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La deumanizzazione come strumento per raggiungere obiettivi

Ad essere considerato uno strumento, qualcosa di cui ci si serve per un fine, nel momento che si è raggiunto quell'individuo può essere eliminato. Tutte queste figure ci fanno capire che nella storia questa strategia viene utilizzata per raggiungere degli obiettivi. In questo senso la deumanizzazione facilita e aiuta dei processi di violenza. Nel senso che il processo di deumanizzazione precede quasi sempre una politica, un atto di violenza verso il gruppo che è deumanizzato perché se non sono umani si potrà agire verso di loro così come si agisce verso gli animali, gli oggetti, le macchine. Coloro che si sentono superiori nei confronti degli altri e considerano gli altri alla stregua di animali, germi, macchine, cose non si sentiranno poi tanto colpevoli quando agiscono contro questi gruppi. Anche qui sono state identificate diverse modalità che portano normalmente verso una giustificazione dell'azione della violenza nel momento in

Il oggetto della violenza non è più considerato un uomo. Gli studi che hanno interessato le vittime di questi processi si è potuto osservare che colui che viene deumanizzato, entra in un processo e nel momento in cui questo processo viene esteso, ripetuto nel tempo la vittima entra nell'ottica di essere lui stesso inferiore e di dover dunque agire in quel modo e soprattutto perde le sue caratteristiche di umanità (anche nella visione dell'altro). Questo processo circolare ha reso le vittime a tal punto vittime da non considerarsi umani.

Quali funzioni ha la deumanizzazione?

  • La giustificazione della violenza;
  • La legittimazione dello status quo, cioè dell'ordine sociale;
  • Deumanizzare gruppi significa assicurare che il gruppo dominante continui ad aver una ragione per essere dominante, continua a considerarsi superiore nei confronti degli altri e quindi a non dover discutere l'ordine sociale all'interno del quale questi gruppi dominanti si trovano.

processiavvengono;Proteggere coloro che attuano delle politiche attraverso questi processi, se si approva una legge o si mette in pratica una legge che è apertamente contro dei gruppi lo si potrà fare in maniera più agevolese quel gruppo è considerato deumanizzato. Posso creare una regione di segregazione nel momento in cui ritengo che un gruppo al di fuori di quello spazio non è capace di vivere e dunque lo posso rinchiudere;Un altro livello di deumanizzazione che è stato studiato e che ha assunto importanza sempre maggiore negli ultimi anni è quello della deumanizzazione sottile. Non significa che è meno grave, ma che si realizza in forme meno evidenti, che posso avere anche effetti più devastanti.La deumanizzazione sottile passa attraverso un processo per cui l'altro non è considerato non umano, ma meno umano cioè che perde alcune caratteristiche dell'umanità. Questa cosa è stata

La psicologia delle emozioni è una disciplina che studia principalmente le emozioni a livello emotivo. In particolare, viene fatta una distinzione tra emozioni primarie e emozioni secondarie. Le emozioni primarie sono quelle legate alla fame, alla sete, alla paura, alla gioia, alla tristezza e alla rabbia. Queste emozioni sono considerate universali e sono presenti in tutte le culture. Le emozioni secondarie, invece, sono quelle che si sviluppano in seguito all'esperienza e all'apprendimento. Queste emozioni possono variare da persona a persona e da cultura a cultura. La psicologia delle emozioni si occupa di studiare come le emozioni influenzano il comportamento umano e come possono essere gestite in modo efficace.
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Publisher
A.A. 2020-2021
3 pagine
SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-LIN/05 Letteratura spagnola

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher alessia.lupi di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Fondamenti di intercultura spagnola e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Roma La Sapienza o del prof Tedeschi Stefano.