Criptosporidiosi
Criptosporidiosi.
È una zoonosi causata da protozoi del genere Cryptosporidium
(sottoclasse Coccidia), C. parvum in particolare, un
parassita intracellulare che risiede nelle cellule
epiteliali dei villi della porzione inferiore dell'intestino
tenue. Cryptosporidium spp. si trasmettono per via fecale-
orale in genere attraverso alimenti contaminati da animali
riserve naturali, come bovini, ovini, suini, gatti, cani,
roditori, uccelli e rettili; un'importante fonte di infezione
è rappresentata spesso dagli escrementi di questi animali
d'affezione e di allevamento. Le piccole oocisti (4-6 µm)
ingerite dall'ospite danno origine a 4 sporozoiti infettanti
che inducono autoinfezioni e reinfezioni. Nell'uomo
l'infezione colpisce l'epitelio della mucosa intestinale, i
dotti biliari e, in soggetti immunocompromessi (AIDS,
ipergammaglobulinemici), il tratto respiratorio.
In individui immunocompetenti il quadro clinico può variare
da asintomatico a un'enterocolite con diarrea e vomito,
anoressia e dolori addominali; in tal caso la malattia si
risolve mediamente in 10 giorni senza terapia. Negli
individui immunocompromessi la criptosporidiosi con diarrea
AIDS.
persistente da oltre 1 mese è indicativa di