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Questa corrisponde alla funzione del benessere sociale utilitaristica ovvero una funzione secondo la
quale il benessere sociale dipende dalle utilità individuali; e quindi una variazione di una qualunque
U accresce W. Il reddito, secondo gli utilitaristi va ridistribuito a condizione che aumenti W e tal
1
caso si parla allora di funzione utilitaristica additiva. Se l’obbiettivo dello stato è quello di
massimizzare il valore di W, si può ottenere tale risultato aumentando le risorse di uno qualsiasi
degli individui coinvolti, non necessariamente del più povero. Per questo si dice anche che la
funzione del benessere sociale utilitaristica additiva è neutrale da un punto di vista distributivo.
Questa funzione ci consente di ottenere risultati non neutrali da un punto di vista distributivo solo
se introduciamo alcune assunzioni ulteriori, in particolare se assumiamo che (1) tutti gli individui
hanno funzioni di utilità identiche che dipendono soltanto dal loro reddito (2) queste funzioni di
utilità presentano un utilità marginale del reddito decrescente, ossia man mano che il reddito di un
individuo aumenta, il suo benessere cresce, ma in misura sempre minore (3) la quantità totale del
reddito disponibile è fissa.
Criterio del maximun
Il benessere sociale dipende dall’utilità dell’individuo con il livello minimo di utilità nella collettività.
W = minimo (U , U , … , U )
1 2 n
L’adozione di tale criterio implica che bisogna perseguire la perfetta uguaglianza nella distribuzione
del reddito, accettando le disparità che servono ad accrescere l’utilità delle persone che stanno
peggio.
Nell’analisi della funzione di benessere sociale additiva e del criterio di maximun abbiamo
ipotizzato che la redistribuzione del reddito migliori le condizioni di alcuni individui e peggiori quella
di altri. Detto, altrimenti, la redistribuzione del reddito non può mai portare a un miglioramento
paretiano. La politica di ridistribuzione del reddito è assimilabile a una polizza assicurativa: quando
si è benestanti, si pagano “i premi” sotto forma di imposte destinate a finanziare sussidi per coloro
che attualmente sono poveri. In caso di avversità si ha il diritto a ricevere sussidi.
Altri punti di vista
Egualitarismo dei beni
(Tobin) idea secondo la quale tutti devono avere una certa disponibilità di alcuni specifici
beni (generi alimentari, istruzione minima)
Egualitarismo dei punti di partenza
Egualitarismo delle capabilities
Lo stato minimo di Nozick
Trasferimenti in natura/monetari
Spesso si pensa che in trasferimenti in natura siano programmi rivolti agli individui dal più reddito
basso e si pensa esclusivamente all’edilizia popolare e alle pensioni sociali. Tuttavia, anche le
persone delle classi medio-alte traggono vantaggio dai trasferimenti in natura: l’istruzione e
l’assistenza sanitaria pubblica sono due esempi. A differenza dei beni pubblici puri, l’istruzione e la
sanità sono beni consumati in diversa misura dai diversi individui e stimarne il valore per i diretti
destinatari è difficile; così come non è semplice stabilire se siano più opportuni trasferimenti in
denaro o in natura. Certo è che l’effetto dei trasferimenti in natura e in denaro è diverso a seconda
a delle preferenze individuali.
CAPITOLO 9
Le ragioni dell’intervento pubblico in sanità
Come già ricordato, i servizi sanitari non sono beni pubblici puri, in quanto escludibili e rivali. A
proposito dell’intervento pubblico nella sanità è utile distinguere tra motivazioni di efficienza e
motivazioni di equità. Nel primo caso si tratta di correggere un fallimento del mercato, nel secondo
caso di interventi sulla distribuzione di risorse finalizzati ad assicurare alcuni diritti alla persona. Per
cogliere alcune peculiarità del mercato dell’assistenza sanitaria è essenziale capire il ruolo che in
questo settore possono svolgere le assicurazioni. L’assicurazione è la soluzione privata all’assistenza
sanitaria e funziona in questo modo: (1) l’acquirente versa una somma di denaro, che prende il
nome di premio assicurativo, alla compagnia di assicurazione (2) la compagnia di assicurazione
accetta di erogare una somma di denaro all’assicurato qualora dovesse verificarsi un evento
sfavorevole che interessa la sua salute, come nel caso di una malattia
Asimmetria d’informazione
Uno dei limiti del mercato assicurativo nasce da un fallimento del mercato, ossia l’informazione
asimmetrica, che si produce quando una delle parti coinvolte in una transizione (assicurato)
dispone di informazioni che l’altra non possiede (assicuratore).
Selezione avversa
Fallimento del mercato dovuto al fatto che la parte meno informata non riesce a selezionare bene i
propri clienti.
Azzardo morale
L’assicurazione può avere effetti distorsivi sul comportamento individuale. Se gli individui sanno di
poter contare su una copertura assicurativa, possono non prendere le precauzioni necessarie a
evitare i rischi o chiede più servizi sanitari di quanti non ne chiederebbero se non fossero assicurati.
