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Aree di ipercaptazione e altri esami

Aree di ipercaptazione possono apparire a livello di aree "iperattive", come i focolai epilettogeni in fase critica. Non ci sarà captazione in caso di morte cerebrale.

Altri esami:

PET con Fluoro-18 desossiglucosio (FDG)

Analogo del glucosio, nutriente fondamentale a livello cerebrale. Non potendo essere captato in assenza di cellule (e quindi a livello di territori necrotici o fibrotici) permette la diagnosi differenziale della recidiva. Nei tumori maligni la sua concentrazione è legata alla malignità biologica. La concentrazione si riduce in tutte le condizioni patologiche caratterizzate non solo da riduzione del numero delle cellule o della perfusione, ma anche da ridotta attività funzionale.

Altri indicatori positivi: diagnosi differenziale di recidiva può essere ottenuta anche utilizzando traccianti di cellularità quali Tc-99m sestamibi, Tc-99m tetrofosmina e Tallio-201 cloruro). La diagnosi di infezione può essere fatta con

leucociti radiomarcati.Indio-111 octreotide: ricordando che alcuni adenomi ipofisari ed in particolare i GHsecernenti presentano un aumento dei recettori della somatostatina è possibile utilizzare il suo analogo radiomarcato in particolare per predefinire l'efficacia di un trattamento terapeutico.

Mielocisternoscintigrafia. Iniettando mediante rachicentesi un tracciante radioattivo (Indio-111 DTPA) è possibile studiare la dinamica liquorale o evidenziare le fistole liquorali. Metodica collegata è quella dell'iniezione di un tracciante radioattivo nel reservoir dellavalvola di derivazione liquorale extratecale per valutare la pervietà del sistema di derivazione liquorale.

Traccianti recettoriali: tra gli altri ricordiamo quelli di dopamina, serotonina, acetilcolina. GABA, etc. I traccianti della dopamina stanno acquisendo interesse clinico in particolare nella diagnosi differenziale tra m. di Parkinson e Tremore essenziale.

ScheletroScintigrafia ossea

globale. Usando traccianti osteotropi, quali il metilendifosfonato (MDP) marcato con Tc-99m, si evidenzieranno come aree di aumentata captazione tutte le aree dove è presente attività osteoblastica. Ad esempio, in età pediatrica, ci sarà accumulo anche nei punti di crescita fisiologica. L'aumentata concentrazione può individuare con alta sensibilità, ma senza avere criteri di specificità, tutte le lesioni caratterizzate da rimaneggiamento osseo e quindi non solo neoplastiche, ma anche traumatiche (nelle fratture accumulo solo in caso di eventi recenti), infettive, metaboliche, etc. L'uso nella ricerca di metastasi ossee deve essere definito sulla base della probabilità di malattia essendo particolarmente indicato nei tumori della prostata, della mammella, del polmone o in presenza di una sintomatologia algica. Scintigrafia ossea segmentarla trifasica. Iniettando il paziente sotto la gamma camera ed eseguendo rilevazioni precoci e tardive.

È possibile conoscere nel distretto selezionato, sulla base dei sintomi, non solo l'eventuale aumento dell'attività osteoblastica, ma anche l'incremento del flusso ematico (caratteristico ad es. dell'infezione acuta) e del volume ematico (presente ad es. nell'infiammazione). Tale studio è utile per la diagnostica differenziale di alcune lesioni ossee (quale l'osteoma osteoide), la diagnosi e valutazione di attività delle osteomieliti e delle necrosi, lo studio dei distacchi ed infezioni delle protesi.

Scintigrafia osteomidollare con microcolloidi marcati a tropismo per le cellule reticuloendoteliali che presentano captazione sostanzialmente sovrapponibile al midollo rosso. Può essere utile principalmente nella definizione dell'espansione midollare, in particolare nelle neoplasie. Più recentemente è stata proposto l'uso del Tc-99m sestamibi nella definizione di attività di malattia nel

mieloma.

ReneScintigrafia renale sequenziale:

Valuta perfusione, funzione ed escrezione renale (con possibile analisi anche della patologia uretero-vescicale). Permette l'analisi quantitativa globale e "separata" a livello dei singoli reni dei più importanti parametri funzionali quali il filtrato glomerulare (usando analoghi dell'inulina, come il Tc-99m DTPA) o il flusso plasmatico renale (con traccianti dell'hippuran, quali lo Iodio-123 hippuran o il Tc-99m MAG3). Per la maggiore estrazione si dà oggi, specie per gli studi di interesse urologico, la preferenza a traccianti a secrezione tubulare ed in particolare al Tc-99m MAG3.

Si può collegare a due test principali:

Test al captopril: per identificare pazienti con ipertensione arteriosa, sulla base della messa in evidenza dell'alterazione del sistema renina-angiotensina dal lato della stenosi dell'arteria renale.

Test alla furosemide (diuretico): durante l'esame viene

somministrata endovena furosemide per aumentare il flusso e differenziare quindi una dilatazione delle vie escretrici renali (in particolare nel sospetto di stenosi del giunto pielo-ureterale e nel megauretere) di natura organica da una dilatazione di natura funzionale, definendo quindi la strategia da adottare.

Scintigrafia renale statica

Utilizza radiocomposti (Tc99m DMSA) che si concentrano a livello della corticale. È la migliore metodica per definire la presenza e la quota di parenchima funzionante, anche in sede eterotopica o a livello di patologia displasica. Il dato patologico esprime la ridotta concentrazione globale o focale ed è legata al filtrato glomerulare ed alla riduzione delle cellule funzionali. In particolare è utile per la definizione del danno parenchimale renale nelle infezioni delle vie urinarie (cicatrice o scar).

