Anteprima
Vedrai una selezione di 7 pagine su 28
Corso di Topografia Antica, 6cfu, professoressa Castoldi Pag. 1 Corso di Topografia Antica, 6cfu, professoressa Castoldi Pag. 2
Anteprima di 7 pagg. su 28.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Corso di Topografia Antica, 6cfu, professoressa Castoldi Pag. 6
Anteprima di 7 pagg. su 28.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Corso di Topografia Antica, 6cfu, professoressa Castoldi Pag. 11
Anteprima di 7 pagg. su 28.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Corso di Topografia Antica, 6cfu, professoressa Castoldi Pag. 16
Anteprima di 7 pagg. su 28.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Corso di Topografia Antica, 6cfu, professoressa Castoldi Pag. 21
Anteprima di 7 pagg. su 28.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Corso di Topografia Antica, 6cfu, professoressa Castoldi Pag. 26
1 su 28
D/illustrazione/soddisfatti o rimborsati
Disdici quando
vuoi
Acquista con carta
o PayPal
Scarica i documenti
tutte le volte che vuoi
Estratto del documento

Delphi o quella di Arethusa a Siracusa= La sorgente è il punto da cui deriva tutta

l'acqua utilizzata nelle attività domestiche, mentre nelle fattorie si hanno cisterne e

pozzi; è detta demosia, poiché bene di tutti, e da essa l’acqua deve giungere

ovunque con acquedotti, fontane, pozzi, impianti fognariSolunto è una città

edificata su una collina apposta per far defluire l'acqua, che scende dalla canaletta

coperta da pietre dove alla fine viene raccolta coincidendo con l'ambitus; la città è

divisa in maniera ortogonale, esempio è la casa di Leda (II sec. AC) posta fra le due

strade e l'ambitus, con dislivello fra il piano inferiore delle botteghe e piano della

casa, per cui è stata creata una cisterna domestica, dove raccoglievano l'acqua da

un pozzetto e canaletta+ la casa di Olinto, presenta la cisterna domestica, quella

dei Leoni, presente una stanza adibita al bagno, con una vaschetta per le

immersioni detta semicupio; nel semicupio si ha una lekytos, gara fra artigiani,

sopra un aryballos per profumi.

L'acqua è demosia, perciò dalla sorgente si crea la fontana dalla quale i cittadini

 possono prelevarla con vasi tipici per la raccolta e il trasporto detti hydria (fonte

Branda a Siena è più moderna essendo un edificio nel quale si può entrare, sedersi

e parlare)+ oltre alle fontane c'erano grandi cisterne dei santuari, come quella di

Delo di 22 mt con 8 archi di sostegno, delle città come quella di Solunto, utili in

maggiore misura quando vi era un grande afflusso di pellegrini= la città di Olinto, V-

IV sec, venne distrutta da Filippo II nel 348 AC, una pubblicazione americana degli

anni '60 accenna a fontane, cisterne palestra di Filippi presenta la latrina con

la

42 posti a sedere con sotto un canale profondo con flusso d'acqua continuo, mentre

in quella di Ostia è presente anche un canaletto sopra per attingere acqua per le

abluzioni= i Bagni pubblici di Gela nella zona di Capo Soprano, IV-II sec, hanno due

stanze, una quadrata e una circolare, dotate di semicupi, dove ci si sedeva e si

faceva il bagno, cementati o in terracotta o malta cementizia e una fornace per

scaldare l'acqua+Il bagno urbano della città di Megara Hyblea, distrutta nel IV sec,

si pone nell'agorà come impianto termale a sala rotonda, con pavimento in opus

tessellatum, stanze con fornaci per i bagni di vapore, mentre la sala termale di

Salonicco, dove sono rimasti bene i sedili, si affacciava sull'agorà

Acqua per tutti significava anche acquedotti, di cui esempio è il giardino assiro del

 VII sec dove l'acqua scorreva in una canaletta sorretta da arcate; l’acquedotto di

Eupalino, a Samo, VI sec, partiva dalla sorgente con primo tratto con canalette, poi

il tunnel lungo 1,2km passava sotto il monte, dove operai lo scavarono partendo da

nord e sud incontrandosi in mezzo: venne scavata una trincea profonda, larga 4-

5mt e alta 2-3mt, dove erano posti i tubi di terracotta larghi 25cm che portavano

