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Diario di un maestro Vittorio De Seta Pag. 1
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Estratto del documento

Borgate ha qualcosa del paese ma non della dignità del paese, ma tutti si conoscono. I

• casermoni hanno luce ed elettricità ma non hanno senso di appartenenza come nelle borgate.

Proprio alla fine della prima parte c'è una prima disposizione dei banchi

• 2 parte il maestro si siede fra di loro, presenza di Ralf ( di sotterfugio, l'istituzione non lo

a

• sapeva) maestro di vita, il maestro in questo caso si mette di lato.

3 parte rivoluzione spazio in aula, abolizione della cattedra, abolizione della pedata

a

• trasformata in una libreria

4 parte massima mobilità fisica della macchina da presa e dei ragazzi: gita al Colosseo ed

a

• all'Altare della patria, il cameraman si è trovato ad inseguire i ragazzi con la macchina da

presa sulla spalla

DALLA DISPENSA:

Per la prima volta il piccolo schermo invaso dalle immagini di miseria del sottoproletariato

• metropolitano, anche se Pasolini l'aveva già denunciato

quartieri protagonisti: Tiburtino III, Pietralata, la Torraccia

• i bambini come ricorda il maestro ai suoi colleghi e al direttore andranno a lavorare subito

• dopo gli esami di licenza elementare e dovranno scontrarsi con il mondo troppo violento

degli adulti rischio che diventino delinquenti e che finiscano in riformatorio

gli insegnanti della scuola hanno tutti una loro famiglia e il mestiere dell'insegnamento deve

• essere esercitato senza troppi affanni

il maestro che definisce brutta la poesia di Pascoli

• la classe è una classe di ripetenti ( tranne uno) che vedono la scuola come un'inutile

• imposizione per poi conquistare la libertà

metodo nuovo: parte dall'esperienza dei ragazzi, li stimola a farsi delle domande, a chiedersi

• il perché delle cose, fanno ricerche, costruiscono cartelloni, hanno una stamperia, vivaio per

le lucertole, banchi diventano tavoli di lavoro, pedana cattedra diventa libreria.

il maestro viene poi visto come un fratello maggiore, come una guida

• film con doppio obiettivo. 1. inchiesta in una realtà spesso ignorata, 2. protesta contro un

• modello d'insegnamento ormai superato in favore di uno che rispetti individualità e

differenze

il lavoro attoriale quasi non si avverte poiché lo spettatore segue il percorso del protagonista,

• sembra tutto reale, davanti ai nostri occhi

DOCU­FICTION negli anno '70 il lavoro di De Seta era un unicum

• la tv degli anno 70 aveva ben chiara la propria funzione educativa e culturale

• Bruno cerca di spiegare la sua pedagogia in modo appassionato ma senza successo

• →

vicedirettrice: mentre lui parla lei getta lo sguardo all'orologio

compiti del perfetto docente: registrare con sollievo le assenze, andare avanti e non aspettare

• chi rimane indietro

scena del bambino che ripete a memoria il sussidiario e si inceppa ed occhieggia lingua

• →

per lui incomprensibile

un insegnante della scuola legge il corriere dello sporta , Bruno invece il paese sbagliato di

• M.Lodi

parole vicedirettrice: è la peggior scolaresca uno perché è fatta da alunni già bocciati e poi

• perché se ci fossero tutti in classe sarebbe anche peggio

il maestro prima di applicare la sua nuova didattica va a recuperare i suoi studenti

• voce fuori campo quando dice di non voler applicare la sua autorità ( perderebbe infatti il

• lavoro e la fiducia conquistati)

la condotta: introdotta dal governo 2008­2009, per Bruno importante è la disciplina, no caos

• e prevaricazione ma non impone la propria fisicità da adulto. La disciplina permette a

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Publisher
A.A. 2015-2016
3 pagine
SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-ART/06 Cinema, fotografia e televisione

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher alicer1992 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Educazione mediale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Perugia o del prof Bono Francesco.