Cistoscintigrafia diretta minzionale.

Serve ad individuare il reflusso vescico-ureterale dopo somministrazione previo cateterismo vescicale.

di Tc-99m. Esiste anche una cistoscintigrafia indiretta, parte finale della scintigrafia renale sequenziale che, pur essendo più semplice, ha minore accuratezza diagnostica e richiede collaborazione del paziente.

Polmone

Esiste uno studio fondamentale, la scintigrafia polmonare perfusionale, uno di secondo livello, la scintigrafia ventilatoria, ed un ruolo in oncologia e nello studio dell'infiammazione, utilizzando la PET con FDG ed il Ga-67 citrato.

Scintigrafia polmonare perfusionale.

Dopo somministrazione endovenosa di microemboli radioattivi marcati con Tc-99m si valuta la perfusione polmonare, intrappolandosi il radiocomposto a livello del primo circolo capillare incontrato e distribuendosi in misura proporzionale al flusso ematico regionale.

L'esame è particolarmente importante nella definizione della presenza di embolia polmonare, dove il deficit perfusivo precede l'alterazione della Rx del torace, rimanendo normale la ventilazione. Un esame normale esclude

La presenza di embolia polmonare. Scintigrafia polmonare ventilatoria, con aerosol e/o gas radioattivi marcati, che somministrati per via inalatoria si distribuiscono proporzionalmente alla ventilazione regionale. Possono trovare spazio nello studio delle broncopneumopatie cronico ostruttive e nelle interstiziopatie permettendo anche la valutazione della clearance alveolo capillare e/o muco-ciliare.

Ghiandole salivari. Il Tc-99m pertecnetato, analogo biologico dello iodio, si concentra e viene escreto a livello salivare. Esiste la possibilità di uno studio funzionale, con test di stimolo acido (ad es. succo di limone) che permette una valutazione quantitativa in grado di mettere in evidenza sia il deficit di concentrazione che l'alterazione escretoria, legata, ad es., ad ostruzioni. Tutte le condizioni focali, benigne e maligne, corrispondono ad un'area di ridotta concentrazione, a eccezione del t. di Warthin, che è ipercaptante, perché concentra, ma non elimina.

ilradiocomposto.Fegato (vie biliari, milza)

Esistono due approcci principali, quello dei traccianti a tropismo per l'epatocita, alla base della scintigrafia epatobiliare, e quello dei traccianti a tropismo per le cellule reticoloendoteliali, usati nella cosiddetta scintigrafia epatosplenica.

Tra gli indicatori positivi particolare interesse hanno i globuli rossi marcati con Tc-99m nella diagnosi di angioma epatico.

Scintigrafia epatobiliare

Usando traccianti lipofilici (IDA marcata con Tc-99m) mimetici della bilirubina è possibile valutare, anche quantitativamente, la funzionalità epatocitaria, il transito biliare intra ed extraepatico, la funzione e la capacità contrattile della colecisti, la funzione vicariante del coledocone nei colecistectomizzati, il transito nelle anse intestinali prossimali, il reflusso duodeno-gastrico, la presenza di fistole e/o di spandimenti peritoneali. Tra le indicazioni ricordiamo anche la diagnosi di colecistite acuta o di atresia.

biliare. L'interesse per l'esame è accresciuto dalla scomparsa dal mercato della biligrafia e dallaridotta diffusione o dalle difficoltà operative di altre metodiche (ERCP, RisonanzaMagnetica) concorrenti. Scintigrafia epatosplenica. Somministrando per via endovenosa sostanze colloidali marcate con Tc-99m è possibile studiare la funzione reticolendoteliale, alla base della scintigrafia epatosplenica. I colloidi si distribuiscono in base alla distribuzione delle cellule reticoloendoteliali e al flusso ematico epatico, alterandosi la distribuzione intra ed extraepatica in collegamento con l'ipertensione portale e con la presenza di shunts. Su tale base l'esame può essere usato nella valutazione delle epatopatie diffuse e nella diagnosi differenziale delle splenomegalie. Tutte le alterazioni sostitutive benigne e maligne appaiono come aree di ridotta captazione. La presenza di captazione colloidale definisce l'assenza di neoplasia epuò essere dato utile nella diagnosi differenziale tra tumore ed iperplasia focale nodulare. Un possibile ruolo è anche presente nella patologia traumatica. La captazione del radiocomposto avviene anche in milze accessorie o in sede eterotopica, definendone la natura e l'attività funzionale. Per tali scopi è possibile anche l'uso di globuli rossi marcati denaturati. Valutazione dei transiti gastroenterici. L'assunzione di solidi o liquidi radiomarcati, non assorbiti dalla mucosa enterica, permette una misura quantitativa accurata della progressione e della funzione del tubo digerente, in particolare a livello esofageo e gastrico. Esiste la possibilità di valutazioni fisiologiche che utilizzano pasti standard e la capacità di individuare reflussi o, in pediatria, aspirazione polmonare. Tra gli indicatori positivi utilizzati nello studio della patologia gastrointestinale ricordiamo l'uso di granulociti marcati nella definizione di.

Attività di malattia nel m. di Crohn. Ricordiamo anche l'u

Dettagli
Publisher
A.A. 2012-2013
23 pagine
SSD Scienze mediche MED/36 Diagnostica per immagini e radioterapia

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher valeria0186 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Diagnostica per Immagini e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi della Campania "Luigi Vanvitelli" o del prof Rotondo Antonio.