Nazionalismi
Differenziazioni culturali →come i confini, più come un’aggregazione di
componenti, perché noi possiamo vedere la cultura come una cosa
specifica di una comunità ma allo stesso tempo come qualcosa che tutte
le comunità hanno:
una cultura
una lingua
=partono allo stesso modo
↓
non dovrebbe esserci una che vale più dell'altra
Nel concetto di cultura legato al nazionalismo c'è una nazione che vale più
dell'altra
→queste sono le 2 strade che prende il concetto del futuro, che poi è quello
che: divide
o viene abbinato al concetto di razza, più che di etnia
o
=>una razza che sovrasta l'altra, una lingua che sovrasta l'altro, delle idee che
sovrastano le altre
Quindi vedete come dallo stesso concetto, che è quello di legame, il carattere
proprio di una comunità, possiamo trovare un'apertura come una chiusura
Un'apertura alla differenza
Oppure una chiusura →noi abbiamo le nostre che sono le caratteristiche
che rendono una cultura di valore o una
lingua
↓
la difficoltà =accettare queste accezioni di cultura-comunità quando rivolte alla
sordità =una disabilità, una mancanza, è niente a che vedere con caratteristiche
di: lingua, storia, abitudini, traduzioni →questo lo vediamo adesso
Prima definizione di CULTURA data da Taylor (fine dell'800)
=un complesso insieme, quindi un insieme di cose che includono le conoscenze,
le credenze, l'arte, la morale, il diritto, il costume e comunque qualsiasi altra
capacità e abitudine che l'uomo acquisisce in quanto persona di una società
=>sono le esperienze della vita sociale →nasce quando l'uomo entra e fa parte
di una società, di una comunità e si caratterizza per una dimensione
collettiva ecco l'altra accezione →Che nei segni si vede, la cultura intesa come
apprendimento, è nella mente, è personale, ci riguarda →la cultura intesa come
regole, tradizioni…è qualcosa che appartiene a qualcuno più esterno a noi, che ci
coinvolge, ma più esterno che fa parte del nostro legame con l'esterno
=>la cultura =non è una norma, è un insieme di cose complesse, che si
mescolano e si intersecano, non ce n'è solo una →una caratteristica
importante che è quella della collettività e che la fa staccare dalla eredità
biologica
→c'è un qualcosa che si acquisisce, si apprende anche, ma la cultura noi la
troviamo già è già lì la acquisiamo la possiamo apprendere soprattutto se
cambiamo ma se no noi tutto quello che è conoscenze, credenze, arte, morale,
abitudine ci aiuta senza che noi lo chiediamo nel bene fa parte, anche questa è
cosa si fa e cosa non si fa secondo determinate abitudini e
la nostra. Ci dicono
soprattutto ad un certo punto poi di colpo non si può fare →per es.: indicare da
bambini va bene, ma poi crescendo sappiamo che è un gesto di maleducazione,
ma in altre culture non è maleducazione
→questo lo si stabilisce grazie a delle regole sociali ma non è detto che le nostre
regole sono quelle di tutti gli altri
La cosa interessante è che la cultura è qualcosa che viene:
tramandato
collettivo e
non statico (la definizione =globale, ma non statico)
Diciamo che per molto tempo, la cultura nelle ricerche, voleva dire
descrivere le altre come un metodo di connotazione (=di paragone)
rispetto alla nostra =>quello che pensava bisognasse fare Taylor =fare
paragoni con le altre società/culture, da qui parte l’idea che ognuno
collabori al benessere umano
Ognuno chiaramente ha le sue idee e credenze anticipate magari dalla religione,
su come viene interpretata la disabilità →ma sicuramente a livello religioso il
legame: peccato-disabilità, si ha un po’ in tutte le religioni =questo ha a che
fare con le credenze =darsi spiegazioni su qualcosa che non ha spiegazioni
La morale =più prescritto, legato all’obbligo di fare o meno, da ragioni per
vivere in un determinato modo (per es.: sono contro la morale, le cose sono
cambiate con il tempo e continueranno a cambiare)
Poi abbiamo: costumi (=abitudini) →es il pranzo di natale, s. Lucia ecc =serie di
abitudini e costumi (es. Si fa cosi…) e idee →a volte certe abitudini culturali
vengono prese come regole, ma è sbagliato =>attenzione a cosa è
perscrittivo (=obbligatorio) e invece a cosa è legato ad una scelta per altre
motivazioni
Altra frase di un altro antropologo, parlando di civiltà, dice che non esiste una
civiltà senza cultura →parlare anche di popoli naturali →ma naturale =NO
normale è diverso
CULTURA E CIVILTÀ NON SI PUÒ FARE UN CONFRONTO →si possono non
condividere e non approvarle, ma non bisogna fare una classifica, finchè non si
è conosciuta la determinata cultura, che questo non significa accettare se
non si è d’accordo MA comprendere da dove arrivano e quindi di conseguenza
capire perchè ci sono delle determinate cose in quella cultura
Es.: di un sociologo →Dice che non c’è una linearità sulla cultura, perchè
ognuna fa secondo gli aspetti e situazioni in cui è, vive il suo percorso.
