Anteprima
Vedrai una selezione di 11 pagine su 50
Dimostrazioni Analisi Pag. 1 Dimostrazioni Analisi Pag. 2
Anteprima di 11 pagg. su 50.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Dimostrazioni Analisi Pag. 6
Anteprima di 11 pagg. su 50.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Dimostrazioni Analisi Pag. 11
Anteprima di 11 pagg. su 50.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Dimostrazioni Analisi Pag. 16
Anteprima di 11 pagg. su 50.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Dimostrazioni Analisi Pag. 21
Anteprima di 11 pagg. su 50.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Dimostrazioni Analisi Pag. 26
Anteprima di 11 pagg. su 50.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Dimostrazioni Analisi Pag. 31
Anteprima di 11 pagg. su 50.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Dimostrazioni Analisi Pag. 36
Anteprima di 11 pagg. su 50.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Dimostrazioni Analisi Pag. 41
Anteprima di 11 pagg. su 50.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Dimostrazioni Analisi Pag. 46
1 su 50
D/illustrazione/soddisfatti o rimborsati
Disdici quando
vuoi
Acquista con carta
o PayPal
Scarica i documenti
tutte le volte che vuoi
Estratto del documento

R Rf (x),Definizione 28 (Derivata)

Una funzione definita in un intorno di un punto x, si dice derivabile in x se esiste finito il limite del rapporto incrementale di f(x) in 0, cioè il seguente limite:

lim(h→0) [f(x + h) - f(x)] / h = df(x) / dx

Il valore di tale limite si indica con f'(x) oppure df(x) / dx. Si dice che f(x) è derivabile in x da destra (o da sinistra) e si parla di derivata destra (o derivata sinistra), se questo limite è solo un limite destro (o solo un limite sinistro).

Definizione 29 (Punto angoloso): Si dice che x è un punto angoloso per la funzione f(x) se f(x) è continua in x ed esistono finite le derivate destra e sinistra in x, ma sono diverse.

Definizione 30 (Flesso o punto a tangente verticale): Si dice che x è un punto di flesso a tangente verticale per la funzione f(x) se f(x) è continua in x e i limiti destro e sinistro del rapporto incrementale in x coincidono e sono infiniti. Se è definita

solo in un intorno destro di (o solo in un intorno sinistro) e il limite del rapporto incrementale è infinito, si parla di punto atangente verticale.

Definizione 31 (Cuspide). Si dice che la funzione presenta una cuspide in x se è continua in x ed entrambi i limiti destro e sinistro del rapporto incrementale sono infiniti, ma di segno opposto.

Teorema 32 (Relazione tra derivabilità e continuità). Se una funzione f(x) è derivabile in x, allora è continua in x.

Dimostrazione. Dalla definizione di derivata,

-f(x + h) + f(x) ∈ f(x)lim R, h → 0

cioè, ricordando la relazione di asintotico,

-f(x + h) + f(x) ∼ h → 0.

Dunque, siccome è un numero (e non ±∞),

-f(x + h) + f(x) = h f(x)h → 0.

Il primo membro tende allora a ±∞ e ne segue che per h → 0,

h → ±∞.

x + h = x, f (x) f (x )Ma ponendo questo significa che per0 0→x x f x , cioè la continuità di in .0 042 x xSi dice intorno di un qualunque intervallo aperto che contiene . Non importa0 0quanto “piccolo” sia questo intervallo.22

Teorema 33 (Algebra delle derivate). Somme algebriche, prodotti e quo-x xzienti di funzioni derivabili in sono derivabili in e inoltre0 0 0(f + g) (x) = f (x) + g (x)0 0 0·(f g) (x) = f (x)g(x) + f (x)g (x)0 0 1 f (x)−(x) = 2f f (x)0 0 0 −f f (x)g(x) f (x)g (x)(x) = .2g g (x) (f + g)

Dimostrazione. (Derivata della somma.) Il rapporto incrementale diè −− f (x + h) + g(x + h) (f (x) + g(x))(f + g)(x + h) (f + g)(x) = ,h hche si può riscrivere come− −f (x + h) f (x) g(x + h) g(x) 0 0→+ f (x) + g (x)h h→h 0, per per il teorema sul limite della somma. f (x)

Teorema 34 (Derivata di funzione composta, regola della catena). Se èx g(y) y = f (x ),derivabile in e

è derivabile in allora la funzione composta0 0 0◦g f xè derivabile in e vale la formula0 0 0 0◦ ·(g f ) (x ) = g (f (x )) f (x ).0 0 0 f

Teorema 35 (Derivata della funzione inversa). Se è invertibile in un0 −16x x f (x ) = 0, fintorno di ed è derivabile in , con allora è derivabile0 0 0y = f (x )in e vale la formula0 0 1−1 0(f ) (y ) = .0 0f (x )0

Teorema 36 (Derivate delle funzioni elementari). Valgono le seguenti regole:f, g

Teorema 37 (De L’Hospital). Siano due funzioni derivabili in un inter-43⊆ 6(a, b) lim f (x) = lim g(x) = 0, g(x) = 0vallo e tali che conR + +x→a x→a(a, b).in Se esiste il limite 0f (x) = Llim 0g (x)+x→a∗∈Lcon , allora ancheR f (x)lim = L.g(x)+x→a43 ±∞Il teorema continua a valere anche quando i due limiti sono (non necessariamente6g(x) = 0con lo stesso segno). In questo caso l’ipotesi è superflua, perché segue dal teorema−

