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C.3 IL TERRITORIO DELLA DIDATTICA
Dimensioni dell’insegnamento
Considerare se e come le pratiche dell’insegnamento possono incorporare
le culture della multimedialità. 2 campi:
Didattica come disciplina:
- corpo strutturato di conoscenze
garantite, sempre modificabile; niente è dato x certo, xciò qui si
può inserire l’idea di una formazione multimediale, qui si mette in
discussione la didattica come derivazione dalla pedagogia: la
didattica deve essere pensata e praticata come disciplina aperta e
collaborativa, capace di accoglier e rielaborare i contenuti di
molti campi
Didattica empirica:
- insieme dei abitudini, concetti e teorie in cui
si inserisce l’azione di chi insegna; qui ci sono le > resistenze
alla formazione multimediale xchè la monomedialità dà coscienza
alla pratica corrente
= i media garantiscono e ampliano i rapporti tra sapere formalizzato e
pratico.
Contenuti e forme dentro i media
Solitamente si considerano argomenti della didattica le procedure/mezzi
d’insegnamento; in particolare la didattica generale è convinta che i
problemi della didattica prescindano da durezza dei saperi da insegnare e
riguardano essenzialmente le forme e interazioni tra sogg; x la didattica
disciplinare, la didattica coincide con i saperi da insegnare, i problemi
con quelli della materia insegnata (2 atteggiamenti che riflettono lo
stesso atteggiamento di svalutazione dell’autonomia del saper didattico).
La didattica si offre in veste generalista x tutti i saperi su cui
esercita un’azione (ha dei sogg ma non un ogg).
Le tecnologie danno una nuova identità a sogg e ogg. Far posto alla
multimedialità significa mettere in discussione queste abitudini: i mezzi
modificano incessantemente gli ogg dei saperi e i sogg del sapere.
Le tecnologie disseminano i saperi e li intrecciano: nel sistema dei
media c’è molto + dialogo tra senso comune/scienza, sapere
pratico/teorico, rispetto a cultura scritta.
La scuola da un lato deve riconoscere la parzialità dei modelli culturali
a cui continua a fare riferimento, dall’altro deve mettersi in condizioni
di recuperare la forza fondativa di questi modelli adattandola al nuovo
contesto.
I media generano una moltiplicazione di punti di vista e la loro
circolazione produce inevitabilmente un vasto confronto di idee a cui
prendono parte anche i rappresentanti ufficiali del sapere. Le tecnologie
non fanno solo da tramite tra sogg/ogg, ma danno loro nuove identità: la
condivisione sociale del sapere modifica la natura del sapere non
riducendone la portata conoscitiva, ma riarticolandola. Ogni epoca è
caratterizzata da un complsso di mezzi di comunicazione in cui la
funzione di un singolo medium è definito anche dal rapporto con gli
altri. I mutamenti che attraversano la storia delle comunicazioni negli
ultimi 2 secoli sono mutamenti di sistema. La cultura multimediale
produce un’integrazione degli schemi mentali, dove astrazione/immersione
dialogano: in alcuni luoghi il calore dell’immersione scioglie il gelo
dell’astrazione, in altre l’apporto dell’astrazione riduce la dispersione
dell’immersione.
Gli oggetti della didattica
Una nuova identificazione
Riconoscere alla didattica il diritto-dovere di aggiornare e revisionare
i suoi assunti di fondo misurandoli sulle dinamiche dei processi storici
(non solo definizione di procedure e mezzi di insegnamento, ma
configurazione tutto ciò che
dei saperi = dare forma). La didattica è
attiene alla forma che assumono i saperi nel diventare ogg
d’insegnamento.
Analisi dei termini:
Insegnamento: qualsiasi insegnamento ha in sé una didattica
1. (trasmissione organizzata, intenzionale di conoscenze ed
esperienze), la scelta del metodo dipende dal luogo in cui è
esercitata, xciò si parla di didattica formale/informale. La
cultura multimediale dà un contributo di arricchimento alle basi
dell’insegnare e costringe la didattica incrementare e
razionalizzare le sue risorse e procedure
Saperi: insegnamento come trasmissione di un contenuto di sapere
2. acquisito da chi impara e strumento che si installa nel suo
bagaglio di abitudini culturali (insegnamento = trasmissione
organizzata di conoscenze). Per saperi si intendono conoscenze,
saper fare e saper essere (non solo gli ogg, ma anche le loro
rappresentazioni e usi da parte del sogg). Il pc può accrescere
enormemente le possibilità di apprendimento attraverso l’esperienza
xchè può simulare la realtà; anche se la simulazione non è
perfettamente = alla realtà, può possedere le caratteristiche
essenziali sufficienti x apprendere osservando e interagendo con la
simulazione.
Oggettualità: che i saperi assumono nel contesto d’insegnamento;
3. oggi quasi tutti i saperi scolastici riflettono un impianto
accademico, organizzato attorno a ogg scientifici, ma la perenne
negoziazione della conoscenza prodotta dalla comunicazione sociale
sollecita una rinegoziazione delle identità disciplinari. Occorre
chiedersi se la ripartizione corrente dei saperi (chiusura
disciplina/ chiusura libro /struttura enciclopedica) possa godere
dell’autorevolezza ed esclusività che ha avuto finora. Oggi
predomina il modello multimediale in cui i saperi non conoscono
chiusure definitive e prediligono l’incontro e collaborazione:
criteri della chiusura e ordinamento verticale (pag.
stampata) apertura e ordinamento mobile e orizzontale
(video TV o pc)
A differenza del discorso orale, la scrittura è un sistema chiuso,
possiede un’esistenza propria fisicamente separata dal sogg, invece la
nuova fase di oralità:
cultura di oggi è orientata all’apertura (
pensiero aperto, interattivo, transazionale).
