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IL CENTRO DIAGNOSTICO VA CONTATTATO PRIMA DELLA GRAVIDANZA O AL MASSIMO
a a
NELLE PRIME SETTIMANE DI GRAVIDANZA,tra la 5 -‐6 settimana … magari dopo il primo
ritardo!! Di solito sono più precise le donne che ci hanno contattato in precedenza … invece
chi non se ne occupato prima d’ora,arriva sempre molto tardi verso la 10-‐11 settimana e le
cose in questo caso non si possono fare con calma.
Quindi bisogna anticiparsi,prendere coscienza della problematica e informarsi in tempo e
spesso cosi possono risolversi le problematiche.
DIAGNOSI PRENATALE
Conseguenze decisionali
Non è solo l’interruzione della gravidanza … MA:
-‐terapia in utero,infatti ci sono delle malattie genetiche che possono essere diagnosticate in
utero perché in utero si deve fare la terapia … esempio il deficit della 21-‐idrossilasi,che causa
l’accumulo di androgeni … il disturbo che consegue è una problematica renale grave,inoltre il
deficit di questo enzima comporta un accumulo di composti intermedi, che dovrebbero
essere trasformati dall’enzima. Il principale di questi è 17 idrossi-‐progesterone. Dal 17
idrossi-‐progesterone derivano anche gli ormoni sessuali maschili (androgeni); perciò
l’accumulo di 17 idrossi-‐progesterone porta ad un aumento di androgeni, che può portare a
virilizzazione, cioè la tendenza, anche per le femmine, ad acquisire caratteri sessuali
maschili.
Se la problematica renale non è trattata i bambini muoiono … allora cosa si fa???
A questi bambini si da il cortisone,cosi il cambio di sesso regredisce e si cura anche la
problematica renale,quindi fare la terapia in utero vuol dire trattare già la mamma per il feto
affetto con i cortisonici.
-‐prevenzione di complicanze alla nascita,molto spesso la diagnosi prenatale di emofilia A/B
ci viene chiesto solo per stabilire se il feto è sano o no!!E’ difficile trattare questa malattia e
purtroppo la nascita è un momento molto traumatico per il feto … prima di tutto a causa di
questa malattia si fa il taglio cesareo a prescindere e si attrezza la camera operatoria con
delle sacche di sangue nel caso in cui il bambino dovesse richiedere già alla nascita delle
trasfusioni perché potrebbe avere dei traumi in questo momento. Quindi le complicanze alla
nascita si possono prevenire già sapendo se c’è la problematica anche se spesso la decisione
della diagnosi prenatale è l’interruzione della gravidanza anche perché di solito la diagnosi
prenatale per malattie genetiche gravi incurabili.
le
TECNICHE
per la DIAGNOSI PRENATALE
Per il PRELIEVO DEL CAMPIONE
Amniocentesi
• Villocentesi
• Funicolocentesi
•
Per l’ANALISI
Citogenetiche
• Molecolari
• Biochimiche
•
LE TECNICHE UTILIZZATE SONO:
La VILLOCENTESI e l’AMNIOCENTESI le fa il ginecologo,quando ci sono gli amniociti,essi
vengono preparati dal fluido mediante centrifugazione … gli amniociti possono essere messi
in coltura,talvolta li possiamo trattare direttamente ed estrarre il DNA.
La villocentesi per l’analisi molecolare prevede l’estrazione del DNA,sia villi che gli amniociti
sono cellule buone per poter fare l’analisi citogenetica,quindi con entrambe le tecniche io
posso valutare le aneuploidie.
Di solito è il centro delle analisi che dice quale campione biologico è idoneo,se faccio un test
biochimico,ho bisogno di una villo centesi invece se faccio un test dei metaboliti presenti in
un fluido è necessario il liquido amniotico ovviamente il prelievo del campione può essere
fato mediante amniocentesi,villocentesi e funicolocentesi.
Con la funicolocentesi,che si fa raramente e in un epoca abbastanza avanzata della
gravidanza,si preleva il sangue dal cordone con un ago sotto il controllo ecografico.
Ognuno di questi prelievi viene fatto in un epoca precisa di gravidanza … ovviamente talvolta
ognuno di questi campioni va bene per l’analisi che si deve fare,altre volte una certa analisi
deve centrare solo ed esclusivamente un certo tipo di campione.
Quindi per le analisi citogenetiche,molecolari e biochimiche … e la tecnica da utilizzare
dipende da cosa dobbiamo cercare:
-‐se si vuole cercare anomalie cromosomiche servono le cellule fetali vive,amniocentesi e
villocentesi … perché noi dobbiamo rompere le cellule e andare a dosare i cromosomi e
quindi solo nele cellule prelevate mediante amniocentesi o villocentesi,possiamo andare a
prendere i cromosomi.
-‐se dobbiamo valutare i livelli di ormoni ,enzimi e metaboliti,si prendono o le cellule fetali o i
fluidi.
-‐se dobbiamo fare ricerca diretta di mutazione,abbiamo bisogno di cellule vive o morte
(cellule fetali)tanto hanno il loro il DNA e quindi possiamo fare l’analisi molecolare.
La figura cruciale è il ginecologo che fa tutte queste tecniche di prelievo sotto controllo
ecografico.
Quando una donna fa la villocentesi intorno all’11esima settimana di gravidanza,il feto è cosi
piccolo che si riesce a vedere tutto … infatti rientra completamente nel monitor del
computer …
Con il prelievo dei villi coriali,il medico non entra nel sacco amniotico ma