400m d'acqua al giorno+ gli acquedotti di Feaci, sono stati costruiti dopo la vittoria

3

del 480 ad Agrigento, con gli schiavi di guerra: avevano acqua a volontà e la

colymbetra, una sorta di piscina-stagno, dove si attingeva acqua Quando invece

le acque sono troppe si possono avere allagamenti, come a Metaponto nella zona

dei santuari, perciò si creano delle canalizzazioni per far defluire le acque in

eccedenza; a Locri, zona collinare, le acque defluiscono verso il basso e creavano

molti problemi, portando a costruire le mura con due porte, una per i carri e i

pedoni la porta portuense, e l'altra per l'acqua, con un muretto messo di sbieco, per

far defluire l'acqua e lastricato+ In epoca arcaica era molto attiva e vivace mentre

nell’età seguente vennero chiusi i varchi per le persone e lasciati aperti quelle per le

acque

Amphipolis venne creata in epoca romana, secondo Sesto Giulio Frontino che

 descrive la conduzione delle acque fino al 97 DC; Aveva un'enorme massa di acqua:

gli acquedotti romani portano alla perfezione quelli greci, grazie all'opus

cementicium, coprendo i dislivelli e lunghe distanze, quello qui presente aveva un

ramo principale e rami secondari, un canale coperto che oggi è perso; Aqua Appia,

nell’Anio Vetus, Aqua Marcia, Tepula, Iulia, Claudia, nell’Anio Novus, Aqua Traiana e

Alexadrina

9/03/18

Il Porto è importantissimo perché punto di passaggio tra la via d'acqua e terra, e ve

 ne possono essere di marini o fluviali; a Roccavecchia, due preziosi ponti si

inseriscono nelle cavità naturali, e nel XV-XIV sec, mostrano tracce d’insedio e

approdo+ Taranto, in epoca greca molto importante, è l'unica polis spartana

fondata alla fine dell'VIII sec, posta nel golfo tra il Mar Ionio e Adriatico, di transito

nella rotta ionica, per cui è chiamata Taras: è una stretta lingua di terra che divide

in due il mare, Mar Grande e Piccolo, di fronte lo Scoglio del Tonno che porta al

passaggio fra i due “mari” ed ottimo per la coltivazione di cozze= Brindisi, detta

Brundisium, è il culmine della via Appia e Traiana (da Benevento) poiché porta

all'oriente, mentre Taranto è verso l'Italia: l’Insenatura naturale è molto profonda,

ha una prima ed una seconda conca a corna di cervo; nell'epoca pre-romana

sempre stata in mano a civiltà nomadi, ma nel 244 venne fondata come colonia

romana, organizzando il territorio in una centuriazione che si incardina sulla via

AppiaAveva la fortuna di avere sorgenti di acqua dolce e un porto con vita molto

prolifera per le conquiste verso la Tracia rubando importanza a Taranto; qui si

producevano anfore, dette brindisine, per contenere l'olio, prodotto della terra

pugliese, e da essa parte anche la via Egnazia (console) che arriva a Costantinopoli

(strategica: ponti costruiti da Agrippa), mentre Egnazia è un’acropoli sul mare con

porto

Il Pireo ad Atene è la porta di Ezionea, composta da 3 penisole: Ezionea, Zea e

 Munichia, e si crede fosse un'isola collegata alla terra dall'età neolitica; mantiene

l’aspetto portuale con 3 bacini, di cui il più antico è quello del Falero, troppo

esposto: primo uomo politico a fortificare la penisola del Pireo è Temistocle nel 494,

e interrotti i lavori per le guerre persiane si ha termine dell’opera con Pericle= Il

personaggio incaricato di dividere il Pireo è Ippodamo di Mileto, 460-445 collegato

con Atene dalle “lunghe mura” di 5-6 km, che crea il Kantharos, porto commerciale

a cui si legano tutte le strutture commerciali, e una zona centrale di agorà e

santuari, oltre ai due porti militari Zea e Munichia il secondo è un porto

tondeggiante, chiuso dalle fortificazioni all'esterno e dentro hangar per il ricovero

delle navi: vi erano spazi per le diverse funzioni (cippo del confine dell'agorà); nella

sconfitta contro Sparta del 430 Lisandro abbatte le lunghe mura e fortificazioni del

Pireo, ma nel 394, in seguito alla vittoria con gli spartani, vengono ricostruite con

Conone, con tecnica a l'emplecton.

