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Prescrizioni per evitare l'introduzione di elementi non appropriati nel processo giudiziario

Quello che si vuole evitare con queste prescrizioni è che l'esperto introduca nel processo dati, elementi di giudizio, valutazioni frutto di personali percorsi di conoscenza, di ipotesi non verificate, di utilizzo di strumenti di indagine non appropriati, di criteri scientificamente non testati, di indebite indicazioni terapeutiche che trasformano l'impegno giudiziario in occasione terapeutica.

La libertà di scelta e di azione di cui gode lo psicologo nella sua attività, ad esempio di psicoterapeuta, viene meno quando il suo intervento avvenga nel contesto giudiziario.

Il problema è presente anche altrove, basta vedere i rimedi adottati dal diritto statunitense per arginare esami testimoniali raccolti in modo indiscriminato e approssimativo (taint hearing, introdotto nel 1994 dalla Appeals Court del New Jersey nel processo alla maestra d'asilo Kelly Michaels, accusata di 115 episodi di abuso sessuale). La New Jersey Appeals Court ha espresso il parere.

bambino;3) l'intervista deve essere condotta in un ambiente sicuro e confortevole per il bambino;4) l'intervistatore deve utilizzare domande aperte e non suggestive, evitando di influenzare le risposte del bambino;5) l'intervista deve essere registrata o trascritta in modo da poter essere valutata successivamente;6) l'intervistatore deve prendere in considerazione il livello di sviluppo del bambino e adattare il linguaggio e le domande di conseguenza;7) l'intervistatore deve evitare di fare ipotesi o congetture durante l'intervista;8) l'intervistatore deve evitare di fornire feedback positivi o negativi al bambino riguardo alle sue risposte;9) l'intervistatore deve essere consapevole dell'importanza di non contaminare la memoria del bambino durante l'intervista;10) l'intervistatore deve essere preparato a gestire le reazioni emotive del bambino durante l'intervista. La taint hearing è quindi un'udienza che si occupa di valutare se la narrazione del bambino è stata influenzata o inquinata dalle modalità di intervista utilizzate dagli intervistatori. Questo tipo di udienza non riguarda la credibilità delle affermazioni del bambino, ma l'affidabilità che può essere attribuita ad esse alla luce delle modalità con cui sono state raccolte.bambino;
  1. il massimo dell'accuratezza si ottiene da una narrazione spontanea in risposta a domande aperte;
  2. intervistatore deve usare una tecnica di intervista strutturata;
  3. intervista e risposte comportamentali del bambino dovrebbero essere registrate di preferenza attraverso videoregistrazione;
  4. i bambini in età prescolare sono particolarmente sensibili alla suggestione e alla confusione tra realtà e fantasia;
  5. accertare la capacità del minore di discriminare tra vero e falso. Bisogna poter discriminare tra quello che il bambino ritiene vero per sua personale esperienza e quello che ritiene vero perché una persona a cui lui crede gli ha trasmesso un certo giudizio su una certa persona;
  6. distinguere tra narrazioni false del bambino e narrazioni vere;
  7. gli esami medici devono essere effettuati quanto prima possibile da specialisti in grado di usare tecniche diverse e sofisticati strumenti.

Art. 2. Gli strumenti psicologici offrono risposte di livello psicologico,

relative alla realtà interna; non possono né debbono rispondere a quesiti sulla realtà esterna dei fatti. Non esistono indici comportamentali ed emotivi di abuso sessuale. In un'elevata percentuale di casi non si manifestano condotte problematiche. Inoltre in letteratura non esistono pareri concordi e studi che dimostrino l'esclusività di una o più condotte come criterio diagnostico. La violenza sessuale sul minore è un reato di solito senza testimoni e senza segni "specifici" che lo documentino. Dovere dell'esperto è indicare al magistrato i limiti, riferiti alla fondatezza scientifica e all'utilizzabilità nel contesto giudiziario, del contributo che è in grado di offrire: "non possiamo accertare un reato a mezzo di perizia psicologica sulla vittima". L'accertamento della personalità del minore, attraverso l'indagine psic, è uno dei compiti più

Delicati e complessi sono i temi che uno psicologo si trova ad affrontare quando la valutazione del livello di funzionamento psichico di un minore viene richiesta da un operatore del sistema giuridico.

La ricerca neurologica ha spiegato che i bambini, prima dei tre/quattro anni, non sono in grado di avere ricordi espliciti. La memoria emotiva si sviluppa prima della memoria cosciente ed esplicita, il che spiega perché un bambino che è stato abusato nei primi anni di infanzia può sviluppare solo memorie emotive inconsce.

Altrettanto complessa è l'acquisizione di competenze come la durata, lo spazio/tempo, la grandezza, le comparazioni, che compaiono solo a certe età. L'assenza di questi riferimenti rende il lavoro peritale generico superficiale e fonte di errori per chi ne deve fare uso.

Art. 3. L'abuso sessuale nei confronti dei minori è un fenomeno subdolo non facilmente riconoscibile.

La famiglia può diventare il luogo in cui il bambino è esposto maggiormente al rischio di essere violato nella sua intimità. L'abuso intrafamiliare viene realizzato da membri della famiglia nucleare o da quelli della famiglia allargata.

