Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
vuoi
o PayPal
tutte le volte che vuoi
La ricerca nel laboratorio didattico
Il tra e è una sfida alla quale la Didattica non si può sottrarre.nesso teoria praticaIl diviene luogo ideale nel quale disegnare unLABORATORIO DIDATTICO percorso teoricoperché esso salda problematizzazione/ ricerca e progettazione di interventi per ilpratico,raggiungimento di un prodotto di elevata qualità.Il laboratorio considera la Didattica non come momento applicativo, ma come momento per unpreciso tipo di che mette in evidenza le di un compito, l’azione insegnativa,ricerca difficoltàindividuando i per superarle.mezziSpazio funzionale alla ricerca/azione, il laboratorio si configura così come che:luogo- valorizza competenze- sollecita la riflessione sulle esperienze didattiche ricostruendo i percorsi seguiti perraggiungere determinati obiettivi- fa emergere le conoscenze tacite, cioè quel livello di conoscenza che gli insegnanti nonriescono a tradurre in parole.- Richiede la presenza di unesperto- Offre testi per lo studio di temi- Produce fascicoli, itinerari, proposte spendibili nell'insegnare.Il laboratorio inoltre consente la lo stare insieme la discussione, rendendo possibile unriflessione,clima favorevole al lavoro comune.L'AUTORIFLESSIVITA'.La ricerca Didattica è consapevole che per costruire un sapere didattico non occorre soloun'indagine ma occorre anche attingere degli insegnanti.teorica, dall'esperienzaQuesti da destinatari della ricerca divengono così dell'insegnamento.fonti di analisiGli da mettere in atto sono:obiettivi- la riflessione sul proprio operato e sull'azione che si intraprende- la messa in discussione del modo di fare Didattica- la valutazione degli esiti dei cambiamenti effettuatiche sulla propria pratica ha imboccato la strada dell'esplorazione di percorsiL'insegnante riflettealternativi per migliorare la sua azione, partendo dall'osservazione in cui si raccolgono i
dati necessari per alimentare la riflessione/azione successiva. Purtroppo però, pur risolvendo molti problemi del contesto educativo, molti insegnanti non riflettono sulla loro azione. Spesso lo si fa perché sono ritrosi a esporre il proprio lavoro in quanto non lo si ritiene degno di diffusione o di una presentazione pubblica.
Eppure la didattica, anche quella con esiti negativi, è molto importante: sia perché permette di rilevare la negatività di esperienze che si sono dimostrate inefficaci, consentendo così una ripetizione inutile di forze, sia perché apporta un potenziamento delle possibilità didattiche personali.
LA MEMORIA PROFESSIONALE
Solitamente gli insegnanti non conservano memorato e lo stesso insegnamento risulta privato della propria pratica. A differenza di altri luoghi
Infatti la scuola in azione si perde nel tempo: gran parte di ciò che è stato finisce con l'essere perso o dimenticato e di essa rimangono solo le tracce istituzionalizzate, quali leggi, circolari ecc. La scuola dovrebbe invece preoccuparsi di conservare sistematicamente la memoria. In questa prospettiva assume estrema importanza la costituzione di un ARCHIVIO DI BENI prodotti dagli insegnanti, finalizzato alla valorizzazione del patrimonio di esperienze didattiche che sono state condotte all'interno di una determinata scuola. Le esperienze da documentare e archiviare sono quelle che possono essere considerate modelli per altre sulla base di verifiche effettuate. Occorrerà fare poi una duplice selezione del materiale:
- Il materiale prodotto da parte dei docenti senza preoccupazione documentativa
- Quello presentato dagli insegnanti come documento.
Il materiale da selezionare in realtà non dovrebbe riguardare esclusivamente i
diari e i giornali di classe, ma anche la vasta gamma di casi e percorsi didattici: significativi. Ma anche la memoria delle riunioni dei docenti finalizzate alla programmazione delle varie attività e una serie di rapporti significativi. L'archivio si configura così non solo come luogo da visitare, ma soprattutto da consultare. Per questo occorre una mappatura dello stesso e una sua schedatura per una più facile consultazione. Occorrerà anche attivare un idoneo servizio di informazione che possa contribuire a rendere fruibile l'archivio. Così organizzato l'archivio dovrebbe permettere di consolidare l'identità della singola scuola e del suo corpo docente. L'archivio non rappresenta quindi solo un luogo di memoria, ma anche di ampia fruizione. Può porsi quindi come il punto di riferimento per il lavoro dei docenti. È infatti produttivo.edprincipale referenteeconomico poter disporre dell’esperienza gia condotta da altri colleghi in contesti analoghi anzichéricominciare sempre da capo.OLTRE LA NEGHITTOSITA’: VERSO L’INNOVAZIONE.Tra i tratti qualificanti dell’insegnante, uno è quello di per essere al passoaprirsi all’innovazionecon una Didattica efficiente ed efficace.invece tende a riprodurre sempre gli stessi gesti, difendendo conL’insegnamento neghittosoostinazione il proprio, muovendosi solo nella propria classe oltre la quale vi è solo il terrenorischioso della novità e della diversità.Non riesce a comprendere la bellezza e l’importanza dell’inedito e dell’innovativo.Scaricato da: www.formazione.forumcommunity.netEppure aprirsi al rischio e volare verso l’innovazione consente di riacquistare freschezza nel leggeree interpretare la realtà.LA PLURIFUNZIONALITA’ DELLA COMUNICAZIONE DIDATTICA.Tra le funzioni edprincipale referenteeconomico poter disporre dell’esperienza gia condotta da altri colleghi in contesti analoghi anzichéricominciare sempre da capo.OLTRE LA NEGHITTOSITA’: VERSO L’INNOVAZIONE.
