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Relazione tra HHI e numero di imprese

Nella relazione tra HHI (Indice di Herfindahl-Hirschman) e il numero di imprese non è chiara, ma può essere riscritta come:

HHI = ∑i=1N (2 + N) - (∑s=1N HHIs)

Dove:

Es = ∑i=1N ln(Ni)

L'entropia relativa è data da:

E = - ∑i=1N (si ln(si))

L'entropia rappresenta il disordine o l'incertezza caratterizzante una data industria. Nel caso di monopolio, l'entropia è zero (s = 1).

L'indice di Gini è l'area compresa tra la curva di Lorenz e la diagonale:

G = ∑i=1N (N + 1 - 2Ni)

L'indice VL (Varianza dei Log) è influenzato dalle imprese con una quota di mercato molto alta:

VL = ∑i=1N (2(log(si)) - log(log(si)))

Concentrazione e potere di mercato sono direttamente correlati in un modello di Cournot con n imprese.

Ad esempio, considerando due mercati con curve di domanda identiche, in un mercato con due imprese le quote di mercato sono:

Struttura di mercato: teoria ed evidenza empirica (2) Come si definisce il settore? il mercato? come si tiene in considerazione il commercio internazionale? e le imprese multiprodotto? Normalmente quando si fa uno studio sulla struttura di mercato, è importante definire correttamente il settore e il mercato di riferimento. Il settore può essere definito in base ai prodotti o servizi che offre, mentre il mercato può essere definito in base all'area geografica in cui si svolge l'attività economica. Quando si tiene in considerazione il commercio internazionale, è necessario considerare anche i mercati esteri in cui le imprese operano. Ad esempio, se un'impresa produce e vende i suoi prodotti sia nel mercato nazionale che in quello internazionale, la struttura di mercato deve tener conto di entrambi i mercati. Inoltre, è importante considerare anche le imprese multiprodotto, cioè quelle che producono e vendono diversi prodotti o servizi. In questo caso, la struttura di mercato deve tener conto di tutte le attività dell'impresa e non solo di un singolo prodotto o servizio. In conclusione, la definizione corretta del settore e del mercato, l'inclusione del commercio internazionale e la considerazione delle imprese multiprodotto sono tutti elementi fondamentali per uno studio accurato della struttura di mercato.lo studio) potete definire il settore in modo più preciso. Un altro aspetto da considerare è che la classificazione dei settori può variare da paese a paese, in base alle diverse metodologie adottate. Pertanto, è importante fare riferimento alle fonti ufficiali per ottenere dati accurati e confrontabili. Infine, è importante tenere conto del fatto che l'ambito competitivo può evolversi nel tempo, a causa di cambiamenti tecnologici, economici o normativi. Pertanto, è necessario aggiornare regolarmente l'analisi del settore per tener conto di queste dinamiche.

i dati) questo genere di problemi vengono meno.

Esempi di analisi SCP: sono quasi tutti basati su dati cross section: si raccolgono i dati per un campione di imprese (a volte anche l'universo - tutte le imprese del settore x), rilevati sia per tante imprese che fanno parte di quel settore (set di dati che si riferiscono a unità diverse - imprese, nazioni, consumatori diversi cross section), oppure per la stessa impresa in anni diversi nel tempo (la stessa impresa, consumatore, paese osservato in tanti anni diversi nel tempo time series, ossia serie temporale).

A volte le banche dati contengono entrambe le informazioni; se scaricate i dati sulle vendite delle imprese italiane nel settore chimico, avrete tante imprese (cross section) e diversi anni di riferimento (time series); quando avete entrambe le dimensioni: temporale e tra unità, allora avrete una analisi di tipo panel (unità e tempo).

La maggior parte degli studi procedono mediante lo studio cross section.

si è trovato che il livello di concentrazione su alcune rotte ne influenza il prezzo, queste sono scaturite da una serie di analisi che volevano vedere se in realtà pur in presenza di pochi vettori (imprese), ciò che dobbiamo guardare è la libertà o meno di entrare sul mercato. Il grado di concorrenza in presenza di poche imprese e in assenza di barriere è molto alto. Ci sono barriere all'entrata anche per vettori che già operano all'interno del mercato, per cui il grado di concorrenza che si fanno è molto basso. Nel mercato delle ferrovie, la deregolamentazione si è avuta negli anni '80 e qui si è visto che per avere due vettori ferroviari piuttosto che uno, da monopolio a duopolio, sarebbe sceso il prezzo del servizio in maniera accentuata. Man mano che si aggiungevano altri possibili vettori all'interno del mercato delle ferrovie, si trovava che c'era un risparmio, il quale era sempre minore; superato.

un numero di vettori, era quasi inesistente il risparmio e avveniva molto presto (non era necessario vi fossero 20 imprese perché la diminuzione di prezzo smettesse di esserci).

C'è un problema di struttura della rete se duplico la presenza delle imprese, c'è un problema anche di inefficienza perché il mercato è troppo piccolo rispetto ai CF di produzione; così il costo medio di produzione è molto basso. Se ci fosse una struttura ottimale del mercato, non ci sarebbero CF così alti.

