo permesso di soggiorno x verificare se la persona è

regolare

Controlli espliciti vs controlli impliciti → sono espliciti/diretti quando riguardano in

– maniera specifica la normativa sull'immigrazione → controlli previsti da leggi, norme che

regolano la materia dell'immigrazione, ecc.

→ sono impliciti/indiretti quando intervengono su altre materie (es asilo politico) ma

indirettamente toccano la questione dell'ingresso

Tipologia di Brochmann

Incrociando queste due dimensioni Brochmann ottiene delle tipologie:

Controlli espliciti + esterni → norme che regolano materia ingresso stranieri (es visti di

– ingresso) previsto da una normativa che riguarda l'immigrazione (es. lavoro, famiglia,

studio, ecc). Il visto va richiesto prima di arrivare nel paese, x regolare immigrazione.

Controlli espliciti + interni → esibire permesso di soggiorno per controlli della polizia che è

– autorizzata a chiederlo e prenderne visione. Rinnovo permesso di soggiorno con contratto di

lavoro, ecc sono controlli che si applicano quando gli immigrati sono all'interno del paese e

sono previsti da norme.

Controlli impliciti + esterni → prima che gli immigrati arrivino, come normative che pur

– non riguardando direttamente immigrazione, tuttavia intervengono a limitare e rendere meno

praticabile un certo canale di ingresso (es ridefinizione in senso restrittivo del concetto di

rifugiato politico).

Controlli impliciti + interni → controlli attivi all'interno del paese ma che non riguardano

– esplicitamente la materia dell'immigrazione (es processi di chiusura sociale che possono

rendere più difficile accesso a servizi, a politiche di inclusione, ecc rendono meno attraente

un certo contesto x gli immigrati e possono essere visti come forme di controllo interne

implicite).

I limiti dei controlli. Le sanatorie.

La politica della sanatoria mette in luce i limiti stessi delle politiche di controllo → vengono

introdotte per sanare la situazione, riavvicinare la presenza effettiva di immigrati stabiliti su

territorio con il quadro normativo istituzionale. Emanare sanatoria = riconoscere implicitamente che

c'è un numero di persone che è in grado di sottrarsi al controllo, soprattutto controlli esterni.

Si dichiarano limiti delle proprie politiche di controllo perché attraverso la sanatoria si riallinea il

quadro, si fa in modo che ci sia un punto zero che fa sì che quanti presenti rientrino nelle norme che

regolano la presenza di stranieri nel territorio.

Due tipi di regolarizzazione:

Programmi di regolarizzazione → carattere straordinario, vengono introdotti in seguito

– all'approvazione di leggi, dipendono dalla volontà dei politici, durano x un periodo limitato

(dopo di che non si può più chiedere la regolarizzazione) e sono dirette principalmente ai

lavoratori → sono orientate a far emergere il bacino di lavoro nero in cui sono coinvolti gli

immigrati.

Meccanismi di regolarizzazione → molti paesi EU si affidano a questi meccanismi che

– operano in maniera più nascosta, anche in GR o Olanda dove non sono mai stati aperti

programmi di regolarizzazione, ci sono programmi attraverso i quali chi è presente da molto

tempo può sanare la propria condizione (es rifugiati) → status dei tollerati: persone che non

hanno ottenuto riconoscimento del loro status, non hanno mezzi x tornare nel proprio paese,

si tollera dunque la loro presenza sul territorio. (es USA da 15 anni non c'è più stato programma

di regolarizzazione, ma sotto Obama introdotto meccanismo di regolarizzazione per le seconde

generazioni, bambini arrivati da piccoli che non essendo nati in USA non possono avere

cittadinanza, essendo irregolari non sono mai riusciti a regolarizzare, sono giovani che spesso hanno

fatto le scuole in USA, ma sono dreamers con il sogno di diventare americani nonostante prolungato

status di irregolarità → Obama introduce meccanismo con valutazione individuale x accedere alla

regolarizzazione → c'era anche programma che regolarizzava i loro genitori, poi eliminato da

Trump. Per i figli invece ancora in vigore, per ora. [film Dreamers])

Le regolarizzazioni in Italia

Non ci sono meccanismi di regolarizzazione, ci si è affidati alle grandi sanatorie e a programmi di

regolarizzazione.

