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ARISTOTELE
DE ANIMA
Opera del IVo secolo avanti Cristo che più di tutte alla storia è stata oggetto di studio, anche se ci sono dei contrastati. Aristotele considera lo studio dell’anima considerato l'origine della vita.
L'opera è divisa in 3 LIBRI:
- LIBRO PRIMO = Aristotele analizza le diverse accezioni di "ANIMA" fino lì enunciate, criticandole.
- LIBRO SECONDO = Analizza l’anima in base alla facoltà.
- LIBRO TERZO = Analizza le facoltà prettamente superiori, lasciando grande importanza all’IMMAGINAZIONE e all’INTELLETTO.
LIBRO PRIMO
Per rispondere alla domanda CHE COS’È L’ANIMA? è necessario dire che a seconda dell’oggetto di indagine è necessario utilizzare un metodo di studio diverso.
A. divisione diversi LIVELLI DI CONOSCENZA:
- SENSAZIONE = il percepire un oggetto che è QUI ed ORA (uomo e animali);
- MEMORIA = conservare un oggetto che non è più QUI ed ORA (uomini e animali);
- ESPERIENZA = avere una cognizione GENERALE dell’oggetto che si registra in qualche circostanza (solo gli uomini). Da qui si passa in un nuovo livello e si può parlare di TECHNÉ (prettamente tecnico).
A. ci dice che un oggetto può essere:
- NECESSARIO = "ciò che è e che non può essere diversamente da ciò che è". Praticamente ciò che non dipende dalla volontà dell’uomo. Ad occuparsi del necessario sono le scienze TEORETICHE, cioè:
- FILOSOFIA PRIMA = studia l’essere in quanto essere;
- FISICA = studia l’essere in quanto movimento;
- MATEMATICA = studia l’essere in quanto quantità e/o numero;
- POSSIBILE = "ciò che l’uomo può fare"
- PRAXSIS = l’agire umano ha per scopo l’esercizio delle sue facoltà;
- POIESIS = il mondo ha la capacità di produrre per raggiungere determinati fini.
- Per analizzare gli oggetti, bisogna utilizzare metodi come gli ASSIOMI, i SILLOGISMI, e ragionamenti di tipo INDUTTIVO (da particolari ad universale) lungo all'universale verso l'insieme particolare.
- A favore di Platone, parla del metodo della DIVISIONE, ripreso da Platone. Platone propone di dividere gli oggetti ad una definizione differente tramite una serie di divisioni. METODO DIALETTICO (da DIAIRESIS = DIVISIONE)
- Es. definiamo la PESCA CON LA LENZA; lo si definisce come una TECNICA. Poi lo si definisce anche come una TECNICA ACQUISITIVA. Si prosegue da una teoria della POSSIBILITÀ, quindi: si pratica di caccia e oggetti animati, e che in questo caso operano viventi dell'ACQUA.
- Si specifica anche il simbolo che occorre avere una pesca con l'UNCINO, e da in parte così il rimprovero con l'inizio DAL BASSO.
Parlando invece di una analisi dell'essere, questo può essere suddiviso, dunque ordinamento secondo diversi grafici:
- Pontade: QUANTITÀ / QUALITÀ / RELAZIONI CON L'ALTRO / LUOGO (dove stare?) / TEMPO (quando è visitato?) / SITUAZIONE (come è messo adesso?) / AVERE (cosa ho ora) / AGIRE (cosa devo fare) / SUBIRE (cosa patire)
L'ESSERE è dunque CATEGORIA, della quali è differenziata la categoria "SOSTANZA".
- LA SOSTANZA, presupponente, è il non renderin il tutto le altre categorie. Sottidisumisi - SOSTANZA PRIMA = "lo sento" | "il punto" individuo che non può rientrare in qualcun altro.
- SOSTANZE SECONDE = SPECIE e GENERE. Questoi di proprietà delle sostanze, anche QUALITÀ ACCIDENTALI, in quanti possono esistere o meno, mentre le sostanze prime esistono da sé.
