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CHIRURGIA PLASTICA ESTETICA

In Italia ogni anno vengono effettuare circa 80000 liposuzioni contro le 70000 colecistectomie. Questo è un dato interessante in costante aumento e la dice lunga sulla rilevanza che sta assumendo in questi anni la chirurgia estetica, la quale è solamente una branca della chirurgia plastica.

I problemi estetici: rientrano in quest' ambito tutta una serie di problemi che non possono essere inquadrati come una vera e propria patologia ma che si evidenziano come una difformità dell'individuo, avvertita soggettivamente o oggettivamente evidente come deviazione dai canoni normalmente accettati dalla società. Questi problemi possono essere legati ed inestetismi dovuti alle caratteristiche ereditarie (orecchie ad ansa, gibbo nasale marcato, punta del naso larga) oppure insorti in conseguenza dei normali processi di invecchiamento o di eventi parafisiologici (rughe eccessive per l'età, mammelle ptosiche, addome pendulo). In ogni

caso la premessa a qualsiasi intervento chirurgico estetico è la valutazione attenta dello stato psicologico del soggetto; l'indicazione verrà poi posta sulla base di una valutazione oggettiva, strettamente chirurgica, delle possibilità di miglioramento offerte dalla terapia. Essa risulta valida se e solo se il miglioramento estetico ottenibile sarà senz'altro superiore agli esiti prodotti dall'intervento: cicatrici, alterazioni funzionali eventuali, etc. DIFETTI ESTETICI CONGENITI DIFETTI DEL NASO E RINOPLASTICA I difetti in questa sede possono palesarsi in una qualsiasi o più delle componenti nasali, più spesso sono rappresentati da: 1) gibbo più o meno accentuato 2) punta larga 3) punta prominente 4) columella eccessivamente sporgente 5) naso a sella 6) narici troppo larghe 7) deviazioni della piramide nasale 8) combinazioni di tutti i difetti Queste deformità possono presentarsi singole o più frequentemente associate tra.loro, in particolare le deviazioni, possono associarsi anche ad anomalie del setto osteo-cartilagineo e richiedono un intervento chirurgico di rino-settoplastica. Il timing di questi interventi è non prima dei 16-17 anni di età, poiché è necessario che l'impalcatura osteo-cartilaginea sia completamente e definitivamente sviluppata. Tutti questi difetti vengono corretti mediante rimodellamenti ossei e cartilaginei; le vie d'accesso utilizzabili sono molteplici, però le più importanti sono 2: rinoplastiche chiuse che utilizzano come via d'accesso il vestibolo nasale e non permettono il più delle volte la visualizzazione diretta delle strutture nasali; rinoplastiche aperte che tramite una incisione emicolumellare e suo prolungamento endovestibolare consentono il parziale sollevamento dei tegumenti dall'impalcatura. Nel primo caso le cicatrici residue non sono visibili perché all'interno delle narici.

nell' aperta invece si sfrutta il cono d' ombra che il lobulo esercita sulla columella e che rende più difficile l' individuazione di una piccola cicatrice in questa zona.

La rinoplastica rimane una procedura singolare in quanto sono eseguite consecutivamente una serie di manovre chirurgiche interrelate ed interdipendenti, ciascuna valutata per correggere la deformità complessiva del naso annullando o rendendo meno evidenti gli inestetismi e riposizionando in maniera armonica tra loro le diverse componenti anatomiche. Il tutto si traduce in molte cicatrici in uno spazio esiguo, il cui esito non sempre è controllabile se non da mani esperte. La valutazione delle vie respiratorie a livello nasale permetterà di evidenziare eventuali turbe, che vanno corrette in un unico tempo operatorio o comunque di programmare l' intervento in maniera tale da non causare deficit funzionali. È fondamentale che i tegumenti scollati intraoperatoriamente siano

mantenuti insede nelle 2 settimane successive all'intervento, esternamente a mezzo di cerotti, internamentetramite tamponi endonasali (da portare 3-5 gg). L'impalcatura ossea, fragile per le frattureeseguite, viene preservata con garze gessate, materiali plastici a memoria termica o splint metallici, per 10 gg.

