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Studi: offrono la prospettiva di una professione o un mestiere di livello superiore
Ogni individuo assorbe dall'ambiente familiare una serie di nozioni e di modi di fare che ne riflettono la provenienza. Va aggiunto poi il capitale culturale accumulato frequentando le istituzioni pubbliche o private. Dunque grazie ad una brillante carriera scolastica si può accedere a posizioni di rilievo nel mondo del lavoro nonostante le origini familiari. In caso contrario (cioè con capitale culturale basso o disavventure economiche) si può verificare un declassamento.
Il punto su 2. la classe sociale
La classe sociale è quel complesso di individui che si trovano in una posizione simile o che svolgono una funzione equivalente nel quadro della struttura economica o dell'organizzazione politica di una società. L'esercizio della classificazione ha origini molto antiche: già nella Roma di Servio Tullio (VI sec a.C.) i cittadini romani venivano suddivisi.
secondo il censo in cinque o sei classi Nella seconda metà del '700 lo sforzo di classificazione dei gruppi sociali impegna i filosofi e i pensatori illuministi e si inizia a connotare il concetto di classe di valenze etiche e politiche. Marx elabora una concezione filosofica chiamata materialismo storico, incentrata sulle classi e sul loro conflitto: secondo questa teoria la classe si distingue sulla base di un comune rapporto che i suoi membri instaurano con il processo produttivo. Chi possiede i mezzi di produzione trae giovamento dal lavoro altrui (plusvalore), gode cioè di quel sovrappiù di ricchezza creato dal lavoro, al contrario dei lavoratori che invece perdono il controllo del proprio lavoro e delle proprie finalità in un processo definito di alienazione. Marx individua due classi contrapposte e antagoniste: borghesia e proletariato. La prospettiva storica di questa analisi si proietta poi nel futuro, anticipando il superamento necessario delle.La differenza di classe per approdare ad una società egualitaria, comunista. Questa concezione ha avuto grande influenza nella storia europea.
Weber sostiene che il fondamento delle classi sociali sta nel sistema economico, in quanto esso determina le possibilità di vita di ciascuno. Tuttavia, Weber introduce altre variabili quali il potere e il prestigio, mettendo in evidenza il permanere di elementi della società di ceti anche nella caratterizzazione della società moderna. Weber parla anche di classi acquisitive composte da coloro che forniscono servizi necessari allo sviluppo del sistema economico. L'opera di Weber costituisce un punto di riferimento essenziale per qualsiasi studio sulle classi sociali.
Il punto su 5. idee sulla sovranità: dal diritto divino alla volontà generale. Bodin, nell'opera "I sei libri della repubblica" (1576), ha formulato quella che può essere considerata la prima sistemazione teorica della sovranità monarchica.
egli afferma il diritto del sovrano a derogare leggi vigenti, non essendo tenuto a seguire le disposizioni dei suoi predecessori. Hobbes nell'opera "il leviatano" (1651) lo stato assoluto viene identificato con un mostro biblico dotato di forza sovrumana e capace perciò di garantire la pace laddove la natura degli uomini, lasciati a se stessi, produrrebbe uno stato di lotta intestina permanente, una guerra di tutti contro tutti. In Hobbes ci sono due elementi nuovi: - alla base della sovranità del re vi è una cessione di sovranità da parte del popolo, suo originario intestatario - contraddizione tra una sfera di poteri e diritti pubblici e una sfera di poteri e diritti individuali: il cittadino cede i propri poteri allo stato, ma in cambio deve riceverne la tutela dei propri diritti individuali. Locke nell'opera "i due trattati del governo" (1690) delinea una precisa idea di monarchia parlamentare dai poteri rigidamente definiti ma che si arrestano di.fronte alla sfera dei diritti dell'individuo (uguaglianza di fronte alla legge, diritto di proprietà, libertà di culto e di parola). Per evitare il rischio assolutistico è necessaria una divisione dei poteri (esecutivo, legislativo, giudiziario) che, affidati a persone e istituzioni competenti ma differenti, si contrappongano e si bilancino reciprocamente. Montesquieu nell'opera "Lo spirito delle leggi" (1748) offre una lettura attenta del modello inglese, allo scopo di delineare una costituzione politica adatta alla Francia. Rousseau nell'opera "Il contratto sociale" (1762) delinea i lineamenti di una repubblica fondata su un accordo tra individui liberi, un contratto originario sul quale si basano l'autorità della legge e delle istituzioni di governo. Rousseau recupera l'idea di democrazia diretta, anche se ammette che le dimensioni degli stati moderni sono tali da renderne difficile l'applicazione, si passa quindi ad unademocrazia delegata, fondata sul principio della rappresentanza della collettività da parte di soggetti liberamente eletti. Il punto su 10. il movimento operaio e socialista Prima dei sindacati vi erano (tra '700 e '800) le società di mutuo soccorso che riprendevano alcuni schemi solidaristici già presenti nelle corporazioni di mestiere di età medievale e moderna. In Inghilterra, durante la rivoluzione industriale, alle rivendicazioni di carattere economico si aggiungono quelle di carattere politico: attorno al 1840 nascono le prime vere organizzazioni (unions) che nel 1868 si coordinano tra loro per dare vita alle trade unions (federazione di sindacati in cui le associazioni di categoria mantenevano una forte autonomia). Società Fabiana, movimento socialista che ripudiava la violenza rivoluzionaria e auspicava un cambiamento attraverso le riforme e la conquista del consenso. Assieme alle trade unions, i fabiani contribuirono in modo decisivo allanascita del partito laburista (1906)
