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TEORIE DELLO SVILUPPO PERCETTIVO:

  • teoria della Gestalt
  • teoria di Piaget
  • teoria dell'elaborazione delle informazioni
  • teoria di Gibson

Negli ultimi quarant'anni la rivoluzione cognitivista ha contribuito alla silenziosa diffusione dell'approccio dell'elaborazione dell'informazione.

La teoria dell'informazione non è una teoria unica, è un quadro di riferimento, i ricercatori studiano il passaggio delle informazioni attraverso il sistema cognitivo.

INPUT MENTE OUTPUT: stimolo che entra nel sistema di elaborazione dell'informazione.

Fra l'input e l'output avvengono delle operazioni mentali in tempo reale.

Cosa studiano:

Gli psicologi dell'informazione esaminano i processi mentali necessari per trasformare, manipolare e utilizzare gli input. Sono interessati a conoscere come operi il sistema di elaborazione in una data situazione, cioè in che modo modifichi oggetti o eventi.

esterni facendo loro assumere una forma cognitivamente codificabile.➔ Gli studiosi esaminano l'evoluzione, nel corso dello sviluppo, delle modalità di elaborazione delle informazioni e i vincoli biologici di tale maturazione.

Il ricercatore tende a studiare la cognizione ricorrendo al metodo sperimentale.

1. Storia della teoria dell'elaborazione dell'informazione

Mentre gli psicologi impegnati nel campo tentano di realizzare modelli dell'intelligenza artificiale pensiero umani, nel campo vengono sviluppati robot, programmi per computer, ecc→ sia l'uno che l'altro rientrano nel contemporaneo filone della scienza cognitiva.

L'elaborazione dell'informazione offriva una nuova metodologia, un linguaggio e una metafora utili per studiare lo sviluppo del pensiero.

2. Orientamento generale della teoria

L'uomo come strumento di elaborazione dell'informazione:

- L'input è rappresentato dalle informazioni, che possono

termine

termine- Sviluppo come automodificazione: i teorici dell'elaborazione dell'informazione devono sviluppare modelli di un sistema in grado di modificare se stesso grazie all'esperienza.

- Analisi del compito: analisi attenta e rigorosa del compito che adulti o bambini devono affrontare, sia esso sperimentale o della vita reale.

➔ Analizzando la richiesta del compito, il ricercatore può distinguere tra i comportamenti che il bambino mette in atto perché sono necessari per adattarsi al compito in questione e quelli risultanti dall'inadeguatezza delle sue abilità di elaborazione.

- Metodologia

N.B. assunto è che ogni attività mentale richieda una certa quantità di tempo.

Gli psicologi hanno sviluppato una serie di modelli che si propongono di simulare il pensiero e lo sviluppo. Una volta costruito un modello soddisfacente del modo in cui gli esseri umani risolvono un particolare tipo di compito, lo psicologo può allora sviluppare un

modello più generale, che spieghi il comportamento in un insieme più ampio di compiti.

3. I principi approcci evolutivi

  • Memoria: tre passaggi principali:
    1. bambino codifica le informazioni, alla lettera o estraendone il senso generale
    2. immagazzinamento delle informazioni
    3. recupero
  • La capacità di riconoscere una situazione e rievocare un evento molto semplice è un tipo di memoria molto rudimentale.
  • Memoria implicita → matura precocemente, continua a svilupparsi anche in seguito
  • Memoria esplicita → implica il riconoscimento e ricordo di eventi e fatti, ha bisogno di anni per maturarsi.
  • ricordo di specifici eventi che coinvolgono il sé. Sviluppo dipende dall’acquisizione di
  • Memoria autobiografica → un senso del sé. Si stabilizza intorno ai 2 anni.
  • Strategie: attività mentali controllate dal soggetto, destinate a migliorare la performance mnemonica.
  • Deficit di produzione: pur possedendo le strategie appropriate, i bambini piccoli sanno quando,
dove e come utilizzarle in modo efficace. Alcune strategie a volte sono il risultato di intuizioni improvvise. Deficit di utilizzazione della strategia: buone strategie talvolta risultano poco utili ai bambini più piccoli. Conoscenza: la capacità della memoria migliora via via che il bambino impara a conoscere il mondo, ampliando il suo magazzino di conoscenze su oggetti, eventi e persone. Affinché il ricordo migliori, l'aumento di conoscenza (cambiamento quantitativo) deve determinare una riorganizzazione di questa conoscenza (cambiamento qualitativo) ➔ La memoria del bambino riflette anche le loro convinzioni, atteggiamenti e aspettative sociali. ➔ I bambini sembrano avere difficoltà a ricordare le caratteristiche che contraddicono i loro stereotipi razziali. La memoria non è una copia esatta del mondo: i bambini costruiscono attivamente un ricordo a partire da inferenze basate sulle loro conoscenze. → un'evoluzione cognitiva che influisce sulla

memoria è lo sviluppo degliN.B. scipt o copioni rappresentazionimentali coerenti generalizzate di una serie di eventi che avvengono in un preciso ordine temporale nella vita di ogni giorno. DESCRIVONO COSA SI SUPPONE CHE ACCADA IN CERTE SITUAZIONI.

