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Dermatologia e chirurgia plastica - patologia traumatica Pag. 1
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PATOLOGIA TRAUMATICA

Ci sono traumi da cause meccaniche, che portano ad alterazioni della superficie corporea, localizzate nella sede di applicazione e proporzionali all'entità e violenza dell'agente traumatico, e i traumi da cause fisiche e chimiche che agiscono a livello cellulare, con effetti deostruenti diretti ed indiretti in stretta relazione con le proprietà chimico-fisiche dell'agente lesivo. In questi ultimi però il danno sistemico può non essere proporzionale a quello cutaneo.

FERITE

Per ferita si intende una soluzione di continuo recente della cute e eventualmente dei tessuti molli sottostanti. Le ferite possono essere superficiali, profonde e penetranti. Le prime interessano cute e sottocute, le seconde interessano i piani sottostanti e le ultime si approfondano in cavità dell'organismo e possono interessare gli organi in esse contenuti.

Eziopatogenesi: i principali meccanismi responsabili di queste lesioni sono tre:

contusivo, da taglio e da strappamento. Il primo (contusivo) si realizza allorché l'agente lesivo, di superficie piana osmussa, colpendo la cute non ne supera di norma l'elasticità e la resistenza. Il secondo (da taglio) comporta l'azione di un agente lesivo tale da interrompere con facilità la continuità cutanea; in questo ambito possiamo includere le ferite da punta e da arma da fuoco che presentano peraltro caratteristiche particolari. Il terzo (da strappamento) si verifica per l'agganciamento dei tessuti ad un oggetto in movimento o viceversa. Tutti e tre i meccanismi possono agire in modo isolato o sinergicamente provocando diversi quadri clinici: 1) contusioni 2) escoriazioni 3) ferite da taglio 4) ferite da punta 5) ferita da arma da fuoco 6) ferite lacere o lacero-contuse 7) ferite a lembo 8) ferite con perdita di sostanza Terapia: il trattamento dipende dal quadro clinico e può essere così schematizzato: ispezione, detersione e

Disinfezione della ferita, asportazione tessuti necrotici, rimozione di eventuali corpi estranei, accurato accostamento dei piani profondi e dei margini per favorire una guarigione di prima intenzione, trattamento farmacologico.

1) CONTUSIONE

Sono lesioni che non comportano soluzioni di continuo della cute e non vanno pertanto considerate come vere e proprie ferite; sono determinate da meccanismo contusivo semplice. Nelle forme lievi si osserva solo una soffusione emorragica cutanea (ecchimosi) che vanno incontro a risoluzione spontanea; la guarigione può essere accelerata con terapia medica locale a base di sostanze che agiscono sulla componente infiammatoria e ne favoriscono il riassorbimento. Nelle forme più gravi, la lesione dei vasi dermici o profondi può comportare la formazione di una raccolta ematica in uno spazio neoformato, tale raccolta prende il nome di ematoma. Spesso se l'ematoma è localizzato al viso o agli arti, è una spia di sottostanti lesioni ossee.

In alcuni casi può determinare la necrosi dei tessuti sovrastanti in seguito a disordini vascolari secondari. Tale necrosi non è immediata rispetto al trauma ed è evitabile, purché se ne prevengano le cause cioè rottura di arterie perforanti a destinazione cutanea e tensione cutanea dovuta all'ematoma ed all'edema.
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Publisher
A.A. 2012-2013
3 pagine
SSD Scienze mediche MED/19 Chirurgia plastica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher valeria0186 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Dermatologia e Chirurgia Plastica e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi della Campania "Luigi Vanvitelli" o del prof Ferraro Giuseppe.