Si deve ammettere che non sussiste alcuna prova dell'esistenza di un pattern comportamentale o affettivo riscontrabile nelle famiglie abusanti. Per questo è stato proposto un modello multifattoriale:

  1. Fattori socio-politici. Condizioni sociali svantaggiose
  2. Fattori culturali
  3. Fattori psicologici. Stress elevato di una famiglia o di un componente rappresenta un fattore di rischio per il maltrattamento
  4. Fattori biologici

Sia le autorità giudiziarie che gli psicologi che operano in ambito giudiziario tendono a non sentire il presunto abusante fino al dibattimento salvo venga interrogato in carcere durante la custodia cautelare. Però così non è possibile fare un lavoro diagnostico completo sentendo

solo la versione fornita dalla vittima.
Intervistando entrambi i genitori diventa possibile rilevare eventuali discrepanze tra le versioni eosservando le dinamiche delle interazioni tra il bambino e entrambi i genitori si possono trarre indicazioniriguardo la veridicità dell’abuso.
Tutti i componenti del sistema familiare contribuiscono in vario modo al comportamento disfunzionale.
Occorre quindi vagliare le dinamiche interfamiliari, o comunque del gruppo in cui si suppone che l’abuso siastato perpetrato. La seconda area di indagine riguarda gli individui coinvolti e le loro personalicaratteristiche, la terza le caratteristiche del contesto; in tal modo si incrociano le informazioni ricevute.
E’ opportuno dedicare particolare attenzione alla valutazione della competenza genitoriale nellaconsapevolezza che, se uno o entrambi i genitori non sono in grado di esercitare cure parentali adeguate,sono più facilmente incapaci di difenderlo dagli altri ed

eventualmente da se stessi. D'altra parte sono sempre più numerosi i casi di falsa denuncia: spesso è un semplice fraintendimento e falsedenunce create in buona fede: il genitore, preoccupato del comportamento del bambino, giunge a sospettare un abuso, e lo teme al punto da convincersi che è accaduto. Questo è il caso più difficile da diagnosticare. Spesso i bambini tendono con un processo di conferma comportamentale a compiacere i grandi e ad adeguarsi alle loro aspettative (es. bambina dice alla mamma "Ho visto il pisello di papà" pag. 54). Lo scenario e le conseguenze possono essere differenti, a seconda della situazione familiare in atto, di armonia o di conflitto. Nel secondo caso la madre seleziona le risposte della figlia compatibili com l'abuso, pur essendo entrambe in buona fede: è la struttura stessa delle domande che può indurre una certa risposta. Altri tipi di errore in buona fede possono realizzarsi.

nei casi di separazione quando il bambino sia stato affidato a uno dei genitori. Dopo aver trascorso un periodo col genitore non affidatario il fanciullo può mostrare sintomi regressivi, paure, depressione, che possono essere mal interpretati dall'altro genitore. Altre volte i figli vengono coinvolti volontariamente nel contenzioso emotivo-affettivo tra adulti che si trascina nelle aule. Infine i bambini piccoli possono incorrere in menzogne esagerando la portata degli eventi e quelli più grandi in bugie deliberate per risolvere il contenzioso affettivo con un genitore attraverso una sorta di vendetta o per desiderio di controllo. Quindi l'esperto può trovarsi di fronte ad uno scenario reso incerto tanto dalle variabili interne del minore quanto dalle variabili che riguardano gli adulti di riferimento. Occorre correlare tutti i dati tra loro per pervenire ad una visione globale. Art. 4. Secondo l'art. 398 del c.p.p. l'audizione del minore durante

L'incidente probatorio deve essere documentata integralmente con mezzi di riproduzione fonografica o audiovisiva. Secondo i dati di una ricerca, è sette il numero medio di interviste cui viene sottoposto il bambino da parte della polizia e spesso lo supera; tali dati rappresentano un vero e proprio abuso a prescindere da quello sessuale. Stanno cominciando ad apparire anche videoregistrazioni casalinghe, in una sorta di fai da te investigativo. Condizione essenziale per garantire l'utilità della videoregistrazione è la disponibilità di intervistatori che sappiano porre le domande in modo da rispettare sia le esigenze di tutela del bambino che quelle processuali. Rispetto ai mezzi di riproduzione fonografica o audiovisiva, le due modalità non sono equivalenti. Ci sono aspetti che sfuggono completamente sia ad una verbalizzazione tradizionale che ad una trascrizione fonica. La videoregistrazione rappresenta l'unico modo che permette di

controllare la correttezza dei metodi impiegati e di escludere, o accertare, che le domande non siano state percepite con una formulazione suggestiva. L'effetto suggestivo più importante è quello riconducibile allo stimolo verbale costituito dalle domande suggestive, ma ci sono anche lo stimolo suggestivo (bambole anatomiche) e la gestualità suggestiva. Da una ricerca condotta su videoregistrazioni è emerso che questi tre canali di trasmissione della suggestione vengono spesso adoperati in parallelo e contemporaneamente, creando una sinergia suggestiva destinata a svolgere un effetto nefasto sulla veridicità della narrazione. I vantaggi della videoregistrazione sono riassunti (a pag. 62) Poiché la documentazione di un'attività clinica dà luogo ad una vera e propria cartella clinica, atto pubblico, il suo contenuto deve avere le caratteristiche di completezza, veridicità e chiarezza. La completezza del materiale oltre a

Rispondere a precise regole deontologiche, consente il più possibile di sottoporre il minore a nuove indagini invasive.

Art. 5. L'esperto, prima di arrivare ad una conclusione, deve aver analizzato tutte le ipotesi.

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Publisher
A.A. 2012-2013
6 pagine
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SSD Scienze mediche MED/43 Medicina legale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Sara F di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Deontologia professionale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi di Torino o del prof Zara Georgia.