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PIANIFICAZIONE FORMAZIONE DEL TUTOR

1) Decidere chi deve fare il tutor; Uno dei compiti più difficili è la formazione del

2) Decidere l'argomento; tutor. Gli si deve consegnare una lista di

3) Decidere chi è il tutee; istruzioni che contiene i seguenti punti:

4) Lo scopo dell'attività; Aiutare gli altri ad analizzare il problema;

5) Dove fare l'attività; Chiedere spesso al tutee di fare delle sintesi;

6) Decidere i tempi dell'attività (minimo 15 Valorizzare l'intervento del tutee;

minuti, la media è sui 30 minuti); Raccogliere le osservazioni più significative;

7) Con che frequenza fare l'attività. Fare una mappa del percorso verso la

Bisogna sempre fare attività semplici e non soluzione del problema;

lunghe. Segnalare al tutee gli errori e mostrare la

risposta corretta;

Anche per fare tutoring è necessaria una Verificare che il tutee sia in grado di

pianificazione accurata.

Bisogna indicare quali comprendere il lavoro svolto. sono gli obiettivi e i risultati che si vuole È importante che il tutor abbia un metodo diottenere. studio proprio e consolidato, perché deveSi parte dai bambini più motivati per poi insegnare le strategie per comprendere e perarrivare a tutto il gruppo. memorizzare.Nella scelta della coppia è importante tenerconto delle relazioni interpersonali e delle LEZIONE INTERMITTENTEabilità di ognuno, bisogna quindi conoscerebene la classe.Le possibili combinazioni sono: tutoring di pari È un metodo di peer collaboration.livello, tutoring di livello diverso e tutoring di L’obiettivo di questo metodo è mantenerelivello diverso in diverse istituzioni scolastiche. l’attenzione durante una lezione frontale,tenendo conto che dopo 20 minuti l’attenzioneÈ importante anche organizzare i materiali del bambino cala.didattici in sostegno al lavoro del tutor, L’argomento

Viene diviso dall'insegnante in 4-5 parti; a ogni membro della coppia viene chiesto di preparare in anticipo il progetto e spiegare loro cosa sono tutor e di prendere appunti e l'insegnante durante le tutee. L'insegnante scrive alla lavagna 4-5 domande chiave. Dopo ogni parte si fa un'interruzione di 5 minuti in cui l'insegnante chiede di scegliere un tutor di riserva che possa confrontare gli appunti presi con il proprio compagno e integrarli.

Per garantire la continuità del progetto si deve scegliere un tutor di riserva che possa sostituire il tutor. Alla fine della lezione, ogni coppia deve essere in grado di costruire gli appunti su tutte le cose trattate a lezione.

Con questo metodo si cerca di prevenire gli errori di comprensione, di promuovere l'ascolto attivo e l'apprendimento critico, non passivo.

I compiti di realtà, o compiti autentici, hanno lo scopo di valutare le abilità nell'applicare una conoscenza. È un metodo di apprendimento attivo.

La valutazione è una parte integrante del compito. Un compito è autentico quando è interdisciplinare, lo organizzano gli studenti e l'insegnante fa da regista, viene comunicato agli altri. Le competenze vengono valutate attraverso la rubrica valutativa, composta da autovalutazione, etero valutazione e prestazione.

L'insegnante, per poterle valutare, deve osservare i comportamenti, i punti di forza e di debolezza dei bambini. Deve essere sperimentato in itinere e affiancato da una rubrica valutativa.

Come si costruisce? Si possono usare diversi strumenti, come griglie, protocolli, per valutare i seguenti aspetti: autonomia, relazione, partecipazione, responsabilità, flessibilità, consapevolezza. Le competenze non si valutano nel prodotto finale, ma nel processo di preparazione.

In cima alla pagina si scrive l'argomento e lo si spiega brevemente. Si sceglie una competenza, un elemento da approfondire. Al termine ci si chiede come un bambino avrebbe svolto il compito.

Rubrica di valutazione

La rubrica di valutazione è un modello per valutare una prestazione o un prodotto. È uno strumento oggettivo che può essere fatto da soli, in coppia o in gruppo. Prevede la realizzazione di un prodotto e individua gli aspetti che si vogliono osservare. Il lavoro deve avere un livello di difficoltà maggiore rispetto a quello che il bambino è abituato a fare. Usa criteri oggettivi, condivisi e predefiniti. Influisce sulla metacognizione e sulla motivazione.