USA: all'inizio le organizzazioni sindacali erano costrette alla clandestinità, poi nella seconda metà dell' '800 irrompono sulla scena pubblica attraverso gli scioperi e le manifestazioni di piazza: nacque così l'american federation of labour, sullo stesso modello delle trade unions. Sia l'esperienza americana che quella inglese precedono la diffusione delle idee marxiste
Italia: nel 1892 viene fondato a Genova il partito dei lavoratori italiani che l'anno dopo diventa partito socialista italiano. Il movimento sindacale italiano aveva costituito negli anni '90 dell' '800 delle strutture territoriali di assistenza e mutua solidarietà, le camere del lavoro, poi su iniziativa socialista vennero fondati i sindacati di mestiere, che raggruppavano i lavoratori di certi settori
Prima internazionale (1864-76): ideata da Marx ma vissuta tra profondi dissensi dovuti alle diverse visioni
ideologiche dei partecipanti. Forte era la componente anarchica (avevano come obiettivo la pura e semplice estinzione della struttura dello stato)- Seconda internazionale (1889): struttura di coordinamento dei vari partiti socialisti di ispirazione marxista. Fu impegnata in un dibattito teorico attorno al rapporto tra democrazia e rivoluzione, tramite movimento operaio internazionale e comunità nazionali. Incapace di prendere una decisione attorno alle prospettive di una prima guerra mondiale. Si sciolse nel 1914
- Terza internazionale (1919-43): si prefisse lo scopo di creare partiti comunisti in ogni nazione e di esportare la rivoluzione secondo il modello leninista
- Pena di morte
- Nell'Europa di antico regime si
Celebravano dei veri e propri spettacoli pubblici durante i quali venivano messi a morte i colpevoli di reati gravi. Il tipo di esecuzione variava a seconda della condizione del reo:
- Nobili: decapitazione
- Gente comune: impiccagione
Pene di dissuasione: oltre alla pena di morte, si usava erogare pene infamanti per la persona che le riceveva, come la fustigazione o la marchiatura a fuoco. Per reati minori c'era la gogna (un ceppo posto in un luogo pubblico dove i condannati erano esposti in catene allo scherno dei passanti).
In Inghilterra e nell'Europa centrale a partire dal XIV sec e per buona parte dell'età moderna furono diffuse le chiarivari (chiassose manifestazioni di piazza intese a denunciare rumorosamente comportamenti che urtavano la sensibilità collettiva).
Nella vicenda europea di età moderna si afferma una concezione più attenuata della pena, volta solo ad impedire la ripetizione del reato: è sufficiente quindi la limitazione.
La questione della libertà personale può essere affrontata attraverso il carcere o l'esilio. Allo stesso tempo, l'ergastolo (pena detentiva a vita) ha sostituito la pena di morte. Beccaria, nel suo libro "Dei delitti e delle pene", propone una lettura delle questioni giuridiche da un punto di vista esclusivamente laico e razionale. Grazie alla diffusione di queste idee, il granduca Pietro Leopoldo di Toscana abolisce la pena di morte nel 1786, un esempio seguito poi da altri paesi europei.
Sacco e Vanzetti, due immigrati italiani a Boston, furono ingiustamente condannati a morte nel 1921 per un duplice omicidio non commesso. Le autorità del Massachusetts decisero di giustiziare ugualmente Sacco e Vanzetti nel 1927, ignorando le contestazioni a un dibattimento svoltosi in un clima culturale di profonda avversione per gli imputati di origine straniera e in cui non erano state raccolte prove sufficienti. Nonostante il caso Sacco e Vanzetti non sia stato l'unico, e nonostante
La condanna della chiesa agli stati che esercitano questa pena, ancora oggi in molte realtà statali c'è ancora la pena capitale (alcuni stati USA, Cina e alcuni paesi del terzo mondo).
In tempi recenti si è diffusa una nuova concezione della pena: la privazione temporanea della libertà sarebbe da utilizzare per tentare un reinserimento del condannato nella società, aiutandolo a evitare di delinquere di nuovo.
Il punto su 5. le organizzazioni internazionali
Vi sono due tipi di organizzazioni:
- Organizzazioni governative (accordo tra stati)
- Organizzazioni non governative (accordo tra privati)
I numeri dicono che alla fine del 1997 vi erano 1'850 organizzazioni governative e oltre 15'000 non governative.
Conferenza di Bretton Woods le potenze alleate progettarono un sistema internazionale di transazioni monetarie e di libero scambio che consentisse di sfuggire alla depressione finanziaria e commerciale innescata dalla crisi del '29 e che
Il fondo monetario internazionale non era stata mai veramente superata.