+→ →x b x adella permanenza del segno. Infine, nulla cambia se si considera al posto di .23MDefinizione 32 (Estremi). Si dice che è massimo (assoluto, o globale)∈f [a, b] x [a, b]di in e è punto di massimo se0 ≥ ∈f (x ) = M f (x) x [a, b].per ogni0Analoga definizione vale per i minimi e i punti di minimo. Massimi e minimisi dicono anche estremi. Se la disuguaglianza precedente non vale in tutto44[a, b], xma solo in un intorno di , si parla di estremi relativi, o locali.0f (x) (a, b)Teorema 38 (Di Fermat). Se è derivabile in e ammette un punto45∈x (a, b)di estremo allora0 0f (x ) = 0.0xDimostrazione. Se è, ad esempio, un punto di massimo (non importa se0 h > 0locale o globale), allora prendendo si ha−f (x + h) f (x )0 0 ≤ 0hx h < 0in un intorno destro di , mentre prendendo si ha0 −f (x + h) f (x )0 0 ≥ 0hxin un intorno sinistro di . Portando al limite la prima disuguaglianza,0 0 ≤f (x ) 0per il teorema

della permanenza del segno, si ottiene da destra. 0+0 ≥ f(x) 0

Portando al limite la seconda, si ottiene invece da sinistra. Ma 0−0 0f x f(x) = f(x) = 0. siccome è derivabile in per ipotesi, si conclude 0 0 0−+46 f [a, b]

Teorema 39 (di Lagrange, o del valor medio). Se è continua in e∈(a, b), c (a, b) derivabile in allora esiste tale che −f(b) f(a) 0 = f(c). −b a r(x) A = a, f(a)

Dimostrazione. Chiamiamo la retta passante per i punti B = b, f(b) e , ossia: −f(b) f(a) 47−r(x) = f(a) + (x a). −b ar(x)

Il coefficiente angolare di è uguale al primo membro della disuguaglianza −w(x) = f(x) r(x). da dimostrare. Consideriamo la funzione Il teorema è 44 Eventualmente anche solo un intorno destro o sinistro. 45 La conclusione non sarebbe affatto garantita se l’intervallo fosse chiuso, perché sul [a, b] x = a x = b bordo di potrebbero esistere punti di estremo oppure nei quali, 0 0 tuttavia, la derivata

non si annulla.46 f (b)−f (a) f [a, b].La quantità rappresenta la variazione media di su Interpretandob−af (x) x,come la posizione di un punto mobile su una retta al tempo questo valore è la[a, b].“velocità media” nell’intervallo Il teorema afferma che la velocità media (valoreastratto) è effettivamente realizzata lungo il percorso.

47 y−y x−xA AA B: =È la formula della retta passante per e , avendo esplicitato−y −xy xB A B Ay = r(x).24 0∈c (a, b) w (c) = 0.dimostrato se facciamo vedere che esiste tale che Infatti,f (b)−f (a)0 0 0 0 0− −(f (c) r(c)) = 0, f (c) r (c) = 0 f (c) = r (c) =se allora e cioè .b−aw [a, b],Per prima cosa, osserviamo che è continua in perché differenza(a, b),di funzioni continue, ed è derivabile in per lo stesso motivo. Per ilw MTeorema 25 (di Weierstrass), ammette dunque massimo assoluto em [a, b].minimo

Distinguiamo due casi:

  1. Se w è costante su c (a, b), allora per ogni x ∈ (a, b) e il teorema è provato;
  2. Se invece w(a) ≠ w(b), siccome w è continua su [a, b], non possono essere raggiunti entrambi agli estremi dell'intervallo e, necessariamente, esiste c ∈ (a, b) tale che w(c) = 0. Questa volta per il Teorema 38 (di Fermat), w'(c) = 0. In entrambi i casi la tesi è dimostrata.

Teorema 40 (Test di monotonia). Se f è derivabile in [a, b], allora:

  1. f'(x) ≥ 0 per ogni x ∈ [a, b];
  2. f è crescente in [a, b] se e solo se per ogni x ∈ [a, b], f'(x) ≥ 0;
  3. f è decrescente in [a, b] se e solo se per ogni x ∈ [a, b], f'(x) ≤ 0.

Dimostrazione. In un verso, se f è monotona (ad esempio crescente), allora il rapporto incrementale ha segno costante (non negativo) e tale rimane il suo limite, per il teorema della permanenza del segno (l'analogo del teorema 38 per le derivate).

Teorema 9 (per funzioni). Nel verso opposto, se il segno della derivata è costante in tutto l'intervallo (ad esempio non negativo), allora per ogni coppia di numeri e1x x < x, con , abbiamo, applicando il teorema di Lagrange:2 1 2 -f (x ) f (x )2 1 0 ≥= f (c) 0-x x2 1e dunque, essendo il denominatore positivo, anche il numeratore è non ne-≥f (x ) f (x ), f gativo e cioè che prova la monotonia di .2 1

Teorema 41 (Caratterizzazione delle funzioni a derivata nulla). La funzione0 ∈f (a, b) f (x) = 0 x (a, b).è costante su se e solo se per ognif (a, b),Dimostrazione. In un verso, se è costante in allora si prova direttamente (con la definizione) che è derivabile in e la sua derivata èa bidenticamente nulla. Nell'altro, se esistessero per assurdo due punti e in0 06(a, b) f (a ) = f (b ),tali che allora, applicando il teorema di Lagrange (Teorema 39)

All'intervallo troveremmo tale che 0 0 0 0 contraddicendo l'ipotesi.

Definizione 33 (Convessità). Un insieme del piano si dice convesso se, A B, contenendo due punti e contiene tutto il segmento che li congiunge.

Definizione 34 (Epigrafico). Si dice epigrafico di una funzione in un

Dettagli
Publisher
A.A. 2019-2020
50 pagine
SSD Scienze matematiche e informatiche MAT/05 Analisi matematica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher soniaberte97 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Analisi matematica e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia o del prof Malaguti Enrico.