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Estratto del documento

Sibari, piana fertilissima, venne distrutta da Crotone nel 510, e nel 433 venne

fondata come colonia panellenica da Atene, prendendo il nome dalla fonte Turia,

cui partecipano Erodoto e Ippodamo da Mileto, e sulla stessa verrà fondata la

città romana di Copiae+ presenta 4 plateiai in un senso e 3 nell’altro che

prendono il nome dall’edificio più importante che toccano, l’Eraclea verso il

mare (Eracle percorre tutta la costa), Afrodisia (luogo di culto), Olimpiade (Giove

olimpio), Eroa (culto dell’eroe/agorà), Dionisiade (teatro), Thuria (fonte), Thurina

(verso il contado); la pianta ippodamea presentava forse due agorà, una vicina

alla fonte ed una dedicata agli eroi e forse a Casa Bianca un quartiere di alaggio

delle navi

03/01 Le fonti epigrafiche sono tutte quelle scritte su pietra o dipinte, fondamentali

 poiché dirette, parlanti, localizzabili: sono dirette poiché noi vediamo

esattamente quello che voleva creare l’autore, parlanti poiché rivelano una

grande quantità di cose su chi le ha volute, il tempo e la ragione; sono

localizzabili poiché se ritrovate in situ mostrano la collocazione locale e non

essendo state manipolate date corrette+ possono essere trovate nella raccolta

CIL del 1863 (tedesca), con volume XVII sull’Italia, o nel CIG per le iscrizioni

greche, e nelle ILS dal 1892-1916= dal punto di vista topografico primo ruolo

fondamentale è identificare luoghi e città, come il monumento per la

pacificazione delle alpi sotto Augusto, il Trofeo Malchium, indica le popolazioni

presenti+ è utile anche per la delimitazione dei territori e status giuridico, come

nel caso dei Cippi Etruschi della zona di Cortona, e l’iscrizione ad Ercolano in

uno degli assi minori del decumano massimo, in cui scrive che Marco Alicio

Paolo non permette di scaricare escrementi in quel luogoCi mostra come

l’edile era preposto alla cura urbis, costumi (gioco d’azzardo) e dell’annona; non

venne scritto una volta ma 3, mostrando come andasse ribadito più volte:

trattandosi di un pilastrino d’acqua infatti bisognava mantenerla pulita+ nella

definizione dei confini si hanno anche statue sacre, come il cippo etrusco con la

città di Marzabotto con una croce indicando gli auspici, come avviene per i

romani, ma si ha anche uno dei cippo del pomerio, limite sacro inviolabile della

città con una fascia nelle mura e fuori da esse (uccisione di Romolo e Remo per

la violazione), spostato da Vespasiano

I romani, come ingegneri militari, progettano strade e città a seconda della loro

 convenienza: gli agrimensori o gromatici, usando la groma, dando impostazione

ortogonale della città nella posizione sul cippo gromatico (Roma è caotica

contro questi principi): la tabula alimentaria di Velleia stabiliva il prestito

ipotecario dell’imperatore ai proprietari terrieri e con il tornaconto si impegnava

per gli orfani che sarebbero entrati poi nell’esercito: indica le generalità delle

persone, ipotecari, intermediari dell’imperatore, denaro+Altro elemento

fondamentale solo le opere pubbliche con iscrizioni onorarie: come nell’arco di

Benevento e il monumento Ancyranum ad Ankara+ l’epigrafia è fondamentale

per indicare le strutture ed i percorsi= i Miliaria sono la classe che più interessa

la topografia, se ne conservano circa 6000, alte 2/3m con diametro di 50/60mm,

con distanza espressa in miglia dal capolinea o città più vicina, indicando il

nome del magistrato o imperatore, la costruzione ex novo della strada, costi e

finanziatori; il Miliarium Aureum è conservato solo in parte, con il la base posta