La più grande critica al paradigma CSP, che si può muovere è la seguente: Scuola di Chicago, dove si afferma che in realtà la struttura di un mercato è endogena, quindi non posso partire da questa (risultato del comportamento delle imprese) e anche della performance stessa. Devo vedere come la struttura genera la conseguenza dell'impresa.

Se ad esempio io ho una compagnia aerea che sceglie una politica di prezzo aggressiva,

abbassando questo di molto fa andare via le sue concorrenti; un mercatoove vi erano 2/3 imprese, può diventare un monopolio come conseguenza dellacondotta di una impresa. I prezzi predatori fanno appunto parte della condotta di unaimpresa. In tal modo manda via alcune concorrenti. In tal caso prima la condotta, poila struttura si modifica come conseguenza.

Come si difendeva Microsoft dalle accuse sollevate sul comportamento disfruttamento della posizione dominante? dicevano che la posizione dominante era laconseguenza di una serie di investimenti in ricerca e sviluppo e quindi, in mercati ovealta è l’incertezza e il rischio e l’impresa aveva raggiunto questa posizione dominante,sfruttarla, significava solo sfruttare la posizione raggiunta, perciò non c’era motivo disanzionare.

Questa posizione non ha avuto successo dinnanzi all’Antitrust.

La scuola di Chicago in questo approccio (struttura conseguenza della condotta) haanche un atteggiamento

meno imprese entrano nel mercato, fino a quando i profitti si riducono a zero. Questo perché l'entrata di nuove imprese aumenta la concorrenza e riduce i profitti per le imprese esistenti. Inoltre, il modello SCP non tiene conto della dinamicità del mercato e delle possibili innovazioni che possono influenzare la struttura del mercato stesso. Ad esempio, l'introduzione di nuove tecnologie o l'emergere di nuovi concorrenti possono cambiare radicalmente la struttura del mercato e invalidare le previsioni del modello SCP. In conclusione, sebbene il modello SCP abbia contribuito alla comprensione delle relazioni tra struttura di mercato, comportamento delle imprese e performance, presenta alcune limitazioni e non può essere considerato come l'unico approccio valido per analizzare i mercati.

maggiore è il numero di imprese nel mercato (opposto rispetto al paradigma struttura, condotta, performance). Ho modificato il nesso di casualità: nel paradigma SCP parto dalla struttura di mercato, invece qui parto dalla situazione inversa: la profittabilità è la variabile esogena, mentre il numero di imprese è la variabile endogena. Invece nell'approccio SCP abbiamo il contrario, il numero di imprese è dato (settori con tante imprese o con poche imprese) e analizzo che riflesso ha questo sulla performance. Invece di una relazione diretta tra concentrazione e profittabilità media, posso trovare che il grado della concentrazione ha un effetto opposto, ossia decrescente, sulla profittabilità media e quindi potrei verificare empiricamente l'esistenza della previsione che più concentrazione mi porta a prezzi più alti e se trovo il contrario come me lo spiego? Dipende molto da come faccio l'analisi. Se faccio una

analisi in cui correlostruttura performance all'interno di un anno, probabilmente trovo quello che prevede ilmodello; se prendo a riferimento un periodo di tempo più lungo, magari trovo lasituazione inversa. Questi due approcci: scuola di Harvard e l'approccio della scuola di Chicago, vanno sottoil nome della ipotesi della collusione (harvard) rispetto all'ipotesi di efficienza(chicago). Tornando a Microsoft, la prima ipotesi dice che quando vi sono poche impreseall'interno di un mercato, queste facilmente si mettono d'accordo tra loro (oligopoliocollusivo) e mantengono elevati i prezzi chiaro è che in questi casi c'è spazio per leautorità di politica industriale (antitrust) di intervenire e limitare questo potere delleimprese a salvaguardia dei consumatori; Al contrario, se l'ipotesi prevalente è quella di efficienza: i mercati sono fortementeconcentrati perché lo devono per forza essere; una impresache spende toppo in R&S deve aver una quota molto ampia altrimenti non ammortizza, quindi il suo potere di mercato è una conseguenza del fatto che l'impresa ha dovuto investire molto per poter crescere quindi l'azione sanzionatoria diventa più difficile da mettere in atto. Se le sanzionassi avrei solo imprese piccole e non efficienti; ciò che devo vedere è se le imprese tengono il prezzo artificialmente elevato e non solo se sono due e quanto sono grandi; non devo guardare solo alla struttura del mercato, ma devo capire se bisogna o meno sanzionare. La Distribuzione Dimensionale delle Imprese e la Legge di Gibrat Distribuzione Dimensionale delle Imprese: se prendo un settore/me
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Scienze economiche e statistiche SECS-P/01 Economia politica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher e.lelli1 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Dinamiche industriali e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Libera Università internazionale degli studi sociali Guido Carli - (LUISS) di Roma o del prof Meliciani Valentina.
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