Forma: a seconda delle situazioni e contesti materiali
4. l’elaborazione didattica si è data forme molto diverse, quella
dominante è stata la matrice della lingua stampata, infatti oggi le
teorie curricolari puntano a fissazione, linearizzazione e
controllo delle attività formative. Prima la trasmissione era
indiretta, con grande ruolo dell’osservazione e operazione
dell’allievo, senza ricorso al testo e lingua scritta. Nel corso
del 900, con la scolarizzazione di massa, emerge l’esigenza di
individuare criteri con cui affrontare contemporaneamente le
caratteristiche individuali e l’obiettivo di far maturare quadri
conoscitivi comuni.
I soggetti della didattica
Chi apprende: cosa sa e come
L’allievo come utente di media: rivendica il riconoscimento scolastico
delel competenze maturate nella sua storia perosnale dentro le
tecnologie. L’interfaccia è il luogo in cui si stabilisce il patto tra
mezzo e utente; oggi la tendenza del mercato è di proporre interfacce
competenze tecniche
sempre + flessibili e interattive, occorrono
(procedure che il sogg deve apprendere e che variano da mezzo a mezzo).
competenze enciclopediche:
Considerare anche le entrando in rapporto col
mezzo, il sogg incorpora la particolare angolazione con cui il mezzo
guarda il mondo, questo costituisce l’enciclopedia del mezzo +
competenze esperienziali (molto di ciò che il sogg trae dal mezzo dipende
dalla sua storia di utente). In base alle sue competenze, l’utente
stabilisce diversi rapporti con le macchine:
- Rapporto monodimensionale : ricettività dell’utente nei confronti
del mezzo è tot indifferenziata, si fa condurre dal gioco, il suo
tasso di elaborazione personale è nullo, x es. ascolto musica
- Bidimensionale : da parte del sogg intervengono elementi di
elaborazione a vari liv di coscienza, il sogg diventa utente e
acquisisce le 3 modalità di competenze (x es. libro)
- Tridimensionale : l’interattività svolge il ruolo prioritario,
collaborando col mezzo l’utente non si limita a ricevere ogg e
rielaborarli, ma ne produce di nuovi o modifica quelli di cui
dispone
La scuola può contribuire alla salute collettiva se fa sua una visione
costruttiva e sistematica dei media. Alla radice del contrasto tra
formazione istituzionale e comunicazione sociale operano fattori:
- Ideologici: solitamente si riconosce un tasso di alta criticità al
sapere scritto e poca autonomia a chi naviga nei media; è vero che
la scrittura è il + potente mezzo di cui dispone il pensiero x
evolversi, ma anche nei media odierni c’è posto x la scrittura e si
sviluppa una nuova critica sulla pluralità dei punti di vista e
percorsi (contaminazione di saperi). Altra importante
caratteristiche dei nuovi media è l’apertura alla dimensione ludica
(i giovani operano con i mezzi grazie alla loro piacevolezza =
convertire ad un uso pedagogico la filosofia del gioco)
- Materiali: scuola ancora concepita come luogo di affermazione
della cultura scritta e stampata, mentre la società è dominata da
altre logiche; anche la scrittura agisce come tecnologia, è
comunque uno strumento che, nel modellare il modo di ragionare
degli individui, agisce in modo settoriale, valorizzando certi
aspetti e sacrificandone altri
didattica come ciò che ha a che fare con la forma che assumono i
Xciò
saperi nel diventare ogg di insegnamento e risorse di senso x i sogg che
apprendono.
C.4 LE ROTTE DEL SUONO. DISCORSIVITA’ DELLA MUSICA
La musica offre un’inesauribile risorsa x l’elaborazione degli stati
La
affettivi (x conoscere sé, l’altro, x comunicare col mondo ext).
funzione della musica è dare una configurazione e identità agli affetti,
attraverso il luogo dei suoni l’individuo costruisce ed esplora la sua
interiorità.
Le macchine sonore hanno il potere di metterci in comunicazione con suoni
artificializzati e oggettivati dissociati dalla loro fonte originaria di
emissione. Oggi il mondo sonoro/musicale è facilmente riprodotto e
riproducibile: il sogg non solo lo recepisce, ma interagisce con esso,
xciò gli usi dipendono dalle sue intenzioni, interessi, piaceri
(interattività).
Grande frattura tra scuola/realtà giovanile: scarso uso di macchine a
scuola, viene usata solo la macchina visiva del libro, esso determina,
orienta, concettualizza l’ascolto da cui si ottiene
intellettualizzazione, schematismo, verbalizzazione del sonoro. Aldilà
della scuola xò il giovane si appropria del mondo dei media in cui ha
intimità
negoziato le sue identità, stili, linguaggi caratterizzato da
con le macchine e coinvolgimento con il corpo.
Genesi dei media e delle culture musicali
Nel percorso dell’individuo all&r