CAPITOLO VIII BREVE PERIODO
Il modello IS-LM studia il comportamento di breve periodo del sistema
macroeconomico e mostra gli effetti delle politiche di stabilizzazione.
- L’equilibrio del mercato dei beni è associato alla curva IS.
- L’equilibrio del mercato monetario è associato alla curva LM.
Il modello IS-LM premette di individuare i valori del reddito e del tasso
d’interesse in corrispondenza dei quali il mercato dei beni e della moneta sono
simultaneamente in equilibrio.
Nel modello: i prezzi e i salari sono fissi (curva offerta aggregata orizzontale); il
modello mostra come le politiche di stabilizzazione (monetaria e fiscale)
determinano, attraverso la domanda aggregata, il prodotto potenziale.
Par curva IS e equilibrio sul mercato dei beni - Investimento e tasso interesse
Consideriamo che l’investimento è accumulazione di capitale fisico (macchinari,
edifici) da parte delle imprese usato per produrre l’output. In contabilità
investimento fisso lordo
nazionale questo tipo di investimento è detto in quanto
comprende:
componente addizionale:
- acquisto di beni capitali che aumentano la
capacità produttiva delle imprese che lo effettuano.
componente sostitutiva:
- i mezzi fisici e i macchinari vanno sostituiti dopo
un certo periodo perchè logori o obsoleti.
Perchè le imprese investono? Ottenere profitti (ricavi - costi sostenuti per
produrre una certa quantità di output). Per valutare la convenienza ad investire
le imprese pongono a confronto i ricavi addizionali che si aspettano
dall’investimento e i costi necessari a sostenerlo (tasso di rendimento interno
atteso e costo del capitale).
Come sono misurati i costi del capitale? Il tasso d’interesse è il rendimento cui
l’impresa rinuncia utilizzando i fondi per un progetto anzichè per un altro.
Rappresenta il costo-opportunità dell’investimento, sia se i fondi impiegati per
effettuarlo sono presi a prestito dall’impresa (indebitandosi e pagando
l’interesse), sia se l’impresa si autofinanzia. Più è alto il tasso d’interesse, tanto
maggiore è il costo-opportunità di un dato progetto d’investimento e minore è la
convenienza a realizzarlo (relazione negativa tra investimento e tasso
d’interesse). Tuttavia, le imprese decidono se investire confrontando il tasso
d’interesse con il tasso di rendimento. Se il tasso di rendimento è stabile e il
tasso d’interesse aumenta, l’investimento viene scoraggiato.
Come le imprese calcolano il tasso di rendimento interno atteso? I ricavi attesi da
un investimento dipendono dalle vendite attese per la durata dell’investimento.
A loro volta le vendite dipendono dalla domanda che un’impresa si aspetta di
realizzare in un certo periodo.
La funzione d’investimento è: I = I° - bR
I° = componente di investimento che dipende da fattori diversi dal
tasso d’interesse come appunto il reddito atteso; b = parametro che
misura reattività dell’investimento al tasso d’interesse.
Par derivazione curva IS condizione d’equilibrio
La curva IS descrive l’equilibrio sul mercato dei beni. La
è Y=AE o S=I. Possiamo ricavare dal grafico della croce keynesiana la curva IS.
(Diagramma inferiore) per un alto livello del tasso d’interesse (R ) , gli
0
investimenti sono bassi e quindi anche la linea della spesa aggregata (AE ). Il
0
sistema è in equilibrio nel punto A con un livello del reddito d’equilibrio pari a Y .
0
Per un tasso d’interesse più basso (R ), gli investimenti sono maggiori e la linea
1
della spesa aggregata (AE ) è più alta. L’equilibrio è in B con un livello del reddito
1
d’equilibrio pari a Y .
1
NB: La curva IS mostra tutte le possibili combinazioni del tasso d’interesse e del
reddito tali che AE = Y, e il mercato dei beni è in equilibrio.
Par pendenza e posizione curva IS
negativa
La curva IS ha pendenza perché riflette la relazione negativa tra tasso
d’interesse e investimento ed è influenzata anche dal moltiplicatore della spesa
k Per un dato valore di b, più k è grande, più la curva IS è (relativamente)
GTM. GTM
piatta; per un dato valore di k , più b è elevato, meno ripida è la curva
GTM
IS. posizione
La della curva IS dipende da:
- Spesa pubblica G: . Al crescere di G, la curva IS si sposta verso
l’alto; al diminuire di G la curva IS si sposta verso il basso.
- Politica fiscale: verso dx o verso sx, modificando quindi il livello
d’equilibrio del reddito Y*. Adottando una politica fiscale espansiva,
la curva IS si sposta verso dx.
Par equazione della curva IS
Sostituendo la funzione d’investimento nella condizione d’equilibrio del mercato
dei beni, possiamo risolvere per R o Y ottenendo l’equazione della curva IS.
La condizione d’equilibrio diventa Y = AE° + [c (1 – τ) – j] tY – bR.
Risolvendo per R si ottiene l’equazione IS: 1
1
R = AE° - Y
b× k
b GTM
Risolvendo per Y si ottiene: Y = k (AE° - bR)
GTM
Par curva LM ed equilibrio sul mercato delle attività – mercato della moneta
La curva LM mostra le combinazioni tra tasso di interesse e reddito che
garantiscono l’equilibrio nel mercato monetario. Il mercato monetario è in
equilibrio quando domanda di moneta = offerta di moneta.
