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Delphi o quella di Arethusa a Siracusa= La sorgente è il punto da cui deriva tutta
l'acqua utilizzata nelle attività domestiche, mentre nelle fattorie si hanno cisterne e
pozzi; è detta demosia, poiché bene di tutti, e da essa l’acqua deve giungere
ovunque con acquedotti, fontane, pozzi, impianti fognariSolunto è una città
edificata su una collina apposta per far defluire l'acqua, che scende dalla canaletta
coperta da pietre dove alla fine viene raccolta coincidendo con l'ambitus; la città è
divisa in maniera ortogonale, esempio è la casa di Leda (II sec. AC) posta fra le due
strade e l'ambitus, con dislivello fra il piano inferiore delle botteghe e piano della
casa, per cui è stata creata una cisterna domestica, dove raccoglievano l'acqua da
un pozzetto e canaletta+ la casa di Olinto, presenta la cisterna domestica, quella
dei Leoni, presente una stanza adibita al bagno, con una vaschetta per le
immersioni detta semicupio; nel semicupio si ha una lekytos, gara fra artigiani,
sopra un aryballos per profumi.
L'acqua è demosia, perciò dalla sorgente si crea la fontana dalla quale i cittadini
possono prelevarla con vasi tipici per la raccolta e il trasporto detti hydria (fonte
Branda a Siena è più moderna essendo un edificio nel quale si può entrare, sedersi
e parlare)+ oltre alle fontane c'erano grandi cisterne dei santuari, come quella di
Delo di 22 mt con 8 archi di sostegno, delle città come quella di Solunto, utili in
maggiore misura quando vi era un grande afflusso di pellegrini= la città di Olinto, V-
IV sec, venne distrutta da Filippo II nel 348 AC, una pubblicazione americana degli
anni '60 accenna a fontane, cisterne palestra di Filippi presenta la latrina con
la
42 posti a sedere con sotto un canale profondo con flusso d'acqua continuo, mentre
in quella di Ostia è presente anche un canaletto sopra per attingere acqua per le
abluzioni= i Bagni pubblici di Gela nella zona di Capo Soprano, IV-II sec, hanno due
stanze, una quadrata e una circolare, dotate di semicupi, dove ci si sedeva e si
faceva il bagno, cementati o in terracotta o malta cementizia e una fornace per
scaldare l'acqua+Il bagno urbano della città di Megara Hyblea, distrutta nel IV sec,
si pone nell'agorà come impianto termale a sala rotonda, con pavimento in opus
tessellatum, stanze con fornaci per i bagni di vapore, mentre la sala termale di
Salonicco, dove sono rimasti bene i sedili, si affacciava sull'agorà
Acqua per tutti significava anche acquedotti, di cui esempio è il giardino assiro del
VII sec dove l'acqua scorreva in una canaletta sorretta da arcate; l’acquedotto di
Eupalino, a Samo, VI sec, partiva dalla sorgente con primo tratto con canalette, poi
il tunnel lungo 1,2km passava sotto il monte, dove operai lo scavarono partendo da
nord e sud incontrandosi in mezzo: venne scavata una trincea profonda, larga 4-
5mt e alta 2-3mt, dove erano posti i tubi di terracotta larghi 25cm che portavano
400m d'acqua al giorno+ gli acquedotti di Feaci, sono stati costruiti dopo la vittoria
3
del 480 ad Agrigento, con gli schiavi di guerra: avevano acqua a volontà e la
colymbetra, una sorta di piscina-stagno, dove si attingeva acqua Quando invece
le acque sono troppe si possono avere allagamenti, come a Metaponto nella zona
dei santuari, perciò si creano delle canalizzazioni per far defluire le acque in
eccedenza; a Locri, zona collinare, le acque defluiscono verso il basso e creavano
molti problemi, portando a costruire le mura con due porte, una per i carri e i
pedoni la porta portuense, e l'altra per l'acqua, con un muretto messo di sbieco, per
far defluire l'acqua e lastricato+ In epoca arcaica era molto attiva e vivace mentre
nell’età seguente vennero chiusi i varchi per le persone e lasciati aperti quelle per le
acque
Amphipolis venne creata in epoca romana, secondo Sesto Giulio Frontino che
descrive la conduzione delle acque fino al 97 DC; Aveva un'enorme massa di acqua:
gli acquedotti romani portano alla perfezione quelli greci, grazie all'opus
cementicium, coprendo i dislivelli e lunghe distanze, quello qui presente aveva un
ramo principale e rami secondari, un canale coperto che oggi è perso; Aqua Appia,
nell’Anio Vetus, Aqua Marcia, Tepula, Iulia, Claudia, nell’Anio Novus, Aqua Traiana e
Alexadrina
9/03/18
Il Porto è importantissimo perché punto di passaggio tra la via d'acqua e terra, e ve
ne possono essere di marini o fluviali; a Roccavecchia, due preziosi ponti si
inseriscono nelle cavità naturali, e nel XV-XIV sec, mostrano tracce d’insedio e
approdo+ Taranto, in epoca greca molto importante, è l'unica polis spartana
fondata alla fine dell'VIII sec, posta nel golfo tra il Mar Ionio e Adriatico, di transito
nella rotta ionica, per cui è chiamata Taras: è una stretta lingua di terra che divide
in due il mare, Mar Grande e Piccolo, di fronte lo Scoglio del Tonno che porta al
passaggio fra i due “mari” ed ottimo per la coltivazione di cozze= Brindisi, detta
Brundisium, è il culmine della via Appia e Traiana (da Benevento) poiché porta
all'oriente, mentre Taranto è verso l'Italia: l’Insenatura naturale è molto profonda,