Cina,
La civiltà di domani è il proseguimento di quella di oggi. Per es.: la nel 1913
come un popolo indietro e che non avrebbe mai potuto fare una serie di
=vista
percorsi, ma vedere la Cina oggi a che punto è
non è giusto questo, perchè basta
arrivata, popoli che possono anche tornare indietro Iran
oppure ci sono per es.:
anni ‘70, le donne più emancipate di ora, oggi sono tornate indietro,
al contrario,
secondo una prospettiva attuale =>bisogna stare attenti alle conquiste fatte
=>All’interno di una cultura accade? Cosa fa la cultura?
non è una cosa definita
dà delle regole per agire socialmente senza le quali sarebbe impossibile
comprendersi
dà come delle scorciatoie di convivenza →cioè noi cresciamo in un
ambiente seguendo tutta una serie di abitudini che ci permettono di
capirci fra di noi nel quotidiano, di camminare a destra (nel nostro caso,
contrario di Inghilterra)
=è proprio questa la cultura, ci permette nel quotidiano di NON fare lo
sforzo di vivere, non sempre e non in tutto ovviamente →perché quando
abbiamo fatto l'incontro con la differenza questo sforzo ritorna nell'incontro con
un'altra lingua, con un'altra abitudine, con altri aspetti questo sforzo torna ma
finchè non ci muoviamo dal nostro paese in teoria non dobbiamo
faticarci più di tanto a vivere =>quando ci scontriamo con una differenza le
nostre abitudini verranno ribaltate =>vai incontro ad: un cambio di abitudini, di
prospettiva, di credenze, nuova cultura (in questo caso quando facciao lis: fatica
nella comunicazione, fatica a prendere appunti…)
la cultura
non essendo statica e unica
è composta da modi di vita, di affrontare il quotidiano che vengono:
acquisiti e appresi e si trasmettono da una generazione all’altra
ma cmq cambia, ora ancora più velocemente rispetto al passato →anche
perché la cultura si forma anche nelle relazioni con l'ambiente in cui siamo
e =>l'ambiente cambia e noi cambiamo con lui perchè ci dà delle regole
per interagire con gli altri e tra di noi e ci permette di spiegare e
raccontare e esprimere, attraverso il linguaggio, quali sono queste
strategie che usiamo
Altre definizioni:
“Una cultura è una struttura di significato che viaggia su reti di
comunicazione non localizzate in singoli territori ” (haulf hannerz)
Lui allarga il concetto di cultura →quello di non avere una cultura sorda è
stata messa in discussione dal fatto che non si ha un paese, un confine dove
venga vissuta e usata questa cultura, senza pensare che più culture/lingue,
possono convivere in uno stesso luogo →perchè la cultura sorda ha un luogo per
esempio: in italia →la cultura sorda italiana ha un luogo, quindi i suoi confini (la
lingua e cultura sorda italiana è in continuo contatto quotidiano con la cultura e
lingua italiana)
“Una serie di caratteristiche specifiche di una societa o di un gruppo
sociale in termini spirituali, materiali, intellettuali o emozionali ” (unesco)
L’Unesco qui aggiunge che c’è una parte di emozioni. La cultura sorda ha
molto a che fare con le emozioni di un passato, di un vissuto, di un
quotidiano anche.
Per es.: i sordi hanno molti termini che gli pesano, per es. “NON udente”, da
questa parola c’è molta discriminazione nei confronti dei sordi
Le emozioni a volte creano confini e a volte ferite, ma nel caso della comunità
sorda abbiamo una macroferita =tu sordo, non puoi usare la LIS, se la usi io
ti punisco =>questo ha creato delle ferite tramandate di generazione in
generazione, non sanate =>interessante che l’unesco parli di emozioni
correlato al termine cultura =>parlando di cultura si deve parlare di universi
“è un universo: mentale, morale, simbolico
culturali =insieme di cose ovvero:
comune a una pluralità di persone, attraverso il quale condividono un senso della
realtà che li fa sentire parte di uno stesso universo che li tiene uniti attraverso:
valori, modelli e significati” =questa è la base costitutiva di tutte le
comunità =condivisione e senso della realtà →fa parte anche la separazione
di altre culture che il senso della realtà non viene condiviso, legato al non sentire
Le culture possono: cambiare, modificare, morire =>serve che ci sia qualcuno
che lavori in squadra affinchè alcuni obiettivi rimangano vivi: per es.:
Il linguaggio =bisogna che rimanga vivo per mantenere vivo tutto ciò (per i
sordi: la LIS =bisogna che mantengano viva la LIS =per tenere vivi gli obiettivi
comuni dati dalla realtà, le specificità della persona sorda) =>qui abbiamo il
legame tra cultura e comunicazione
(cioè la lingua dei segni per le persone sorde è un modo ed è lo strumento che
permette loro di tenere vivi tutto quello che sono gli obiettivi comuni durante la
realtà, le specificità della persona cultura, condividiamo anche il nostro pensiero,
le nostre opinioni, il nostro parere, inventiamo una cultura, ci accordiamo su tutta
una serie di aspetti) →senza la LIS la comunità sorda non poteva
comunicare sulle ricc
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Lezione 5 Cultura dei sordi
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Lezione 3 Cultura dei sordi
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Lezione 1 Cultura dei sordi
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Lezione 2 Cultura dei sordi