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FUTURISTI SI NO
Ambivalenza affettiva: situazione di amore/odio verso il cinema da parte degli scrittori del tempo.
GIOVANNI VERGA
Nella prima parte della sua vita: testi sentimentalisti e simbolici, poi è diverso con “il ciclo dei
vinti”. Rapporto con il cinema: traduttrice francese gli propone di adattare “cavalleria rusticana” per
essere trasferita nel cinema. Verga è molto aperto e dà carta bianca alla sua traduttrice per l'opera
“purché faccia esattamente come è stato già fatto a teatro”, non vuole che l'opera venga manomessa.
Ma ovviamente non si può presentare così, bisogna aggiungere delle scene. Non vuole vedere il
testo perchè teme di guastare ogni cosa. Uno scrittore non accetterà mai la manomissione del testo.
Quindi Verga autorizza ma non vuole occuparsene. Metafora del matrimonio = vede l'opera come
una figlia, può autorizzare il matrimonio ma non è favorevole alle conseguenze. (incontro tra
letteratura e cinema)
Verga voleva delicatezza tra i due amanti, quest'idea però era in contrasto con il cinema dell'epoca.
Bisognava far vedere scene forti. Esempio: scena di seduzione, Verga la voleva intitolare “Idillio”,
ma il cinema optava per scena di seduzione. Quindi gli scrittori si sentono di dover rinunciare alla
raffinatezza delle loro opere. La storia ci ha insegnato che non sempre la letteratura fa bene al
cinema e viceversa. Un film troppo uguale al libro non funziona.
Il cinema americano funziona di più perchè in Italia (e Europa) siamo molto più legati alla
letteratura. Quello americano rappresentava grandi paesaggi, il West ecc.
Nel 1916 Verga scrive due scenari: caccia al lupo e caccia alla volpe, e chiede un parere a Marco
Praga, che gli dice che caccia alla volpe è troppo tenue come storia. Caccia al lupo andava bene ma
bisognava lavorarci su per adattarla al cinema (servivano varietà di ambienti)
GUIDO GOZZANO
Autore sfortunato appartenente al crepuscolarismo, muore a 32 anni di malattia. Era molto
affascinato dal cinema. Per lui il cinema dà sfogo alla fantasia, non tanto alla realtà. Ama la velocità
del cinema, ma nel raccontare una “favola”.
Testo d'esempio pag 243: Pamela
Pamela è un nome goldoniano, Attempati = vecchi.
Dovrebbe essere una figura affascinante, fascino romanzesco, femminile. Invece è brutta,
angosciata, è in lite con gli altri e non riesce ad avere molti rapporti umani. Il fratello muore e
l'eredità (casa cinematografica) è per lei. In un primo momento non ne vuole sapere nulla, vuole
liquidarla subito, poi decide di andare a vederla. Alla fine viene venduta perchè lei è contraria al
nuovo e alla novità, contro assassini e amplessi.
Visione del cinema di Gozzano:
velocità
• idea vecchio vs nuovo
• ricchezza
• comicità del racconto
•
IL CINEMA DIVENTA MAESTRO DI STILE
E. de Amicis: è della generazione di Verga, ma molto più aperto e curioso rispetto alle novità.
Racconto → cinematografo cerebrale (cinema che sta nella nostra testa)
Caratterizzato da analogia rapida, sembra un film, appaiono figure nella sua testa.
Il cinema diventa un nuovo modo di pensare, impatto sul nostro modo di vedere la realtà
LUIGI PIRANDELLO
è l'ultimo autore della prima fascia cronologica (gli anni del muto). Appartiene a un'epoca nuova
(MODERNISMO), è pienamente novecentesco.
Pensiero:
maschere
• contrasto tra vita (essenza della nostra identità) e forma (il nostro bisogno di vita si scontra
• con la forma, ovvero come ci comportiamo)
è il più grande drammaturgo della sua epoca, scrive romanzi, opere teatrali, novelle, saggi.
Il fu Mattia Pascal → perdita voluta dell'identità, lascia credere di essere morto: cambiamento
dell'identità. In quegli anni molti scrittori si chiedevano chi erano, la società stava cambiando.
Nel cinema: prima di essere grande autore di teatro, si interessa al cinema.
Opera più importante per il cinema di Pirandello → Quaderni di Serafino Gubbio operatore.
Il titolo all'inizio doveva essere “Si gira”, poi è diventato quaderni di Serafino Gubbio operatore.