- Le sostanze, a loro volta, sono dotate di MOVIMENTO o MUTAMENTO:
- SOSTANZE NATURALI = hanno in sé il principio di mutamento
- SOSTANZE ARTIFICIALI = non hanno in sé il principio di mutamento
- In entrambi i casi parlando di una MATERIA di avere una FORMA.
- SINOLO = MATERIA + FORMA
L'anima è dunque sostanza come ATTO PRIMO. Ovviamente A. ricorda anche la
differenza tra CORPI VIVENTI e CORPI NON VIVENTI.
In particolare ad un frammento NON VIVENTE verrà tolta la sua forma di quello
frammento, rimane al di fuori, non è più possibilità o attualizzazione delle poten.
È, in altro da se esercita attiva vista: il bisogno di un occhio non è di l'occhio, può
essendo riconosciuto come un altrove.
Dunque l'ANIMA È FORMA
Il VIVENTE è tale e alla base c’è la FUNZIONE VEGETATIVA, perchè anche alla parte gli ANIMALI è dato al PERCEPIRE
A. inoltre profondamente disossa le RELAZIONI tra le varie facolta del vivente.
A. utilizza la GEOMETRIA per giungere con l'ANIMA. Se da vedere come una figura geometrica chimica (un PENTAGONO) le in POTENZA ne contiene oltre, l’anima INTELLETTIVA contiene l’anima SENSITIVA che a sua volta contiene l’anima VEGETATIVA. Dunque la RELAZIONE tra le facoltà è data dal fatto che SENTE. LE
FACOLTÀ INFERIORI NON POSSONO ESSERE CONSIDERATE QUELLE SUPERIORI. Senza le minori funzioni VEGETATIVA NON DI VIVENTE è potuto parlare.
Possiamo dunque dire che l’uomo possiede 3 anime o facoltà: FACOLTÀ NUTRITIVA
Le facoltà nutritive non mancano tutte le capacità di assumere elementi e NUTRIRE l’uomo. Nutritare volta alla conversazione dell'intima specie, tramite RIPRODUTIONE.
L’anima non è CAUSA, e lo è in 3 diversi modi:
- CAUSA come ESSENZA = causa dell’essere di tutte le cose principali del vivente (CAUSA FORMALE)
- CAUSA come FINE = finalità vista in 2 modi:
I pesanti di tendono ad organizzarsi verso TUTTO CIÒ CHE È, O SEMBRA ESSERE un BENE (riprendo A. come il MOTOREFIMISMOBILE che muove l’azione dell’universo) con la è un MOTORE MOBILE: il corpo è un soggetto mosso
L’anima PERSEGUE (affirma) o EVITA (nega) qualcosa, spesso guidata dai sensi alla tempo (Orexis)
Se il corpo è MOUVERE letteralmente il corpo non è la facoltà artistica, né la facoltà teorica.
A muovere sono: Orexis (traduno del corpo) e NUS (intellecto pratico)
Sego intellettuale teorico = la VERITÀ
Sego intellettuale pratico = l’AZIONE VIRTUOSA
Infatti ciò fondamentale è l’IMMAGINAZIONE, de, mentre negli animali è dato legato alle sensazione, negli umani è animanizmio diverso.
A pensare avvale una tramite leggio dell’assom, il SILLOGISMO:
- (1) Afatti: gi do di serta omni la aqua
- (2) Io non an normi de parti 2 aqua
- A ne giamo omnium de aqua
IL COME de SU COSA se lo essenze disporo, chiasamente, dalla circoscrive esterne e interne dei oggetto.
FINALISMO immanente AL MONDO DELLA VITA
VIVERE ≠ VIVERE BENE
VIVERE = qualche x motivizio e riscuteibilità. IL FINE = conservare la VITA (cosa de fame della la sperato, non movomento)
VIVERE BENE = VI: etica. IL FINE = realisone la propria esistenza
Quanta si parla di SCOPO, non sempre siamo su un livello di CONSAPEVOLEZZA.
Dunque non c’è totale continuità fra SCOPO e COSCIENZA.