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Conifere tendono ad avere p. monopodiale (es.
SPECIE Larici, Abete Rosso), latifoglie invece più
tendente al simpodiale.
Giovane portamento monopodiale, secolare
forma più arrotondata-globosa, tendente alla
simpodiale verso l'apice;
- Pino Silvestre da monopodiale a
globosa.
ETA’ DELL’ALBERO - Possono verificarsi anche andamenti
Faggio
opposti come il : da simpodiale
(giovanile alla ricerca della luce),
trovata la luce in età matura sviluppa
una forma più monopodiale.
-Ad alta quota scarso accrescimento in
altezza, tendono ad essere meno rastremati
CONDIZIONI AMBIENTALI -Vento, erosione suolo, traumi ecc. creano
forme anomale
Porta ad alberi affilati, poco ramosi, poco
COMPETIZIONE rastremati, e con portamento monopodiale.
Auto-potatura x mancanza di luce.
Stesse specie, in luoghi diversi si adattano
DIFFERENZE DI PORTAMENTO TRA INDIVIDUI differenziando la propria forma.
Il portamento “forestale” Per la produzione di legname da opera, deve essere un tronco molto
lungo, monopodiale, poco rastremato e poco ramoso. Si ottiene con boschi piuttosto densi, dove
la competizione e la conseguente autopotatura creano la forma prima citata.
Portamento e dendrometria Forme anomale e biforcazioni sono problematiche per il rilievo dei
diametri, forma monopodiale più facile di rilievo dell'altezza. Una forma monopodiale e poco
ramosa comporta il fatto che la stima del volume del fusto si discosti di poco dal volume totale.
La rastremazione influisce fortemente sul coefficiente di forma, che è alla base della stima del
volume.
Parametro più semplice da misurare e da cui derivare eventualmente gli altri? (Dal più
importante)
- Diametro del fusto ad altezza d'uomo A petto d’uomo (1.30m), è una misura sintetica delle
dimensioni dell’altro, è il parametro fondamentale per la stima del volume.
- Altezza totale dell'albero
- Volume del fusto principale
- Volume della massa fogliare
Quali fattori influenzano il diametro dell’albero? Specie, competizione tra individui (spazio per
espandersi), età, fertilità di clima e sito.
Strumenti
- Cavalletto dendrometrico (o calibro): asta graduata, 2 bracci, fisso e mobile. La misura si
esegue “a petto d’uomo” ossia a 1.30m da terra (DBH), asta (tangente al fusto) e bracci
devono essere sullo stesso piano della sezione del fusto.
- Cavalletto con puntatore laser: a distanza, evita gli ostacoli.
- Cavalletto elettronico: sistema digitale (data loger), si “auto” registrano i dati.
- Ceduometro di Bernetti poco usato: forcella con angolo prestabilito a 53° 07', incastro
forcella al tronco; ottenuto un triangolo posso arrivare a misurare il diametro (x2 raggio).
Si chiama ceduometro perché è comodo per il rilievo speditivo di fusti piccoli, come nel
ceduo.
- Dendrometro elettronico: albero visto tramite strumento, prima devo misura distanza
strumento-tronco, attraverso il cursore che mostra il diametro della pianta, viene fatto un
calcolo trigonometrico.
- Field-map: strumenti ottici in grado di misurare volume, diametro, altezza ecc.
- Cordella metrica: misura circonferenza, utile per poi calcolare il diametro (esistono anche
diametrometri, non serve il calcolo); c = 2