ESEMPIO: progettare un viaggio:

Per creare una rubrica di valutazione si seguono le fasi:

  1. Raccogliere esempi di prestazioni di

La rubrica ha 5 componenti:

  1. Dimensioni, ossia gli aspetti considerati;
  2. Criteri, sulla base dei quali si giudica;
  3. Indicatori, cioè le evidenze osservabili;
  4. Ancore, gli esempi concreti di prestazione;
  5. Livelli, ossia i gradi di raggiungimento.

La valutazione è autentica quando, oltre a ciò che una persona conosce, viene espresso un giudizio su come svolge il compito.

MOVIMENTO

Secondo l'enattivismo, il corpo, con le potenzialità sensoriali e motorie, è

Il mezzo infatti, aiuta a collegare le aree del cervello attraverso cui il bambino apprende. La mente percepisce la realtà in modo visivo. L'apprendimento non deve essere uditivo e cinestesico, quindi l'apprendimento predeterminato, ma bisogna prevedere come il coinvolge tutto il corpo. Il bambino apprende. Secondo l'Embodied Cognition, la natura della mente è determinata dalla forma del corpo. Quando si apprende, vengono coinvolti gli emisferi, i movimenti, la memoria, il linguaggio, l'ambiente, la percezione e le intelligenze multiple. La memoria ha un ruolo fondamentale nell'apprendimento. È necessaria per fissare le informazioni apprese con tutto il corpo.

La mente, quando si apprende, attiva i neuroni che portano le informazioni dall'ambiente interno.

La lettura non ha basi ereditarie, non esistono meccanismi di lettura e scrittura.

(rappresentazione) all'ambiente esterno geni per la lettura. È appresa grazie alla (percezione). È razionale, si modella, è flessibile plasticità del cervello. Quando si impara ae si forma con l'interazione fra processi leggere, infatti, il cervello si modifica, perché sineuronali ed esperienze interpersonali. apprende qualcosa che non era previsto. Leggere richiede di decifrare e comprendere iEMISFERI grafemi, che si trasformano in codici fonologiciGli emisferi sono due: l'emisfero sinistro e (atto linguistico + atto cognitivo).l'emisfero destro. La prevede la cifratura, la codifica e laIl primo si occupa della logica, dei numeri e scritturascrittura strumentale (da un codice fonologicodell'aspetto verbale e coordina la parte destra si passa a un codice grafemico). Poi si arriva alladel corpo. composizione del testo.Il secondo si occupa dell0 spazio, del ritmo,della creatività e delle immagini e coordina la parte

sinistra del corpo.

Effetto stroop: quando i tempo di azione rallentano e gli errori aumentano (quando c'è un rapido passaggio da emisfero destro a emisfero sinistro).

STRESS

Anche lo stress può influire sull'apprendimento. Quando è presente più adrenalina, il potenziale elettrico delle membrane cellulari diminuisce e aumenta quello del cervello posteriore. In questo modo il cervello funziona solo parzialmente e gli emisferi non comunicano.

UNIVERSAL DESIGN

Percettibilità delle informazioni

Universal design, significa progettare qualcosa che sia utilizzabile da tutti. Non c'è un destinatario definito e non risolve i problemi, ma ha lo scopo di eliminare le barriere prima che si manifestino.

I principi dell'universal design sono:

Uso equo: un

Il progetto deve essere utilizzabile da persone con abilità diverse, evitando l'isolamento e richiedendo il minimo sforzo fisico.

Deve essere adattabile per le diverse preferenze e abilità personali, avere dimensioni idonee e essere circondato da spazi rassicuranti e accoglienti.

Deve essere semplice da capire, non richiedere conoscenze specifiche e evitare complicazioni estranee al compito.

L'Universal Design for Learning è una didattica flessibile, con proposte ridondanti.

Bisogna prevedere modalità diverse di comunicazione e dare opzioni per sostenere le diverse esigenze degli utenti.

funzioni esecutive e sostenere le capacità di classe tutti sono diversi e le attività devono scegliere mete, di pianificazione e di strategia; essere proposte in modi adatti alle esigenze di - dare mezzi diversi per permettere Coinvolgere: tutti. il coinvolgimento di tutti e per sostenere Ridondanza: è importante fornire molte forme l'interesse. È importante coinvolgere le emozioni, perché determinano la motivazione. di fruizione e somministrazione, lasciando Ci sono diversi modi di coinvolgere: alcuni scelgono a ognuno la strategia più efficace per se stesso. preferiscono lavorare in gruppi, altri individualmente, alcuni amano le novità, altri neL
Dettagli
Publisher
A.A. 2020-2021
28 pagine
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-PED/01 Pedagogia generale e sociale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Lindaz20 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Didattica generale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Udine o del prof Zanon Francesca.