ha una prima ed una seconda conca a corna di cervo; nell'epoca pre-romana
sempre stata in mano a civiltà nomadi, ma nel 244 venne fondata come colonia
romana, organizzando il territorio in una centuriazione che si incardina sulla via
AppiaAveva la fortuna di avere sorgenti di acqua dolce e un porto con vita molto
prolifera per le conquiste verso la Tracia rubando importanza a Taranto; qui si
producevano anfore, dette brindisine, per contenere l'olio, prodotto della terra
pugliese, e da essa parte anche la via Egnazia (console) che arriva a Costantinopoli
(strategica: ponti costruiti da Agrippa), mentre Egnazia è un’acropoli sul mare con
porto
Il Pireo ad Atene è la porta di Ezionea, composta da 3 penisole: Ezionea, Zea e
Munichia, e si crede fosse un'isola collegata alla terra dall'età neolitica; mantiene
l’aspetto portuale con 3 bacini, di cui il più antico è quello del Falero, troppo
esposto: primo uomo politico a fortificare la penisola del Pireo è Temistocle nel 494,
e interrotti i lavori per le guerre persiane si ha termine dell’opera con Pericle= Il
personaggio incaricato di dividere il Pireo è Ippodamo di Mileto, 460-445 collegato
con Atene dalle “lunghe mura” di 5-6 km, che crea il Kantharos, porto commerciale
a cui si legano tutte le strutture commerciali, e una zona centrale di agorà e
santuari, oltre ai due porti militari Zea e Munichia il secondo è un porto
tondeggiante, chiuso dalle fortificazioni all'esterno e dentro hangar per il ricovero
delle navi: vi erano spazi per le diverse funzioni (cippo del confine dell'agorà); nella
sconfitta contro Sparta del 430 Lisandro abbatte le lunghe mura e fortificazioni del
Pireo, ma nel 394, in seguito alla vittoria con gli spartani, vengono ricostruite con
Conone, con tecnica a l'emplecton.
Ovviamente era una zona anche cultuale, come mostra il santuario di Cibele, ma
dopo l'assedio di Silla lentamente decade, essendo chiamato il porto del Leone, per
il leone posto all'entrata (ora a Venezia davanti all'Arsenale)+ Naxos è città fondata
dai Calcidesi, con arsenali del VI-V secolo, con 3 rampe che dovevano essere molto
importanti poiché dopo la distruzione del 483 la città venne ricostruita in asse con
questi arsenali; si trattava di rampe di sabbia in cui venivano tirate le navi con cigoli
coperti (trovate delle antefisse lunghe 35mt e larghe 28mt), e probabilmente vicino
c'era l'agorà= il porto di Thasos, isola vicino alla Tracia, presenta fondazioni degli
hangar sprofondate sott'acqua dando a credere vi fosse un porto militare e
commerciale; a Neoria sono lunghi 36mt (I° metà del V secolo) e si hanno
frammenti di coppe con scene simposiali, mostrando come vi fossero riti che si
facevano per invocare o solamente festeggiare le divinità marine
All'epoca era importante segnalare il porto: i primi segnali erano focolari, secondo le
citazioni dell'Iliade e Odissea, ma poi divenne comune dotare le coste con purros,
torri d'avvistamento, per accendere i fuochi; il faro di Alessandria, fu costruito
sull'isola di Faros nel III secolo da Tolomeo I Soter e da allora tutti gli edifici
prendono il nome di “faro”: Tolomeo incaricò Sostrato di Cnido di costruire questo
monumento sull'isola, collegata da un ponte detto heptastadion lungo 300mt, che
divideva il porto in due, uno più esterno e uno più interno, con l’idea di creare un
faro-tomba per la coppia regale, alto tra i 90-100mt e sopraelevato 15mt dal
terreno, con all'interno una scala a chioccia per arrivare all'estremità; ha pianta
ottagonale e l'ultima parte cilindrica con cupola e statua di Zeus o Posidone dov'era
la fiamma con appositi specchi per rifletterla (presente anche i monete) = Torlonia
con il porto di Ostia riprende il modello del faro di Alessandria come mostrano stele
funerarie che raffigurano scene di navigazione verso il faro, ovviamente con
accezione del passaggio dalla vita alla morte, rendendolo un simbolo.
Una delle forme più antiche per scopi bellici è il ponte di barche, esempio sul
Vulturno, oppure un su Torre d'Oglio che collegava un monastero con un altro nella
sponda opposta, ben rappresentato sulla Colonna Traiana, mostra il Danubio e
l'esercito che lo attraversa+ il ponte di Cesare sul Reno, costruito in 10 giorni con
palificazione, è un po' inclinato per reggere alle onde del fiume, con travi appuntite
congiunte una a due sul fondale inclinate, sul quale gettava un impiantito di legno
dove passava l'esercito+ ii Ponte sullo Strimone, fra Macedonia e la Tracia, presenta
ancora le assi di legno impiantate nel terreno dove veniva buttato l'impiantito
13/03/18
La colonna traiana, posta nel Tempio di traiano nel cortile tra le biblioteche (era
colorata) mostra l’attività dei romani come conquistatori in Dacia (Romania),
modificando il paesaggio e disboscando le aree per evitare gli attacchi;
fondamentali erano le strade, poiché man mano si estende l’impero più si
sviluppa la rete stradale rispecchiando i precetti di Vitruvio della solidità-utilità
(arrivare velocemente)-bellezza: le strade di IV sec collegano Roma con i vari
centri del Lazio e prendendo nome dal centro che raggiungono, come la via
Latina, o dalla loro funzione come la Salaria, di fondamentale importanza perché
raggiungeva Ost