Metamemoria: conoscenza sulla memoria una metacognizione efficace include la capacità di notare se una strategie contribuisce o meno al ricordo.

Capacità della memoria: quando le abilità cognitive vengono praticate, diventano automatiche, quindi richiedono meno capacità. Tale aumento della velocità di elaborazione gli consente di manipolare simultaneamente una maggior quantità di dati, sfruttano meglio le sue limitate capacità.

- Strategie: acquisizione, variabilità e scelta

A ogni età il bambino usa molte strategie diverse per affrontare lo stesso tipo di problemi. Il bambino ricorre a una strategia semplice e veloce per problemi facili, mentre seleziona strategie

più complessee laboriose per affrontare i problemi più difficili. partendo da un’intuizione iniziale sul tipo diLa scoperta della strategia più adatta è un processo complesso→strumento da usare.➔ I bambini acquisiscono le loro strategie nel contesto sociale.La cultura di appartenenza li incoraggia ad adottare certe strategie piuttosto che altre e fornisce loro l’opportunitàdi praticare le strategie più utili.Usare le strategie da soli o insieme ad altri, influenza in maniera determinante la performance→ riflettere sul→ragionamento di un’altra persona imparare attraverso un altro→ può rivelarsi un meccanismo di sviluppoimportante.Sistemi di produzione: includono regole espresse in simboli, affrontano complessi processi cognitivi come lasoluzione di problemi.Sistemi connessionisti: tendono a concentrarsi sulla microstruttura alla base dei processi cognitivi.L’intelligenza:-teoria elaborata da

Robert STERNBERG affronta le differenze individuali nella prospettiva dell'elaborazione dell'informazione.

Le persone intelligenti si adattano al mondo reale, modellano l'ambiente per adeguarlo alle loro necessità. L'intelligenza è vista come un insieme di componenti o processi elementari che operano su rappresentazioni interne di oggetti, eventi o simboli.

N.B. S. caratterizza i meccanismi di sviluppo nei bambini come costantemente attivi, utilizzando il modello delle onde sovrapposte. Le strategie si sovrappongono, quindi il bambino continua ad usare le vecchie strategie anche dopo averne acquisite di nuove.

Il modello delle onde si confronta con il modello stadiale di Piaget, in cui le varie strategie competono per la dominanza. Attraverso l'esperienza, il bambino apprende che alcune strategie sono più adattive (utili, accurate o efficaci) di altre e pertanto le mantiene.

Meccanismi di sviluppo specifici:

  1. Automatizzazione: consiste nella
  1. Capacità di svolgere automaticamente processi che in precedenza richiedevano la consapevolezza delle caratteristiche dell'ambiente possono incoraggiare i bambini a notare informazioni diverse
  2. Codifica:
  3. Generalizzazione: opera quando il bambino applica, per esempio, una strategia di addizione a problemi nuovi con una struttura simile. Il bambino ha un'intenzione sul problema e prova un nuovo approccio.
  4. Costruzione di strategie: L'apprendimento è il risultato di una trasformazione generale degli schemi di associazione tra connessioni.
  5. Posizione rispetto alle questioni evolutive- La natura umana: la teoria condivide questo approccio meccanicistico, ma può essere considerata organismica per l'accento sull'esistenza di un'organizzazione complessiva e sul carattere attivo dell'organismo. L'approccio dell'elaborazione dell'informazione sembra suggerire un atteggiamento passivo dell'organismo, ma in tutti

Gli altri casi, l'individuo interpreta in maniera attiva l'elaborazione automatica è un processo passivo → le nuove esperienze. IL BAMBINO DIVENTA COGNITIVAMENTE SEMPRE PIÙ ATTIVO.

- sviluppo qualitativo e quantitativo: Non condividono l'approccio stadiale delle teorie piagetiana e freudiana, ammettono entrambi gli sviluppi ma pongono l'accento sui cambiamenti di tipo qualitativo, più di quanto non facciano le teorie dell'apprendimento sociale.

Sviluppo qualitativo: nuove strategie per l'immagazzinamento e recupero di informazioni - emergere - acquisizione di regole per la soluzione di problemi o nuove modalità di rappresentazione

Sviluppo quantitativo: aumento del numero di elementi che vengono ricordati - quantità di informazioni della conoscenza di base - numero di strategie incluse nel proprio repertorio

Dettagli
Publisher
A.A. 2021-2022
23 pagine
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-PSI/04 Psicologia dello sviluppo e psicologia dell'educazione

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher educandoci di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Psicologia dello sviluppo e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Perugia o del prof Gallai Beatrice.