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Dermatologia - acariasi umana Pag. 1
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Acariasi umana (scabbia)

Ectoparassitosi causata dall’acaro Sarcoptes scabiei hominis (0,40 x 0,30 mm).

Parassita l’uomo; gli animali di compagnia possono esserne un serbatoio.

La dermatosi è dovuta all’attività della femmina gravida che scava gallerie tra lo strato corneo e il

granuloso, deponendo circa 10-20 uova durante il suo periodo vitale di 15 giorni. Le uova danno

origine a larve che dopo 2-3 mute si trasformano in ninfe e quindi in acari adulti. Anche la larve e le

ninfe possono parassitare.

L’incidenza della scabbia ha delle fluttuazioni cicliche legate alla promiscuità e alla scarsa igiene.

Il contagio è di norma interumano diretto; meno importante è quello indiretto (biancheria, vestiti,

…). L’acaro fuori dalla cute vive 24-48 ore.

La lesione patognomonica della scabbia è il cunicolo, scavato dalla femmina nella cute.

Il sintomo caratteristico è il prurito intenso che si esacerba con il calore (di notte sotto le coperte,

con la doccia calda,…).

Il periodo di incubazione è di circa 20-30 giorni; si riduce in caso di reinfestazione.

Le manifestazioni cutanee sono essenzialmente lesioni papulo-pomfoidi, escoriazioni lineari o

puntiformi con impetiginizzazione, dovute al prurito.

Le sedi elettive sono:

• Gli spazi interdigitali delle mani

• La superficie volare del polso

• L’eminenza tenar

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Publisher
A.A. 2013-2014
2 pagine
SSD Scienze mediche MED/35 Malattie cutanee e veneree

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher mb1k50 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Dermatologia e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi di Torino o del prof Savoia Paola.