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1° Capitolo "Insegnare nella scuola"

1-La didattica scolastica

La scuola è la sede di socializzazione seconda (ex primaria) e di conoscenze formali e partecipata "economica". La società ha circoscritto un luogo specialistico, quale la scuola, per acquisire comportamenti richiesti dalla vita. È lo spazio separato dall'esperienza diretta e luogo alterno a un/ogni. Essa non rappresenta la realtà ma abbiamo delle rappresentazioni: la gente è l'uso delle cose diffuso. La S. dà via ad un apprendimento intenzionale e in quanto la scuola è un acquisto formalmente codificato volto con lo specifico compito di formare.

  • La sc. non deve ridurre il processo di acculturazione
  • ma deve favorire un processo di ulteriore acquisizione di conoscenze: imparare ad imparare
  • La sc. deve mirare allo sviluppo delle capacità metacognitive (consapevolezza di strategie cognitive possedute: capacità di autocontrollo sulle strategie cognitive impiegate nel compito da affrontare)
  • La sc. ha autonomia nel piano axiologico (dei valori) altrimenti sarebbe caratterizzata dal dissipare un educativo e irrealizzabile e fare spazio dei valori che la regione dell'extrasedia.

La scuola deve farsi educativa → deve promuovere i valori della "persona" attuando una mediazione tra educazione e istruzione

* La famiglia è quella primaria

OBIETTIVI

  • della socializzazione: la propria vita va presa x il bene proprio e degli altri, e viessario favorire cooperazione, solidarietà ed esperienze di partecipazione comunitarie/democratiche, oltre che un clima relazionale in classe favorevole.
  • della metacognizione: sapere riflettere sui saperi, su ciò che si sa e non si sa, sui propri limiti, saper porre domande, prendere appunti, collegare... lo sc. dovrebbe rendere i soggetti capaci di imparare in modo additivo.

METODOLOGIA

Centrata sulla programmazione all'insegna di un insegnamento individualizzato, sulla continuità, sull'interdisciplinarità, sull'app. individuale (compiti a casa).

Il docente dovrebbe preoccuparsi di sviluppare le lezioni utilizzabili, allenamento euristico (la scoperta di: ipotesi, procedura), ricerca clinica, consapevolezza del processo di apprendimento.

ORGANIZZAZIONE

SE: setting con specifici orari-tempi-spazi-notizie se a tempo parco; tempo lungo; (in palestra; in seclerstic)

flami, aule specializzate, eg. aperte

CONTENUTI

discipline

Metodo

la classe lab. interculturale, luogo dell'ascolto degli altri, dove le divergenze sono occasioni × perimentare approci alle realtà "altre", vita dei gruppi; spazio × suscitare l'interesse dell'alunno nei confronti di culture diverse, e riflettere sulle diversità. Il confronto diventa uno stimolo all'apprendimento.

l'insegnante è il luogo dove i ragazzi si incontrano / con tavoli confrontano su realtà.

Didattica per portatori di handicap

la Did. "speciale" considera il pot. di 11, come potenziale positivo da valorizzare, × cui è necessario mettere a punto strategie che velocizzano il suo "bagaglio umano". Dalla legge quadro del 1992 (104- integrazione) alcune problematiche:

  • non precisa la conoscenza dei fattori che determinano l'automotilità dell'alunno
  • scarsa individuazione il potenziale formativo del sog.
  • non pretendere misurare lo sforzo richiesto × non pretendere ciò che non può:
  • scarto tra insegnante e slow learners (il codice del 1° non è identico al 2°)
  • difficoltà di comprensione del sog. con deficit o debole motivazione del portatore di h.

AZIENDE did. tutoriale volti nei corsi di formazione

FORM A DISTANZA: tutor elettronico che ossia

la navigazione e che interviene a livello piccolo

grazie didattico.

ALLENAMENTI SPORTIVI,

OB:

OBIETTIVI sono:

1

2

3

SCAFFOLDING (Vygotskʿb)

fungere da ampli

sostegno che

l’esclusione del compito,

consente di sviluppo posso

gradualmente la

lazione dell’avvio

TERESTIVO PROF.ICO

del corso di studi

N.B non tutti sono in grado di

accompagnamento prolungato mese

di essere teston

metodologa (riprendendo la metod. utilizzato con

i potatori di Handicap)

esercitare la curiosità che porta il soggetto ad andare

oltre l'esperienza e verso l'AUTODIDATTICITÀ

DD. APOLLINEA

non offre il contatto

diretto con il bene, ma con la sua rapprenta-

zione, e qui deve partire dal loro conoscere gli bene

e, in quanto, auditorio, essere orientati dal

pnt di vista pittorico ma anche collocarlo dal pto

di vista storico-culturale, nella temperie in cui è stato

prodotto e ex godere a pieno della sua totalità,

titolarlo, fino ad arrivare a produr. di nuovi

(tipo murales)

conserva la storia. MUSEUM-CORNER

AULA SCOLASTICA

RIASSUMENDO

la DD. APOllinea si caratterizza x le seguenti fasi:

  • CONOSCENZA DEL BENE
  • 1º GODIMENTO -> 1º impatto con il bene
  • ESERCIZI ERMENUTICI + CONTESTUALIZZAZIONE (collocarlo, utiluz sh fe raccolto)
  • GODIMENTO PIENO DEL BENE NELLA SUA TOTALITÀ:
  • CONTEMPLAZIONE
  • TUTELA
  • PRODUZIONE DI NUOVI BENI

DIDATTICA DEL CALCIO

Ha esio nello sport con l'addestramento sportivo

su causa e efficaciamente nel 1863 a Londra,

è uno sport complesso che richiede 1 vasto

repertorio di movimenti, ma anche l'utilizzo della

mente.

Dettagli
Publisher
A.A. 2012-2013
16 pagine
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-PED/03 Didattica e pedagogia speciale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Sara F di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Didattica Generale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi Suor Orsola Benincasa di Napoli o del prof Fabbri Loretta.