Ovviamente era una zona anche cultuale, come mostra il santuario di Cibele, ma

 dopo l'assedio di Silla lentamente decade, essendo chiamato il porto del Leone, per

il leone posto all'entrata (ora a Venezia davanti all'Arsenale)+ Naxos è città fondata

dai Calcidesi, con arsenali del VI-V secolo, con 3 rampe che dovevano essere molto

importanti poiché dopo la distruzione del 483 la città venne ricostruita in asse con

questi arsenali; si trattava di rampe di sabbia in cui venivano tirate le navi con cigoli

coperti (trovate delle antefisse lunghe 35mt e larghe 28mt), e probabilmente vicino

c'era l'agorà= il porto di Thasos, isola vicino alla Tracia, presenta fondazioni degli

hangar sprofondate sott'acqua dando a credere vi fosse un porto militare e

commerciale; a Neoria sono lunghi 36mt (I° metà del V secolo) e si hanno

frammenti di coppe con scene simposiali, mostrando come vi fossero riti che si

facevano per invocare o solamente festeggiare le divinità marine

All'epoca era importante segnalare il porto: i primi segnali erano focolari, secondo le

 citazioni dell'Iliade e Odissea, ma poi divenne comune dotare le coste con purros,

torri d'avvistamento, per accendere i fuochi; il faro di Alessandria, fu costruito

sull'isola di Faros nel III secolo da Tolomeo I Soter e da allora tutti gli edifici

prendono il nome di “faro”: Tolomeo incaricò Sostrato di Cnido di costruire questo

monumento sull'isola, collegata da un ponte detto heptastadion lungo 300mt, che

divideva il porto in due, uno più esterno e uno più interno, con l’idea di creare un

faro-tomba per la coppia regale, alto tra i 90-100mt e sopraelevato 15mt dal

terreno, con all'interno una scala a chioccia per arrivare all'estremità; ha pianta

ottagonale e l'ultima parte cilindrica con cupola e statua di Zeus o Posidone dov'era

la fiamma con appositi specchi per rifletterla (presente anche i monete) = Torlonia

con il porto di Ostia riprende il modello del faro di Alessandria come mostrano stele

funerarie che raffigurano scene di navigazione verso il faro, ovviamente con

accezione del passaggio dalla vita alla morte, rendendolo un simbolo.

Una delle forme più antiche per scopi bellici è il ponte di barche, esempio sul

 Vulturno, oppure un su Torre d'Oglio che collegava un monastero con un altro nella

sponda opposta, ben rappresentato sulla Colonna Traiana, mostra il Danubio e

l'esercito che lo attraversa+ il ponte di Cesare sul Reno, costruito in 10 giorni con

palificazione, è un po' inclinato per reggere alle onde del fiume, con travi appuntite

congiunte una a due sul fondale inclinate, sul quale gettava un impiantito di legno

dove passava l'esercito+ ii Ponte sullo Strimone, fra Macedonia e la Tracia, presenta

ancora le assi di legno impiantate nel terreno dove veniva buttato l'impiantito

13/03/18

La colonna traiana, posta nel Tempio di traiano nel cortile tra le biblioteche (era

 colorata) mostra l’attività dei romani come conquistatori in Dacia (Romania),

modificando il paesaggio e disboscando le aree per evitare gli attacchi;

fondamentali erano le strade, poiché man mano si estende l’impero più si

sviluppa la rete stradale rispecchiando i precetti di Vitruvio della solidità-utilità

(arrivare velocemente)-bellezza: le strade di IV sec collegano Roma con i vari

centri del Lazio e prendendo nome dal centro che raggiungono, come la via

Latina, o dalla loro funzione come la Salaria, di fondamentale importanza perché

raggiungeva Ost

Dettagli
Publisher
A.A. 2017-2018
28 pagine
SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-ANT/09 Topografia antica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Melissa. di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Topografia Antica e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Milano o del prof Castoldi Marina.