L’offerta di moneta è regolata dalla Banca Centrale che emette (stampando e
coniando) monete; la domanda di moneta è una domanda di liquidità (o
domanda di scorte/fondi/saldi monetari). Infatti, le persone hanno bisogno di
moneta sotto forma di scorte liquide (contanti) per effettuare le transazioni. Nel
mercato monetario vi sono 3 importanti elementi:
1. La quantità di scorte liquide di cui ogni individuo ha bisogno dipende dal
al crescere del reddito aumenta la domanda di moneta.
suo reddito:
2. Il tasso d’interesse è il costo-opportunità della moneta. Rappresenta il
. Al crescere del tasso
rendimento a cui si rinuncia detenendo moneta
d’interesse aumenta il costo-opportunità del detenere liquidità e
diminuisce la domanda di fondi monetari.
Ricordiamo che R = i – π quindi:
R = tasso d’interesse reale; i = tasso nominale d’interesse; π= tasso
Più è alta l’inflazione, più sono alti i prezzi, più il potere
d’inflazione.
d’acquisto della moneta si riduce e diventa maggiore la liquidità
necessaria ad acquistare un certo paniere di beni.
3. la domanda reale
La moneta viene detenuta per acquistare beni e servizi:
di moneta è una domanda di fondi liquidi reali.
Par domanda di moneta
Quindi, per un dato livello dei prezzi, la domanda di moneta esprime
l’ammontare di liquidità che il pubblico desidera detenere in funzione del
reddito e del tasso d’interesse:
M = (m Y – m R)P
D 0 1
M = quantità domandata di moneta in termini nominali; m e m sono
D 0 1
rispettivamente reattività della domanda di moneta al reddito e al tasso
d’interesse. Se Y aumenta di 50; M aumenta di m ×50. Se R aumenta di
D 0
50; M aumenta di m ×50. Consideriamo che m >m .
D 0 0 1
La domanda di moneta in termini reali (o in termini del suo potere d’acquisto) è:
M D = m Y – m R
0 1
P
Per un dato livello del reddito, la domanda di moneta è una funzione decrescente
del tasso d’interesse.
Grafico: domanda di moneta reale nel piano R-Y. Quando Y aumenta la domanda
negativa
di moneta si sposta verso destra e viceversa. La curva ha pendenza
perché, dato Y, un aumento di R riduce la domanda di fondi liquidi reali.
Par offerta di moneta
L’offerta di moneta reale da parte della banca centrale è: (M/P)°. Dove M° =
offerta nominale di moneta; P= livello costante dei prezzi.
Bisogna tener conto che la banca centrale controlla il tasso d’interesse
NOMINALE, non reale. Tuttavia, nel breve periodo, che è l’orizzonte di questo
modello, i prezzi si aggiustano lentamente e quindi l’inflazione è relativamente
stabile. Per cui la banca centrale controlla anche il tasso REALE di interesse R.
Infine, la banca centrale manipolando il suo tasso di riferimento influenza l’intera
struttura dei tassi d’interesse perché questi tendono a muoversi insieme.
Grafico: offerta di moneta in termini reali è una linea verticale perché è
indipendente dal tasso d’interesse ed è fissata in modo autonomo dalla
banca centrale. L’equilibrio del mercato monetario è nel punto A (la
domanda reale di moneta interseca la retta dell’offerta reale di
moneta) e il livello d’equilibrio del tasso d’interesse è R.
Se la banca aumenta M; aumenta (M/P)°(considerando P fisso) e la
retta dell’offerta di moneta si sposta verso dx da (M/P)° a (M/P)°’. Se
però il tasso d’interesse rimanesse a R, vi sarebbe un eccesso di offerta in C.
Quindi per riportare l’equilibrio sul mercato monetario il tasso d’interesse deve
scendere fino a R’, in corrispondenza del quale le due curve si intersecano in B.
NB: Un aumento dell’offerta nominale di moneta provoca un aumento dell’offerta
reale di moneta e una riduzione del livello d’equilibrio del tasso d’interesse.
Par derivazione ed equazione della curva LM
Possiamo adesso ricavare la curva LM, che mostra tutte le possibili combinazioni
tra reddito Y e tasso d’interesse R, per le quali il mercato monetario è in
equilibrio (domanda di moneta=offerta di moneta).
Grafico: Curva di offerta di moneta verticale e 2 curve di domanda di moneta.
L’equilibrio iniziale è in A, dove l’equilibrio del tasso d’interesse è R. Se il reddito
aumenta da Y a Y’, la curva di domanda di moneta si sposta verso l’alto fino a
(MD/P)|Y’; il tasso d’interesse deve salire fino a R’, perché con R in C si verifica
un eccesso di domanda. Cosi il mercato è di nuovo in equilibrio nel punto B.
Se congiungiamo A e B possiamo ottenere la curva LM, che presenta una
positiva
Inclinazione perché cresce il
reddito, cresce il tasso d’interesse.
Nel mercato monetario la condizione
d’equilibrio è (M /P) = (M/P)° o:
D
M° = m Y – m R
0 1
P
L’equazione della curva LM è risolvendo
per R: m 1 M°
0
R= Y - ×
m P
m 0
1
Risolvendo per Y: m 1 M°
<-
Economia monetaria - la curva IS nel modello NEK
-
Appunti di macroeconomia sull'efficienza marginale del capitale e curva IS
-
Criterio della curva intrinseca
-
Appunti di macroeconomia sulla curva LM, il mercato dei titoli e bilancia commerciale