da Augusto nel centro del foro in richiamo alla sua riforma del Cursus Publicus,

la posta, mentre il Miliarium di Tongrens che presenta l’itinerario della Gallia,

risalendo al III sec AC

Il cursus publicus prima di Cesare presenta dei corrieri privati, come dimostra

 Cicerone nella corrispondenza ad Attico; ma nel De Bello Gallico Cesare crea un

sistema di messi a cavallo, che funzionava con alcuni problemi, Augusto

presenta un sistema di uomini a cavallo ma anche mansiones-mutationes-

stationes, rendendo pian piano il cursus publicus accessibile a tutti= si hanno le

Viae, che se privatea erano dei privati, se Publicae erano pubbliche che

passavano anche su terreni di proprietà privata avendo uso-ricostruzione-

mantenimento a carico dello stato; tra esse si hanno le viae militares per gli

spostamenti degli eserciti, e le viae consolari e pretoriae costruite dai magistrati

sia per motivi economici che militari= La giurisdizione nelle strade è un

problema complesso: si hanno fonti controverse che presentano i Quatroumviri

che partecipavano al congresso nei 26 uomini, ma Augusto modifica l’ordine

trasformando i 26 uomini in 20 e vi tolse competenze; ne hanno anche i censori,

nel 367 AC poi sono inseriti i pretori urbani e gli edili+ nel I sec AC cambiano le

cose con l’avvento di Augusto, mentre prima era fondamentale che tali figure

prima avessero il loro incarico non facendo prevalere nessuno, qui gli homines

novi rendono le strade di loro competenzail Tabellarium, tabella affissa lungo

le vie, di Polla detto Popiliarium, espone l’impegno per l’Appia Popilia ma anche

le sue cariche, dicendosi console, indicando tutte le miglia di distanza e quella

tra Capua e Reggio, mentre nelle ultime righe racconta da Pretore in Sicilia di

aver catturato i ladri, poi per primo aver fatto ritirare gli agricoltori per dare

spazio agli allevatori nei terreni, ed infine di aver apprezzato il foro (mostra di

essere ricco)= nel II sec era un merito aver creato una strada nel sud per la

bassa tolleranza nei confronti dei romani: nelle prime righe i tabellari

presentano sempre la stessa costruzioni, e in rubrica l’elogio al committente,

come mostra da Curatores Viarum Gaio Cesare nipote di Augusto, che fece

lastricare in marmo tutte le vie di Roma alla fine del I sec AC

Una via si ricostruisce con Miliari, Tabellari, Residui di pavimentazioni e

 monumenti, anomalie dalle fotografie aree, toponomastica, tradizione orale,

epigrafia, letteratura, cartografia e itinerari= un comandante all’epoca si diceva

che dovesse possedere itinerari delle zone che vuole conquistare, con

grandissima precisione per conoscere scorciatoie e distanze, se ne hanno sia

Adnodata, scritti, ma anche Picta dipinti; le carte geografiche sono

schematizzazioni: uno dei più famosi itinerari è l’Itinerario Gaditanum detto Vasi

di Vicarello, che riportano la strada da Cadice a Roma con 1840 miglia e 104

stazioni del servizio pubblico; sono 4 bicchieri d’argento di carattere votivo,

trovati nella sorgente termale di Vicarello, datati nel II se AC, trovati nel 1852

