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Crescita ed espansione dell'Europa occidentale
L'anno Mille: tra continuità e trasformazione
La storiografia recente rifiuta la tradizionale visione dell'anno Mille come spartiacque della storia economica europea e propone una periodizzazione dell'espansione economica dell'Europa occidentale in base alla quale la ripresa, demografica e produttiva, avrebbe avuto inizio durante l'età carolingia per poi accelerare dopo il Mille.
Nel passaggio tra alto e pieno Medioevo è possibile rintracciare elementi di continuità.
L'aspetto demografico: una cronologia
Uno degli aspetti della fase espansiva dell'Occidente europeo è rappresentato dalla crescita demografica.
II-VII secolo crollo demografico dell'Europa Occidentale. La popolazione tocca il suo livello più basso.
Fine VIII- inizi IX secolo inizio fase espansiva demografica dell'Europa occidentale.
X-XIII secolo consolidamento e
- Intorno all'anno mille 30-35 milioni di abitanti - Prima del 1348 80milioni
Dopo il 1351 55 milioni
Alla fine del 1400 80 milioni
Verso il 1600 105 milioni
Verso il 1700 115 milioni
alta mortalità
Vi è un sostanziale equilibrio tra il 1300 e 1700 dovuto all'ordinaria e alta mortalità catastrofica per epidemie, guerre e carestie, ma anche da una limitata fertilità a causa dell'età media alta del matrimonio.
La scarsità di fonti rende molto difficile individuare le cause dell'espansione demografica che l'Europa conobbe tra VIII e XIV secolo.
La storiografia recente, che non considera più l'incremento demografico come un moto impetuoso a partire dall'XI secolo, più che ricercare una causa specifica della crescita della popolazione (miglioramento del clima, aumento della produttività del lavoro contadino a causa dell'introduzione di nuove tecniche), ha provato a spiegare perché essa non avrebbe dovuto verificarsi in una società.
come quella altomedievale, caratterizzata da un ottimale equilibrio ambientale tra uomini e risorse. Eliminate le cause contingenti, la popolazione riprese a crescere perché il sistema economico-produttivo garantiva le risorse per sostenere questo processo. Crescita demografica: quali conseguenze? Le conseguenze della crescita demografica furono: - la ripresa della vita urbana; - il decollo delle attività commerciali; - l'aumento della produzione agricola: aumento della produzione agricola destinato a soddisfare la domanda alimentare di una popolazione in crescita fu dovuto soprattutto alla progressiva estensione delle superfici agricole resa possibile da una massiccia opera di colonizzazione che conobbe il suo momento culminante nel XII secolo. L'estensione della superficie destinata all'agricoltura avvenne attraverso: - il dissodamento di terre incolte e boschi, su iniziativa individuale e collettiva; - la bonifica di aree paludose e malariche e la sottrazionedi L (polders).terre al mareEffetti negativi della colonizzazione: limitazione delle risorse destinate allo sfruttamento del bosco.Il caso della Penisola italianaNella Penisola italiana l’espansione della produzione agricola si realizzò attraverso la colonizzazione di terre incolte mediante opere di disboscamento e di bonifica. Questo processo fu più intenso nella parte settentrionale della Penisola, soprattutto dopo il Mille, quando fu sostenuto dall’iniziativa collettiva, determinando cambiamenti nell’assetto produttivo e ambientale.Conseguenze del processo di colonizzazione agraria Affermazione di un sistema economico-produttivo nel quale la lavorazione della terra e la produzione dei cereali assunsero un carattere fondamentale.La rivoluzione agricola nel medioevoA partire dal IX-X secolo, soprattutto nell’Europa centrosettentrionale (limite geografico legato alle diverse condizioni climatiche e podologiche) si diffusero alcune innovazioni nelleTecniche colturali e negli attrezzi che tuttavia non produssero spettacolari miglioramenti nella produttività della terra in quanto le rese cerealicole rimasero all'incirca sui livelli di quelle altomedievali.