Anche in questo caso si tratta di una asimmetria informativa che si verifica dopo che il contratto è
stato stipulato e che esiste in quanto il controllo sul comportamento dell’assicurato ha sempre un
costo per l’assicurazione. Ovvero è un fallimento del mercato dovuto al fatto che la parte meno
informata (l’assicuratore) non è in grado di controllare i comportamenti della parte più informata
(assicurato). In questo caso l’intervento pubblico è l’unica possibile modalità di correzione di questo
fallimento.
Sistema sanitario
Il servizio sanitario nazionale (SSN) e stato introdotto in Italia nel 1978 con la legge numero 833. In
linea con le argomentazioni di tipo equativo e con l’articolo 32 della costituzione, che riconosce il
diritto alla salute come diritto fondamentale dell’individuo e interesse per la collettività;
l’obbiettivo era quello di adottare un servizio universale, ossia diretto a tutti indipendentemente
dal livello di reddito, dalla condizione occupazionale e professionale, superando la base
mutualistica del sistema precedente. I responsabili del SSN erano:
1. Governo centrale
2. Regioni
3. USL
La riforma del SSN è iniziata nel 1992 ed è intervenuta in particolar modo sul sistema di
finanziamento e sul modello organizzativo. Tra il 1999-2000 e stato abolito il fondo sanitario
nazionale, un sistema che non incentivava i comportamenti responsabili da parte degli
amministratori e che rendeva difficile una corretta percezione dei costi dei servizi da parte dei
cittadini, e si è quindi affidato il finanziamento della spesa sanitaria alle regioni anche se lo stato ha
comunque continuato a contribuire al finanziamento attraverso un fondo perequativo per garantire
i fabbisogni standard. Dal punto di vista della gestione, è stato introdotto il principio della
separazione tra chi fornisce e chi le acquista. Questo obbiettivo è stato perseguito sostituendo le
vecchie USL con le ASL, che possono fornire direttamente il servizio oppure decidere di acquistare
prestazioni da privati. La separazione di queste due fasi dovrebbe allargare gli spazi della
concorrenza tra fornitori, incentivando i miglioramenti in termini di efficienza.
CAPITOLO 12
Incidenza legale, economica e traslazione dell’imposta
Indica il soggetto che è giuridicamente tenuto al pagamento dell’imposta; ma poiché i prezzi
possono variare in seguito all’introduzione di un’imposta, l’incidenza legale non fornisce alcuna
indicazione su chi versa veramente l’imposta. Al contrario l’incidenza economica dell’imposta
rappresenta la variazione nella distribuzione del reddito determinata dalla sua introduzione, ovvero
chi ne sopporta effettivamente l’onere. La traslazione dell’imposta invece, è la differenza fra
incidenza legale e incidenza economica. Qualsiasi analisi dei modi in cui le imposte influiscono sulla
distribuzione del reddito dovrebbero tenere conto dei seguenti aspetti: (1) solo le persone fisiche
possono pagare imposte (2) si dovrebbero considerare sia le fonti sia gli impieghi del reddito (3)
l’incidenza dipende dalle modalità di determinazione dei prezzi
Analisi dell’incidenza con il bilancio a pareggio
Con l’analisi dell’incidenza con bilancio in pareggio si calcola l’effetto combinato dell’imposizione
fiscale e della spesa pubblica finanziata dalle stesse imposte; è un analisi che considera gli effetti
dell’introduzione di un’imposta tenendo conto sia delle risorse prelevate sia delle spese effettuate
con quelle risorse. L’incidenza può essere differenziale se l’analisi è fatta in termini di distribuzione
delle risorse fatta confrontando imposte alternative o assoluta, se l’analisi è sugli effetti
dell’introduzione di un’imposta condotta assumendo che le risorse prelevate non vengano spese e
che l’imposta non ne sostituisca altre.
Imposte proporzionali regressive o progressive
In base all’incidenza economica l’imposta viene definita proporzionale regressiva o progressiva. Un
metodo per individuare una definizione consistente consiste nell’utilizzare il concetto di aliquota
media, ossia il rapporto tra le imposte versate e il reddito. se l’aliquota media è costante,
indipendentemente dal livello di reddito, l’imposta è proporzionale. Se l’aliquota media aumenta al
crescere del reddito, il sistema impositivo è progressivo, se scende, è regressivo
Due modi di calcolare la progressività di un sistema
La misurazione del grado di progressività di un sistema fiscale è un’operazione ancora più difficile.
Tra le tante, ecco due alternative: secondo la prima, il sistema tributario è tanto più progressivo
quanto maggiore è l’incremento delle aliquote medie al crescere del reddito. mentre la seconda
alternative sostiene che si possa affermare che un sistema fiscale è progressivo di un altro se
l’elasticità del gettito fiscale rispetto al reddito (cioè la variazione percentuale del gettito divisa per
quella del reddito) è più elevata.
Modelli di equilibrio parziale
Ovvero come le imposte influiscono sulla distribuzione del reddito. I modelli di equilibrio parziale
della determinazione dei prezzi, considerano unicamente il mercato in cui viene imposto il tributo e
ignorano gli effetti su altri mercati. Questo tipo di analisi è estremamente appropriato quando il
mercato dei beni soggetti a imposta è relativamente ridotto ri