con molti altri materiali con 5000 monete in bronzo e molto materiale metallico,

considerando il regalo da Lucio Columella di Cadice a Giunio Cesenna parente di

Domiziano tra gli Adnodata, unico come libro, si ha l’Itinerarium Antonini o

Provinciarium, con varie interpolazioni ha 372 strade, è conservato a Roma, si

pensa che di base dovrebbe essere dell’età di Agrippa, ma l’attribuzione

principale è di Caracalla poiché non si hanno grandi modifiche dopo questo

periodo, se non quelle del IV/V sec DC+ piccola appendice è l’Itinerarium

marittimum in cui si mostra lo spostamento da Corinto a Cartagine, da Roma ad

Arles, con descrizione delle distanze nel primo caso in stadi e nel secondo in

miglia

Itinerarium burdigalenses o Hierosolymitanum indica la strada da Bordeaux a

 Gerusalemme, che nel ritorno porta a Roma, come del resto tutte le altre città

toccate sono cristiane, avvicinandosi agli itinerari ad sancta loca, essendo

quindi scritto forse da un pellegrino, datato nel 333 DC con indicazione dei due

consoli dell’anno: non si mostrano solo le distanze e luoghi in cui fermarsi, ma

anche i luoghi santi come se fosse un itinerario di viaggio, simile alla

Peregrinarium Egerie= nel caso dei Picta si ha l’esempio di Dura Europos, città

oggi in Siria conquistata da Traiano, che ritrova questo frammento di

pergamena come intero di uno scudo consegnato in Italia del 1923, scritto in

greco con 12 stazioni del porto Eusino e distanze in miglia da città come

Odessa, Tomis, fonte del Danubio altro esempio è il mosaico di Madaba, oggi

nella chiesa di San Giorgio a Madaba del VI sec DC, scoperto nel 1897 distrutto

in buona parte dalla costruzione della chiesa, avendo oggi poco dei 25x6m: è

una mappa della Palestina che porta da varie città a Gerusalemme con 157

didascalie in greco, molto vicino per questo ad una forma cartografica+ la

Tavola Peautingeriana, che descrive tutto l’ecumene sul rotolo di pergamena

con 11 fogli, di cui si è persa l’intestazione, è lunga in totale 7m, ed ha tratto

fondamentale nelle strade in rosso, mettendo in secondo piano gli elementi

morfologici, e tutte le infrastrutture (vignetta con doppia torre, quella a tempio

indica dove passare le notti, acque per le terme, composite per i magazzini, e le

città murate che sono 6 indicando le città maggiori dell’impero come Ravenna e

Antiochia)

Si hanno oggetti a metà tra itineraria picta ed adnodata, come coppe in bronzo,

 con dm di 7/8cm alte 4/5cm quali la Patera di Amiens, Rudge cup, Ilam pan,

Bowers gifford fragment= mostrano il mondo militare del vallo di Adriano,

indicandone i forti nella parte a sinistra

02/03/18

Il primo nucleo di Marzabotto è di capanne poi viene sostituito da un impianto

 ortogonale per la trasformazione in una città di snodo importate; tal impianto

viene usato per le colonie fondate ex novo senza preesistenze: Il decumano

massimo (est-ovest) e il cardo massimo (nord-sud) sono gli assi principali della

città romana, al cui centro si trova il foro, piazza porticata nella quale si affaccia

il capitolium (tempo capitolino dedicato a Giove, Giunone e Minerva) che nasce

con lo scopo strategico di rappresentare Roma= Luni viene fondata nel 167 a.C.

e si incunea sulla via Aurelia che ne costituisce il decumano massimo; le case

sono in isolati razionali e la pianta di Luni è la classica romana+ si aggiungono

anche il teatro e l'anfiteatro fuori dalla città, che spesso si trovano in periferia

poiché prevedevano l'arrivo di molta genteVerona è costruita sulla via

Postumia e si inserisce nella lingua di terra formata dal fiume Adige; è una città

regolare, funzionale e la grande arteria della strada sulla quale si incardina

indica che fa parte del più grande complesso romano

Pompei era città sannita: ha un nucleo irregolare su cui poi se ne imposta uno

 più regolare; uno dei rilievi Torlonia, rappresenta una città romana e tutto il

territorio adiacente, proviene dal ter

Dettagli
Publisher
A.A. 2017-2018
17 pagine
SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-ANT/09 Topografia antica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Melissa. di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Topografia Antica e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Milano o del prof Castoldi Marina.