Caratteristiche:

carattere collettivo o di massa → soprattutto regolarizzazione '86 e '90 non prevedevano

– contratto di lavoro come requisito, bastava dimostrare di essere arrivati prima di una certa

data in Italia → molte critiche sulla veridicità della documentazione, casi di truffe, ecc.

si è passati dalle sanatorie collettive generalizzati a sanatorie sempre più mirate, inizialmente a tutti

i lavoratori '96 e '98 e 2002 Bossi-Fini richiedono contratto di lavoro e anche requisiti più rilevanti

in termini di contributi versati, ecc. 2009 per categorie specifiche, soprattutto colf, badanti. Norme

sempre più restrittive ed esigenti soprattutto vs datore di lavoro che devono fare contratto e versare

contributi arretrati, una tantum. Quella del 2009 prevedeva versamento forfettario di 1000€ , poi

contributi arretrati (molti contratti cercavano di dichiarare minimo di periodo di ingresso), impegno

a fornire case, ecc. Hanno scoraggiato molti datori di lavoro a mettere in regola queste donne.

ricorrenza periodica → dopo legge Bossi-Fini ricorrenza minore. Le quote autorizzate di

– ingressi hanno funzionato come escamotage per sanare persone già presenti nel paese.

grandi dimensioni → centinaia di migliaia di sanati, con riferimento a situazione prima del

– 2002.

elevati livelli di discrezionalità → caratteristica delle ultime sanatorie (2009-2012), sono

– procedure su cui gli uffici decentrati del Ministero degli Interni hanno ampio margine di

decidere, per esempio livelli differenziati di accettazione domande a livello territoriale, più

maggiore o minore severità o aderenza al dettato delle leggi a seconda dei contesti locali.

Alcune questure richiedono spesso documenti aggiuntivi, rispetto a quella strettamente

prevista dalla legge. Mettono in luce come il successo di queste sanatorie può essere

condizionato da maggiore o minore apertura delle questure a livello territoriale.

Legge Bossi-Fini ha ridotto durata permesso di soggiorno per ricerca lavoro, con la Turco-

Napolitano la perdita di lavoro nel settore domestico si perde il contratto di lavoro e rischio di non

rinnovare contratto, ma Turco-Napolitano permetteva rinnovo di 1 anno per cercare un'altra

occupazione. La Bossi-Fini riduce il periodo a 6 mesi, per cercare nuovo lavoro. A Torino quando

fecero interviste alla questura dissero che facevano comunque rinnovo per 1 anno. Ci sono prassi

locali. Ciò comportava problemi in meno x funzionamento questura.

Le politiche per gli immigrati parte 1 – le politiche di inclusione

Tre modelli di inclusione (Castles 1995; Castles e Miller 1993)

Attraverso analisi delle normative:

Dibattito sui modelli di inclusione e questi attori, e altri, hanno individuato un insieme di tre

modelli di inclusione degli immigrati a partire da analisi delle leggi e normative che da fine anni '70

Temporaneo → Germania fino al 1999

– Assimilativo → FR e USA anni '20 – anni '60

– Pluralista → due varianti:

1. liberale o del laissez faire → USA dalla metà degli anni '60 e caso della UK

2. multiculturale → Svezia, Olanda, Canada e Australia

Modello temporaneo

Si basa sulla concezione dell'immigrazione di tipo funzionalistico che accetta immigrati solo

– in quanto lavoratori e li accetta solo per un periodo temporaneo.

La naturalizzazione degli stranieri (accesso a status di cittadino) è complicata e regolata da

– norme rigide che richiedono una serie di prove che effettivamente la persona sia stata nel

paese a lungo, abbia imparato la lingua, ecc. Nel caso della GR veniva richiesto periodo di

residenza minimo di 10 anni. Difficile per le seconde generazioni (diritto di sangue).

Rapporto fra autoctoni e immigrati è stato improntato all'isolamento, alla separazione.

– Arrivavano come lavoratori e alloggiavano in ostelli predisposti dalle stesse fabbriche e

tendevano a mescolarsi poco con popolazione del luogo. Quando sono arrivate le famiglie

ciò ha dato luogo a formazione di minoranze etniche piuttosto segregate in quartieri

degradati delle città.

Politiche del lavoro centrali, negli anni '50 e '60 si sono basate su reclutamento attivo

– soprattutto in Sud-Europa, legame forte fra permesso di soggiorno e permesso di lavoro e

data importanza e forza dei sindacati in questi paesi parità salariale.

Politiche sociali, sistemazioni abitative minimali, accesso alla previdenza e ai diritti sociali

– di base, ma difficoltà di ricongiungimento famigliare → ci sono accordi bilaterali con alcuni

paesi x contributi da versare → accesso a previdenza era x evitare concorrenza con

lavoratori nazionali.

Modello temporaneo oggi

In EU : politiche volte a favorire l'ingresso migranti temporanei just on time e/o stagionali;

– migrazioni circolari (UE).

Dettagli
Publisher
A.A. 2017-2018
56 pagine
SSD Scienze politiche e sociali SPS/04 Scienza politica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher itscay di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Dinamiche e politiche dell'immigrazione e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi di Torino o del prof Caponio Tiziana.