DIFETTI DEL PADIGLIONE AURICOLARE ED OTOPLASTICA

L'orecchio è composto da un singolo scheletro cartilagineo ricoperto da cute ed un sottile strato di sottocute fortemente adesi ad esso. Le caratteristiche principali che caratterizzano una malformazione del padiglione sono rappresentate da: eccessiva sporgenza della conca, con angolo conco-scafale maggiore di 90°; scarsa definizione della piega dell'antelice con suo appianamento; una esuberanza della conca con aumento della sua profondità. Inoltre esistono diverse varianti malformative dell'apice della pinna (orecchie a satiro) o a carico del margine libero dell'elice (tubercolo).

eccessivamente visibile).

Otoplastica: esistono numerose tecniche di correzione. Tutte si basano su di un unico razionale: la cartilagine è un tessuto che ha notevole memoria elastica, se si riesce a vincerne l'iniziale memoria e a sagomarla, una volta stabilizzatasi, essa manterrà sempre la nuova posizione. La via di accesso alla cartilagine è di norma una incisione praticata sulla faccia posteriore dell'orecchio, di modo che le risultanti cicatrici siano ben mascherate; non mancano, però, autori che eseguono tale incisione anteriormente. Nel caso in cui ci sia un orecchio da satiro, l'intervento risulterà essere più complesso implicando anche rimodellamenti cutanei.

Timing: è variabile, anche se non conviene intervenire in età troppo precoce poiché le strutture raggiungono una certa stabilità nell'accrescimento tra i 5 e i 6 anni. Il trattamento post-operatorio prevede una medicazione con garza non

aderente, ovatta ed un bendaggio leggero, i cui tempi variano a seconda della tecnica impiegata ed oscillano tra una o due settimane. Poi si utilizza per un mese nelle ore di sonno una fascia elastica. DIFETTI DEL MENTO Abbiamo due tipi di difetto del mento: 1) mento prominente 2) mento sfuggente Entrambi possono presentarsi isolati oppure associati a deformità del naso, o rientrare nell'ambito di sindromi malformative complesse; essi possono essere primitivi e secondari a malposizione dell'amandibola. In caso di mento prominente la correzione del difetto isolato si esegue mediante genio-plastica ossea, ovvero mediante resezioni o retro-posizioni ossee. In caso di mento sfuggente si possono realizzare sia una plastica per avanzamento dell'osso sia una plastica additiva, di solito mediante inserimento di protesi al silicone o in gore-tex. L'intervento è eseguito in anestesia generale e sia in caso di correzione scheletrica che di posizionamento di protesi, si usa comeutilizzando un intervento chirurgico chiamato lifting. Durante il lifting, il chirurgo rimuove l'eccesso di pelle e ridistribuisce il grasso sottocutaneo per ridurre le rughe e migliorare l'aspetto generale del viso. RINOPLASTICA La rinoplastica è un intervento chirurgico che viene eseguito per correggere difetti estetici o funzionali del naso. Può essere eseguita per ridurre o aumentare le dimensioni del naso, correggere la forma o la posizione del setto nasale, o correggere altri difetti come gobba nasale o punta del naso cadente. Durante l'intervento, il chirurgo modella il tessuto osseo e cartilagineo del naso per ottenere il risultato desiderato. BLEFAROPLASTICA La blefaroplastica è un intervento chirurgico che viene eseguito per correggere difetti estetici delle palpebre superiori e inferiori. Durante l'intervento, il chirurgo rimuove l'eccesso di pelle e grasso dalle palpebre per ridurre le borse sotto gli occhi, eliminare le rughe e ridare un aspetto più giovane e fresco al viso. LIPOASPIRAZIONE La liposuzione è un intervento chirurgico che viene eseguito per rimuovere l'eccesso di grasso da diverse parti del corpo, come addome, fianchi, cosce, braccia e collo. Durante l'intervento, il chirurgo utilizza un tubo sottile chiamato cannula per aspirare il grasso in eccesso e modellare la zona trattata. Questi sono solo alcuni esempi di interventi chirurgici estetici che possono essere eseguiti per correggere difetti estetici acquisiti. È importante consultare un chirurgo plastico qualificato per valutare le opzioni disponibili e decidere il trattamento più adatto alle proprie esigenze.

