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Storia delle comunità sordi e gruppi etnici
Il mondo dei sordi, considerato come una minoranza, si forma in parte per esclusione dal mondo udente e in parte grazie all'aggregarsi di una comunità intorno a un diverso centro - il suo centro (Sacks).
Un gruppo etnico è un luogo di comprensione reciproca, in cui la lingua dei segni e la possibilità di socializzare contribuiscono alla creazione e al mantenimento dei confini generati dall'interazione tra sordi e udenti. Mentre i sordi ribadiscono la propria diversità, gli udenti tendono a normalizzare. Questo tipo di comunità è stata definita come una comunità di contatto interetnico (costituita da individui appartenenti a vari gruppi etnici - Treccani).
L'identità culturale di un gruppo determinato può essere compresa solo attraverso la relazione con i gruppi vicini, come la maggioranza udente e la minoranza sorda. L'opinione della maggioranza influisce sull'opinione della minoranza.
del se di una minoranza Legerarchie sociali determinano le gerarchie culturali => chi da una definizione dellagerarchia - i valori è chi ne sta al vertice i ceti minori avevano poco poteredecisionalePaternità: il sistema di trasmissione culturale e linguistico nella comunità sorda ècircolare => si ricrea ad ogni generazione la nuova generazione sarà quindi lanuova cultura sorda in quanto si ricreano i fattori che portano alla sua creazione Ilprimo centro e nucleo è la sordità => essere contraddistinti da una simile mancanza,nella visione della maggioranza => un gruppo di persone sorde in un mondo di udentiPatrimonio => serie di comportamento e valori condivisi il concettochiave è la Lis => l'identità e l'appartenenza a una comunità sorda non sempre vannodi pari passo => una persona può accettare la propria identità di persona sorda senza però appartenere oRiconoscersi in una comunità, queste condizioni sono determinate dal percorso educativo e dall'orientamento famigliare.
Regimi di esclusione delle persone disabili:
- Eliminazione (forma più estrema di esclusione) => morte diretta o abbandono (interruzione di gravidanza, sterilizzazione di disabili, impedimento di sposarsi)
- Abbandono => fare in modo che se ne occupassero altri => si affidano al divino
- Segregazione => limitazione della libertà e istituzionalizzazione
- Assistenza => dispensazione dal lavoro; ruolo della Chiesa (volontariato, assistenzialismo), inclusione condizionata
- Discriminazione => ancora presente => es. il togliere gli Istituti per i sordi rappresenta una mancanza, una possibilità in meno
Era paleolitica => erano presenti delle disabilità e ci sono prove di comunicazione gestuale prima che l'apparato fono articolatorio fosse presente => le tombe fanno pensare che ci fosse un rito funebre e quindi una forma
comunicativa non ancoraparlata -> l'unica possibile era quella gestuale. In base alle esigenze fisiche il nostro corpo, nei secoli, si è trasformato per adattarsi ad esse. La comunicazione gestuale, a causa del sempre più utilizzo di esse in altre attività, si è scemata per dare priorità a quella vocale.
Civiltà ittita -> Anatolia II millennio A.C -> si hanno prove di una comunità sorda presso i palazzi reali con ruoli ben definiti e di una possibile forma di comunicazione - lingue dei segni.
Civiltà babilonese-mesopotamica -> codice di Hammurabi crea la disabilità attraverso la mutilazione, ma anche protegge legalmente chi nasce con una disabilità -> anche se vista come un castigo divino.
Antichità classica -> condizionati dall'aspetto religioso e dai canoni di bellezza -> ciò che era brutto era considerato uno stigma o in alcuni casi, quelli meno visibili, qualcosa di cui avere peccato.
> i bambini appena nati venivano esaminati, serisultavano deboli venivano eliminati in vario modo
Platone, nel Cratilo, afferma che la comunicazione gestuale è il modello di una forma naturale di espressione, fondata sull'imitazione e sulla raffigurazione "se non avessimo voce né lingua e volessimo manifestare le cose, non cercheremmo di significarle con le mani, la testa e il corpo?"
La lingua dei segni non è stata inventata, ma è una lingua naturale che si è sviluppata nel tempo con una propria storia.
Aristotele si accorge che i sordi dalla nascita sono di solito anche muti, non perché mancano della capacità fonetica, ma perché mancano di "voce articolata"; la capacità di riprodurre distinzioni sonore in relazione ai significati in quanto mancano non sanno riprodurre le parole dell'esercizio dell'ascolto => => quindi non educabili.
Il fatto di considerare un sordo stupido deriva da
Un errore di traduzione: "mutoviene" viene tradotto anche come "stupido" (es. "dumb" in inglese).
Antica Roma => i bambini disabili evidenti e quelli che dimostravano disabilità entro i 3 anni venivano eliminati.
Quinto Pedio, nipote di un console romano beneficiò del suo ceto e divenne un pittore di talento => primo sordo-muto conosciuto.
Il Codice delle leggi escludeva i sordi dalla vita civile (considerati mentecatti) e li privava di alcuni diritti (fare testamento, stipulare contratti). Il criterio minimo per accedere ai diritti civili era un permesso e sapere scrivere (cosa preclusa ai sordi).