Tra i tratti qualificanti dell’insegnante, uno è quello di per essere al passoaprirsi all’innovazionecon una Didattica efficiente ed efficace.invece tende a riprodurre sempre gli stessi gesti, difendendo conL’insegnamento neghittosoostinazione il proprio, muovendosi solo nella propria classe oltre la quale vi è solo il terrenorischioso della novità e della diversità.Non riesce a comprendere la bellezza e l’importanza dell’inedito e dell’innovativo.
Scaricato da: www.formazione.forumcommunity.net
Eppure aprirsi al rischio e volare verso l’innovazione consente di riacquistare freschezza nel leggeree interpretare la realtà.
LA PLURIFUNZIONALITA’ DELLA COMUNICAZIONE DIDATTICA.
Tra le funzionidell'insegnamento troviamo: la funzione trasmissiva perché consiste nel comunicare agli allievi determinate conoscenze e far sì che le apprendano. Con il termine apprendere non si intende solo recepire, ma anche comprendere e capire. La funzione abilitativa è tesa a rafforzare nell'allievo le abilità alfabetiche, ad affinare le capacità linguistiche e potenziare la padronanza di strumenti. La funzione consolidativa è connessa alla ripetizione e alle modalità addestrative, con gli esercizi. Questi però finiscono con l'abbassare i livelli motivazionali, quindi tale funzione non deve essere mai a danno della motivazione, cioè la capacità di seguire i processi di riflessione dell'esperienza. La funzione problematizzativa valorizza la mente della scuola che apprende, in quanto non solo acquisisce nozioni ma riflette su di esse ponendosi domande. Non si può presumere che gli allievi siano
disposti ad apprendere
Funzione Incentivante.
quando accedono a scuola. Tale disposizione deve essere raggiunta con un adeguato intervento didattico. in cui l'insegnante diviene SuoFunzione REFERENZIALE, modello di riferimento.
compito è quello di testimoniare con il proprio comportamento la sua adesione agli ideali, ai significati e ai valori. che si riferisce alla comunicazione didattica ed è priva diFunzione ASCOLTATIVA, fa parlare il ragazzo senza interpretarlo con categorie adulte.
pregiudizi: consistente nel valutare individualmente per ogni alunno qualiFunzione VALUTATIVA conoscenze sono state acquisite e quindi esprimere su di esse della valutazioni.
VALUTARE PER EDUCARE.
L'idea di valutazione ruota intorno a due poli:
Polo con la selezione negativo,
Polo con la promozione positivo
La ricerca attuale ha portato a minimizzare il primo in favore del secondo, al fine di rendere la valutazione al servizio dell'allievo.
La non è più quindi
Uno strumento di rigida selezione, per passare al grado VALUTAZIONE successivo o bocciare, ma è uno strumento per promuovere. Legata al concetto di valutazione è il concetto di MISURAZIONE, un'informazione relativa a determinati fenomeni.
La misurazione:
- è valida se corrisponde a ciò che si vuole misurare
- è attendibile se è precisa e può essere sottoposta a controlli senza fornire dati contradditori.
La misurazione di per sé però non costituisce valutazione. Questa infatti comprende:
- obiettivi: atteggiamento positivo che devono essere prese in considerazione anche in itinere, tenendo presente
- modalità: il ruolo della valutazione intermedia.
comportamento la sua adesione significativa aidocente testimoniarevalori.Il docente quindi è colui che non solo e li continuamente, ma li ricercainsegna valori richiamacontinuamente facendone un’esperienza personale attestativa.
Scaricato da: www.formazione.forumcommunity.net
CAP. IV
L’INSEGNARE, OGGI.
L’AUTONOMIA DIDATTICA.
Il termine evoca valori di autoreferenzialità, esigenze di libertà e esprime bisogni diautonomiaindipendenza. nella Didattica non significa però anarchia che rifiuta ogni par