mediante interventi definiti di face-lifting. Si stira lacute del viso e si asporta il tessuto cutaneo e sottocutaneo in eccesso. Spesso è necessario praticare incisioni non solo in aree ben mascherate quali il cuoi capelluto e la regione retro auricolare ma anche in zone visibili quali l' area di passaggio tra la guancia e il padiglione auricolare.

Esistono anche altre tecniche per mascherare i segni dell' invecchiamento, infatti quando le rughe sono poco marcate, interessanti soltanto gli strati più superficiali del derma è possibile impiegare metodiche di resurfacing. Metodiche con cui si provocano delle lesioni controllate degli strati superficiali cutanei asportandoli in blocco. Il principio su cui esse si basano è quello della capacità della cute di riepitelizzare con completa restitutio ad integrum. Se la lesione è nel giusto piano tissutale il risultato sarà quello auspicato. Se troppo superficiale invece non sortirà

alcun effetto,setroppo profondo eliminerà ogni possibile sito di riepitelizzazione causando la formazione di aree cicatriziali simili ad esiti da ustione.

Peeling chimici: la chemoesfoliazione o peeling chimico è l'asportazione di epidermide e parte del derma mediante applicazione diretta di agenti chimici. I più utilizzati per i peeling profondi, da usare in ambiente medico controllato, sono una soluzione di acido tricloro acetico al 30%. L'agente più famoso ed anche più abusato per i peeling superficiali è l'acido glicolico ed i suoi derivati o più in generale gli alfa idrossi acidi. Questi sono in grado di favorire l'esfoliazione dei soli strati epidermici, non hanno quindi azione alcuna sulle rughe profonde.

Laser: anche il laser sfrutta gli stessi principi di asportazione tissutale selettiva causando una vera e propria ustione controllata dei tessuti desiderati.

BLEFAROCALASIA, BORSE PALPEBRALI E

BLEFAROPLASTICA

Entrambe le palpebre sono passibili d'invecchiamento. La palpebra superiore perdendo elasticità si distende in maniera eccessiva, organizzandosi in pliche cutanee più o meno grandi che ricadono in basso per gravità. Anche la palpebra inferiore assume un aspetto tipico, la lassità tegumentaria produce sovente una parziale esposizione della sclera e la migrazione dei depositi adiposi produce una pseudo-erniazione anteriore del grasso endoorbitario attraverso il septum orbitae. Numerose sono le tecniche a disposizione e tutte eliminano in qualche modo la cute in eccesso, alcune asportano anche parte del tarso per la palpebra inferiore. Altre postulano la contemporanea asportazione e resezione del grasso protrudente, altre ancora riposizionano i depositi adiposi erniari, nel pieno rispetto dell'anatomia originaria.

LIPOSUZIONE

È l'aspirazione di accumuli adiposi mediante apposite cannule. Essa consente il rimodellamento del profilo.

che vengono posizionate strategicamente per minimizzare al massimo la visibilità delle cicatrici. Questo permette di ottenere un risultato estetico ottimale, con un aspetto naturale e armonioso. Durante l'intervento, il chirurgo utilizza una cannula sottile per aspirare il grasso in eccesso dalle aree desiderate, come ad esempio addome, fianchi, cosce o braccia. Grazie alla tecnica avanzata e alla precisione del chirurgo, è possibile rimodellare il corpo in modo sicuro e efficace. Dopo l'intervento, è importante seguire le indicazioni del medico per garantire una corretta guarigione e ottenere i migliori risultati possibili.
Dettagli
Publisher
A.A. 2012-2013
4 pagine
SSD Scienze mediche MED/19 Chirurgia plastica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher flaviael di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Dermatologia e Chirurgia Plastica e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi della Campania "Luigi Vanvitelli" o del prof Ferraro Giuseppe.