Vi si trova, però, un accenno di classificazione di sordità:
- Post linguista; quando la patologia insorge dopo che la persona sa già parlare (titolare di diritti); scrivere (titolare di diritti); i muti che comprendono (titolare di diritti).
- Prelinguistica o infantile; sordomuti incapaci di capire ed esprimersi (privi) e i sordi non muti (titolare di diritti).
I sordi venivano...
Considerati di meno valore viene ribadita la dissociazione tra mutismo e sordità: si può essere l'uno senza l'altro. Fino al 1947 le persone sorde erano considerate inabili in Italia.
Età cristiana => nella Bibbia la disabilità era la conseguenza di un peccato (del disabile-dalla sua famiglia) => rappresenta il Male => c'è una incompatibilità del sacerdozio per i sordi.
Nell'Antichità la disabilità era "causata" dalla sessualità indisciplinata dei genitori.
Nel Nuovo Testamento la disabilità è un'espiazione del peccato => la novità è la figura di Gesù che ha carità, accoglie, li redime (dal demonio) e li guarisce => saranno i primi ad entrare in Paradiso => persiste l'idea della colpa, del peccato.
San Paolo afferma che la fede giunge perché si ascolta la parola (la disabilità è un peccato legato alla sfera.
San Gerolamo pensa alla possibilità di far apprendere il vangelo attraverso i segni, Sant'Agostino scrive che la sordità è un male perché può comportare una mancanza di fede. Però racconta di aver visto un sordomuto esprimersi nella lingua dei segni e sottolinea la possibilità che i bambini sordi di udenti sviluppassero una comunicazione gestuale.
Nel medioevo, i sordi sono figure al limite della società e della fede - la scuola scolastica condanna la comunicazione gestuale come una forma di espressione legata alle passioni animalesche più incontrollate, nonostante venisse utilizzata nei monasteri cistercensi. I monaci, che avevano voto di silenzio, usavano i gesti non solo per le comunicazioni basilari ma anche per chiacchierare - spesso i sordi svolgevano mansioni al loro interno.
Si ha una soppressione dei diritti (non potevano combattere, ereditare, celebrare la messa e sposarsi) - serviva la dispensa papale.
> nel XII secolo papa Innocenzo III autorizzò il matrimonio di un sordo sostenendo che quel che non può la parola può il segno
Il grande cambiamento nella storia dell'educazione, avviene quando nascono sordi in famiglie abbienti => era necessario che i figli sapessero gestire le proprietà
Il motivo di molti sordi è il matrimonio combinato tra consanguinei => gene recessivo
Bartolo da Sassoferrato
Le prime idee di educazione risalgono al XIV secolo => mette in discussione il Codice Giustinianeo e la privazione dei diritti sostiene di conoscere un sordo che comprende grazie alla labiolettura e la possibilità di educare
XII-XIII secolo => nascono le prime istituzioni caritatevoli per accogliere disabili, la si istituzionalizza il legame tra disabilità, casa del 300 a Parigi ospita ciechi poveri => mendicità ed elemosina => A Milano il primo Istituto si chiama "Istituto per i poveri sordo-muti di campagna"
(1800) Identificazione sociale nel nome
Rodolfo Agricola descrive un sordo che si esprime attraverso la scrittura
Cristoforo de Predis. Miniaturista sordomuto=> i suoi fratelli chiederanno per lui l’autorizzazione a partecipare ad un atto di vendita, sottolineando la sua intelligenza e la sua capacità di esprimersi attraverso dei segni capibili dalla famiglia
Luca Riva, pittore sordo=> riuscì tracciando segni e facendo segni a scrivere un proprio testamento
1500 Martin Lutero. vede nella disabilità una forma del demonio e non una causa naturale
L’idea di poter educare i sordi nasce da una conoscenza di persone sorde, da chi aveva visto, toccato, fatto esperienza => la conoscenza diretta sfatava una serie di pregiudizi fondati nella società => si tratta di una disabilità legata a un senso invisibile agli occhi, spaventa il non poter sentire e comunicare => enorme pregiudizio sull’intelligenza (incapacità di parlare, di comunicare,
di ragionare)Cardano percepisce la possibilità di insegnare a scrive-leggere ad un bambino sordo facendogli associare parole ad immagini. Avanza quindi l'ipotesi che la vista possa sopperire alla mancanza di udito e che i sordomuti non siano privi di fede. Si diffondono, dunque, diversi metodi educativi fondati sull'utilizzo della scrittura e si capisce che il mutismo è dovuto alla sordità e non all'organo vocale menomato e che i sordomuti sono educabili secondo un metodo specifico Handicapologie.
Nasce in Francia un'idea della disabilità: "le persone con una certa disabilità diventano incapaci di provvedere a se stesse con l'esenzione dell'obbligo del lavorare". Si afferma una forma di assistenzialismo che ha danneggiato tutte le disabilità. Reclamano il diritto al lavoro e il diritto ad una certa accessibilità nel mondo del lavoro. Impero Ottomano => dal
XV al XX secolo i sordi lavoravano